Sophie

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distrib > Arklinux > devel > i586 > by-pkgid > 5337fdd9558e18b44ae3b7ef692371f5 > files > 87

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  <!ENTITY kappname "&digikam;"
><!-- replace kapp here, do *not* replace kappname-->
  <!ENTITY package "extragear-graphics">
  <!ENTITY % addindex "IGNORE">
  <!ENTITY % Italian "INCLUDE"
><!-- change language only here -->
  <!ENTITY digikam '<application
>digiKam</application
>'>
<!-- relative path to snapshots for digikam and showfoto -->
  <!ENTITY path "">
  <!ENTITY doc-file-formats     SYSTEM "file-formats.docbook">
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<!-- image editor -->
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  <!-- Do not define any other entities; instead, use the entities
       from kde-genent.entities and $LANG/user.entities. -->
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<book lang="&language;">

<bookinfo>

<title
>Manuale di &digikam;</title>

<authorgroup>

    <author
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>Gerhard</firstname
><surname
>Kulzer</surname
> <affiliation
><address
><email
>gerhard@kulzer.net</email
></address
></affiliation>
    </author>

    <author
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>Gilles</firstname
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>Caulier</surname
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>caulier_dot_gilles_at_gmail_dot_com</email
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    </author>

    <author
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>Elle</firstname
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>Stone</surname
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>jrle1_at_twcny_dot_rr_dot_com</email
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    </author>

    <author
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>Oliver</firstname
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>Doerr</surname
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>oliver_at_doerr-privat.de</email
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    </author>

    <author
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>Ralf</firstname
><surname
>Hoelzer</surname
> <affiliation
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>kde_at_ralfhoelzer.com</email
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    </author>

    <author
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>Joern</firstname
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>Ahrens</surname
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>joern.ahrens_at_kdemail_dot_net</email
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    </author>

<othercredit role="translator"
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>Stefano</firstname
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>Rivoir</surname
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>Traduzione della documentazione</contrib
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>Federico</firstname
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>Zenith</surname
><contrib
>Traduzione della documentazione</contrib
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><othercredit role="translator"
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>Valerio</firstname
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>Passini</surname
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><email
>valerio.passini@unicam.it</email
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>Traduzione e manutenzione della documentazione</contrib
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> 
</authorgroup>



<copyright>
    <year
>2001</year>
    <year
>2010</year>
    <holder
>La squadra di sviluppo di &digikam;</holder>
</copyright>

<!-- Translators: put here the copyright notice of the translation -->
<!-- Put here the FDL notice.  Read the explanation in fdl-notice.docbook
     and in the FDL itself on how to use it. -->
<legalnotice
>&FDLNotice;</legalnotice>

<date
>2010-02-20</date>
<releaseinfo
>1.2</releaseinfo>

<abstract>

    <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;digikamlogo.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Logo di &digikam;</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
    </para>

    <para
>&digikam; è un programma per la gestione delle fotografie per &kde; con supporto per macchine fotografiche digitali. </para>

</abstract>

<keywordset>
    <keyword
>KDE</keyword>
    <keyword
>Macchina fotografica digitale</keyword>
    <keyword
>digiKam</keyword>
    <keyword
>gphoto</keyword>
    <keyword
>Grafica</keyword>
    <keyword
>Gestione dei colori</keyword>
    <keyword
>exiv2</keyword>
    <keyword
>libraw</keyword>
    <keyword
>Formato grezzo o RAW</keyword>
</keywordset>

</bookinfo>

<!-- *********************************************************************** -->

<chapter id="introduction"
>     <title
>Introduzione</title>

 <sect1 id="using-background"
>         <title
>Sfondo</title>

       <sect2 id="using-about">
       <title
>Informazioni su &digikam;</title>

       <para
>&digikam; è un'applicazione avanzata di gestione delle fotografie per l'ambiente desktop KDE. Fornisce una semplice interfaccia che facilita l'importazione e l'organizzazione delle fotografie digitali. &digikam; ti permette di gestire grandi quantità di fotografie digitali in album e riorganizzare queste fotografie per recuperarle facilmente usando tag, didascalie, raccolte, date e ricerche. Ha molte funzionalità per la visualizzazione, l'organizzazione, l'elaborazione e la condivisione delle tue immagini. Quindi &digikam; è un formidabile programma per il<link linkend="dam"
>Digital Asset Management</link
> (DAM) che include potenti funzioni per editare le immagini. </para>

       <para
>Viene fornita un'interfaccia facile da usare per la macchina fotografica, che si connetterà alla tua macchina fotografica digitale e scaricherà le fotografie direttamente negli album di &digikam;. La libreria gphoto2 supporta più di <ulink url="http://www.gphoto.org/proj/libgphoto2/support.php"
>1000 macchine fotografiche</ulink
>. Ovviamente, ogni supporto o lettore di schede supportato dal sistema operativo può lavorare con &digikam;. </para>

       <para
>&digikam; incorpora un editor di immagini veloce con molti strumenti di modifica delle immagini. Puoi usare l'editor di immagini per vedere le tue foto, commentarle, dargli un voto, correggerle, migliorarle e alterarle. Le capacità di modifica possono facilmente essere estese da una serie di plugin, l'<ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>Interfaccia ai Plugin per le Immagini di KDE (KIPI)</ulink
> (vedi il <ulink url="help:/kipi-plugins/index.html"
>manuale</ulink
>). </para>

       <para
>Mentre &digikam; rimane facile da usare, fornisce dozzine di funzionalità di livello professionale. È completamente a 16 bit, inclusi tutti i plugin, supporta la conversione dei formati RAW con attraverso libraw, l'esportazione del negativo digitale o DNG e la <link linkend="rawprocessing.anchor"
>gestione dei colori</link
> ICC. </para>

       </sect2>

       <sect2 id="news"
>      <title
>Le Nuove Funzioni della versione per KDE4</title>
	 <itemizedlist>
		 <listitem
><para
>Funziona su tutte le piattaforme che supportano Qt4 e KDE4 (incluso Win32 e OS X)</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Supporto delle informazioni aggiuntive XMP</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Legge, scrive e converte nel formato DNG (negativo digitale)</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Nuovo strumento di elaborazione RAW, correzione gamma a 16 bit.</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Anteprima dei file video e audio</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Il file della banca dati è indipendente dalla libreria delle immagini, rendendo possibili percorsi remoti (path), radici multiple (roots) e archivi offline.</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Una banca dati migliorata con molte informazioni aggiuntive in più che possono essere cercate, per esempio <quote
>fotocamera</quote
> o <quote
>lenti</quote
>.</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Integrazione con Marble, filtro del luogo geografico con il mouse sulla mappa.</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>La funzione ricerca è in grado di trovare immagini duplicate e simili.</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Il menu Aiuto elenca tutti i formati RAW e le versioni dei componenti di &digikam;</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>La parte delle informazioni aggiuntive dei file DNG, RWL, NEF e PEF RAW può essere editata</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Miglioramenti per l'usabilità nei netbook</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Editor di immagine non modale (che consente di eseguire più operazioni in contemporanea)</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Barra delle miniature in modalità anteprima</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Caselle per la ricerca al volo sia nella barra laterale che nella finestra principale</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Nuova interfaccia per la fotocamera, nuovo strumento di registrazione dati, nuova interfaccia per gli scanner</para
></listitem>
		 <listitem
><para
>Nuovo plugin basato su lensfun per la correzione automatica delle aberrazioni delle lenti</para
></listitem>
	 </itemizedlist>
       </sect2>

       <sect2>
       <title
>Segnalare gli errori</title>

       <para
>Come il resto di &kde;, &digikam; è un progetto open source. Ciò vuol dire che confida che i suoi utenti facciano la loro parte almeno segnalando i problemi e suggerendo dei possibili miglioramenti. </para>

       <para
>&digikam; ti rende facile segnalare gli errori o suggerire dei miglioramenti. Da qualsiasi parte tu sia nell'applicazione, il menu Aiuto includerà un'opzione Segnala un bug. Questa visualizzerà un riquadro con un collegamento evidenziato. Fai clic sul collegamento e il tuo browser Web aprirà la pagina del sistema di segnalazione. Tutte le informazioni necessarie saranno già inserite, segui semplicemente le istruzioni per completare la tua segnalazione. </para>
       </sect2>

       <sect2>
       <title
>Supporto</title>

       <para
>&digikam; è un progetto gestito in comunità, il che vuol dire che gli utenti e gli sviluppatori si aiutano a vicenda. Se divieni un utente regolare di &digikam; ti incoraggiamo a iscriverti alla mailing list degli utenti di &digikam;. Puoi iniziare facendo domande ad altri utenti di &digikam; e, si spera presto, rispondendo alle domande di altri. </para>

       <para>
       <ulink url="https://mail.kde.org/mailman/listinfo/digikam-users"
>Istruzioni per iscriversi alla mailing list degli utenti di &digikam;.</ulink>
       </para>

       <para
>Puoi anche visitare la <ulink url="http://www.digikam.org"
>pagina Web di &digikam;</ulink
> per avere notizie sui nuovi rilasci e altre informazioni relative a &digikam;. </para>
       </sect2>

       <sect2>
       <title
>Farsi coinvolgere</title>

       <para
>Ci sono molti modi di partecipare allo sviluppo continuo di &digikam;. Non c'è bisogno di essere sviluppatori di software. Puoi aiutare con la documentazione, la traduzione e la progettazione dell'interfaccia utente, o solo contribuire delle buone idee alla lista dei desideri. Puoi anche partecipare provando il codice durante lo sviluppo e tenendoti in contatto con gli sviluppatori. Ovviamente, se sei uno sviluppatore di software, puoi aiutare a rendere &digikam; l'applicazione per immagini digitali migliore del mondo. </para>

       <para
>Il modo migliore per partecipare attivamente a &digikam; è iscriversi alla mailing list degli sviluppatori. <ulink url="https://mail.kde.org/mailman/listinfo/digikam-devel"
>Istruzioni per iscriversi alla mailing list degli sviluppatori di &digikam;</ulink
> </para>
       </sect2>

    </sect1>

 <sect1 id="using-firstrun"
>           <title
>Per cominciare</title>

       <sect2
>   <title
></title>
        <para
></para>
        <sect3 id="firstrundialog"
>   <title
>La finestra di prima esecuzione</title>
           <para>
            <!-- <imagedata fileref="&path;introductionfirstrundialog.png" format="PNG"/>  -->
           <inlinemediaobject
><imageobject>
              <imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step1.png" format="PNG"/>
              </imageobject>
           </inlinemediaobject>
           </para>

        <para
>Quando avvii &digikam; per la prima volta, ti sarà chiesto dove tenere le tue foto e la banca dati usata da &digikam;. Per le tue foto puoi scegliere una qualsiasi cartella locale, remota o su di un dispositivo removibile. Semplicemente digita il nome del percorso della cartella o fai clic sull'icona <guilabel
>Cartella</guilabel
> <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;introductionfoldericon.png" format="PNG"/></imageobject
><textobject
> <phrase
>Icona Cartella</phrase
></textobject
></inlinemediaobject
> per selezionare una cartella dalla finestra di dialogo. </para>
           
           <para
>D'ora in poi, puoi aggiungere tutte le cartelle che vuoi - &digikam; le aggiungerà alla libreria di album. <menuchoice
><guimenu
>Impostazioni</guimenu
><guimenuitem
>Configura digiKam</guimenuitem
><guimenuitem
>Raccolte</guimenuitem
></menuchoice
> </para>
           
           <para>
            <inlinemediaobject
><imageobject>
              <imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step2.png" format="PNG"/></imageobject>
              <textobject
> <phrase
>Scegliendo il percorso del file della banca dati</phrase
> </textobject>
           </inlinemediaobject>
        </para>
        
        <para
>Successivamente, dovrai decidere il modo in cui vorresti aprire i file RAW: o con le regolazioni automatiche o con lo strumento di importazione RAW di digikam per regolare le correzioni manualmente.</para>
        
        <para
>Se non sai cosa è un file RAW o la tua fotocamera non supporta i file RAW, dovresti lasciare le impostazioni di base e saltare questo passaggio.</para>
        
        <para>
          <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step3.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Importazione RAW</phrase
> </textobject>
           </inlinemediaobject>
        </para
> 
        
 	<!--<para
>Then you have to specify a local folder that resides on your computer, in which the database will be stored. This path will be the same for all image folders.
	</para>
       
	<para
><inlinemediaobject
><imageobject>
              <imagedata fileref="&path;addinglibraries.png" format="PNG"/>  </imageobject>
           </inlinemediaobject
></para
>-->
	
	<para
>La memorizzazione delle informazioni aggiuntive può essere importante se hai in mente di lavorare con un altro programma di gestione delle foto e dovresti <guilabel
>Aggiungere informazioni ai file</guilabel
>. Ma se non vuoi alterare le tue foto, mantieni le impostazioni di base: <guilabel
>Non fare alcunché</guilabel
>.</para>
	
	<para>
	<inlinemediaobject>
	<imageobject
><imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step4.png" format="PNG"/></imageobject>
        <textobject
> <phrase
>Informazioni sui dati aggiuntivi</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
        </para>
	
	<para
>Quindi scegli come digikam caricherà le immagini in modalità anteprima e tavolo luminoso. Le immagini ridotte si caricheranno prima ma con un costo in termini qualitativi.</para>
	
	<para>
	<inlinemediaobject>
	<imageobject
><imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step5.png" format="PNG"/></imageobject>
        <textobject
> <phrase
>Metodo di creazione anteprima</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
        </para>
        
        <para
>Ora come digikam aprirà le immagini a seguito di un clic con il tasto destro. Le anteprime si caricheranno prima, ma non ti sarà possibile fare alcuna correzione.</para>
        
        <para>
	<inlinemediaobject>
	<imageobject
><imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step6.png" format="PNG"/></imageobject>
        <textobject
> <phrase
>Metodo di apertura dell'immagine</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
        </para>
        
        <para
>I suggerimenti sono un modo veloce e facile di visualizzare informazioni importanti su una fotografia, essi appaiono come il mouse passa sopra una miniatura. Seleziona "Usa is suggerimenti" se vuoi che si mostrino.</para>
        
        <para>
	<inlinemediaobject>
	<imageobject
><imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step7.png" format="PNG"/></imageobject>
        <textobject
> <phrase
>Suggerimenti</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
        </para>
        
        <para
>Premi il pulsante <guibutton
>Finisci</guibutton
>. DigiKam ora inizierà la scansione in cerca di fotografie...</para>
	
        <para>
	<inlinemediaobject>
	<imageobject
><imagedata fileref="&path;firstrunassistant_step8.png" format="PNG"/></imageobject>
        <textobject
> <phrase
>Suggerimenti</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
        </para
>	
	
        </sect3>

        <sect3
>        <title
>La finestra Cerca elementi</title>
        <para
>Se hai già una raccolta di fotografie sul tuo disco fisso, puoi inserire la cartella di massimo livello che contiene le foto per farla diventare la cartella della Libreria degli album. &digikam; tratterà ogni sottocartella della cartella che hai inserito come un album. Non sarà alterata nessuna fotografia. Durante l'analisi delle cartelle vedrai una finestra di avanzamento come questa: </para>
        <para>
          <inlinemediaobject
> <imageobject>
            <imagedata fileref="&path;introductionscandialog.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
        </para>
	<note
><para
>&digikam; scansionerà ricorsivamente la libreria in completa profondità. Non puoi escludere nessun elemento interno al percorso a meno che tu non lo renda nascosto. Per farlo devi procedere al di fuori di &digikam; mettendo un punto all'inizio del nome. Questo renderà nascosto l'elemento anche per altre componenti di KDE.</para
></note>
 
	<para
>Siccome &digikam; usa direttamente le cartelle sul tuo disco fisso, altre applicazioni, come gestori di file, possono rimuovere qualsiasi album al di fuori di una sessione di &digikam;. In questo caso, &digikam; ti chiederà nella prossima sessione se tutti gli album rimossi dal percorso radice delle fotografie di &digikam; dovrebbero essere eliminati dalla banca dati degli album. Se vuoi solo spostare le cartelle e non vuoi farlo, ti suggeriamo di farlo mentre &digikam; è in esecuzione, in modo che la banca dati sia tenuta sincronizzata e che tu non perda i dati aggiuntivi. </para>
 
        <para
>Quando usi una cartella di foto preesistente, come la cartella della libreria degli album, ti accorgerai che gli album nell'elenco degli album non hanno delle fotografie per icone. Puoi cambiare ciò trascinando qualsiasi fotografia nell'album sull'icona della cartella nella barra laterale sinistra e usarla come icona dell'album. Vedi la sezione <link linkend="using-myalbumsview"
>Album</link
> per i dettagli di come cambiare l'icona degli album. </para>

        <para
>Se hai già visualizzato la tua raccolta di foto con un'altra applicazione, che ha creato delle miniature in sottocartelle non standard, &digikam; mostrerà queste cartelle di miniature come album separati. &digikam; segue gli standard di <ulink url="http://www.freedesktop.org/"
>freedesktop.org</ulink
> per le cartelle delle miniature. Non c'è modo di nascondere le cartelle di miniature non standard dall'elenco <quote
>Album</quote
>. Se vuoi tenerle potresti creare una raccolta di album che contiene tutte le cartelle di miniature e quindi visualizzare i tuoi album nell'ordine per raccolta. Vedi la sezione <link linkend="using-myalbumsview"
>Album</link
> per maggiori informazioni sulle raccolte di album. </para>

        <para
>Una volta che hai configurato la libreria degli album puoi configurare &digikam; per funzionare con la tua macchina fotografica digitale. Poi, impara a usare gli <link linkend="using-myalbumsview"
>album</link
> e i <link linkend="using-mytagsview"
>tag</link
> per ordinare i tuoi album di fotografie. </para>
        </sect3>
       </sect2>
    </sect1>
&doc-file-formats; <sect1 id="using-camerasupport"
>      <title
>Macchine fotografiche digitali supportate</title>
    <anchor id="digitalstillcamera.anchor"/>

          <note
><para
>Supporto dei formati grezzi o RAW: se usi la modalità di scatto RAW con la tua macchina fotografica, &digikam; è probabilmente in grado di gestirla bene. Il supporto RAW dipende dal programma dcraw di <ulink url="http://www.cybercom.net/~dcoffin/dcraw"
>Dave Coffin</ulink
>. Per vedere se la tua macchina fotografica è supportata, guarda l'elenco delle fotocamere in modalità RAW supportate dal menu <menuchoice
><guimenu
>Aiuto</guimenu
><guimenuitem
>Fotocamere RAW supportate</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>
          <para
>Come configurare e lavorare con i file RAW viene descritto nelle <link linkend="setup-raw-decoder"
>Impostazioni della decodifica dei file RAW</link
> e nella <link linkend="raw-workflow"
>procedura RAW</link
>.</para>
          </note>

          <para
>Viene fornita un'interfaccia facile da usare per la macchina fotografica, che si connetterà alla tua macchina fotografica digitale e scaricherà le fotografie direttamente negli album di &digikam;. La libreria gphoto2 supporta più di <ulink url="http://www.gphoto.org/proj/libgphoto2/support.php"
>1000 macchine fotografiche</ulink
>. Ovviamente, ogni supporto o lettore di schede supportato dal sistema operativo può lavorare con &digikam;. </para>
          <para
>Le macchine fotografiche attuali sono caratterizzate dall'uso delle schede con <emphasis
>memoria compatta &Flash;</emphasis
> e <emphasis
>USB</emphasis
> o <emphasis
>FireWire (IEEE-1394 o i-link)</emphasis
> per la trasmissione dei dati. I trasferimenti a un computer ospite vengono normalmente effettuati usando la classe di dispositivi <emphasis
>supporto di massa USB</emphasis
> (in modo che la macchina fotografica sembri un disco) o usando il <emphasis
>Protocollo di Trasferimento Immagini (PTP)</emphasis
> e i suoi derivati. Le macchine più vecchie potrebbero usare la connessione alla <emphasis
>porta seriale (RS-232)</emphasis
>. </para>

            <informaltable
><tgroup cols="2">

            <thead
><row>
                <entry
>Esempio di anteprima</entry>
                <entry
>Tipo di cavo</entry>
            </row
></thead>

            <tbody>
                <row>
                    <entry>
                    <para
><inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;introductionfirewireconnector.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject
></para>
                    </entry>

                    <entry
>Cavo FireWire (IEEE-1394 o i-link) da una macchina fotografica digitale professionale </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <para
><inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;introductionusbconnector.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject
></para>
                    </entry>

                    <entry
>Cavo USB (<foreignphrase lang="en"
>Universal Serial Bus</foreignphrase
>) da una macchina fotografica digitale comune </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <para
><inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;introductionserialconnector.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject
></para>
                    </entry>

                    <entry
>Cavo per porta seriale (RS-232) da una vecchia macchina fotografica digitale </entry>
                </row>

            </tbody>

            </tgroup
></informaltable>

        <para
><guilabel
>Trasferimenti con gPhoto2: PTP e porta seriale RS-232</guilabel
></para>

            <para
>&digikam; usa il programma <emphasis
>gPhoto2</emphasis
> per comunicare con le macchine fotografiche digitali. gPhoto2 è un insieme di applicazioni per macchine digitali libero e redistribuibile che supporta un numero crescente di oltre 800 macchine fotografiche. gPhoto2 supporta il <emphasis
>Protocollo di Trasferimento di Immagini</emphasis
>, che è un protocollo ampiamente supportato sviluppato dall'Associazione Internazionale dell'Industria Grafica per permettere il trasferimento di immagini da macchine fotografiche digitali a computer e altre periferiche senza bisogno di altri driver. </para>

            <para
>Molte macchine vecchie usavano la <emphasis
>porta seriale</emphasis
> per comunicare con il computer ospite. Siccome le fotografie sono file grandi e i trasferimenti attraverso la porta seriale sono lenti, questa connessione è ora obsoleta. &digikam; supporta queste macchine fotografiche ed effettua i trasferimenti di immagini usando il programma gPhoto2. Puoi trovare un elenco completo delle macchine fotografiche digitali supportate a questo <ulink url="http://www.gphoto.org/proj/libgphoto2/support.php"
>URL</ulink
>. </para>

            <note>
                <para
>libgphoto2 deve essere compilato con libexif per poter recuperare le miniature per &digikam;. Il supporto EXIF è necessario per il recupero delle miniature su alcuni driver di macchine fotografiche di libgphoto2. Se il supporto EXIF non è impostato con libgphoto2, potresti non vedere le miniature o la loro estrazione potrebbe essere molto lenta.</para>
            </note>

        <para
>        <guilabel
>Trasferimenti con dispositivi di supporto di massa</guilabel
></para>

            <para
>Per i dispositivi non supportati direttamente da gPhoto2, c'è il supporto per il protocollo di <emphasis
>supporto di massa</emphasis
>, che è ben implementato in &GNU;/&Linux;. Ciò include qualsiasi macchina fotografica digitale e lettore di schede di memoria. Le interfacce di supporto di massa sono: <itemizedlist
><listitem
><para
><emphasis
>Supporto di massa USB</emphasis
>: un'interfaccia che usa protocolli di comunicazione definiti dal Forum dei Produttori di USB che funziona sul bus seriale universale. Questo standard fornisce un'interfaccia a una serie di dispositivi di memorizzazione, incluse le macchine fotografiche digitali.</para
></listitem
> <listitem
><para
><emphasis
>Supporto di massa FireWire</emphasis
>: un'interfaccia che usa protocolli di comunicazione sviluppato principalmente da Apple Computer negli anni 90. FireWire offre comunicazioni ad alta velocità e servizi isocroni in tempo reale per i dati. Come il supporto di massa USB, questo standard fornisce un'interfaccia a una serie di dispositivi di memorizzazione, incluse le macchine fotografiche digitali. Praticamente tutte le macchine fotografiche recenti supportano USB versione 1, e prima o poi supporteranno USB versione 2; poche supportano FireWire.</para
></listitem
></itemizedlist
>Per usare un dispositivo di supporto di massa con &digikam;, seleziona l'elemento <guilabel
>Macchina fotografica montata</guilabel
> nell'elenco <link linkend="cameraselection.anchor"
>Configurazione della macchina fotografica</link
>, e imposta il percorso del punto di montaggio. </para>

    </sect1>

 <sect1 id="using-pluginssupport"
>     <title
>Plugin supportati</title>

        <para
>Una delle cose migliori di &digikam; è quanto facilmente si possano estenderne le funzionalità usando i plugin: <itemizedlist
> <listitem
><para
>I <emphasis
>plugin di Kipi</emphasis
>: il <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>progetto per l'interfaccia di KDE; ai plugin per immagini</ulink
>  (<ulink url="help:/kipi-plugins/index.html"
>manuale</ulink
>) punta a sviluppare una struttura di plugin uniforme per &digikam;, <application
>KPhotoAlbum</application
>, <application
>Showimg</application
> e <application
>Gwenview</application
>. Il suo obbiettivo è condividere i plugin per immagini tra diverse applicazioni grafiche. La configurazione dei plugin di Kipi è descritta in <link linkend="setup-kipiplugins"
>questa sezione</link
>.</para
></listitem>

        </itemizedlist>

        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;introductionplugininterfaces.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>L'interfaccia ai plugin di &digikam;</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
        </para>

        <para
>I plugin possono manipolare le immagini in quasi tutti i modi possibili agli utenti. Il loro vantaggio è che è molto più facile aggiungere a &digikam; una funzionalità scrivendo un piccolo plugin che modificando il cuore di &digikam;. </para>

    </sect1>

</chapter>

<!-- *********************************************************************** -->

<chapter id="using-kapp"
>       <title
>Usare &digikam;</title>


 <sect1 id="using-mainwindow"
>         <title
>La finestra principale di &digikam;</title>

        <sect2 id="using-mainwindow-intro">
        <title
>Introduzione alla finestra principale</title>

            <para>
              <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacepreview.png" format="PNG"/> </imageobject>
              </inlinemediaobject>
            </para>

            <para
>La finestra principale di &digikam; ha quattro aree. La prima è una barra laterale sul margine sinistro che ti permette di passare tra quattro viste: <guibutton
>Album</guibutton
>, <guibutton
>Date</guibutton
>, <guibutton
>Tag</guibutton
> e <guibutton
>Ricerche</guibutton
>. Poi c'è un pannello di navigazione ad albero che mostra la vista attuale. La finestra principale delle immagini è esattamente nel centro. Sul lato destro è visualizzata un'altra <link linkend="using-sidebar"
>barra laterale</link
>. Quest'ultima può essere usata per mostrare tutte le informazioni sulle immagini. Puoi usare tutte queste viste per organizzare e trovare le fotografie. </para>
            <para
>Per riordinare l'interfaccia, togli le barre laterali con il &LMB;, o usa la visualizzazione a tutto schermo (<keycap
>F11</keycap
>, <keycombo action="simul"
>&Ctrl;&Shift;<keycap
>F</keycap
></keycombo
>).</para>
            <para
>Il trascinamento delle immagini funziona un po' dappertutto. Puoi trascinare un'immagine su un altro ramo dell'album, attraverso la linea orizzontale di separazione degli album, o ad un'altra finestra dell'applicazione. L'unico limite è che non puoi trascinare nei tag, nelle date o nelle ricerche.</para>

            <anchor id="maininterface-statusbar"/>
            <para
>La barra di stato in fondo a tutte e quattro le viste mostra: <itemizedlist>
                     <listitem
><para
>il nome del file quando è selezionato un solo file</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>le informazioni sulla selezione quando sono selezionati diversi elementi</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>la barra di avanzamento per i processi non interattivi, come per esempio l'assegnazione dei tag</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>Filtri rapidi:</para>
                        <para
>- campo della stringa di ricerca: filtro in diretta per i nomi dei file, le didascalie e i tag</para>
                        <para
>- un selettore di tipo di file ti permette di individuare i tipi più comuni: JPEG, PNG, TIFF, RAW, filmati e audio</para>
                        <para
>- un filtro dei voti per selezionare le immagini con il numero di stelle indicato</para>
                     </listitem>
                     <listitem
><para
>un cursore per la dimensione delle miniature</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>una barra di navigazione che guida alle immagini nella vista principale</para
></listitem>
                   </itemizedlist>
            </para>

            <note>
                <para
>Il filtro di testo viene usato solo per quei campi che sono realmente visualizzati nella vista a icone. Per esempio la corrispondenza con il nome del file funziona solo se i nomi dei file sono visualizzati. I campi visualizzati possono essere configurati nella finestra delle impostazioni degli album.</para>
            </note>

            <para
>La parte alta della finestra mostra la barra dei menu e la barra degli strumenti principale sotto di essa. </para>

            <para>
                <inlinemediaobject>
                    <imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacetoolbar.png" format="PNG"/></imageobject>
                    <textobject
> <phrase
>La barra degli strumenti principale predefinita</phrase
> </textobject>
                </inlinemediaobject>
            </para>

            <para>

            <orderedlist>

                <listitem
><para
>Vai una vista indietro nella cronologia della visualizzazione della vista principale (<keycombo action="simul"
>&Alt;<keycap
>sinistra</keycap
></keycombo
>)</para
> </listitem>

                <listitem
><para
>Vai una vista in avanti nella cronologia della visualizzazione della vista principale (<keycombo action="simul"
>&Alt;<keycap
>destra</keycap
></keycombo
>)</para
> </listitem>

                <listitem
><para
>Aggiungi immagini, funzione di importazione (<keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>I</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Crea un nuovo album (<keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>N</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Modifica le proprietà dell'album</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Strumento di ricerca rapida (<keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>F</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Visualizza immagine (<keycombo action="simul"
><keycap
>F3</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Apri nell'editor di immagini (<keycombo action="simul"
><keycap
>F4</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Rinomina immagine (<keycombo action="simul"
><keycap
>F2</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Abilita lo schermo intero (<keycombo action="simul"
>&Ctrl;&Shift;<keycap
>F</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Presentazione (<keycombo action="simul"
><keycap
>F9</keycap
></keycombo
>)</para
></listitem>

            </orderedlist>

            </para>

        </sect2>

        <sect2 id="using-myalbumsview">
        <title
>Vista <quote
>Album</quote
></title>

            <para
>L'albero <quote
>Album</quote
> fornisce una vista organizzata dei tuoi album di fotografie. Tutte le fotografie gestite da &digikam; sono salvate in un solo ramo di cartelle. Gli album possono essere ordinati secondo lo schema delle cartelle sul disco fisso, per il nome della raccolta che è stato impostato nelle proprietà degli album, o per la data degli album (anche questa data può essere cambiata nelle proprietà di ogni album). </para>

            <para
>Puoi passare tra questi ordinamenti usando <guimenuitem
>Ordina album</guimenuitem
> dal menu <guimenu
>Visualizza</guimenu
>. </para>

            <sect3 id="using-createnewalbum">
            <title
>Creare un nuovo album</title>

                <para
>Ci sono diversi modi di creare un nuovo album. Puoi creare un nuovo album quando carichi delle foto dalla macchina fotografica usando lo strumento Macchina fotografica. Puoi anche creare un nuovo album vuoto facendo clic sul pulsante <guibutton
>Nuovo</guibutton
> nella barra degli strumenti. Come opzione aggiuntiva, puoi creare un nuovo album importando una cartella di fotografie esistente nel computer, seleziona semplicemente <menuchoice
><guimenu
>Importa</guimenu
> <guimenuitem
>Aggiungi cartelle...</guimenuitem
></menuchoice
> dalla barra dei menu, e seleziona la cartella che vuoi importare. Sarà creato un album con lo stesso nome della cartella sul disco fisso. Puoi usare il trascinamento per importare una cartella. Trascina l'icona di una cartella, per esempio da una finestra di &konqueror;. Poi rilasciala nell'elenco degli album sulla sinistra. Apparirà un menu che ti chiederà se spostare o copiare la cartella in &digikam;. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-deletealbum">
            <title
>Eliminare un album</title>

                <para
>Quando elimini un album da &digikam;, esso sarà spostato nel cestino di &kde;. Hai l'opzione di cambiare questo comportamento, in modo che l'eliminazione elimini per davvero l'album e tutte le sue fotografie. Ciò si può cambiare selezionando <menuchoice
><guimenu
>Impostazioni</guimenu
><guimenuitem
>Configura &digikam;</guimenuitem
></menuchoice
> e selezionando la pagina Varie. In cima a questa pagina ci sono le impostazioni che controllano cosa accade quando viene eliminata una fotografia. Per eliminare un album facci clic destro nell'albero degli <quote
>Album</quote
> e seleziona Elimina album dal menu contestuale. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-addphototoalbum">
            <title
>Aggiungere una foto a un album</title>

                <para
>La maggior parte delle volte creerai nuovi album e li riempirai con foto direttamente dalla macchina fotografica usando lo strumento Macchina fotografica. Però, a volte potresti voler aggiungere una foto che hai già sul tuo computer in un album esistente. Per aggiungere una foto a un album, assicurati che l'album sia selezionato. Poi, fai clic sull'icona <guilabel
>Aggiungi immagini</guilabel
> nella barra degli strumenti o seleziona <menuchoice
><guimenu
>Importa </guimenu
> <guimenuitem
>Aggiungi immagini...</guimenuitem
></menuchoice
> dalla barra dei menu. Seleziona le foto che vuoi aggiungere dalla finestra di selezione dei file e fai clic su <guilabel
>Apri</guilabel
>. Le fotografie saranno copiate nell'album. Inoltre, puoi usare il trascinamento per importare foto. Trascina le icone delle fotografie, per esempio da una finestra di &konqueror;. Poi rilasciala nell'elenco delle immagini sulla destra. </para>

                <para
>Se hai configurato uno scanner, puoi anche scansionare una fotografia direttamente in un album. Seleziona <menuchoice
><guimenu
>Importa</guimenu
> <guimenuitem
>Importa da scanner...</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-movecopyitem">
            <title
>Spostare o copiare le fotografie tra gli album</title>

                <para
>Semplicemente, trascina la fotografia e rilasciala nell'album di destinazione per spostarla o copiarla da un album all'altro. Apparirà un menu che ti dà l'opzione di <guilabel
>Spostare</guilabel
> o <guilabel
>Copiare</guilabel
> la fotografia. Puoi spostare o copiare più foto nello stesso modo; seleziona tutte le fotografie che vuoi spostare, e trascinale nell'album di destinazione. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-managealbums">
            <title
>Gestire gli album</title>

                <anchor id="albumpropsedit.anchor"/>

                <para
>Un album contiene un insieme di fotografie. Le proprietà dell'album ti permettono di impostare informazioni su questo insieme. Per accedere alle proprietà dell'album fai clic destro su un album e seleziona <guilabel
>Modifica le proprietà dell'album</guilabel
> dal menu contestuale. </para>

                <para
>La finestra delle proprietà dell'album ti permette di impostare:</para>

                <example>
                    <title
>La finestra delle proprietà dell'album</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacealbumproperties.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

                <itemizedlist>

                    <listitem
><para
>Il <guilabel
>Titolo</guilabel
> dell'album: questo sarà usato nell'elenco <quote
>Album</quote
>. </para
></listitem>

                    <listitem
><para
>La <guilabel
>Raccolta</guilabel
> degli album: questo è un modo di raggruppare i tuoi album con un'etichetta comune. La raccolta che imposti sarà usata per riordinare i tuoi album quando selezioni <guilabel
>Per raccolta</guilabel
> dal riquadro a cascata nella barra degli strumenti o usando <menuchoice
><guimenu
>Visualizza</guimenu
><guimenuitem
>Ordina album</guimenuitem
><guimenuitem
>Per raccolta</guimenuitem
></menuchoice
>. Se vuoi aggiungere ed eliminare delle etichette di raccolta, usa la finestra <link linkend="setup-collection"
>Impostazioni delle raccolte</link
>. </para
></listitem>

                    <listitem
><para
>I <guilabel
>Commenti</guilabel
> dell'album: saranno mostrati nella barra in cima alla finestra principale delle immagini. </para
></listitem>

                    <listitem
><para
>La <guilabel
>Data</guilabel
> dell'album: sarà usata quando riordini i tuoi album per data usando <menuchoice
><guimenu
>Visualizza</guimenu
> <guimenuitem
>Ordina album</guimenuitem
><guimenuitem
>Per data</guimenuitem
></menuchoice
>. </para
></listitem>

                    <listitem
><para
>I pulsanti <guilabel
>Più vecchia, Media, Più recente</guilabel
>: questi imposteranno la <guilabel
>Data</guilabel
> alla data più vecchia, media o più recente delle immagini nell'album. Proverà prima a calcolare la data media delle immagini nell'album in base alle intestazioni EXIF. Se non ci riesce, passerà alla data di modifica dei file in quella cartella. </para
></listitem>

                </itemizedlist>

            </sect3>

            <sect3 id="using-setalbumicon">
            <title
>Impostare l'icona dell'album</title>

                <para
>Quando visualizzi un album per la prima volta, &digikam; seleziona la prima foto dell'album come l'icona da visualizzare nell'elenco <quote
>Album</quote
>. Questo ti aiuta a ricordare che tipo di foto ci sono in un album. A volte la prima foto nell'album non è la più rappresentativa, e vorresti selezionarne una diversa come icona dell'album. </para>

                <para
>Per selezionare una diversa fotografia come icona dell'album, fai clic destro sulla fotografia che vuoi usare come l'icona dell'album e seleziona <quote
>Imposta come miniatura dell'album</quote
> dal menu contestuale. Inoltre puoi usare il trascinamento per impostare l'icona dell'album. Trascina l'icona della foto e rilasciala sull'album selezionato nell'elenco degli album. </para>

            <note>
                <para
>Un album può essere solo in una raccolta di album e le raccolte di album non possono essere annidate. </para>

                <para
>&digikam; può anche mettere dei tag su delle fotografie usando l'area <quote
>I miei tag</quote
> a sinistra nella finestra principale. Le raccolte di album sono diverse dai tag delle foto perché la raccolta di album si applica a tutte le foto di un album invece che a una sola foto. Puoi usare sia le raccolte di album che i tag per ordinare le tue foto. </para>
            </note>

            </sect3>

        </sect2>

        <sect2 id="using-imageview">
        <title
>La vista immagini</title>

            <sect3>
            <title
>Introduzione</title>

                <para
>La finestra delle immagini è la vista principale delle tue immagini. Quando selezioni un album le immagini contenutevi saranno visualizzate nella finestra delle immagini. Ogni immagine è visualizzata come una miniatura. Puoi modificare le dimensioni delle miniature usando il cursore con la lente di ingrandimento in basso a destra nella barra di stato. <inlinemediaobject>
                    <imageobject
><imagedata fileref="&path;editorzoombuttons.png" format="PNG"/></imageobject>
                    <textobject
> <phrase
>Il cursore per la dimensione delle miniature</phrase
> </textobject>
                </inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>La prima volta che selezioni un album potresti dover aspettare un poco che siano generate le miniature, a meno che tu abbia prima usato l'elemento del menu <menuchoice
><guimenu
>Strumenti</guimenu
><guimenuitem
>Ricalcola tutte le miniature...</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>

                <para
>Le informazioni su ciascuna foto sono visualizzate sotto ogni miniatura. Puoi controllare quali informazioni sono visualizzate dalla finestra <menuchoice
><guimenu
>Impostazioni</guimenu
><guimenuitem
>Configura &digikam;</guimenuitem
></menuchoice
>. Seleziona la pagina <guilabel
>Vista album</guilabel
> e cerca la sezione <guilabel
>Opzioni vista miniature</guilabel
>. </para>

                <para
>Le miniature hanno dei suggerimenti che appariranno se lasci per un po' il mouse su una miniatura. Il suggerimento mostra le proprietà più importanti della fotografia, inclusi i tag che potresti aver applicato. La schermata in cima alla sezione <link linkend="using-mainwindow-intro"
>Introduzione alla finestra principale</link
> mostra un suggerimento che viene visualizzato. </para>

            </sect3>

            <sect3>
            <title
>Gestione delle immagini</title>

                <para
>&digikam; è fatto per le fotografie. Gli album e i tag ti permettono di organizzare e ritrovare le tue fotografie come ti fa più comodo. Puoi accedere a tutte le funzioni che &digikam; può effettuare su una fotografia facendo clic destro sulla miniatura (il menu contestuale), o selezionando il menu <guimenu
>Immagine</guimenu
> nella barra dei menu. Hai la scelta tra visualizzare le immagini, vederne una presentazione, o modificarle. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-imageviewing">
            <title
>Visualizzare un'immagine</title>

                <para
>Ci sono diversi modi di visualizzare un'immagine. Puoi farci clic, premere <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="press"
><keycap
>F3</keycap
></keycombo
></shortcut
><guimenu
>Immagine</guimenu
><guimenuitem
>Visualizza...</guimenuitem
></menuchoice
> o <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="press"
>&Enter;</keycombo
></shortcut
><guimenu
></guimenu
></menuchoice
> o selezionare <menuchoice
><guimenu
>Visualizza</guimenu
></menuchoice
> dal menu contestuale. L'immagine prenderà tutto lo spazio centrale della finestra principale. Per visualizzarla in dimensioni maggiori, togli le barre laterali (basta farci clic). Mentre guardi le immagini puoi usare il menu contestuale in qualsiasi momento. Per tornare alla vista degli album, basta fare nuovamente clic o premere <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="press"
>&Esc;</keycombo
></shortcut
><guimenu
></guimenu
></menuchoice
> o <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="press"
><keycap
>F3</keycap
></keycombo
></shortcut
><guimenu
></guimenu
></menuchoice
> per tornare alla finestra principale. <inlinemediaobject>
                    <imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfaceview.png" format="PNG"/></imageobject>
                    <textobject
> <phrase
>Il visualizzatore con al di sotto il cursore per le miniature </phrase
> </textobject>
                </inlinemediaobject>
                  </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-imageediting">
            <title
>Modificare una foto</title>

                <para
>Puoi aprire l'editor di immagini su una fotografia o usando <menuchoice
><shortcut
><keycap
>F4</keycap
></shortcut
><guimenu
>Immagine</guimenu
><guimenuitem
>Modifica...</guimenuitem
></menuchoice
> o facendo clic destro e selezionando <guilabel
>Modifica</guilabel
> dal menu contestuale. Vedi la sezione sull'<link linkend="using-imageeditor"
>editor di immagini di &digikam;</link
> per le istruzioni su come ritoccare le foto. L'editor di immagini ti permette di vedere le fotografie e farci una serie di ritocchi. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-externalapp">
            <title
>Visualizzare o modificare una foto con un'altra applicazione</title>

                <para
>A volte &digikam; potrebbe non avere tutte le funzionalità di cui hai bisogno. Puoi aprire una fotografia in un'altra applicazione facendoci clic destro  e selezionando dal sottomenu <guilabel
>Apri con</guilabel
>. L'elenco di applicazioni che compaiono in questo menu è controllato dalle associazioni standard di &kde; per il formato di questa fotografia. Consulta il manuale di &kde; per le istruzioni su come cambiare queste associazioni dei file se l'applicazione di cui hai bisogno non è elencata. </para>

                <para
>Nota che ci possono essere problemi con i dati aggiuntivi incorporati nelle fotografie quando sono modificate da altre applicazioni di fotoritocco. Alcune applicazioni non mantengono le informazioni aggiuntive quando salvi un'immagine modificata. Ciò vuol dire che, se modifichi una fotografia usando uno di questi programmi, perderai informazioni come l'orientazione, l'apertura, eccetera che sono salvate nei tag EXIF e IPCT. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-rotateimage">
            <title
>Rotazione dell'immagine senza perdita</title>

                <note
><para
>Dovrai avere il plugin per JPEG senza perdita di Kipi per le funzionalità di rotazione. Se non hai installato questo plugin puoi sempre ruotare le tue fotografie, ma devi usare l'editor di immagini. L'editor di immagini usa un metodo diverso per ruotare un'immagine; potresti non notare nessuna differenza, ma il metodo dell'editor di immagini può causare un po' di perdita di qualità della fotografia quando si salva in JPEG. I metodi di rotazione qui descritti usano il plugin JPEG senza perdita di Kipi, che mantiene la qualità della fotografia originale. </para
></note>

                <para
>&digikam; fornisce due modi di raddrizzare le foto. Il metodo più semplice è fare clic destro sulla miniatura, selezionare <guilabel
>Ruota</guilabel
> e scegliere la quantità di rotazione necessaria. </para>

                <para
>Oggi molte macchine fotografiche digitali hanno un sensore di orientazione. Questo sensore può rilevare come stai tenendo la macchina mentre scatti una foto. Esso salva questa informazione sull'orientazione nell'immagine. Questo dato aggiuntivo viene salvato in una sezione di dati incorporati chiamata EXIF. Le macchine fotografiche potrebbero ruotare le immagini da sole, ma hanno una capacità di elaborazione limitata, perciò lasciano questo lavoro a un'applicazione come &digikam;. Se la macchina salva l'orientazione, &digikam; può usarla automaticamente per ruotare le tue foto in modo che siano nella direzione giusta quando le guardi. &digikam; ruoterà l'immagine sul disco secondo questa informazione sull'orientazione. </para>

                <para
>La fotografia è ruotata senza perdita di qualità e l'informazione sull'orientazione è impostata a normale, in modo che altre applicazioni che leggono EXIF la gestiscano correttamente. Per usare questa funzionalità, fai clic destro sulla miniatura e seleziona <menuchoice
><guimenu
>Immagine</guimenu
><guimenuitem
>Rotazione/ribaltamento automatici usando informazioni Exif</guimenuitem
></menuchoice
>. Lo strumento della macchina fotografica può effettuare automaticamente questa operazione quando carica le fotografie dalla tua macchina, il che assicurerà che le tue foto siano sempre orientate correttamente. L'operazione di rotazione non farà nulla se la tua macchina fotografica non include questa informazione nelle foto. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-renameimage">
            <title
>Rinominare una foto</title>

                <para
>Puoi cambiare il nome del file di una foto facendo clic destro su una miniatura e selezionando <menuchoice
><shortcut
><keycap
>F2</keycap
></shortcut
><guimenu
>Rinomina</guimenu
></menuchoice
>. Ricordati di mantenere l'estensione del file (.jpg, .tif, &etc;). </para>

            </sect3>

            <sect3 id="using-deleteimage">
            <title
>Eliminare una fotografia</title>

                <para
>Quando elimini una fotografia da &digikam; sarà messa nel cestino di &kde;. Usa <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="simul"
><keycap
>F8</keycap
></keycombo
></shortcut
><guimenu
>Immagine</guimenu
><guimenuitem
>Elimina</guimenuitem
></menuchoice
> o <menuchoice
><shortcut
><keycap
>Canc</keycap
></shortcut
><guimenu
></guimenu
></menuchoice
>. Se preferisci che l'eliminazione rimuova del tutto l'immagine, puoi usare <menuchoice
><shortcut
>&Shift;<keycap
>Canc</keycap
></shortcut
><guimenu
></guimenu
></menuchoice
>. </para>
		<para
>L'operazione di cancellare funziona da qualsiasi punto di ogni finestra di &digikam;</para>

            </sect3>

        </sect2>

   <sect2 id="using-mydatesview"
>       <title
>Vista Calendario</title>

            <para
><inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacedateview.png" format="PNG"/> </imageobject>
              <textobject
><phrase
>Vista Date dalla finestra principale</phrase
></textobject
></inlinemediaobject>
            </para>

            <para
>La vista <quote
>Date</quote
> organizza le fotografie in base alle loro date. &digikam; usa la data EXIF o, se non è disponibile una data EXIF, l'ultima ora di modifica del file. </para>

            <para
>Quando selezioni un mese dall'elenco, nella vista delle immagini sono visualizzate tutte le immagini di quel mese. Puoi selezionare giorni o settimane nel campo della data in fondo alla vista Date per mostrare solo le immagini delle date selezionate. </para>

        </sect2>

   <sect2 id="using-mytagsview"
>        <title
>Vista etichette (Parole chiave)</title>

      <para
>Mettere dei tag (gerarchici) è un modo flessibile e potente di organizzare e catalogare le immagini. I tag sono etichette che possono essere applicate alle singole immagini o ad interi gruppi. Una volta che un tag è stato messo su un'immagine, essa può essere ritrovata selezionando il tag o effettuando una ricerca. </para>

            <example
> <title
>Selezionare un tag e applicarne uno nuovo</title>
                <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacetagsview.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

      <para
>Quando un tag è selezionato, sono visualizzate tutte le immagini segnate con quel tag. </para>

      <para
>I tag possono essere ordinati in un albero gerarchico. Ciò ti permette di organizzare logicamente i tuoi tag. Si possono contrarre parti dell'albero nell'elenco <quote
>Tag</quote
> in modo da poter trovare facilmente i tag che stai cercando. </para>

             <tip>
              <para
>I tag sono conservati in una banca dati per averne rapido accesso, e i tag applicati vengono scritti nei campi di dati IPTC dell'immagine (questo almeno per i file JPEG). In questo modo puoi usare i tag con altri programmi o, nel caso di perdita di dati dalla banca dati centrale, i tag potranno essere reimportati nel momento in cui &digikam; rileverà l'immagine.</para
></tip>

      <sect3 id="using-managetags"
>          <title
>Gestire i tag</title>

         <para
>Puoi aggiungere nuovi tag facendo clic destro sull'etichetta <quote
>tag</quote
> o su un tag preesistente, e selezionando <guilabel
>Nuovo tag</guilabel
>. Se aggiungi un nuovo tag facendo clic destro su un tag preesistente, il tuo nuovo tag sarà creato come sottotag. </para>

         <para
>Puoi eliminare un tag facendo clic destro sul tag che vuoi eliminare e selezionando <guilabel
>Elimina tag</guilabel
>. Quando elimini un tag, le fotografie non sono eliminate. Il tag viene semplicemente rimosso da quelle fotografie. </para>

         <para
>Puoi spostare la posizione di un tag nell'albero trascinandolo nella posizione che vuoi e rilasciandolo. Apparirà un menu che ti dà l'opzione di <guilabel
>Sposta</guilabel
>re il tag. Questo funziona dalle barre laterali destra e sinistra. Un tag può essere solo in un posto alla volta. </para>

         <para
>Puoi impostare le proprietà del tag facendo clic destro su un tag e selezionando <guilabel
>Modifica le proprietà del tag</guilabel
>. Le proprietà del tag ti permettono di cambiare il nome del tag e l'icona usata nell'albero dei <quote
>tag</quote
>. </para>

         <para
>Per selezionare una diversa fotografia come icona del tag, fai clic destro sulla fotografia che vuoi usare come l'icona del tag e seleziona <quote
>Imposta come miniatura del tag</quote
> dal menu contestuale. Inoltre puoi usare il trascinamento per impostare l'icona del tag. Trascina l'icona dell'immagine e rilasciala sul tag selezionato nell'elenco dei tag. </para>

       </sect3>

       <sect3 id="using-taggingimages"
>           <title
>Mettere i tag sulle foto</title>

         <para
>Prima di poter usare tutte le capacità dei tag di &digikam;, devi mettere i tag sulle foto. Ci sono due metodi di mettere i tag. Una volta che hai identificato le fotografie su cui vuoi mettere i tag, puoi trascinarle sul tag nell'albero dei <quote
>tag</quote
>, o, facendo clic destro sulle foto selezionate nella finestra delle immagini, puoi usare il menu <guilabel
>Assegna tag</guilabel
> per selezionare i tag che vuoi impostare. </para>

         <para
>Puoi etichettare una fotografia con tanti tag quanti vuoi. La fotografia apparirà ogni volta che selezioni qualsiasi tag sia impostato su di essa. In questo modo puoi impostare un tag per ogni persona in una fotografia, oltre al posto in cui la foto è stata fatta, in quali circostanze, eccetera. </para>

           <example
> <title
>Applicare un tag a un'immagine con il menu contestuale, o con il trascinamento dalle barre laterali</title>
           <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfaceassigntags.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
           </example>

         <para
>Una volta che hai messo un tag su una foto, il nome del tag apparirà sotto la miniatura nella finestra delle immagini. </para>

         <para
>Puoi rimuovere un tag da una foto facendo clic destro sulla foto e usando il menu <guilabel
>Rimuovi tag</guilabel
>. Questo menu mostrerà solo i tag che sono stati impostati per questa foto. </para>

            </sect3>

        </sect2>

   <sect2
>	<title
>La Linea temporale</title>
   
	   <para
>La vista Linea temporale mostra un istogramma cui si può aggiustare la scala temporale del numero di immagini per unità di tempo. Una cornice di selezione si muove sopra l'istogramma. Per selezionare un periodo di tempo, basta un clic nella nel <emphasis
>quadratino in basso </emphasis
> della cornice di selezione dove l'unità di tempo è indicata. Questo gesto mostrerà tutte le immagini corrispondenti nella finestra principale.</para>
	   <para
>Nel campo sottostante puoi immettere un titolo e salvare la tua selezione. Apparirà quindi nel campo lista in fondo.</para>
                <example>
                    <title
>La Vista Linea Temporale in Azione</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;timeline.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>
   </sect2>

    <sect2 id="using-mysearchesview"
>        <title
>La Vista Ricerca</title>

            <sect3>
            <title
>Lo strumento di ricerca rapida</title>
            <anchor id="quicksearchtool.anchor"/>

                <para
>La ricerca rapida ti dà un semplice modulo di ricerca per cercare in tutti i campi di dati nella libreria degli album con una sola interrogazione. Puoi inserire qualsiasi argomento nella casella di testo <guilabel
>Cerca</guilabel
>, e sarà usato per determinare i risultati. Per esempio, puoi inserire la stringa <quote
>compleanno</quote
> per cercare in tutta la libreria degli album le occorrenze della parola compleanno in tutte le descrizioni delle fotografie, o <filename
>05.png</filename
> (non è necessario usare sequenze di escape come per le espressioni regolari) per cercare il nome del file di un'immagine particolare. </para>

               <para
>Proprietà della ricerca:<itemizedlist>
                     <listitem
><para
>le ricerche non distinguono le maiuscole</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>i termini separati da spazi sono combinazioni logiche di tipo <quote
>E</quote
> (saranno ricercati tutti)</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>i caratteri speciali sono intesi per come sono, e non saranno interpretati (. * ? / &etc;)</para
></listitem>
                     <listitem
><para
>includono tutti gli elementi della banca dati: nomi, voto, parole chiave, tag, album, raccolte, date (e in futuro altro ancora)</para
></listitem>
                     </itemizedlist>
               </para>

                <para
>La ricerca rapida funziona intuitivamente. Se vuoi cercare nelle immagini di una certa data, puoi semplicemente scrivere <userinput
>2005</userinput
>, ma è anche possibile cercare un certo mese. Basta che inserisci il nome del mese nella tua lingua locale. Se fosse olandese, potresti inserire <userinput
>Maart</userinput
> per vedere le immagini di marzo. La combinazione <quote
>Maart 2006</quote
> vuol dire <quote
>Maart E 2006</quote
>, e quindi è equivalente a <quote
>2006 Maart</quote
>. Oppure, cerca <quote
>Maart 2007 cr2</quote
> per trovare tutti i file RAW del marzo 2007. </para>
	       <para
>Accanto alla casella di ricerca c'è un piccolo LED che diventa verde se la ricerca fornisce dei risultati. Basta un clic sul LED per cancellare il filtro di ricerca e mostrare di nuovo tutte le immagini. Se la ricerca è infruttuosa, il LED diventa rosso.</para>

                <example>
                    <title
>La finestra dello strumento di Ricerca rapida in azione</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacequicksearch.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>
		</sect3>

		<sect3
> <title
>Proprietà della ricerca</title>

		<para
>Lo strumento più sofisticato di ricerca è la linguetta sulla barra laterale di sinistra (l'icona del binocolo). Se la apri, ti si presenterà con una casella di ricerca semplice che funziona come descritto prima, eccetto che puoi salvare la ricerca come se fosse una cartella variabile che filtra sempre ciò che è stato immesso come criterio di ricerca. Quando viene salvata, il filtro appare nella lista. </para>
		<para
>Quando sei soddisfatto della tua selezione, fai clic sul pulsante <guilabel
>OK</guilabel
>: la ricerca sarà effettuata e i risultati saranno visualizzati nella vista <guilabel
>Ricerche</guilabel
> nella finestra principale. La casella di testo <guilabel
>Salva ricerca con nome</guilabel
> sarà usata per dare un nome alla tua ricerca nell'elenco <guilabel
>Ricerche</guilabel
>. Se vuoi modificare la tua selezione dopo aver effettuato una ricerca, basta che fai clic destro sull'elemento dalla vista <guilabel
>Ricerche</guilabel
> e selezioni un'opzione dal menu a comparsa. </para>
                <example>
                    <title
>La finestra dello strumento di Ricerca rapida in azione</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;searchinterface.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

                <para
>Se selezioni <guilabel
>Modifica la ricerca...</guilabel
>, riapparirà il modulo della ricerca, con le tue informazioni di ricerca precedenti. Se selezioni <guilabel
>Modifica come ricerca avanzata...</guilabel
>, apparirà lo strumento di ricerca avanzata per modificare le informazioni di ricerca precedenti usando regole di ricerca più elaborate. Vedi la sezione sullo <link linkend="using-mainwindow-advancedsearchtool"
>strumento di ricerca avanzata</link
> per maggiori informazioni. </para>

                <para
>Se vuoi rimuovere una ricerca esistente dall'elenco, basta che selezioni <guilabel
>Elimina ricerca</guilabel
> dal menu a comparsa. </para>

                <example>
                    <title
>La vista di ricerca nella finestra principale</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;maininterfacesearchview.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

            </sect3>

            <sect3 id="using-mainwindow-advancedsearchtool">
            <title
>Lo strumento di ricerca avanzata</title>
            <anchor id="advancedsearchtool.anchor"/>

                <para
>Lo strumento di Ricerca avanzata ti fornisce una quantità di parametri di ricerca che possono essere usati per cercare in campi specifici della banca dati degli album di &digikam;. </para>

                <para
>L'elenco <guilabel
>Regole di ricerca</guilabel
> viene usato per impostare tutte le opzioni per elaborare un'interrogazione di ricerca nella banca dati degli album. Tutte le regole sono elencate verticalmente e sono separate da un operatore. Si può aggiungere o eliminare un'opzione nell'elenco usando <guilabel
>Aggiungi gruppo di ricerca/Elimina gruppo di ricerca</guilabel
>. Ogni opzione può essere combinata con un'altra usando gli operatori logici <guilabel
>Soddisfa tutte...</guilabel
> o <guilabel
>Soddisfa una...</guilabel
> o <guilabel
>una di queste...</guilabel
> <guilabel
>Almeno una di queste condizioni non...</guilabel
>. Così si possono costruire delle ricerche del tipo &quot;AND NOT&quot;. </para>

              </sect3>

        </sect2>

    <sect2 id="fuzzy-searches"
>              <title
>Ricerche Approssimate/Doppioni</title>
	    <para
>&digikam; caratterizza ogni immagine attraverso un numero lungo usando una tecnica speciale (algoritmo di Haar) che rende possibile comparare le immagini attraverso la comparazione di questa <quote
>firma</quote
> numerica. Meno c'è differenza numerica tra le firme di due immagini qualsiasi, più esse si assomigliano. Questa tecnica ha tre implementazioni:</para>
		<itemizedlist>
		<listitem
><para
>Oggetti simili: questa è un'area di trascinamento dove puoi rilasciare qualsiasi immagine per trovarne una simile. Una soglia può essere modificata per restringere o allargare la selezione risultante. Trascina una immagine da qualsiasi posto sopra l'icona della ricerca approssimata sulla barra laterale sinistra, si aprirà e la lascerai lì.</para
></listitem>
		<listitem
><para
>Schizzo: Schizzo a mano libera a colori: disegna velocemente uno schizzo nell'area e &digikam; cercherà le immagini simili. Anche qui si può impostare una soglia di similarità.</para
></listitem>
		<listitem
><para
>Doppioni: dopo che &digikam; ha scandito la collezione, troverai una lista dei doppioni qui. Ovviamente sta a te decidere cosa farne. Dal menu <menuchoice
><guimenu
>Strumenti</guimenu
><guimenuitem
>Ricalcola tutti i codici di controllo...</guimenuitem
></menuchoice
> puoi procedere a ricostruire completamente i codici numerici delle immagini (può richiedere delle ore se hai una collezione molto ampia e/o un computer poco potente, una stima di massima per 10.000 immagini si aggira sulle due ore) oppure dal basso puoi semplicemente ri-scandire la collezione, il che è molto più veloce. <guimenu
>Trova doppioni</guimenu
> farà esattamente questo, ma richiederà pure un sacco di tempo perché deve comparare ogni immagine con ogni altra. Fortunatamente, puoi rifinire la ricerca per album e/o per etichette.</para
></listitem>
		</itemizedlist>
                
                <example>
                    <title
>Ricerca approssimata per immagini simili</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;fuzzysearchsimilar.png" format="PNG"/></imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>
                
                <example>
                    <title
>Trova i duplicati all'interno di un album</title>
                    <screenshot
><mediaobject>
                    <imageobject
><imagedata fileref="&path;duplicates_albumsfilter.png" format="PNG"/></imageobject>
                    </mediaobject
></screenshot>
                </example>
    </sect2>

    <sect2
>                                  <title
>Ricerche su mappa</title>
	<para
>Questa scheda offre un intuitivo strumento di ricerca su mappa che si basa sull'oggetto Marble. Puoi ingrandire  e rimpicciolire con la rotellina del mouse sia girando la rotellina sia premendo il tasto centrale e trascinando in su e giù (per coloro che non hanno la rotellina sul mouse). Premere la combinazione <keycombo action="press"
>&Ctrl;<keycap
>tasto sinistro del mouse</keycap
></keycombo
> per trascinare un riquadro. Tutte le immagini che ricadono all'interno delle coordinate incluse nel quadrato saranno filtrate e mostrate (ovviamente solo se le tue immagini sono provviste di un codice geografico).</para>
	<para
>Nella casella in fondo puoi immettere un nome per il tuo filtro geografico. Sarà aggiunto alla lista delle viste in fondo per usi futuri. Agisce come un filtro al volo sulle coordinate geografiche.</para>
                 <example
>   <title
>Lo strumento di Ricerche su mappa</title>
                    <screenshot
><screeninfo
>Per mappe ad alta risoluzione scegli <guilabel
>Maggiori informazioni...</guilabel
></screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;sidebargeolocation.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

    </sect2>

</sect1>

 <sect1 id="using-lighttable"
>         <title
>Il tavolo luminoso di &digikam;</title>
     <para
>&digikam; include un tavolo luminoso in una finestra separata per confrontare facilmente le immagini. Funziona con tutti i formati supportati, inclusi i file RAW. </para>
     <para
>Seleziona una o più immagini in qualsiasi vista della finestra principale, e chiama <menuchoice
><shortcut
><keycombo
>&Ctrl;<keycap
>L</keycap
></keycombo
></shortcut
><guimenu
>Aggiungi al tavolo luminoso</guimenu
></menuchoice
> dal menu contestuale. La selezione sarà aggiunta al tavolo luminoso, e si aprirà la sua finestra separata. Quando tornerai nella finestra principale di &digikam; puoi tornare rapidamente al tavolo luminoso con <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="press"
><keycap
>&Alt;</keycap
><keycap
>L</keycap
></keycombo
></shortcut
><guimenu
>Strumenti</guimenu
><guimenuitem
>Tavolo luminoso</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>

     <para
>Dalla barra delle miniature, trascina le immagini nei pannelli di confronto di sinistra e destra. Una freccetta indicherà quale copia è mostrata in quale pannello. Se scegli <guilabel
>Sincronizza anteprima</guilabel
> dalla barra degli strumenti, ogni ingrandimento e scorrimento in una finestra sarà eseguito in sincrono nell'altro pannello, in modo da poter confrontare le stesse aree delle due immagini. </para>

     <para
>Un'altra modalità è più indicata per scartare rapidamente le immagini meno buone da una serie. Se scegli <guilabel
>Naviga a coppie</guilabel
> dalla barra degli strumenti, le prime due immagini saranno automaticamente inserite nei pannelli di confronto. Fai clic su qualsiasi miniatura per renderla l'anteprima sul lato sinistro, mentre la miniatura adiacente a destra sarà inserita nel pannello a destra. Ciò facilita il filtraggio di una serie di immagini. </para>
      <para
>Ovviamente, le solite azioni di eliminazione funzionano direttamente dal tavolo luminoso, così come <menuchoice
><shortcut
><keycombo action="press"
><keycap
>F4</keycap
></keycombo
></shortcut
><guimenu
>File</guimenu
><guimenuitem
>Modifica...</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>

      <para
>Tutte le informazioni sull'immagine dalla barra laterale destra della finestra principale sono disponibili in ognuna delle due anteprime del tavolo luminoso. Ciò facilita, per esempio, il collegamento tra le differenze visive e la data dello scatto. </para>
      <para
>Nell'angolo in basso a destra di ogni pannello trovi un'azione di scorrimento incorporata (frecce incrociate). Facci clic e tieni premuto il &LMB; per scorrere nell'immagine (in modalità sincrona entrambe le immagini mostreranno la stessa parte). </para>
      <para
>L'ingrandimento funziona come nelle altre viste: usa indifferentemente il cursore di ingrandimento sotto i pannelli o <keycombo action="press"
>&Ctrl;<keycap
>rotellina del mouse</keycap
></keycombo
> per ingrandire o rimpicciolire, che sarà fatto su entrambe le immagini se in modalità sincrona. </para>
                <example>
                    <title
>Il tavolo luminoso in azione</title>
                    <screenshot
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;lighttable.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

 </sect1>
&doc-sidebar; <sect1 id="dam"
>                      <title
>Gestione dei beni digitali (DAM) con &digikam;</title>

    <para
><link linkend="build-dam"
>Costruisci un sistema per organizzare e trovare le fotografie</link
></para>
    <itemizedlist>
       <listitem
><para
><link linkend="case-for-digikam"
>Perché usare DAM con &digikam;</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="build-archive"
>Costruisci l'archivio: organizzazione delle cartelle, struttura fisica come informazione</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="automatic-metadata"
>Generazione automatica dei dati aggiuntivi</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="ranking"
>Voto e classifica</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="keywords"
>Assegnazione di tag e parole chiave</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="captions"
>Didascalie e commenti</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="geotagging"
>Geolocalizzazione (tag geografici)</link
></para
></listitem>
    </itemizedlist>
    <para
><link linkend="copyright-protect"
>Proteggi il tuo diritto d'autore e il tuo copyright/left</link
></para>
    <itemizedlist>
       <listitem
><para
><link linkend="watermarking"
>Filigrana digitale (DW)</link
></para
></listitem>
    </itemizedlist>
    <para
><link linkend="data-corruption"
>Proteggi le immagini dal danneggiamento e dalla perdita dei dati</link
></para>
    <itemizedlist>
       <listitem
><para
><link linkend="physical-deterioation"
>Deterioramento fisico</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="logical-errors"
>Errori logici</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="human-errors"
>Errori umani</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="myths-dispelled"
>Falsi miti comuni</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="storage-budget"
>Fai un bilancio: dimensioni dei dati, stima dello spazio richiesto</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="backup"
>Copia di sicurezza e recupero</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="technology-review"
>Mantieni le immagini attraverso i cambi di tecnologia e di proprietari</link
></para
></listitem>
       <listitem
><para
><link linkend="best-practice"
>Linee guida: protezione dei dati</link
></para
></listitem>
    </itemizedlist>
    <para
><link linkend="dam-workflow"
>Una procedura DAM tipica</link
></para>

   <sect2 id="dam-introduction"
> <title
>Introduzione</title>
    <epigraph
><para
><emphasis
>... insomma, le fotografie hanno bisogno di molta attenzione.</emphasis
> Spero sia stato tu a dirlo.</para
></epigraph>

     <para
>Puoi trovare le tue fotografie quando ti servono? O sprechi più tempo cercando nel disco fisso e tra le cartelle di quanto vorresti? Hai un approccio sistematico per assegnare e tracciare i dati dei contenuti delle tue fotografie? Se sei un fotografo professionista, le tue immagini contengono le informazioni sul tuo copyright e su come contattarti, o girano sul mercato senza protezione? Vuoi che i tuoi nipotini ammirino le foto che hai scattato ieri? Come gestisci le copie di sicurezza e la correttezza dei dati? Come ti prepari quando devi cambiare il computer, il disco fisso, i programmi, il sistema operativo per poter ancora riuscire a trovare le tue immagini e i tuoi filmati?</para>
     <para
>Cos'è la gestione degli attivi digitali (<foreignphrase lang="en"
>digital asset management</foreignphrase
>), oltre a un parolone? La gestione degli attivi digitali (<acronym
>DAM</acronym
>) si riferisce a ogni parte del processo che segue lo scatto di una fotografia, fino al prodotto finale e alla memorizzazione permanente. Chiunque scatti, scansioni o memorizzi fotografie digitali fa una qualche forma di DAM, ma la maggior parte di noi non la fanno in modo sistematico o efficiente.</para>
     <para
>Presentiamo uno strumento, un piano e suggerimenti pratici su come conservare, trovare, proteggere e riutilizzare le fotografie, concentrandoci sulle linee guida per i fotografi digitali che usano &digikam;. Considereremo lo scaricamento, la rinomina, la cernita, la conversione, il raggruppamento, le copie di sicurezza, i voti, i tag, l'archiviazione, l'ottimizzazione, la manutenzione e l'esportazione di file di immagini.</para>
     <para
>Una definizione generica: <blockquote
><para
>&quot;La <emphasis
>gestione degli attivi digitali</emphasis
> include, indicizza, categorizza, mette al sicuro, cerca, trasforma, assembla ed esporta il contenuto che ha valore monetario o culturale.&quot;</para
></blockquote
></para>
     <para
>E già che ci siamo, un'altra definizione importante: <blockquote
><para
>I dati aggiuntivi sono definiti come <emphasis
>dati riguardo ai dati</emphasis
>. I dati aggiuntivi sono dati che forniscono informazioni o documentazione su altri dati gestiti in un'applicazione o in un ambiente.</para
></blockquote
></para>
     <para
>Nel nostro contesto sta per tutte le informazioni <emphasis
>su</emphasis
> una fotografia.</para>
     <para
>&digikam;, con le sue librerie e i suoi plugin, è uno strumento unico e completo per effettuare la maggior parte delle attività di DAM, e lo fa velocemente e in modo trasparente. Basato su standard aperti su tutti i fronti, non ti bloccherà su una piattaforma o su un'applicazione, al contrario ti metterà in condizione di gestire e trovare le tue fotografie e, se vuoi, di andartene su un'altra piattaforma, applicazione o sistema senza perdere nulla del tuo lavoro, sia come utente occasionale, appassionato o professionista.</para>
     <para
>La cosa che differenzia le capacità di archiviazione digitale confronto alla pellicola è che con la digitale puoi fare tanti nuovi originali quanti ne vuoi. Con la pellicola hai solo un originale. Tutte le copie avranno qualità leggermente inferiore, e sia l'originale che le copie invecchiano e spariscono più o meno lentamente. L'unico modo di mantenerlo <quote
>buono per sempre</quote
> è farne una copia digitale, e questo è anche l'unico modo di proteggerlo da ogni rischio. </para>
     <para
>Anche se i supporti digitali oggi potrebbero durare meno delle pellicole, ti basta fare nuove copie ogni uno, cinque, dieci anni o ogni qualvolta sia necessario, e mantenere sempre almeno due o tre copie dei file, preferibilmente in posti fisicamente distinti: non c'è mai stata questa possibilità con la pellicola. Essa potrebbe sempre essere stata danneggiata in un incendio, in un'inondazione o simili, o anche rubata. La notizia buona e anche cattiva è questa: se perdi immagini o dati digitali è solo per la tua pigrizia. </para>
  </sect2>

   <sect2 id="build-dam"
><title
>Costruisci un sistema per organizzare e trovare le fotografie</title>
      <para
>Temi: gerarchia, tag, voto, didascalie, geolocalizzazione, data, album, nomi dei file, versioni, esportazione</para>
      <para
>Scommetto che se hai più di mille fotografie sul computer senza DAM ti ci vuole troppo tempo per trovare un'immagine particolare. Se non sai quante immagini hai di sicuro non stai usando &digikam;. L'approccio duale alla memorizzazione dei dati aggiuntivi in una banca dati <emphasis
>e</emphasis
> nei file delle immagini garantisce una ricerca velocissima e un'archiviazione sicura e liberamente accessibile da altre applicazioni, piattaforme e formati.</para>
      <para
>Ma siccome tutto ha un prezzo, non c'è una catalogazione o DAM gratis: chi usa il tempo iniziale per costruire un proprio metodo sistematico ne avrà i frutti col tempo e con l'aumento delle fotografie. La redditività (ROI, <foreignphrase lang="en"
>Return On Investment</foreignphrase
>) del DAM è stata stimata, in diversi studi, come superiore a 10. Ricordati di <emphasis
>essere conciso, preparato al futuro (30&ndash;40 anni), farlo una volta</emphasis
>. L'annunciato Web semantico si integrerà completamente in un ambiente DAM e gli darà più valore.</para>

      <sect3 id="case-for-digikam"
>  <title
>Perché usare DAM con &digikam;</title>
      <para
>&digikam; fornisce una serie di metodi per classificare le fotografie: nomi dei file, album, raccolte, data e ora, tag, voto, posizione GPS e didascalie. Come se non bastasse, nella versione di &digikam; per KDE; 4, puoi cercare molti dati aggiuntivi standard come modello di macchina fotografica, lente, coordinate, dimensioni dell'immagine e molte altre. Le categorie di dati aggiuntivi qui elencate sono in effetti <quote
>viste</quote
> della libreria delle foto. Combinare queste viste è <emphasis
>il</emphasis
> metodo potentissimo per restringere la ricerca a un file e trovarlo rapidamente. Immagina di avere 800 foto della tua dolce metà. Cercare <quote
>Maria</quote
>, con voto superiore a <quote
>***</quote
>, scattato in <quote
>Italia</quote
>, ti lascerà sicuramente con pochi candidati. In termini di criteri di selezione per un sistema DAM, &digikam; se la cava molto bene per quanto riguarda completezza, versatilità, velocità, scalabilità, accuratezza e apertura.</para>
      <para
>La cosa importante da ricordare è che non sai come tu o qualcun altro cercherà di trovare un'immagine tra due anni. Ti ricorderai gli eventi passati in un contesto diverso, è una cosa naturale. Quindi, se puoi restringere la ricerca ricordando il luogo, o l'ora, o la macchina fotografica, o il tema, o il voto, o il proprietario, hai una possibilità molto migliore di trovare la foto rapidamente che con uno solo o nessuno di questi criteri. All'inizio, al momento di scattare la foto, tutti i dati aggiuntivi sono nella tua testa (tranne i dati EXIF). Se non trascrivi alcuni di questi nel sistema DAM, alla fine andranno persi perché pian piano ci si dimentica tutto.</para>
      <para
>Qui va inserita una distinzione tra dati aggiuntivi <emphasis
>privati</emphasis
> e <emphasis
>pubblici</emphasis
>. Si potrebbe dire che tutti gli attributi incorporati nei file sono potenzialmente pubblici perché le immagini potrebbero essere esportate, vendute, e copiate in altri posti e da altre persone. D'altro canto tutti i dati aggiuntivi non incorporati e presenti nella banca dati possono essere considerati privati, perché stanno lì e non vanno da nessuna parte. Regolando le impostazioni di &digikam; appropriatamente, puoi controllare quali tipi di dati aggiuntivi rimangono privati e quali saranno incorporati e potranno divenire pubblici.</para>
    </sect3>

      <sect3 id="build-archive"
> <title
>Costruisci l'archivio: organizzazione delle cartelle, struttura fisica come informazione</title>
      <para
>La prima cosa da fare e da sapere prima che tu metta qualcosa nel tuo sistema è di stare per costruire una struttura di informazione (diversamente da una struttura dati). I tuoi file di immagini devono essere organizzati in qualche modo nel tuo computer, devi decidere se altri possono avere accesso alle tue fotografie (condivisione), se le metti su un disco rigido dedicato, su un disco di rete, ecc... Tieni a mente che tu dovrai migrare prima o poi su qualche sistema più capace. </para>
      <para
>L'organizzazione dovrebbe essere semplice, unificata e scalabile, e dovrebbe essere indipendente dal mezzo di memorizzazione sul quali le ospiti. Non fare le cartelle troppo piccole, diverse migliaia di immagini in una cartella non è chiedere troppo, ma mantienile piccole abbastanza che possano entrare in un sistema di backup (salvataggio) come un DVD da 4.7 o 9.4 GB. Ricorda che l'archivio crescerà per tutto il tempo! Il concreto tipo di struttura dipende da cosa tu ci fai. Facciamo un esempio semplice eppure frequente: tu sei un fotografo amatoriale che fa scatti della sua vita privata, la sua famiglia, le vacanze e cose così. Dovrebbe essere efficiente creare una struttura basata sugli anni più alcuni contenitori per le vacanze e per l'esportazione dei file. Potrebbe essere simile a questo:</para>
<blockquote
><screen
>2006
2007
2008
Vacanze
  - A
  - B
  - C
Esporta
Roba divertente
</screen
></blockquote>

      <para
>Può darsi che tu sia soddisfatto con questa struttura. Le foto delle vacanze possono essere trovate agilmente dalla loro locazione (a meno che tu non vada in vacanza nello stesso posto ogni anno), il resto sarà organizzato dalla data. Se scatti abbastanza foto. allora tu potresti volere delle sotto cartelle per distinguere i mesi all'interno dell'anno, le settimane, ecc... "Esporta" sarebbe il contenitore per le immagini che vuoi stampare o mettere sul tuo sito web.</para>
      <para
>Il fotografo più professionale avrà delle necessità molto differenti così come ci saranno più versioni delle fotografie, archivi, flussi di lavoro, un costante arrivo di immagini che divergono per tema e una grande quantità di tutto. In 10 anni si avrebbe il 95% di archivi e solo un 5% di spazio per i file in lavorazione e non si vorrebbe organizzare la sua struttura attorno al contenuto!</para>
      <para
>Le considerazioni sono le seguenti:</para>
<itemizedlist>
        <listitem
><para
>che tipi di file vanno insieme? La separazione dei tipi di file rende più facile l'elaborazione in serie. Tieni i file nuovi e vecchi separati.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Come puoi rendere una tale struttura scalabile?</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Separare i file originali da quelli elaborati rende più facile assegnare una strategia per le copie di sicurezza e di migrazione. Tu saprai sempre se stai guardando all'originale o a un derivato.</para
></listitem>
</itemizedlist>
      <para
>TBC</para>
    </sect3>

      <sect3 id="automatic-metadata"
> <title
>Generazione automatica dei dati aggiuntivi</title>
      <para
>Come regolarsi con questa cosa delle informazioni aggiuntive? Primo, ci sono già un po' di <command
>informazioni aggiuntive generate automaticamente</command
>: i dati EXIF e di Makernote. Se hai configurato &digikam; nella sezione della tua identità, tutte le immagini importate saranno segnate con questi dati inclusi i diritti d'autore, tutto in modo automatico. Se hai un tracciato GPS registrato in parallelo ai tuoi scatti, puoi localizzare geograficamente quelle immagini con una sola azione usando il plugin di Geolocalizzazione. Anche se hai riportato 1000 immagini da una sessione di fotografia, non devi impiegare più di 10 minuti per fare tutto questo. E da ora in poi tu hai tutte le impostazioni della fotocamera di ogni scatto: lenti, dati sul fattore di zoom, fuoco, apertura, ecc..., giorno e ora, luogo dello scatto, copyright, autore, programma usato e di più. Non male, vero? Ma avremmo potuto fare di più durante l'importazione, avremmo potuto cambiare il formato a un 16bit per canale senza perdita, avremmo potuto separare automaticamente il formato JPEG da quello RAW nelle loro cartelle. Io raccomando di rinominare automaticamente le foto in modo da accoppiarle ad un evento, al posto o a un tema. &digikam; fornisce tutti i raggruppamenti relativi data/calendario cosicché c'è poco bisogno di scrivere la data nel nome del file. A meno che tu non lo voglia per controllare la tua collezione con un programma che non è capace di leggere il calendario. Comprerai una nuova fotocamera un giorno, prima di quanto credevi, o magari ne hai già una seconda. Lo schema di numerazione di questa nuova fotocamera ripartirà verosimilmente da uno, tipicamente ancora IMG_0001.JPG, creando nomi di file identici a quelli che hai già se tu non li rinomini. Rinominando i file diminuisci la possibilità di sovrascriverli in data successiva. Mantieni i nuovi nomi puliti. usa lettere e numeri, trattini, il segno di sottolineatura, e un solo punto prima dell'estensione del file.</para>
      <para
>Raccomando inoltre di impostare ad attivo l'opzione "Salva i dati aggiuntivi" nella pagina delle opzioni per i dati aggiuntivi in &digikam;. Ciò assicurerà che i dati EXIF e IPTC siano scritti nel file. Se ti dimentichi di farlo, puoi sempre rimediare copiando dai dati aggiuntivi nella banca dati ai file in una mossa (dal menu Album).</para>
      <para
>Ora abbiamo già un sacco di roba nella nostra banca dati, ma che succederebbe se avessi bisogno di cambiare qualcosa di essa? &digikam; fornisce un editor per i dati aggiuntivi per un numero selezionato di attributi, ovviamente i più importanti. </para>
      <para
>Il lavoro vero inizia qui come applicheremo etichette, didascalie e voti ad ogni fotografia. Ovviamente tutte le immagini che richiedono lo stesso attributo possono essere trattate come una selezione in una azione. Iniziamo con il voto o  classificazione. La cosa migliore è iniziare con il voto perché nel lavoro successivo ti potrai concentrare sugli scatti buoni.</para>

    </sect3>

      <sect3 id="ranking"
> <title
>Voto e classifica</title>
      <para
>Un sistema di classificazione è implementato in &digikam;  tramite lo strumento di voto a 5 stelle. Infatti vi sono 6 livelli, possono essere attribuite da zero fino a 5 stelle (*) (quando vengono salvati nei dati aggiuntivi IPTC una traduzione dei livelli assicura la compatibilità con gli altri programmi), Il voto si applica rapidamente con &digikam; usando le scorciatoie da tastiera o il mouse sulla singola o su una selezione di fotografie. La valutazione può essere immessa come criterio di ricerca o direttamente come filtro veloce nella barra di stato. Comunque, prima di iniziare ad attribuire stelle dappertutto prenditi un momento per stabilire un criterio personale per valutare. La migliore usanza è di scrivere la corrispondenza tra le stelle e qualche tipo di espressione qualitativa, che definirà cosa intendi veramente quando dai 5 stelle. Generalmente ci dovrebbero essere sempre meno immagini con l'incremento del numero di stelle. Un rapporto da 3 a 10 tra ogni livello si è dimostrato utile. Ciò ti porterà abbastanza avanti nel distinguere la tua piramide di classificazione. Diciamo che scegli un rapporto di 7 tra i livelli. Per ogni immagine a 5 stelle avrai quindi 7 immagini a 4 stelle, 49 immagini a 3 stelle e così via, risultando in quasi 20000 foto. Divertente, vero? Sì, e 16807 di queste immagini non dovrai nemmeno votarle! Puoi anche definire uno schema di classificazione differente a seconda dell'uso, 2 stelle per un uso commerciale potrebbero significare qualcosa d'altro rispetto alle 2 stelle delle foto delle vacanze. È ancora buona pratica di definire un livello neutrale, e qualsiasi cosa sotto significa veramente un voto negativo. Questo ti aiuterà a selezionare e sfoltire la tua collezione molto efficientemente. O tu potresti definire un voto che corrisponda ad un obbiettivo, diciamo 0 stelle per " si può cestinare", 1 stella per le immagini in quarantena (decidi dopo), 2 stelle per esportare nella galleria, 3 stelle per quelle buone per la stampa, 4 stelle per le commerciabili, 5 stelle per "devo lavorarci", come ti pare. Deve adattarsi ai <emphasis
> tuoi </emphasis
>bisogni. La tabella seguente illustra una possibile evoluzione per professionista che usa un grado di valutazione all'incirca di 7 per i prossimi 12 anni, È evidente che gli scatti buoni possono essere trovati anche nel mezzo di milioni di foto.</para>
      <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;DAM-pyramid.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Classifica</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
      </para>


      <para
>Continuiamo con le etichette o tag (o parole chiave come sono chiamate da altre applicazioni, o categorie. Sono tutti sinonimi).</para>
    </sect3>

      <sect3 id="keywords"
>  <title
>Assegnazione di etichette (tag) e parole chiave</title>
      <para
>Le etichette o tag sono un sistema gerarchico di etichettatura che tu crei mentre le aggiungi. La cosa importante da fare è creare un sistema che soddisfi i tuoi bisogni e le tue abitudini. Sei un (semi) professionista che vuole vendere le fotografie alle agenzie, vuoi pubblicare su una galleria web, o sei solo il dilettante occasionale che amministra la memoria visiva della famiglia? Per tutti questi differenti utilizzi, tu vuoi progettare una struttura di etichette sia adatta ad essi. Se lo configuri così,  &digikam; scriverà l'intera gerarchia nei campi IPTC così che possono essere usati dalla tua agenzia fotografica che usa un differente programma che crea automaticamente titolo e didascalia per esportare immagini sul web. Ad ogni modo ti servirà bene per ritrovare velocemente una specifica immagine.</para>
      <para
>La gerarchia ti fornirà un raggruppamento automatico. Per esempio. se inizi una tipica gerarchia ad uso privato con 'Attività', 'Persone', 'Posti', 'Temi' e 'Progetti' al livello più alto, ogni cosa che etichetti con una sotto etichetta di queste sarà raggruppata insieme in un album virtuale. &digikam; ha una vista dedicata nella barra laterale sinistra per questi album virtuali. Ma è addirittura meglio! Mentre continui ad aggiungere delle sotto etichette nelle gerarchie, non solo ti sarà possibile cercare e filtrarle velocemente tramite esse, il filtro delle etichette sulla barra laterale destra ti permette di combinare i gruppi di etichette. Mettiamo che nella barra laterale sinistra tu selezioni l'album virtuale 'Persone' ed hai all'interno 12 differenti etichette per le persone, a questo punto puoi combinarlo con la barra laterale destra e scegliere solo 'Pietro', 'Paolo' e 'Maria' tra i dodici. </para>
      <para
>Sul lungo termini tu non ti ricorderai dei dettagli delle fotografie e il loro soggetto (essenzialmente le "informazioni aggiuntive" nella tua mente si rovinano). È quindi per te essenziale che tu <command
>scegli categorie generali e generiche</command
>. Tu ricorderai sempre che un certo scatto fu fatto sulla riva del fiume in una nazione o un continente(->fiume, continente), ma ti sarai dimenticato che fiume fosse. Invece che etichettarlo unicamente come 'Okavango' lo etichetti con fiume/Africa o fiume/Africa del Sud. Puoi mettere i dettagli nel tag o nella didascalia. Un trucco potrebbe aiutarti: come cercheresti quel fiume con un motore di ricerca su internet? Questo è il modo di procedere!</para>
      <para
>Un altro modo di categorizzazione potrebbe essere orientato al compito come in «lavori da stampa», «esportare sul web», «personale», «galleriaXYZ», «clienti», «presentazione» ecc. Crea gruppi quando ne hai bisogno non pianificarli prima, dovresti essere capace di ricordare istintivamente i tag di livello alto, altrimenti questa differenziazione si sarà dimostrata inutile. Non dimenticare che tu hai tutti gli altri attributi per restringere la ricerca. Il filtro tag della barra laterale destra si combina con tutte le viste della barra laterale sinistra (album, calendario, linea temporale, etichette e cerca).</para>
      <para
>Quando importi delle immagini catalogate da altre sorgenti che hanno già etichette allegate,  &digikam; creerà automaticamente le ramificazioni dell'album per te, rispettivamente inserite al posto giusto. Risistemare la gerarchia all'interno dell'album è facile, puoi farlo semplicemente attraverso il trascinamento di una porzione di rami in un altro posto della gerarchia. Le etichette cambiate saranno aggiornate come &digikam; discende i rami dell'album.</para>
      <para
>La grafica qui mostra come differenti informazioni aggiuntive si sovrappongono. Questa è davvero una presentazione grossolana, perché ogni blocco di informazioni aggiuntive si suddividerà in altre sezioni. I nomi di file e le informazioni sulla data sono proprietà di tutte le immagini.</para>
      <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;DAM-Metadata.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Classifica</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
      </para>

      <para
>Basta con le etichette. Passiamo alle didascalie o commenti, il terzo maggiore strumento per la catalogazione con le informazioni aggiuntive. </para>
    </sect3>

      <sect3 id="captions"
>  <title
>Didascalie e commenti</title>
      <para
>Questo è già il quarto tipo di informazioni aggiuntive che presentiamo. Quale è la distinzione di didascalia ('commento' può essere usato come sinonimo, ma il vocabolario IPTC pretende il termine didascalia) rispetto a tag  o a parola chiave? Come i tag stanno ad una descrizione gerarchica e generale, all'opposto stanno le didascalie : descrizione in prosa, dettagli, aneddoti. I tag per lo più aiutano la ricerca, il recuperare e il raggruppamento delle informazioni, laddove le didascalie intrattengono, informano, toccano l'osservatore. Naturalmente possono essere usati per filtrare il catalogo, ma questo è solo un prodotto secondario. Le didascalie servono a ricordare la storia, l'evento, le emozioni, sono ciò che rende le fotografie molto più interessanti da guardare, le didascalie mettono le foto in un contesto e in un significato. Se le immagini sono un asserzione estetica, la didascalia dovrebbe esserne il complemento informativo ed emotivo.</para>
      <para
>Raramente vuoi che nessuno veda le tue foto. Piuttosto vuoi condividerle con li amici, la tua famiglia, altri fotografi, agenzie, metterle in internet. E non raccontarmi che non ti interessa come le tue foto sono percepite! </para>
      <para
>Così potresti avere il migliore ritratto, tramonto o panorama e nessuno sembra interessato. Perché? Guarda a qualche bella foto da te senza leggere il titolo, il commento o le informazioni di sfondo. Quanti sono interessati alla profondità di campo, al tempo di esposizione, al bilanciamento del bianco, ecc.? Qualcuno sì. Ma chiunque sarà interessato alla storia che la foto racconta, tu vuoi ricordare una fotografia, mentre dappertutto ci bombardano immagini senza senso. Tu devi dare all'osservatore qualcosa che gli spieghi tutto.</para>
      <para
>Diamo un'occhiata a questo panorama. Da lontano non è nemmeno un panorama di spiaggia carino. Se ti avvicini, incominci a vedere dei dettagli, le persone, lo spazio.</para>
      <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;DAM-story.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Classifica</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
      </para>

      <para
>E ora ti dico che questo è il punto di sbarco degli Alleati &quot;Omaha Beach&quot; nella Normandia Francese 60 anni dopo l'evento. Wow! Uno inizia a sognare, avere associazioni, ricordi, il periodo storico è presente, puoi sentire il silenzio. La didascalia ha completamente stravolto la percezione di questo panorama. </para>
      <para
>Per far apprezzare le tue fotografie agli altri, il titolo è probabilmente più importante dell'immagine stessa per l'interesse che crea. Quando mostri le tue foto, racconta una storia. Ricorda che la chiave è trasmettere il significato al pubblico, per aiutarlo a capire cosa tu intendi dire del soggetto e cosa ti ha spinto.</para>
<itemizedlist>
        <listitem
><para
>Fai conoscere alle persone cosa tu hai capito del soggetto, perché lo ami</para
></listitem>
        <listitem
><para
>crea una linea rossa tra le fotografie</para
></listitem>
        <listitem
><para
>mettile in  opposizione o in relazione a epoche differenti</para
></listitem>
        <listitem
><para
>prendi nota subito dopo che hai scattato per ricordarti</para
></listitem>
        <listitem
><para
>contempla, cerca, guarda e parla, ma sopratutto ascolta.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>È bene se l'immagine è meno che perfetta, perché ha la forza di reggersi da sola sui motivi descritti nella didascalia</para
></listitem>
</itemizedlist>
      <para
>Con  &digikam; puoi immettere una quantità illimitata di testo usando l'alfabeto internazionale (UTF-8) come didascalia. Puoi immettere lo stesso testo per una selezione di foto contemporaneamente. KDE fornisce un correttore ortografico. Quando esporti le immagini in una galleria web, le didascalia saranno esportate a scelta nel sistema della galleria web con e/o/senza didascalia/titolo, nessuna necessità di riscrivere la storia per pubblicarla.</para>
    </sect3>

      <sect3 id="geotagging"
>  <title
>Geolocalizzazione (tag geografici)</title>
      <para
>TI ricordi i tempi anteriori al GPS? Quando avresti trovato la tua strada in un'altra città senza un sistema di navigazione? La terra non era una monotona palla blu prima di GoogleEarth? Bene allora, con le immagini, il treno della rappresentazione spaziale sta correndo già a velocità di crociera. </para>
      <para
>Un po' di fotocamere hanno un ricevitore GPS interno, le immagini possono essere etichettate con coordinate tridimensionali. E con quasi ogni dispositivo GPS puoi estrarre un tracciato (ovviamente il ricevitore deve essere acceso e portato con te mentre fai gli scatti, e per accoppiarsi con la fotocamera i due devono essere sincronizzati) e salvarlo sul computer. Lo devi salvare in formato gpx, il che è facile con gpslabel, gpsman o altri programmi. Tu puoi quindi accoppiare un intero mucchio di foto con quel tracciato usando &digikam;. Le coordinate sono scritte nella componente JFIF del file JPG (scelta tra le opzioni) e nella banca dati. La versione KDE4 abilita le ricerche basate sui luoghi e sulle coordinate, puoi creare un album virtuale con le aree geografiche! Nella barra laterale destra sotto 'informazioni aggiuntive' troverai le tue immagini collocate sulla mappa del mondo a zoom opportuno. Un ulteriore clic ti porta su qualcuno di molti servizi di mappe nel web, ingrandendo sui dettagli. Anche se non possiedi un tracciato GPS, puoi mettere tag geografici (geo-tag) su molte immagini alla volta con un editor geografico (geo-editor). Naviga sulla mappa fino al punto dove hai scattato e clicca per fissarlo come geo-tag. </para>
      <para
>esempio: conversione di un tracciato Garmin con un nome di file 'xyz':</para>
<blockquote
><screen
>&dollar; gpsbabel -w -i mapsource -f xyz.mps -o gpx -F xyz.gpx</screen
></blockquote>
      <para
>Le possibilità di sfruttare questa localizzazione geografica sono già innumerevoli e diventeranno pervasive nel futuro. Sono sicuro che un giorno non lontano noi potremo rivedere in una realtà virtuale i nostri viaggi attraverso immagini etichettate geograficamente. Le funzioni di &digikam;  includono l'esportazione in file kml che può essere aperto da GoogleEarth (che in cambio ti mostrerà dove le foto sono state scattate), l'esportazione a gallery2, picasaweb, flickr, ecc. con il visualizzatore di GoogleMaps e ancora di più.</para>
    </sect3>
      </sect2>

   <sect2 id="copyright-protect"
>  <title
>Proteggi il tuo diritto d'autore e il tuo copyright/left</title>
      <para
>Temi: filigrana (watermarking), dati d'autore IPTC e XMP, dimensioni dell'esportazione </para>
      <para
>Questi saranno l'ultimo capitolo e l'ultimo passo per firmare la tua libreria digitale con l'autore, la proprietà, e le informazioni di copyright o copyleft. L'onnipresente internet rende troppo facile 'rubare' un'immagine da un sito web più che 'ai bei vecchi tempi' delle copie cartacee. In ultima analisi, per tutte le immagini che saranno esportate e/o pubblicate in qualche forma, l'autore e le informazioni di copyright dovrebbero essere parte delle loro informazioni aggiuntive. Nulla di più semplice da fare con &digikam;: puoi impostare l'identità predefinita ed ogni immagine digerita da &digikam;: sarà automaticamente riempita con le informazioni. Ho messo copyleft nel titolo per una ragione precisa (citazione da wikipedia):</para>
<blockquote
><para
>&quot; L'espressione inglese copyleft, lett. <quote
>(diritto di) copiatura (esclusiva) abbandonato</quote
>, è un gioco di parole su copyright (lett. <quote
>diritto (esclusivo) di copiatura</quote
>), in cui la seconda parola del composto, <quote
>right</quote
> è scambiata con <quote
>left</quote
> individua un modello alternativo di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. </para>
      <para
>Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera, nel caso vogliano distribuire l'opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti. L'espressione copyleft, in un senso non strettamente tecnico-giuridico, può anche indicare generalmente il movimento culturale che si è sviluppato sull'onda di questa nuova prassi in risposta all'irrigidirsi del modello tradizionale di copyright.Esempi di licenze copyleft per il software sono la GNU GPL e la GNU LGPL, per altri ambiti le licenze Creative Commons (più propriamente con la clausola share alike) oppure la stessa licenza GNU FDL usata per Wikipedia.&quot;</para
></blockquote>
      <para
>E qui segue una descrizione di cosa dovrebbe essere immesso nella pagina delle impostazioni di &digikam; come informazioni:</para>
      <para
><command
>Autore</command
> (sinonimo di Creatore e Ideatore): questo campo dovrebbe contenere il tuo nome, o il nome della persona che ha creato la foto. Se non è appropriato aggiungere il nome del fotografo (per esempio nei casi in cui l'identità vada protetta) pure il nome della compagnia o dell'organizzazione possono essere usate. Una volta salvato, questo campo non dovrebbe essere cambiato da alcuno. Questo campo non supporta l'uso di virgola, punto e virgola come separatore.</para>
      <para
><command
>Titolo dell'autore:</command
>  (sinonimo di titolo dell'Ideatore): collegato all'Autore. Questo campo contiene il titolo professionale del fotografo. Gli esempi potrebbero includere titoli come: Fotografo Associato, Fotografo Indipendente, Fotografo Commerciale. Dato che questa è una qualifica per il campo Autore, anche il campo Autore deve essere compilato.</para>
      <para
><command
>Crediti</command
> (sinonimo di Fornitore): usa il campo Fornitore per identificare chi fornisce la fotografia. Ciò non deve necessariamente essere l'autore. Se un fotografo lavora per un'agenzia di stampa come la Reuters o la Associated Press, queste organizzazioni potrebbero essere qui elencate come <quote
>fornitori</quote
> dell'immagine agli utenti. Se l'immagine è una fotografia di repertorio, il gruppo che la fornisce dovrebbe essere indicato qui.</para>
      <para
><command
>Fonte</command
>: Il campo Fonte dovrebbe essere usato per identificare il proprietario originale o il detentore del diritto d'autore della fotografia. Il valore di questo campo non dovrebbe mai essere cambiato dopo che l'informazione è stata inserita dopo la creazione dell'immagine. Dovresti considerare questo campo come a <quote
>scrittura singola</quote
> (solo una volta). La fonte potrebbe essere un individuo, un'agenzia, o un membro di un'agenzia. Per aiutare le ricerche successive, suggerisco di separare le barre <quote
>/</quote
> con uno spazio. Usa la forma <quote
>fotografo / agenzia</quote
> piuttosto che <quote
>fotografo/agenzia</quote
>. La fonte potrebbe anche essere diversa dal Creatore e dai nomi elencati nella notifica del diritto d'autore.</para>
      <para
><command
>Notifica del diritto d'autore</command
>: La notifica del diritto d'autore dovrebbe contenere ogni notifica necessaria per attribuire la proprietà intellettuale, e dovrebbe identificare i presenti proprietari del diritto d'autore della fotografia. Normalmente, questi sarebbe il fotografo, ma, se l'immagine è stata fatta da un impiegato o come lavoro retribuito, dovrebbe essere indicata l'agenzia o la compagnia. Usa la forma appropriata per il tuo paese. Per gli Stati Uniti useresti la seguente forma tipica: <quote
>© {data di prima pubblicazione} nome del proprietario</quote
>, come in <quote
>© 2008 Pinco Pallino</quote
>. Nota che si può usare la parola <quote
>copyright</quote
> o l'abbreviazione <quote
>copr</quote
> al posto del simbolo ©. In alcuni paesi viene riconosciuto solo il simbolo del copyright e l'abbreviazione non è valida. Inoltre, il simbolo del copyright deve essere un cerchio completo con una <quote
>C</quote
> in mezzo: usare qualcosa come <quote
>(c)</quote
>, dove le parentesi formano un cerchio parziale, non è sufficiente. Per maggiore protezione a livello mondiale, si incoraggia l'uso della frase <quote
>tutti i diritti riservati</quote
>. In Europa, si userebbe: <quote
>Copyright {anno} {proprietario}, tutti i diritti riservati</quote
>. In Giappone, per la massima protezione, dovrebbero comparire i seguenti tre elementi nel campo del diritto d'autore IPTC: (a) la parola <quote
>copyright</quote
>; (b) l'anno di prima pubblicazione; e (c) il nome dell'autore. Potresti anche includere la frase <quote
>tutti i diritti riservati</quote
>.</para>
      <para
>Sebbene sia essenziale riempire le sezioni per l'autore e il copyright, essi non rappresentano una protezione contro le frodi. Chiunque con una conoscenza al di sopra del minimo di informatica è in grado di cancellare o modificare i dati aggiuntivi incorporati nell'immagine. La soluzione a questo problema si chiama 'filigrana digitale'. Per i privati questo argomento può essere di poco interesse per la maggioranza delle fotografie, ma per il professionista e il semi-professionista questa protezione è davvero importante. </para>
        <sect3 id="watermarking"
>  <title
>Filigrana digitale (DW)</title>
      <para
>La Filigrana Digitale si riferisce ad un invisibile segno digitale che è stato impresso sulle fotografie come elemento di gestione dei diritti digitali (DRM). La filigrana contiene le stesse informazione sull'autore e il diritto d'autore come descritto prima, ma queste informazioni sono codificate e salvate nei dati effettivi dell'immagine (diversamente da quelle salvate nella sezione apposita che è separata dall'immagine). Questa stampigliatura invisibile ha proprietà olografiche così che le modifiche fatte all'immagine (dimensioni, forma, ritaglio, fino ad un certo limite) non distruggerà le informazioni di copyright. Solo quando l'immagine è ridotta ad una frazione molto piccola, come una miniatura, l'informazione incorporata viene persa, ma a quel punto l'immagine non ha più valore per chi sta violando il copyright. </para>
      <para
>La filigrana digitale sarà unica per ogni immagine. &digikam; fornirà un plugin per la filigrana digitale nel prossimo futuro che supporti lavori sui file in blocco.</para>
    </sect3>
    </sect2>

   <sect2 id="data-corruption"
>  <title
>Proteggi le immagini dal danneggiamento e dalla perdita dei dati</title>
        <para
>Temi: errori del disco fisso, rotture del disco, sbalzi di corrente, ECC, errori di trasmissione, deterioramento dei supporti di memorizzazione, recupero, ridondanza, prevenzione dei disastri, durata, temperatura, grandezza dei dati, miti diffusi</para>

        <sect3
>   <title
>Quali sono le principali cause della perdita di dati?</title>
        <para
>Ovviamente non si sta parlando di perdersi i CD per strada o in un incendio - quel tipo di perdita è lo stesso che nelle copie tradizionali su carta o negativo. Si intende i problemi connessi con i così detti "Nuovi Supporti".</para>
      <para
>I problemi con i dati digitali possono grossolanamente essere suddivisi nelle seguenti aree di preoccupazione:</para>
      <orderedlist>
       <listitem
><para
>Il deterioramento fisico del supporto (tutti i supporti si rovinano in tempi diversi)</para
></listitem>
       <listitem
><para
>Errori non rilevati di trasmissione durante il trasferimento di dati</para
></listitem>
       <listitem
><para
>La mancanza di supporto sul lungo termine, indubbiamente sui formati digitali proprietari</para
></listitem>
       <listitem
><para
>Hardware obsoleto </para
></listitem>
      </orderedlist>
      <para
>Kroll Ontrack, la più grossa compagnia mondiale di recupero dati, ha delle statistiche interessanti su cosa causa veramente la perdita di dati.</para>
<informaltable>
<tgroup cols="3">
<tbody>
<row>
<entry
>Cause di perdita di dati</entry>
<entry
>Percezione</entry>
<entry
>Realtà</entry>
</row>
<row>
<entry
>Problema hardware o di sistema</entry>
<entry
>78%</entry>
<entry
>56%</entry>
</row>
<row>
<entry
>Errore umano</entry>
<entry
>11%</entry>
<entry
>26%</entry>
</row>
<row>
<entry
>Danneggiamento software o problema </entry>
<entry
>7%</entry>
<entry
>9%</entry>
</row>
<row>
<entry
>Virus informatici</entry>
<entry
>2%</entry>
<entry
>4%</entry>
</row>
<row>
<entry
>Disastro</entry>
<entry
>1-2%</entry>
<entry
>1-2%</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
</informaltable>
      <para
>Analizziamo questi casi passo-passo!</para>
        </sect3>

        <sect3 id="physical-deterioation"
>  <title
>Deterioramento fisico</title>
          <sect4
>  <title
>CD, DVD, unità ottiche</title>
      <para
>Il deterioramento fisico dei supporti avviene più rapidamente con la carta fotografica e i CD-R che nella media delle pellicole. Anche se la pellicola dura più a lungo (anche decenni di più) di qualsiasi altro supporto, il corretto tipo di copia di sicurezza di un supporto digitale non perde mai alcunché. La pellicola decade, gli 0 e gli 1 digitali no, e la pellicola incomincia a decadere nello stesso momento che esce dallo sviluppo. Non avrà mai lo steso colore, contrasto, ecc. che aveva fino ad un attimo prima. Il digitale non si comporta così. Ad ogni modo, il digitale è soggetto alla corruzione! E sì, i supporti fisici come floppy disk e dischi fissi sono altrettanto suscettibili al decadimento del supporto, come lo sono i CD. Semplicemente durano di più. </para>
      <para
>Per combattere il problema di CD/DVD, c'è bisogno di trattarli con cura e di non fidarsi di loro per non più di pochi anni. Fortunatamente si possono comprare CD e DVD di qualità da archivio che durano di più, tuttavia sono più difficili da trovare e sono più costosi. Ci sono offerte in giro per DVD placcati in oro a &dollar;2 il pezzo, che dichiarano 100 anni di vita del supporto (se ti importa crederci).</para>
      <para
>I dischi CD/DVD  possono diventare illeggibili, ma tu puoi ridurre il rischio usando buoni dischi e buoni masterizzatori, e conservandoli in modo corretto. I migliori masterizzatori DVD non sono molto più costosi dei più economici, ma scrivono in modo molto più affidabile. È un problema di scegliere quello giusto.</para>
      <para
>Essenzialmente, CD e DVD sono davvero soggetti a errori, anche quando sono freschi di scrittura. Questa è la ragione per cui sono protetti con un meccanismo di codici di controllo (il 75% dei dati sono veramente dati, il resto è formattazione e overhead di codici di controllo). Ma anche con questa massiccia quantità di protezione essi soffrono di deterioramento da invecchiamento chimico, esposizione ai raggi UV, graffi, polvere, ecc.</para>
      <para
>Per i CD e DVD danneggiati, c'è un programma economico che si chiama <ulink url="http://www.isobuster.com/"
>IsoBuster</ulink
> che farà apparentemente miracoli su CD e DVD. Funziona su Windows e &Linux;; ma non (per ora) su Mac. In modo simile, ci sono applicazioni progettate per riprendere dati da supporti danneggiati che siano floppy, dischi fissi, supporti flash, memorie interne della fotocamera e così via. </para>
      <para
>Supporti ottici: i dischi Blue-ray sembrano vincere la guerra dei formati contro gli HD DVD. Un disco Blue-ray doppio strato può contenere 50GB, quasi sei volte la capienza di un DVD doppio strato da 8.5GB. Tutto quello che è stato detto per i CD/DVD vale anche per i dischi Blue-ray.</para>
      <para
>La pratica migliore:</para>
      <para
>Masterizza i sopporti lentamente con un buon masterizzatore su un supporto di qualità 'archivio' in un formato aperto, non proprietario, verifica i dati, etichettali con un testo descrittivo più la data &amp; autore, assicurali lontano dove è pulito, scuro, asciutto e senza animali. E non dimenticare di copiarli ancora sulla prossima generazione di supporti prima di gettare il tuo ultimo pezzo di hardware o software in grado di leggerli.</para>
          </sect4>
          <sect4
>  <title
>Dischi fissi (hard drives, HDD)</title>
      <para
>I produttori di dischi fissi tengono le loro statistiche riservate. La garanzia di un produttore ti permette di rimpiazzare il disco, ma non i dati. Google ha fatto un grosso studio sulle rotture meccaniche degli HDD:<ulink url="http://research.google.com/archive/disk_failures.pdf"
>Failure Trends in a Large Disk Drive Population</ulink
> in Inglese.</para>
      <para
>In poche parole: i dischi durano il più a lungo quando operano tra i 35 e i 45°C, a temperature più basse il tasso di errore aumenta drammaticamente. I componenti del controller (elettronica) sono la maggiore sorgente di guasti, SMART non diagnostica nessuno di questi. Alcuni errori SMART sono indicativi di un guasto imminente, in particolare errori di scan e relocation counts. L'aspettativa di vita media è di 4-5 anni. </para>
      <para
>Ma tutto dipende molto dall'uso reale e un po' di fortuna. Per esempio ho un portatile Fujitsu che funziona ininterrottamente dal 1998, quasi 10 anni senza il più piccolo problema. Solo fortuna? In generale e contrariamente all'intuizione o a considerazioni ecologiche, lasciare in funzione un disco fisso di continuo risulta in una vita più lunga che nell'accenderlo e spegnerlo tutto il tempo. È stato anche riportato che una gestione energetica aggressiva che rallenta l'hard disk può danneggiarlo velocemente. Farlo lavorare intensamente abbrevia in qualche modo la sua vita. I peggiori fattori per i dischi fissi sono probabilmente le vibrazioni, gli shock e le temperature fredde.</para>
      <para
>Se il tuo HDD sta facendo strani rumori, il normale recupero di file tramite software non funzionerà. Fai velocemente una copia di sicurezza veloce se ti succede questo. (Usa il programma dd se possibile, non un comune programma di backup, dato che dd legge il flusso dati in modo dolce e a spirale dall'inizio fino alla fine e non sollecita la meccanica) Ci sono compagnie specializzate per il recupero dati da dischi altrimenti inservibili, ma sono costose, pianifica almeno 2000&dollar; come addebito minimo.</para>
     </sect4>
          <sect4
>  <title
>Sbalzi di corrente</title>
      <para
>Quasi l'1% di tutti i computer è colpito dai fulmini e dagli sbalzi di corrente ogni anno.</para>
      <para
>(Questo è sulla perdita di dati per sbalzi della corrente. Ovviamente puoi avere delle perdite occasionali per blackout prima di aver salvato un file. Ma questo genere di perdite può essere recuperato senza grosse difficoltà)</para>
      <para
>Non devi aspettare la prossima tempesta di fulmini per essere preoccupato di come le improvvise fluttuazioni della corrente possono danneggiare il tuo computer. Statistiche recenti hanno dimostrato come fino al 63% dei componenti elettronici rovinati sia dovuto a problemi elettrici, e i computer sono soggetti da due a tre anomalie di alimentazione al giorno. Dato che gli sbalzi e i blackout non sono preannunciati, l'unica cosa sensata è di proteggere il tuo computer con qualche sorta di dispositivo di protezione dagli sbalzi.</para>
        </sect4>

          <sect4
>  <title
>Come avvengono gli sbalzi di corrente</title>
            <para
>Uno sbalzo avviene quando il voltaggio dell'impianto aumenta sopra il valore nominale per più di 10 millisecondi. Il 60 percento di tutti gli sbalzi avvengono all'interno della casa e dell'ufficio, generalmente quando un apparecchio con un motore (come un asciugacapelli, un frigo, o una pompa) si spegne e la potenza che stava usando è dirottata altrove come eccesso di voltaggio. Il rimanente 40 percento degli sbalzi sono causati da fattori quali i fulmini, lo spegnimento delle griglie elettriche, salti della linea, cattivo impianto, e così via.</para>
            <para
>Mentre la maggior parte dei dispositivi elettrici non sono danneggiati dagli sbalzi, i dispositivi che dipendono da chip per computer e microprocessori ad alta velocità sono suscettibili a danni seri. Per il tuo PC, anomalie di corrente può dare un blocco della tastiera, una completa perdita di dati, degradazione dell'hardware, danni alla scheda madre, e ancora. Non riuscire aproteggere te stesso dall'inevitabile può risultare in una perdita sia di tempo sia di denaro.</para>
          </sect4>
          <sect4
>  <title
>Protettori dagli sbalzi</title>
      <para
>La difesa più comune dagli sbalzi è un dispositivo chiamato "presa filtrata" o "presa di sicurezza", un dispositivo che lavora assorbendo alcuni degli eccessi di energia dirottandolo sulla presa a terra.Comunemente si trovano in forma di prese multiple (uno di quei dispositivi con 5-6 attacchi e una spina singola con la messa a terra). Tieni a mente, che non tutte le prese multiple funzionano da filtro. </para>
      <para
>Quando scegli il tuo dispositivo di protezione, controlla che sia certificato con lo standard UL 1449, che garantisce un minimo di protezione.Dovresti anche assicurarti che funzioni pure contro i fulmini (non tutti lo fanno) e dia garanzia per l'equipaggiamento che vi è collegato appropriatamente.</para>
      <para
>Siccome gli sbalzi di corrente possono seguire qualsiasi strada al tuo PC, assicurati che ogni periferica collegata al tuo sistema sia protetta a sua volta. Questo include la tua linea telefonica o il modem ADSL, perché lo sbalzo può giungere pure attraverso queste strade. Un certo numero di produttori stanno producendo delle prese filtrate che possiedono sia uscite per la presa di corrente sia per il doppino telefonico per il modem, mentre altre possiedono entrate per i cavi coassiali per chi ha la TV e il modem via-cavo (N.d.T.: non in Italia).</para>
      <para
>Se possiedi un portatile, vorrai portare con te una presa filtrata. Sono disponibili un certo numero di prese filtrate per i portatili, piccole e che possiedono sia uscite per la presa di corrente sia per il doppino telefonico, sono ideali per l'uso nei viaggi.</para>
          </sect4>
          <sect4
>  <title
>Gruppo di continuità (UPS)</title>
      <para
>Mentre una presa filtrata ti proteggerà il tuo sistema dalle fluttuazioni minori, nulla potrà contro i blackout. Anche un ammanco di soli pochi secondi può risultare nella perdita di dati inestimabili, così potresti trovare che valga la pena investire in un gruppodi continuità o UPS. </para>
      <para
>A parte che servire come presa filtrata, questi dispositivi automaticamente passano all'alimentazione a batteria quando avviene un calo di corrente, dandoti l'opportunità di salvare i tuoi dati e spegnere propriamente il tuo PC. Alcuni modelli ti consentono di continuare il lavoro fino a che la corrente non viene ripristinata. Quando compri un UPS, assicurati che abbia la stessa qualità che cercheresti in una presa filtrata, ma controlla pure la vita della batteria e il software incluso.</para>
      <para
>Considerando il rischio potenziale al tuo sistema, curare la sua sicurezza dai disturbi elettrici è un investimento che vale. Una presa filtrata di qualità ti costerà fino a &euro;20, un UPS da 500W si può comprare per meno di &euro;40. È un piccolo costo da pagare per la tranquillità che ottieni sapendo che il tuo computer è ben protetto. Come ultima precauzione, stacca tutti collegamenti al tuo computer quando te ne vai in vacanza.</para>
          </sect4>
        <sect4
>  <title
>Dispositivi allo stato solido (SSD): memorie USB, memory card, dischi flash </title>
      <para
>Gli SSD tecnicamente sono molto più robusti di un disco fisso e soffrono molto meno su questo fronte quando sono connessi al computer. Ma siccome sono montati su dispositivi portatili, il rischio di esposizione a liquidi, urti e scariche elettrostatiche è più alto. Così, per differenti ragioni, i dispositivi SSD verosimilmente si rompono come se non di più dei dischi fissi. Aggiungi il pericolo di furto, la loro durata e capacità limitata, e gli SSD diventeranno un dispositivo proibitivo per la memorizzazione permanente dei dati.  </para>
      <para
>Una delle maggiori cause di perdita di dati (spesso recuperabile) è la rimozione dei dispositivi SSD a "caldo" dal computer. Prima che i dati siano trasferiti dalla memoria del computer ai dispositivi collegati, rimangono per qualche tempo nella memoria tampone. Nei dischi fissi, questo tempo è al più secondi, mentre nei SSD può essere di decine di minuti. Dunque, prima di scollegare il tuo dispositivo di memoria flash, attiva sempre la sincronizzazione dei dati (spesso chiamata "rimozione sicura").</para>
      <para
>C'è una nuova tendenza tecnologica che emerge, di rimpiazzare i dischi fissi con memorie flash SSD. Dal 2010 avranno ad un prezzo competitivo con gli HDD. La conservazione dei dati è un problema con gli SSD, non può essere sovrascritto un numero di volte infinito di volte. SSD si consuma con l'uso (N.d.T.: anche gli HDD sebbene meno velocemente). Il consumo dipende molto dal posto nel supporto dove i dati sono scritti e quanto spesso. &Linux; ha sviluppato un driver speciale che evita di scrivere nello stesso punto troppo spesso. Ma queste sono tutte informazioni premature. Tieni gli occhi e le orecchie aperte.</para>
         </sect4>
         <sect4
>  <title
>Supporti magnetici</title>
      <para
>I nastri magnetici sono usati nei sistemi di backup (copia di sicurezza), molto più in ambiente professionale che nell'uso casalingo. I nastri hanno problemi di ritenzione dei dati e di cambiamenti nella tecnologia, ma sono più sicuri dei CD e dei DVD in un aspetto : sono meno soggetti a graffi, sporco e difetti di scrittura. D'altro canto sono suscettibili ai campi magnetici. Passa un magnete vicino ad un nastro ed è da buttare! I nastri devono essere ricopiati ogni 5-8 anni, altrimenti troppi bit si rovineranno e sfuggiranno alla protezione con i codici di controllo. La parte negativa dei nastri magnetici è spesso il prezzo del registratore e i tempi di ripristino (20 volte più lungo di un HDD). I sistemi di backup a nastro hanno già visto i loro giorni migliori. </para>
         </sect4>
       </sect3>

       <sect3 id="logical-errors"
>  <title
>Salvaguardarsi dagli errori logici</title>
         <sect4
>  <title
>Servizi web di memorizzazione</title>
      <para
>Amazon Web Services include S3, Simple Storage Service (Servizio Semplice di Memorizzazione). Con una appropriata configurazione puoi montare S3 come un disco fisso sistemi su &Linux; Mac e Windows, che ti permetta di usare una destinazione per le copie di sicurezza dei tuoi programmi preferiti. Google Shared Storage è un altro servizio popolare dove si può salvare una quantità infinita di dati (N.d.T.:più realisticamente 8GB).</para>
      <para
>È una scelta più costosa rispetto ad un disco fisso a casa - 40 GB costano &dollar;75 all'anno, 400GB costano &dollar;500. Inoltre devi spedire le immagini attraverso internet (più lento rispetto al sistema locale).</para>
      <para
>Penso come un'assicurazione contro la perdita dei dati delle immagini più importanti non sia una cattiva idea, ma non è la soluzione a tutti i problemi di copie di sicurezza: troppo lento per questo.</para>
      <para
>Picasaweb (Google), Flickr (Yahoo) e Foto-Community 23hq.com forniscono servizi di memorizzazione per specialisti di fotografia. Il loro spazio gratuito è limitato a 1GB e non vorrai avere immagini a risoluzione piena online. Ma una iscrizione professionale offre di più, nel caso di Flickr, tanto di più. Per soli &dollar;25 all'anno ottieni spazio illimitato (sic! c'è bisogno di verificare).</para>
      <para
>In termini di mantenimento dei dati la soluzione web è probabilmente davvero sicura. Gli errori di trasmissione sono corretti (grazie al protocollo TCP) e le grosse compagnie hanno usualmente delle copie di sicurezza incluse più una stoccaggio distribuito così che sono loro stessi a prova di disastro. </para>
         </sect4>
         <sect4
>  <title
>Errori di trasmissione</title>
      <para
>I dati non si perdono solo nei dispositivi di memorizzazione, si perdono anche quando viaggiano dentro il computer o per la rete (sebbene il traffico di rete sia protetto dagli errori tramite il TCP). Gli errori capitano sui BUS e negli spazi di memoria. L'hardware di largo consumo non ha protezione contro questi errori di bit, dal momento che vale la pena farci attenzione. Potete comprare memorie ECC (error code correction) protette (che sono costose, garantito!). Con la RAM ECC almeno la memoria sarà pulita per i singoli errori di bit e corretta. I doppi errori di bit sfuggirebbero ad un tale meccanismo, ma capitano davvero raramente. </para>
      <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;DAM-transmission.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Errori di trasmissione</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
      </para>

      <para
>Il diagramma descrive la catena di trasmissione di un elemento in un computer, tutti i passaggi sono suscettibili a errori di trasmissione. I filesystem zfs e btrfs almeno assicurano l'integrità dei dati dal sistema operativo al disco.</para>
      <para
>Il tasso di errore di bit per la memoria e la trasmissione nei canali è nell'ordine di 1 su 10 milioni (10E-7 bit). Questo significa solo che <command
> una immagine su 3000 ha un errore dovuto solamente a problemi di trasmissione </command
>. Ora quanto questo sia drammatico per un'immagine è lasciato al caso, può significare che essa è distrutta o che un pixel viene cambiato di valore da qualche parte, a causa della compressione dati usati su quasi tutte le immagini è impossibile predire la gravita di un errore di singolo bit. Spesso uno vede un'immagine parziale invece che una intera.</para>
      <para
>La cosa peggiore di tutte è che nessuno ti dice quando un errore di trasmissione avviene, né il tuo computer. Tutti questi difetti si nascondono ignorati fino al giorno in cui tu apri l'immagine e con sorpresa è rovinata. È abbastanza preoccupante che non ci sia una protezione nel computer, nessuno sembra averci pensato. Il protocollo di trasmissione internet TCP è molto più sicuro per trasferire dati di quanto avviene all'interno del computer.</para>
      <para
>Alimentatori fiacchi sono un'altra sorgente di perdita di trasmissione perché generano interferenze con il flusso dei dati. Con i filesystem normali, questi errori non vengono notati. </para>
      <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;DAM-errors.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Il tasso di errore aspettato aumenta con la complessità</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
      </para>
      <para
>Anche se non sei eccessivamente preoccupato oggi con i problemi di trasmissione, dai uno sguardo al futuro con l'illustrazione. Già nel 2010 vedremo migliaia di errori all'anno.</para>
         </sect4>

         <sect4
>  <title
>'Oracle' o 'Rising Sun' (sole che sorge) nell'orizzonte dei filesystem?</title>
      <para
>ZFS di Sun Micorsystems sembra essere uno dei due candidati per trattare con gli errori su disco a basso livello ed è altamente scalabile. È a sorgente aperto (Open Source), pesantemente brevettato, arriva con una licenza incompatibile con la GPL, è disponibile su Solaris e Leopard (MacOSX). Speriamo che sia presto disponibile su &Linux; e Windows  <ulink url="http://blogs.zdnet.com/storage/?p=169"
> (articolo)</ulink
>.</para>
      <para
>Questo è per i coraggiosi. <ulink url="http://www.wizy.org/wiki/ZFS_on_FUSE"
>Fuse ZFS</ulink
></para>
      <para
>Oracle ha pure iniziato un progetto con il suo btrfs filesystem. che è ancora in fase alfa. Esso impiega le stesse tecniche di protezione come zfs fa, ed è disponibile in &Linux;,sebbene non sia ancora parte dello stock kernel (N.d.T.: si dice stock kernel Linux quello ufficiale mantenuto da L. Torvalds).</para>
         </sect4>
       </sect3>

       <sect3 id="human-errors"
>   <title
>Errori umani</title>
         <sect4
>  <title
>Furto e incidenti</title>
             <para
>Non sottovalutateli! Questi due fattori spiegano la perdita di dati per l'86% dei portatili e il 46% dei sistemi desktop. Per i portatili, il solo furto costituisce il 50% da solo. </para>
          </sect4>
          <sect4
>  <title
>Malware</title>
      <para
>La perdita di dati dovute ai virus sono meno gravi di quanto la comune saggezza fa ritenere. È fonte per meno danni del furto e delle re-installazioni, per esempio. È un fattore limitato agli utenti dei sistemi operativi Microsoft. Gli utenti Apple hanno esperienza di pochi virus e sotto &Linux; non se ne vedono in circolazione da abbastanza tempo.</para>
          </sect4>
          <sect4
>  <title
>Il panico è un fattore nella perdita di dati</title>
      <para
>L'errore umano, come in ogni cosa, è il maggiore fattore di perdita di dati. Prendi un grosso respiro e rifletti! Il panico è una reazione comune e la gente fa cose davvero stupide nel panico. Utenti esperti estrarranno il disco sbagliato dal RAID o ri-formatteranno il disco, distruggendo tutte le proprie informazioni. Agire senza pensare è pericoloso per i tuoi dati. Smettila di insistere sulla perdita e non fare nulla al disco. Ancora meglio, cessa di usare il PC fino a quando non hai un piano. Siediti e spiega il piano ad un tecnico specializzato o meglio, ad una tecnica specializzata (N.d.T.: apparentemente le donne sono più tranquille). Sarai stupito da quante idee senza senso scoprirai di avere in questo esercizio.</para>
      <para
>Se il tuo HDD sta facendo strani rumori, il normale recupero di file tramite software non funzionerà. Fai velocemente una copia di sicurezza al volo se ti succede questo. Se il disco sta ancora girando ma non puoi trovare alcun dato, cercati un'utilità di recupero dati e salva una copia di sicurezza su un altro PC o un altro disco. Gli utenti non &Linux;  cerchino su Google per &quot;software gratuito per il recupero dati &quot; per alcune offerte, inclusa una da Ontrack). La cosa importante è di scaricare il programma su un altro dispositivo sia su un altro PC o sia su un dispositivo di memoria USB o disco esterno. È buona pratica salvare i dati recuperati su un altro disco. dd è tuo amico nei sistemi *nix.</para>
     </sect4>
    </sect3>

       <sect3 id="myths-dispelled"
>  <title
>Falsi miti comuni</title>
      <para
>Mi piacerebbe sfatare alcuni miti diffusi:</para>
        <itemizedlist>
        <listitem
><para
>I filesystem a sorgente aperto sono meno soggetti alla perdita di dati di quelli proprietari. Sbagliato! NTFS è sebbene di poco, migliore di ext3, ReiserFS, JFS, XFS, per nominare solo alcuni dei filesystem più popolari che vengono spesso installati di base con le distribuzioni. Un articolo illuminante su questo argomento:  <ulink url="http://www.cs.wisc.edu/~vijayan/vijayan-thesis.pdf"
>link</ulink
></para
></listitem>
        <listitem
><para
>I filesystem con il journal prevengono la corruzione e la perdita dei dati. Sbagliato! Sono solo in grado di velocizzare il processo di scansione in caso di interruzione improvvisa della corrente e di prevenire gli stati ambigui. Ma se un file non era stato interamente salvato prima dell'incidente, sarà perso.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>I sistemi RAID prevengono la corruzione e la perdita dei dati. Per lo più sbagliato! Il RAID 0 e 1 non ti previene da alcuna cosa, RAID5 può proteggerti dalla perdita di dati nel caso di una rottura del disco fisso (ma non dagli errori di disco o da quelli di filesystem). Molti controller RAID economici (la maggior parte di quelli integrati sulla piastra madre lo sono) non riportano i problemi, immaginando che tu non lo noterai mai. Se te ne accorgi mesi dopo, quale è la possibilità che tu sappia che è colpa del controller? Uno dei problemi insidiosi è la corruzione della parità dati su RAID5. È abbastanza semplice controllare un file leggendolo e confrontandolo con le informazioni aggiuntive. Controllare la parità dati è molto difficile, così tu non vedrai gli errori fino a quando non ricostruirai il filesystem. Allora sarà troppo tardi ovviamente.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>I virus sono la più grossa minaccia per i dati. Sbagliato! Furto e errori umani sono la causa principale di perdita dei dati.</para
></listitem>
        </itemizedlist>
    </sect3>

       <sect3 id="storage-budget"
>  <title
>Fai un bilancio: dimensioni dei dati, stima dello spazio richiesto</title>
      <para
>I sensori delle fotocamere digitali sono uno o due stop lontani dalle limitazioni fisiche. Voglio dire questo: come la tecnologia progredisce, c'è un limite naturale al suo avanzamento. La sensibilità e le caratteristiche di rumore per ogni tipo di sensore di luce non sono lontani da quel limite. </para>
      <para
>Le fotocamere di oggi tendono a superare i sensori da 10 mega pixel, sebbene questa risoluzione sia già troppo alta per una compatta e deteriora il risultato finale. Data la dimensione del sensore e la qualità dell'ottica, 6 mega pixel sono ottimali per le fotocamere compatte. Anche le reflex arrivano ai propri limiti con 10-12 mega pixel, per risoluzioni più alte ci si deve rivolgere a sensori a "full frame" (24x36mm effettivi) o dimensioni anche più grosse.</para>
      <para
>Così, prendendo per buona la propaganda dei produttori sui mega pixel, sembra sicuro dire che l'intero futuro delle fotocamere sarà poco meno di 20 mega pixel. Questo ci dà una stima per lo spazio necessario allo stoccaggio per ogni foto sul lungo termine:  &lt;15 MB per immagine. Anche se la gestione delle versione sarà introdotta (raggruppamento delle modifiche di una foto sotto una solo file di riferimento), l'andamento è di implementare il record dei cambiamenti così che solo un piccolo sovrapprezzo viene registrato e non una differente e completa immagine ad ogni versione. Con computer sempre più veloci questo concetto vedrà presto la sua maturità.</para>
      <para
>Allo scopo di stimare l'ammontare di spazio che devi pianificare, determina semplicemente il numero di fotografie che scatti ogni anno (facile con la barra laterale della linea temporale di &digikam;) e moltiplicalo per 15MB. La maggior parte degli utenti terranno meno di 2000 immagini ogni anno che equivale a 30GB/anno. Assumendo che tu cambierai disco (o altro supporto nel futuro) ogni 4-5 anni, l'aumento naturale delle capacità di memorizzazione sarà sufficiente per tenerti a galla.</para>
      <para
>I più ambiziosi la fuori avranno bisogno di più spazio, può darsi molto di più. Considera l'acquisto di un file server, schede di rete di classe Giga-ethernet sono integrate nella piastra madre oggigiorno ed è un attimo recuperare i file attraverso la rete locale. Parlando di moderne schede madri: ora hanno connettori esterni per il SATA. Ciò rende davvero triviale comprare un disco esterno SATA e agganciarlo al tuo server. Dischi da  1TB (=1000GB) invaderanno il mercato questo anno (2008). Questi sono eccellenti contenitori compatti di memoria per lo scambio di dispositivi di backup: tieni un disco a casa e uno da qualche altra parte.</para>
    </sect3>

       <sect3 id="backup"
>  <title
>Copia di sicurezza e recupero</title>
      <para
>Un disco da 750GB costa &euro;100 oggigiorno. Non incolpare nessun altro per la perdita di dati! Il 6% di tutti i PC subirà un episodio di perdita di dati ogni anno. Salva una copia di sicurezza spesso seguendo un piano preciso, mettilo da parte e testalo prima di fare un qualsiasi intervento cruciale come reinstallare il tuo OS, cambiare disco, ridimensionare le partizioni e così via.</para>

          <sect4
>  <title
>Prevenzione dei disastri</title>
      <para
>Mettiamo che tu religiosamente fai i tuoi backup ogni giorno su un disco esterno SATA. Quindi viene il giorno in cui il fulmine colpisce. Buon per te se il tuo drive esterno non era commesso al momento!</para>
      <para
>I disastri colpiscono localmente e distruggono un bel po'. Non pensare a degli aeroplani che precipitano: fuoco, acqua, bambini e furti sono un pericolo sufficiente per i tuoi dati. Essi coprono usualmente tutta una stanza o la casa. </para>
      <para
>Perciò il controllo del disastro vuole dire stoccaggio delocalizzato. Sposta le tue copie di sicurezza al piano di sopra, nella casa vicina, nel tuo ufficio (e viceversa), dovunque.</para>
      <para
>C'è un altro aspetto buono nella separazione fisica: come detto prima il panico spesso è causa di distruzioni di dati, anche delle copie di sicurezza. Non avere un backup a portata di mano può salvarti le chiappe un giorno.</para>
    </sect4>
          <sect4
>  <title
>Qualche tecnicismo sui backup spiegato per i tecnici.</title>
<itemizedlist>
        <listitem
><para
>Backup totale: una copia di sicurezza completa di tutti i file che siano da salvare. È una "istantanea" senza una storia, rappresenta una copia totale di un punto nel tempo. </para
></listitem>
        <listitem
><para
>Backup differenziale: una copia di sicurezza dei soli file che hanno subito cambiamenti dall'ultimo backup totale. Costituisce un'istantanea di due punti nel tempo: il backup totale e l'ultimo differenziale.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Backup incrementale: una copia di sicurezza dei soli file che sono cambiati dall'ultima tipologia qualsiasi di backup. Costituisce un'istantanea multipla. Puoi ricreare un qualsiasi stato originale ad ogni punto del tempo in cui il backup è stato fatto. Questo concetto si avvicina ad un sistema di controllo di versione eccetto che non è continuo ma solo a campione.</para
></listitem>
</itemizedlist>
    </sect4>
          <sect4
>  <title
>La pratica migliore: il libro di ricette di backup del tecnico IT.</title>
<orderedlist>
        <listitem
><para
>Fai una copia di sicurezza completa su un dispositivo esterno di memorizzazione</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Verifica l'integrità dei dati e riponilo in un luogo sicuro (prevenzione dei disastri)</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Prendi un altro dispositivo di memorizzazione per le copie di sicurezza che fai di frequente</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Scambia di dispositivi il mese successivo dopo aver verificato l'integrità dei dati</para
></listitem>
</orderedlist>
    </sect4>
          <sect4
>  <title
>Una ricetta utile per copie di sicurezza con rsync</title>
      <para
>rsync è un programma meraviglioso che incredibilmente semplice da impostare sui tuoi computer. Piuttosto che avere una sessione FTP tramite script, o qualche altra forma di script per il trasferimento file - rsync copia solo le differenze dei file che sono stati veramente cambiati, li comprime e li spedisce via ssh se cerchi sicurezza. Questo è un boccone.</para>
      <para
>Un ragionevole approccio per le copie di sicurezza potrebbe essere questo:</para>
<orderedlist>
        <listitem
><para
>Salva in copie di sicurezza le immagini importanti subito (dopo averle riversate nel PC) su DVD e supporti ottici</para
></listitem>
        <listitem
><para
>fai copie di sicurezza incrementali del tuo spazio di lavoro quotidianamente</para
></listitem>
        <listitem
><para
>fai settimanalmente copie di sicurezza incrementali e cancella le copie integrali della settimana-2 (due settimane fa)</para
></listitem>
        <listitem
><para
>fai copie di sicurezza incrementali ogni mese e cancella le copie del mese-2</para
></listitem>
        <listitem
><para
>se non è fisicamente separato di già, separalo ora (scambiandolo con un altro disco per la copia di sicurezza)</para
></listitem>
</orderedlist>
      <para
>Questo protocollo prova a lasciarti abbastanza tempo da individuare le perdite e per recuperare completamente allo stesso tempo mantenendo il volume di backup al &lt;130% dello spazio di lavoro. Ti ritrovi con una versione giornaliera degli ultimi 7-14 giorni, una "istantanea" giornaliera per almeno un mese, e una "istantanea" di ogni mese. Qualsiasi pulitura dovrebbe essere fatta a mano dopo una verifica totale.</para>
      <para
>Uno script a seguire... TBD</para>
      <para
>Per gli utenti Tedeschi di *nix: <ulink url="http://www.heinlein-support.de/web/rsync-backup/"
> link</ulink
></para>
     </sect4>
    </sect3>

       <sect3 id="technology-review"
>  <title
>Mantieni le immagini attraverso i cambi di tecnologia e di proprietari</title>
         <para
>Temi: informazioni aggiuntive, IPTC memorizzati nei file di immagini, XMP associati ai file, mantieni gli originali, memorizzazione, scalabilità, supporti, recupero di immagini e informazioni aggiuntive, copiare le immagini sulla prossima generazioni di supporti, applicazioni, sistemi operativi, virtualizzazione, vedere un dispositivo... uso del web.</para>
         <para
>Allo scopo di far sopravvivere le tue immagini per i prossimi 40 anni o giù di lì (perché questo è all'incirca il tempo in cui diventerai molto interessato a rivedere quelle foto carine di quando eri un bambino o un adolescente) ci sono due strategie da osservare:</para>
        <orderedlist>
        <listitem
><para
>Mantieniti aggiornato con la tecnologia e non rimanere indietro per più di un paio d'anni.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Salva le tue foto in formati con standard aperti e non proprietari.</para
></listitem>
         </orderedlist>

        <sect4
>  <title
>Come mantenersi aggiornati nella tecnologia?</title>
      <para
>Dato che il futuro è per sua natura imperscrutabile, ogni cosa detta oggi deve essere presa con le molle e rivista come si avanza nel tempo. Sfortunatamente non c'è una scorciatoia possibile per la vigilanza di base. Ogni 5-8 anni ci si dovrebbe domandare sulla compatibilità all'indietro dei sistemi correnti. Meno varianti si sono usate in passato, meno domande devono essere risposte in futuro. </para>
      <para
>Ovviamente ogni volta che cambi il tuo sistema (macchina, sistema operativo, applicazioni, DRM) corri il rischi di chiederti le stesse domande. Oggi, se vuoi passare a Windows Vista, ti devi chiedere tre volte se puoi ancora importare le tue foto e, cosa più importante, se tu sarai mai capace di spostarle da lì ad un altro sistema o macchina. Ci sono buone possibilità che non potrai. Vedo molte persone sforzarsi attorno a me, perché Vista applica un regime stretto di gestione dei diritti digitali DRM.. Come puoi provare a Vista che sei proprio tu che detieni dei diritti d'autore sulle tue immagini?</para>
      <para
>Fondamentalmente le domande dovrebbero rispondere sulla linea spiegata in questo documento: usa e convertiti a standard aperti supportati da una pletora di applicazioni.</para>
      <para
>La virtualizzazione diventa ora disponibile per tutti. Così, se hai un vecchio sistema che è importante per leggere le tue immagini, tienilo, installalo come una macchina virtuale per dopo.</para>
      <para
>Altrimenti il consiglio è abbastanza semplice: ogni volta che cambi l'architettura del computer, la tua tecnologia di memorizzazione e backup, il formato dei dati, controllali, percorri la tua libreria e converti tutto ad un nuovo standard se necessario. E resta sugli standard aperti.</para>
    </sect4>

        <sect4
>  <title
>Scalabilità</title>
      <para
>La scalabilità è l'espressione da maniaco di tecnologia della (facile) capacità di un sistema di essere ridimensionato, che significa quasi sempre ingrandito. </para>
      <para
>EMVS/LVM Da fare</para>
      <para
>Ammettiamo che hai progettato la scalabilità e dedicato il contenitore che vuoi ingrandire ad una partizione separata. Sui sistemi *nix come &Linux; puoi allora copiare e ridimensionare il contenitore in un nuovo disco:</para>
      <para
>Controlla con dmesg se il tuo nuovo disco viene riconosciuto dal sistema, ma non montarlo (N.d.T.: nel senso di mount)</para>
<blockquote
><screen
>&dollar; dd if=/dev/sdb[#] of=/dev/sdc # la sorgente è /dev/sdb, il nuovo disco è /dev/sdc
&dollar; parted resize /dev/sdc1 0 &lt;disk size in MB&gt; # funziona su ext2,3, fat16, 32 e reiserfs
&dollar; resize2fs /dev/sadc1  #nel caso tu abbia un filesystem reiser
</screen
></blockquote>
      <para
>Da fare</para>
    </sect4>

        <sect4
>  <title
>Usa standard aperti, non proprietari come formati</title>
          <para
>La breve storia della era digitale nei 20 anni passati ha provato ancora e ancora che i formati proprietari non sono la strada da seguire quando vuoi che i tuoi dati siano intellegibili dopo 10 anni nel futuro. Microsoft è il colpevole ben noto di questa specie per via della sua quota dominante del mercato. Ma altre compagnie sono veramente (se inavvertitamente) peggiori dato che la loro permanenza nel mercato non è per niente lunga abbastanza o hanno una piccola base di utenti/contribuenti. Nel caso di Microsoft uno ha almeno il "vantaggio" di condividere con molte persone lo stesso problema. Trovare una soluzione ha quindi più possibilità. Ancora, in qualche caso Microsoft usa documentazione Open Source per capire i propri sistemi, la loro documentazione è stata tenuta così malamente. È tipico che con una data versione della suite MSOffice uno non possa propriamente leggere un documento creato con la stessa applicazione due numeri di versione precedenti.</para>
          <para
>I formati di immagini hanno avuto una vita più lunga dei documenti office e sono un po' meno affetti dall'obsolescenza.</para>
          <para
>Gli standard Open Source hanno il grosso vantaggio di avere specifiche aperte. Anche se nel futuro non ci sarà più un software in grado di leggerli, uno potrà ricreare un tale software, un compito che diventa più semplice ogni anno.</para>
          <para
><command
>JPEG</command
> è un po' che è in giro e sebbene sia un formato con perdita di dati che perde un po' ogni volta che fai una modifica e la salvi, è dappertutto, supporta le informazioni aggiuntive JFIG, EXIF, IPTC, e XMP, ha buoni fattori di compressione e può essere letto da tutti i software per immagini. Per le sue limitazioni nelle informazioni aggiuntive, la naturale perdita di dati, l'assenza di trasparenze e una profondità di colore di 8bit per canale, non lo raccomandiamo. JPEG2000 è meglio, può essere impiegato senza perdita, ma manca di base utenti.</para>
	<para
><command
>GIF</command
> è un formato proprietario con brevetti e sta lentamente scomparendo dal mercato. Non usarlo.</para>
          <para
><command
>PNG</command
> è un formato di standard Open Source inventato per rimpiazzare GIF, ma fa molto di più. È senza perdita, supporta le informazioni aggiuntive XMP, EXIF e IPTC, la codifica del colore a 16bit e le piene trasparenze. PNG può memorizzare i dati sulla gamma e le informazioni sul colore per una migliore corrispondenza su piattaforme eterogenee. La parte negativa sono un relativamente grande dimensione (ma inferiore a TIFF) e una compressione lenta. Lo raccomandiamo.</para>
          <para
><command
>TIFF</command
>  è stato largamente accettato come formato per le immagini. TIFF può esistere in forma non compressa oppure in un contenitore che usa un algoritmo (Deflate) di compressione lossless (senza perdita). Mantiene un'alta qualità dell'immagine ma al costo di un file molto più largo. Alcune fotocamere lasciano salvare le immagini in questo formato. Il problema è che il formato è stato alterato da così tante persone che ora ce ne sono almeno 50 o più varianti e non tutte sono riconoscibili da tutte le applicazioni.</para>
	<para
><command
>PGF</command
> "Progressive Graphics File" è un altro formato di immagine non molto conosciuto, ma aperto. È basato su "ondine" (wavelet in originale), permette la compressione dei dati sia con perdita sia senza perdita. PGF si confronta bene con JPEG 2000, ma è stato sviluppato per la velocità (compressione/decompressione) piuttosto che per essere quello con il miglior rapporto di compressione. Alla stessa dimensione un file PGF ha un aspetto significativamente migliore che un file JPEG, mentre rimane ancora molto buono nel caricamento progressivo. Perciò sarebbe molto indicato per la rete, ma attualmente pochi browser possono mostrarli. Per maggiori informazioni sul formato PGF, vedere  <ulink url="http://www.libpgf.org/"
>la pagina di libPGF </ulink
>.</para>
         <para
>Il formato <command
>RAW</command
> . Alcune fotocamere, tipicamente più costose, supportano gli scatti in formato RAW. Il formato RAW non è per nulla uno standard per le immagini, è un formato contenitore che si differenzia per ogni marca e modello. Le immagini in formato RAW contengono dati processati al minimo dal sensore di immagine della fotocamera digitale o dallo scanner. Le immagini in formato RAW sono delle volte chiamati negativi digitali, perché corrispondono al ruolo dei negativi nella tradizionale fotografia chimica: così è, il negativo non può essere usato direttamente come immagine, ma contiene tutta l'informazione necessaria per creare un'immagine. Salvare le fotografie nel formato RAW di una fotocamera fornisce una gamma più dinamica e ti permette di cambiare impostazioni, come il bilanciamento del bianco, dopo che la fotografia è stata scattata. La maggior parte dei fotografi professionisti usano il formato RAW, perché da loro la massima flessibilità. La parte negativa è che il formato RAW può essere occupare molto spazio.</para>
          <para
>La mia raccomandazione è chiaramente di <command
>astenersi dal mantenere un archivio in formato RAW </command
> (invece raccomando di scattare foto in formato RAW). Ha tutti gli ingredienti cattivi: molte varietà e natura proprietaria. È chiaro che in un po' di anni non potrai più usare i tuoi file RAW, Ho già visto persone cambiare la macchina fotografica, che perdono i loro profili di colore ed avere grande difficoltà a trattare correttamente i propri vecchi file RAW. Meglio cambiarli nel formato DNG!</para>
          <para
><command
>DNG</command
> il formato Digital Negative è un formato senza diritti d'autore di tipo RAW il cui standard è aperto progettato da Adobe Systems. DNG è stata una risposta alla domanda di unificare i file RAW. È basato sul formato TIFF/EP e rende obbligatorio l'uso delle informazioni aggiuntive. Una manciata di produttori di fotocamere hanno già adottato DNG, speriamo che i due principali concorrenti Canon e Nikon lo useranno un giorno.</para>
          <para
>Raccomando caldamente di convertire i file RAW in DNG per archiviarli. Nonostante il fatto che DNG è stato creato da Adobe, è uno standard aperto e largamente accolto dalla comunità Open Source (che in genere è un buon indicatore di bene durevole). Alcuni costruttori hanno già adottato DNG come formato RAW. In ultimo ma non meno importante, Adobe è il maggior produttore di software per la grafica oggigiorno, ed ovviamente supporta le proprie invenzioni. È un formato ideale per l'archiviazione, i dati grezzi del sensore saranno preservati così come sono in formato TIFF all'interno del DNG, così che il rischio connesso all'uso di formati RAW proprietari è alleviato. Tutto ciò rende banale la migrazione ad un altro sistema operativo. Nel prossimo futuro vedremo la comparsa delle 'modifiche non distruttive', dove i file non sono più cambiati ma piuttosto tutti i passaggi delle modifiche saranno registrati (all'interno del DNG per così dire). Quando riapri un tale file, tutti i passaggi delle modifiche sono rieseguiti. Questo prende un po' di potenza di calcolo, ma è un sistema promettente dato che lascia intatto l'originale e la potenza di calcolo aumenta sempre. </para>
          <para
><command
>XML</command
>  (Extensible Mark-up Language) Il linguaggio a marcatori estensibili o <command
>RDF</command
> (Resource Description Framework). Lo XML è come l'HTML, ma laddove HTML è più preoccupato con la presentazione dei dati, XML è preoccupato con la &quot;rappresentazione &quot; dei dati. Oltre a questo, XML è non proprietario, indipendente dal sistema operativo, abbastanza semplice da interpretare, basato su testo e economico. RDF è la soluzione di W3C per integrare una varietà di differenti applicazioni come cataloghi di biblioteche, concentratori di notizie (feed web), programmi, così come raccolte musicali, di immagini ed eventi usando XML come una sintassi di scambio. Insieme queste specifiche forniscono un metodo che usa una ontologia leggera basata sul Dublin Core che pure supporta il &quot;Web Semantico &quot; (scambio facile di conoscenza sul Web).</para>

          <para
>IPTC diventa XMP</para>
          <para
>Questa è probabilmente una delle ragioni per cui, attorno al 2001, Adobe introdusse la sua tecnologia XMP basata su XML per rimpiazzare la tecnologia &quot;Image resource block&quot; degli anni '90. XMP sta per &quot;Extensible Metadata Platform&quot; un misto di XML e RDF. È una tecnologia di etichettatura che lascia incorporare informazioni agli utenti su un file all'interno dello stesso, le informazioni sono salvate con l'estensione &quot;.xmp&quot; (a significare l'uso di XML/RDF). </para>
          <para
><command
>XMP</command
>. Così come ODF sarà leggibile per sempre (poiché il testo contenuto in esso è scritto in chiaro), XMP manterrà le tue informazioni aggiuntive in un formato XML chiaramente comprensibile. Nessun pericolo qui di non essere capace di leggerlo dopo, Può essere incorporato nei file di immagine o in un separato file di accompagnamento (concetto del sidecar). XMP può essere usato nei PDF, JPEG, JPEG2000, GIF, PNG, HTML, TIFF, Adobe Illustrator, PSD, PostScript, and Encapsulated PostScript. In un file JPEG tipico editato, le informazioni XMP sono tipicamente accanto i dati EXIF e IPTC.</para>
          <para
>L'incorporare le informazioni aggiuntive nei file permette una facile condivisione e trasferimento dei file tra prodotti, produttori, piattaforme, consumatori, senza perdita. Le informazioni aggiuntive più comuni registrare in dati XMP sono quelle della iniziativa Dublin Core Metadata, che include cose come titolo, descrizione, autore, e così via. Lo standard è progettato per essere estensibile, permettendo agli utenti di aggiungere i propri tipi di informazione aggiuntiva nei dati XMP. XMP generalmente non permette di incorporare dati binari, Questo significa che se qualcuno vuole trasportare qualche dato binario in XMP, come una miniatura, deve essere codificato in qualche formato "amico" di XML, come Base64.</para>
          <para
>Molti fotografi preferiscono mantenere l'originale dei loro scatti (per lo più RAW) per l'archivio. XMP è adatto a questo approccio poiché mantiene le informazioni aggiuntive separate dai file dell'immagine. Non condivido questo punto di vista. Ci potrebbero essere problemi nel collegare il file delle informazioni aggiuntive con l'immagine e, come detto prima, i formati RAW diventeranno obsoleti. Raccomando l'uso di DNG come contenitore e mettere tutto dentro.</para>
      <para
><ulink url="http://dublincore.org/"
>The Dublin Core Metadata Initiative</ulink
> è un'organizzazione aperta impegnata nello sviluppo di standard inter-operativi per le informazioni aggiuntive per il web che supporta un largo raggio di obiettivi e di modelli per il business. Le attività del DCMI includono il lavoro sull'architettura e la modellazione, la discussione, il lavoro collaborativo nelle comunità DCMI e nei gruppi di lavoro DCMI, conferenze annuali e workshop, contatti standard, e sforzi educativi per promuovere l'accettazione più ampia agli standard sulle informazioni aggiuntive e i loro protocolli.</para>
     </sect4>
    </sect3>

        <sect3 id="best-practice"
>  <title
>Linee guida: protezione dei dati</title>
      <itemizedlist>
        <listitem
><para
>Usa sistemi di protezioni dagli sbalzi di corrente (standard UL 1449), possibilmente combinati con un UPS</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Usa memorie ECC per verificare la corretta trasmissione dei dati (anche solo quando salvi i file)</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Controlla i tuoi dischi fissi (temperatura, rumore...), fai copie di sicurezza</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Tieni i backup in un altro posto, chiuso a chiave, usa spazio web di memorizzazione</para
></listitem>
        <listitem
><para
>usa supporti per archivio e masterizzatori</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Non entrare nel panico in caso di perdita di dati, spiega il tuo piano di recupero ad un tecnico esperto.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Scegli il tuo file system, partizioni, cartelle per fornire una facile scalabilità</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Usa standard aperti, non proprietari come formati per salvare le foto</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Fai una verifica tecnologica/migrazione almeno ogni 5 anni</para
></listitem>
      </itemizedlist>
     </sect3>

   </sect2>

   <sect2 id="dam-workflow"
>  <title
>Un tipico processo DAM con &digikam;</title>
     <orderedlist>
        <listitem
><para
>importa le immagini dalla fotocamera, lettore di schede o scanner. Fino a quando le immagine sono conservate nella memoria della macchina fotografica, puoi usarlo come un temporaneo backup.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>I file RAW sono convertiti a DNG e memorizzati in un archivio RAW (non ancora implementato)</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Classifica e seleziona, e scrivi le informazioni aggiuntive all'archivio DNG</para
></listitem>
        <listitem
><para
>fai una copia di sicurezza su DVD, CD o nastro magnetico</para
></listitem>
        <listitem
><para
>etichetta, commento, locazione geografica</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Modificare e migliorare le foto</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Per editare le immagini con il metodo degli strati (layer) usa una applicazione esterna. Torna in &digikam;, e riapplica le informazioni aggiuntive che probabilmente sono state perse o mutilate dall'altra applicazione.</para
></listitem>
        <listitem
><para
>Lancia le copie di sicurezza di routine con i successivi controlli di integrità</para
></listitem>
        <listitem
><para
>proteggi  i diritti d'autore delle immagini processate con il Digital Watermarking (filigrana digitale). Esporta in gallerie web, presentazioni, filmati MPEG, stampe a contatto, stampe, ecc.</para
></listitem>
    </orderedlist>
      <para>
        <inlinemediaobject>
            <imageobject
><imagedata fileref="&path;DAM-Workflow.png" format="PNG"/></imageobject>
            <textobject
> <phrase
>Flusso di lavoro</phrase
> </textobject>
        </inlinemediaobject>
      </para>

  </sect2>


  </sect1>

 <sect1 id="using-camera"
>             <title
>Usare una macchina fotografica digitale con &digikam;</title>
    <anchor id="camerainterface.anchor"/>

        <sect2
>        <title
>Introduzione all'interfaccia della macchina fotografica</title>

            <para
>Lo strumento Macchina fotografica ti permette di scaricare le tue foto direttamente dalla tua macchina fotografica in un album di &digikam;. Puoi accedere allo strumento Macchina fotografica facendo clic sul menu <guimenu
>Macchina fotografica</guimenu
> e selezionando dall'elenco di macchine fotografiche configurate. Vedi la sezione <link linkend="setup-camera"
>Impostare la macchina fotografica</link
> del manuale per le istruzioni su come impostare &digikam; per funzionare con la tua macchina fotografica. Se vuoi maggiori informazioni su come &digikam; supporta le macchine fotografiche, dai un'occhiata a <link linkend="using-camerasupport"
>questa sezione</link
>. </para>

            <para
>L'interfaccia della macchina fotografica non è l'unico modo di mettere le tue foto in &digikam;. Vedi la sezione <link linkend="using-addphototoalbum"
>Aggiungere una fotografia in un album</link
> per una descrizione di come aggiungere delle fotografie che sono già sul tuo disco fisso. Tuttavia, l'interfaccia fornisce molte impostazioni avanzate per importare immagini nella tua banca dati di immagini. </para>

            <para
>Per poter usare la tua macchina fotografica digitale con &digikam;, connetti la macchina al computer, mettila in modalità di visualizzazione e accendila. Vedi il manuale della tua macchina fotografica se ti servono maggiori informazioni. </para>

            <para
>Quando avvii l'interfaccia della macchina fotografica, essa cercherà di connettersi alla macchina. Per alcune macchine fotografiche ci può volere del tempo per questa fase di connessione. Quando sei connesso, in basso apparirà un indicatore <guilabel
>Pronto</guilabel
>, e saranno visualizzate le miniature di qualsiasi foto sulla macchina. Alcune macchine non forniscono miniature delle foto. Se è questo il caso, vedrai solo i nomi dei file e un'icona del loro tipo per ogni elemento salvato sulla macchina fotografica (foto, filmati, suoni, eccetera). </para>

            <example
>   <title
>La finestra del client delle macchine fotografiche</title>
                <screenshot
><screeninfo
>La finestra del client delle macchine fotografiche</screeninfo
> <mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclient.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

        </sect2>

        <sect2>
        <title
>Ottenere informazioni sulle foto dalle macchine fotografiche</title>

            <para
>Prima di scaricare le fotografie sul tuo computer, potresti voler guardare le informazioni della macchina fotografica. Usare le barre laterali <menuchoice
><guimenuitem
>Proprietà</guimenuitem
></menuchoice
> e <menuchoice
><guimenuitem
>Dati aggiuntivi</guimenuitem
></menuchoice
> dall'interfaccia delle macchine fotografiche avvierà la finestra delle proprietà degli elementi della macchina fotografica e delle informazioni sui dati aggiuntivi. </para>

            <example
>  <title
>La scheda della barra laterale delle proprietà degli elementi della macchina fotografica</title>
                <screenshot
><screeninfo
>La scheda della barra laterale delle proprietà degli elementi della macchina fotografica</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclientitemproperties.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

            <para
>La scheda delle Proprietà mostra le informazioni sui file registrate dalla macchina fotografica e un riassunto delle informazioni sul fotografo per descrivere come è stata scattata la foto. Viene indicato se non hai ancora scaricato l'immagine sul computer. Nota che tutte queste informazioni potrebbero non essere disponibili su alcune macchine fotografiche digitali. </para>

            <para
>La scheda <guilabel
>Dati aggiuntivi</guilabel
> visualizza i dati aggiuntivi interni di un'immagine come EXIF, Makernotes, GPS, eccetera. Queste informazioni sono le stesse della <link linkend="using-sidebarmetadata"
>barra laterale dei dati aggiuntivi</link
> dell'interfaccia principale di &digikam; o dell'editor di immagini. Nota che tutti questi dati aggiuntivi possono non essere disponibili con alcune macchine fotografiche digitali. </para>

        </sect2>

        <sect2>
        <title
>Scaricare le fotografie sul computer</title>

            <para
>Il modo più semplice di scaricare le fotografie dalla macchina al computer è fare clic sul pulsante <guilabel
>Scarica</guilabel
> e poi fare clic su <guilabel
>Scarica tutto</guilabel
>. Ciò scaricherà tutte le fotografie nella macchina fotografica in un singolo album di &digikam;. Il processo di scaricamento non rimuoverà le fotografie dalla macchina. È sempre opportuno controllare che le foto siano state scaricate correttamente nell'album che ti aspettavi prima di eliminarle dalla macchina fotografica. </para>

            <para
>Se non vuoi scaricare tutte le fotografie, puoi selezionare solo quelle che vuoi usando i metodi di selezione standard di &kde;. Una volta che hai selezionato le foto, fai clic su <guilabel
>Scarica</guilabel
> e poi <guilabel
>Scarica selezionati</guilabel
>. Il pulsante <guilabel
>Scarica selezionati</guilabel
> sarà in grigio e disattivato finché non avrai selezionato alcune foto. </para>

            <note
><para
>Se supportata dalla tua macchina fotografica, è disponibile un'opzione <guilabel
>Scarica nuovi</guilabel
>. Sono le immagini non ancora scaricate da &digikam;. In tal caso, le nuove immagini sono già indicate con una stella nella vista delle miniature. Ovviamente, se scegli questa comoda opzione, saranno scaricate solo le nuove immagini. </para
></note>

        </sect2>

        <sect2>
        <title
>Selezionare un album di destinazione</title>
        <anchor id="targetalbumdialog.anchor"/>

            <para
>Usare i pulsanti <guilabel
>Scarica tutto</guilabel
> o <guilabel
>Scarica selezionati</guilabel
> farà apparire una finestra che ti permetterà di selezionare un album di destinazione in cui scaricare le foto. Viene visualizzato l'elenco degli album esistenti, ordinato con il metodo per cartelle (vedi la <link linkend="using-myalbumsview"
>vista degli album</link
> per i dettagli sull'ordinamento degli album). Puoi selezionare l'album di destinazione da questo elenco, e poi fare clic su OK. </para>

            <example
>   <title
>La finestra di selezione dell'album di destinazione</title>
                <screenshot
><screeninfo
>La finestra di selezione dell'album di destinazione</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameratargetalbumdialog.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

            <para
>Se vuoi creare un nuovo album nel quale scaricare le fotografie, fai clic sul pulsante <guilabel
>Nuovo album</guilabel
>. Il nuovo album sarà creato come una sottocartella dell'album che è attualmente selezionato nell'elenco degli album esistenti. Ciò vuol dire che se non vuoi che il tuo nuovo album sia una sottocartella di una cartella esistente, devi prima selezionare la voce <quote
>Album</quote
> dalla cima dell'elenco degli album esistenti prima di creare un nuovo album. </para>

            <para
>Quando hai selezionato l'album di destinazione, fai clic su OK, e &digikam; scaricherà le fotografie dalla macchina fotografica in quell'album. </para>

            <para>
                <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclientdownload.png" format="PNG"/> </imageobject
><textobject
><phrase
>Lo scaricamento in corso</phrase
></textobject
></inlinemediaobject>
            </para>

        </sect2>

        <sect2>
        <title
>Eliminare le fotografie dalla macchina fotografica</title>

            <para
>Una volta che sei soddisfatto delle foto scaricate che volevi, sei pronto a eliminare le foto dalla macchina fotografica. Puoi eliminare tutte le foto dalla macchina fotografica in una volta sola facendo clic sul pulsante <menuchoice
> <guimenu
>Elimina</guimenu
><guimenuitem
>Elimina tutti</guimenuitem
> </menuchoice
>. Se vuoi eliminare solo una selezione delle fotografie, devi selezionare quelle che vuoi eliminare e fare clic su <menuchoice
> <guimenu
>Elimina</guimenu
><guimenuitem
>Elimina selezionati</guimenuitem
></menuchoice
> </para>

            <caution
><para
>Nota come non ci sia modo di ripristinare una foto che hai eliminato dalla macchina fotografica. Le fotografie non sono spostate nel cestino di &kde;, sono rimosse definitivamente. È meglio controllare due volte di aver scaricato correttamente una fotografia in &digikam; prima di eliminarla dalla macchina. In ogni caso, se intendi svuotare la scheda della macchina fotografica, è meglio farlo dal menu della macchina perché è molto più veloce. </para
></caution>

        </sect2>

        <sect2 id="using-cameraclientrenaming">
        <title
>Rinomina automatica</title>

            <para
>Le macchine fotografiche spesso non usano dei nomi molto significativi per le fotografie. I nomi dei file spesso sono riutilizzati una volta che le foto sono state eliminate dalla macchina. Ciò può portare a dei conflitti di nome se scarichi delle foto da molti scatti in un solo album. Può anche essere utile includere nel nome del file la data e l'ora di quando è stata scattata la fotografia. </para>

            <example
> <title
>Opzioni di rinomina dei file</title>
                <screenshot
><screeninfo
>Opzioni di rinomina dei file</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclientsetting1.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

            <para
>&digikam; può rinominare automaticamente le tue foto usando le informazioni di data e ora incluse dalla macchina fotografica nella foto. Per usare questa funzionalità, fai clic sul pulsante <guilabel
>Impostazioni</guilabel
> nell'interfaccia della macchina fotografica. La finestra dell'interfaccia si espanderà per far vedere alcune funzionalità aggiuntive. Seleziona <guilabel
>Personalizza</guilabel
> e inserisci qualsiasi prefisso di nome di file che vuoi. A scelta, puoi aggiungere molte informazioni indipendentemente o per combinazione incluso: la data, l'ora, nome originale del file, estensione, cartella, proprietario, gruppo, nome della macchina fotografica, un numero in sequenza o qualsiasi altro dato aggiuntivo proveniente dalla fotografia. </para>
	 
            <para
>Nel prossimo riquadro trovi le opzioni per ruotare o ribaltare l'immagine e per i sottoalbum basati sulla data. Se segni la seconda opzione, saranno generate delle cartelle su base giornaliera. </para>
            <para
>Le 'Operazioni al volo' aprono altre tre opzioni che modificano le foto prima di salvarle sul disco. Le prime due collegano i dati degli autori nelle impostazioni della <link linkend="author-identity"
>identità predefinita dell'autore</link
>. Se marcati, i rispettivi elementi saranno copiati nei tag EXIF e nei campi IPTC. L'ultima opzione permette di impostare una data e ora per tutte le foto scaricate. </para>

            <tip>
                <para>
                <itemizedlist>

		   <listitem
><para
>Il numero sequenziale può essere necessario se hai una fotocamera con uno scatto multiplo molto veloce dove è possibile che due foto abbiano esattamente lo stesso giorno e ora. </para
></listitem>

                    <listitem
><para
>Se desideri un altro formato per la data rispetto a quello di base, fai clic su <guilabel
>Data e ora...</guilabel
>, scegli <guilabel
>Personalizzato</guilabel
> in <guilabel
>Formato</guilabel
> nel menu a tendina e riempilo con ad esempio "gg.MM.aaaa oo:mm:ss". Per maggiori informazioni leggi <ulink url="http://doc.trolltech.com/latest/qdatetime.html#toString"
>QdateTime</ulink
> class reference.</para
></listitem>

                    <listitem
><para
>Quando selezioni <guilabel
>Nomi dalla fotocamera</guilabel
>, hai la possibilità di cambiare i nomi dei file in minuscolo quando li scarichi, o usare il maiuscolo se lo preferisci.</para
></listitem>

                </itemizedlist>
                </para>
            </tip>

            <para
>Il nuovo nome di file che &digikam; userà per le foto, quando verranno scaricate, è indicato sotto il nome fornito dalla macchina fotografica nella vista delle miniature. Le impostazioni di rinomina saranno ricordate la prossima volta che userai l'interfaccia della macchina fotografica. </para>

        </sect2>

        <sect2>
        <title
>Operazioni in base alle informazioni della macchina fotografica</title>

            <sect3>
            <title
>Rotazione automatica</title>

                <para
>&digikam; può usare qualsiasi informazione sull'orientazione della macchina fotografica nel momento in cui è stata scattata la fotografia per la rotazione automatica della fotografia durante lo scaricamento. Non tutte le macchine includono queste informazioni. Vedi la sezione <link linkend="using-sidebarmetadata"
>Dati aggiuntivi della barra laterale</link
> per maggiori dettagli sulle informazioni che la tua macchina potrebbe aver incorporato nelle tue foto. </para>

                <example
> <title
>Opzioni delle operazioni al volo</title>
                    <screenshot
><screeninfo
>Opzioni delle operazioni al volo</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclientsetting2.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

                <para
>Questa rotazione automatica viene attivata senza intervento esterno, e se la tua macchina non include le informazioni, &digikam; lascerà la foto nella sua orientazione originale. Se volessi disattivare la rotazione automatica, fai clic sul pulsante <guilabel
>Avanzate</guilabel
> e deseleziona l'opzione <guilabel
>Orientazione automatica</guilabel
> in fondo alla finestra. </para>

            </sect3>

            <sect3>
            <title
>Creazione automatica degli album di destinazione</title>

                <para
>Se la tua macchina fotografica fornisce informazioni sulla data dello scatto di una foto, &digikam; può usarle per creare automaticamente dei sottoalbum nell'album di destinazione durante lo scaricamento. I nomi dei sottoalbum saranno basati sulle date delle immagini. Tutte le immagini con la stessa data saranno scaricate nello stesso sottoalbum. Non tutte le macchine fotografiche includono queste informazioni. Vedi la sezione <link linkend="using-sidebarmetadata"
>Dati aggiuntivi della barra laterale</link
> per maggiori dettagli sulle informazioni che la tua macchina potrebbe aver incorporato nelle tue foto. </para>

                <example
> <title
>Opzioni di creazione automatica degli album</title>
                    <screenshot
><screeninfo
>Opzioni di creazione automatica degli album</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclientsetting3.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
                </example>

                <para
>Questa opzione, come impostazione predefinita, è disattivata, e in questo caso &digikam; scaricherà le foto nella radice degli album di destinazione. Se volessi attivare questa opzione fai clic sul pulsante <guilabel
>Avanzate</guilabel
> e seleziona l'opzione <guilabel
>Scarica foto automaticamente</guilabel
> in fondo alla finestra. </para>

            </sect3>

        </sect2>

        <sect2>
        <title
>Caricare fotografie sulla macchina fotografica</title>

            <para
>Il modo più semplice di caricare fotografie dal tuo computer alla macchina fotografica è fare clic sul pulsante <guilabel
>Scarica</guilabel
> e quindi fare clic su <guilabel
>Invia</guilabel
>. Apparirà una finestra standard di selezione dei file di &kde; per selezionare i file da copiare dal computer sulla macchina fotografica. Puoi selezionare più di un file usando i metodi di selezione standard di &kde;. </para>

            <para
>Quando la selezione delle immagini è completa, &digikam; ti chiederà dove vuoi caricare i file nella macchina fotografica. Apparirà una finestra di selezione delle cartelle della macchina. Basta che selezioni una cartella e premi <guibutton
>OK</guibutton
> per cominciare il caricamento. Nessuna immagine verrà rimossa dal tuo computer. </para>

            <example
>  <title
>La finestra di selezione della cartella della macchina fotografica</title>
                <screenshot
><screeninfo
>La finestra di selezione della cartella della macchina fotografica</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;camerafolderselectiondialog.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

            <note
><para
>La funzionalità di caricamento non è supportata da tutti i driver per macchine fotografiche. </para
></note>

        </sect2>

        <sect2 id="using-gps">
        <title
>Come usare un dispositivo GPS con &digikam;</title>
            <note
><para>
                    <inlinemediaobject>
                    <imageobject
><imagedata fileref="&path;handheld_gps.png" format="PNG"/></imageobject>
</inlinemediaobject
>Il GPS (<foreignphrase lang="en"
>Global Positioning System</foreignphrase
>, sistema di posizionamento globale) è un termine generico usato in questo documento. Indica semplicemente un luogo espresso in coordinate globali di longitudine e latitudine che può essere visualizzato su una mappa. L'implementazione tecnica può essere del GPS americano, del GLONASS russo, del Galileo europeo o qualsiasi altro sistema. </para
></note>

            <para
>Collegare un'immagine a un luogo preciso può essere interessante non solo ai fotografi professionisti. Non tutti usano un aereo per fare foto di una certa area con registrazione automatica dei dati GPS. I pianificatori ambientali, le forze armate, la polizia, le agenzie immobiliari, troveranno tutti applicazione per questa funzionalità. </para>
            <para
>Però se, dopo un po' di tempo, si dimentica dove è stata scattata la foto, avere i dati di posizionamento è molto utile se si vuole vedere una mappa dell'area con un clic, se si vuole mandare una cartolina a un altro utente di &digikam; (che può quindi localizzare la foto), o se semplicemente si ha bisogno di una forma di documentazione. </para>
            <para
>Come si inseriscono i dati GPS nelle immagini? <ulink url="http://www.exiv2.org/tags.html"
>exiv2</ulink
> supporta molti tipi di campi di dati GPS, inclusi i riferimenti all'azimut, al satellite e alla mappa. La domanda è quindi come inserire i dati in questi campi. Ci sono almeno tre modi di farlo: direttamente con l'equipaggiamento giusto, con un'elaborazione successiva dei file GPS e dell'immagine usando il <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>plugin di geo-localizzazione di Kipi</ulink
> (vedi il <ulink url="help:/kipi-plugins/geolocalization.html"
>suo manuale</ulink
>), o inserendo manualmente i luoghi noti. </para>
            <itemizedlist>

                <listitem
><para
>Inserimento diretto dei dati GPS nei file delle immagini</para>
                    <para
>Per quanto ne sappiamo, al momento della stesura di questo documento, non ci sono macchine fotografiche che includano un'unità GPS. Però ce ne sono alcune che si combinano con ricevitori GPS, con una scheda per il collegamento, con un cavo o con Bluetooth. </para>
                    <para
><ulink url="http://www.engadget.com.nyud.net:8090/2004/09/17/diy-black-box-tagging-photos-with-gps-coordinates/"
>Esempio di procedura</ulink>
                    </para>
                    <para
>Macchine fotografiche con interfaccia GPS: <ulink url="http://www.lupinelogic.com/products/coyoteye.html"
>CoyoteEye iPAQ</ulink
> <ulink url="http://www.survey-lab.com/"
>Ike</ulink
> <ulink url="http://www.kodak.com/global/en/service/professional/tib/tib7061.jhtml?id=0.1.14.34.3.110&amp;lc=en"
>Kodak DCS Pro</ulink
> <ulink url="http://nikonimaging.com/global/products/digitalcamera/index.htm"
>Nikon DSLR</ulink
> <ulink url="http://www.geospatialexperts.com/ricoh.html"
>Ricoh Pro G3</ulink
> <ulink url="http://digitalcameras.engadget.com/2004/04/30/gps-attachment-for-sony-digital-camcorders/"
>Sony</ulink
> </para>
                </listitem>

                <listitem
><para
>Elaborazione successiva dei file di dati GPS e delle immagini</para>
                    <para
>Usare il plugin di <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>Geolocalizzazione</ulink
> di Kipi (ecco il <ulink url="help:/kipi-plugins/geolocalization.html"
>manuale</ulink
> se i plugin di Kipi sono già stati installati). </para>
                    <para
>Questo sistema è semplicissimo: mentre scatti le foto tieni acceso un dispositivo GPS e portatelo in giro con la macchina fotografica. Una volta che hai finito scarica le immagini e le tracce GPS, e avvia il plugin. Il plugin collegherà le date e le ore dei dati: è quindi importante che l'ora della macchina fotografica sia correttamente impostata, mentre il dispositivo GPS viene costantemente aggiornato dai satelliti. L'accuratezza nella posizione ottenuta dalla traccia può essere fino a 20 metri. Ovviamente, questo sistema funziona solo se la macchina fotografica può registrare i dati EXIF. </para>
                    <para
>Lo scaricamento di una traccia GPS da un dispositivo può essere gestito con <ulink url="http://www.ncc.up.pt/gpsman"
>gpsman</ulink
> o <ulink url="http://www.gpsbabel.org"
>gpsbabel</ulink
>. È importante che le tracce scaricate siano salvate in formato gpx, che è l'unico compatibile con il plugin di geolocalizzazione. </para>
                    <para
>Esistono diversi programmi per &Windows; e MacOS in grado di estrarre e collegare i dati da immagini e tracce GPS. <ulink url="http://freefoote.dview.net/linux_gpscorr.html"
>Questo</ulink
> e <ulink url="http://www.carto.net/projects/photoTools/gpsPhoto/"
>questo</ulink
> sito forniscono la stessa funzionalità per &Linux;. </para>
                </listitem>

                <listitem>
                    <para
>Inserimento manuale dei luoghi noti</para>
                    <para
>Se per caso conosci la latitudine e la longitudine o altri dati, puoi usare questo script, che è un wrapper GPS di <ulink url="http://www.sno.phy.queensu.ca/~phil/exiftool"
>ExifTool</ulink
> di Phil Harvey, che usa le coordinate usate da maps.google. </para>
                    <tip
><para
>maps.google.com non mostra tutte le carte stradali d'Europa e di altri paesi, ma ci sono altri siti per questi dati. </para
></tip>
                </listitem>

            </itemizedlist>

            <para
>Dispositivi GPS: <ulink url="http://www.letsgodigital.org/en/9323/sony_gps_photography/"
>tracker GPS della Sony</ulink
>, <ulink url="http://photofinder.atpinc.com/"
>tracker GPS ATP Fotofinder</ulink
> e <ulink url="http://www.emtac.com/products/bluetooth/index.html#btgps"
>GPS Bluetooth della EMTAC</ulink
>. </para>
        </sect2>
    </sect1>

 <sect1 id="using-setup"
>              <title
>Configurazione di &digikam;</title>

        <sect2 id="setupdialog"
>        <title
>La sezione di configurazione</title>

            <anchor id="setupdialog.anchor"/>

            <para
>&digikam; cerca di darti tutto il controllo possibile su come funziona. Ci sono molte opzioni che cambiano il comportamento di &digikam;. Per accedervi, seleziona <menuchoice
><guimenu
>Impostazioni</guimenu
><guimenuitem
>Configura &digikam;</guimenuitem
></menuchoice
> dalla barra dei menu. La finestra di configurazione è divisa in quindici pagine. Puoi passare da una all'altra facendo clic sulle icone sulla sinistra della finestra. </para>

         <itemizedlist>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-album"
>Impostazioni degli album</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-collection"
>Impostazioni delle raccolte</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="author-identity"
>Identità predefinita dell'autore</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-embeddedinfo"
>Dati aggiuntivi (informazioni incorporate)</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-tooltip"
>Impostazioni dei suggerimenti</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-mimetype"
>Le impostazioni dei tipi MIME</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-lighttable"
>Le impostazioni del tavolo luminoso</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-editor"
>Impostazioni dell'editor di immagini</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-saveimages"
>Opzioni di salvataggio delle immagini</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-raw-decoder"
>Impostazioni della decodifica dei file RAW</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-iccprofiles"
>Configurazione dei profili ICC</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-kipiplugins"
>Impostazioni dei plugin di Kipi</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-slideshow"
>Impostazioni delle presentazioni</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-camera"
>Impostazioni dell'interfaccia della macchina fotografica</link
></para
></listitem>
             <listitem
><para
><link linkend="setup-miscellaneous"
>Impostazioni varie</link
></para
></listitem>
         </itemizedlist>

            <sect3 id="setup-album"
>                  <title
>Impostazioni degli album</title>

                <para
>Le impostazioni degli album controllano come si comporta l'applicazione principale. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupalbum.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>Il <guilabel
>Percorso alla libreria degli album</guilabel
> è la posizione sul tuo disco fisso dove &digikam; salverà tutti gli album. Se cambi questa posizione senza spostare manualmente tutti gli album sul disco fisso, &digikam; penserà che non ci sono album, e genererà una nuova banca dati al nuovo indirizzo. I tuoi vecchi album non saranno modificati, ma dovrai impostare il percorso alla libreria degli album al vecchio indirizzo per accedervi. Se non sei sicuro di cosa stai facendo, è meglio non cambiare questo indirizzo. </para>

                <para
>Le opzioni delle <guilabel
>Miniature</guilabel
> sono descritte nella sezione <link linkend="using-imageview"
>Immagini</link
>. </para>

                <para
>L'<guilabel
>Azione su clic</guilabel
> può essere impostata a <guilabel
>Mostra anteprima incorporata</guilabel
> o a <guilabel
>Avvia l'editor di immagini</guilabel
>. Qui definisci il comportamento predefinito di &digikam; quando fai clic su un'immagine nella vista principale. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-collection"
>             <title
>Impostazioni delle raccolte</title>

                <para
>Questa finestra gestisce i tuoi tipi di raccolta. Le raccolte di album sono descritte in dettaglio nella sezione degli <link linkend="using-myalbumsview"
>album</link
>. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupcollections.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

            </sect3>

            <sect3 id="author-identity"
>              <title
>Identità predefinita dell'autore IPTC</title>

                <para
>Questa pagina contiene i dati predefiniti per l'identità e i diritti d'autore come mostrato nella schermata sotto. I dati saranno scritti automaticamente nei rispettivi campi IPTC se si è così selezionato durante lo scaricamento dall'<link linkend="using-cameraclientrenaming"
>interfaccia della macchina fotografica</link
>. Inoltre, se richiedi la sincronizzazione della banca dati, i dati saranno scritti nei campi IPTC. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;cameraclientidentity.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>Questo è un estratto delle specifiche IPTC:</para>
    <itemizedlist>
      <listitem
><para
><emphasis
>Autore</emphasis
> (sinonimo di <emphasis
>Creatore</emphasis
> e <emphasis
>Ideatore</emphasis
>): questo campo dovrebbe contenere il tuo nome, o il nome della persona che ha creato la foto. Se non è appropriato aggiungere il nome del fotografo (per esempio nei casi in cui l'identità vada protetta) pure il nome della compagnia o dell'organizzazione possono essere usate. Una volta salvato, questo campo non dovrebbe essere cambiato da alcuno. Questo campo non supporta l'uso di virgola, punto e virgola come separatore. </para
></listitem>

      <listitem
><para
><emphasis
>Titolo dell'autore:</emphasis
> (sinonimo di <emphasis
>titolo dell'Ideatore</emphasis
>): collegato all'Autore. Questo campo contiene il titolo professionale del fotografo. Gli esempi potrebbero includere titoli come: Fotografo Associato, Fotografo Indipendente, Fotografo Commerciale. Dato che questa è una qualifica per il campo Autore, anche il campo Autore deve essere compilato. </para
></listitem>

      <listitem
><para
><command
>Crediti</command
> (sinonimo di Fornitore): usa il campo Fornitore per identificare chi fornisce la fotografia. Ciò non deve necessariamente essere l'autore. Se un fotografo lavora per un'agenzia di stampa come la Reuters o la Associated Press, queste organizzazioni potrebbero essere qui elencate come  &quot;fornitori &quot;dell'immagine agli utenti. Se l'immagine è una fotografia di repertorio, il gruppo che la fornisce dovrebbe essere indicato qui. </para
></listitem>

      <listitem
><para
><emphasis
>Fonte</emphasis
>: Il campo Fonte dovrebbe essere usato per identificare il proprietario originale o il diritto d'autore della fotografia. Il valore di questo campo non dovrebbe mai essere cambiato dopo che l'informazione è stata inserita dopo la creazione dell'immagine. Anche se questo non è ancora fatto rispettare dai pannelli, dovresti considerare questo campo come a <quote
>scrittura singola</quote
>. La fonte potrebbe essere un individuo, un'agenzia, o un membro di un'agenzia. Per aiutare le ricerche successive, si suggerisce di separare le barre <quote
>/</quote
> con uno spazio. Usa la forma <quote
>fotografo / agenzia</quote
> piuttosto che <quote
>fotografo/agenzia</quote
>. La fonte potrebbe anche essere diversa dal Creatore e dai nomi elencati nella notifica del diritto d'autore. </para
></listitem>

     <listitem
><para
><emphasis
>Notifica del diritto d'autore</emphasis
>La notifica del diritto d'autore dovrebbe contenere ogni notifica necessaria per attribuire la proprietà intellettuale, e dovrebbe identificare i presenti proprietari del diritto d'autore della fotografia. Normalmente, questi sarebbe il fotografo, ma, se l'immagine è stata fatta da un impiegato o come lavoro retribuito, dovrebbe essere indicata l'agenzia o la compagnia. Usa la forma appropriata per il tuo paese. Stati Uniti: <quote
>© {data di prima pubblicazione} nome del proprietario</quote
>, come in <quote
>© 2008 Pinco Pallino</quote
>. Nota che si può usare la parola <quote
>copyright</quote
> o l'abbreviazione <quote
>copr</quote
> al posto del simbolo ©. In alcuni paesi viene riconosciuto solo il simbolo del copyright e l'abbreviazione non è valida. Inoltre, il simbolo del copyright deve essere un cerchio completo con una <quote
>C</quote
> in mezzo: usare qualcosa come <quote
>(c)</quote
>, dove le parentesi formano un cerchio parziale, non è sufficiente. Per maggiore protezione a livello mondiale, si incoraggia l'uso della frase <quote
>tutti i diritti riservati</quote
>. In Europa, si userebbe: <quote
>Copyright {anno} {proprietario}, tutti i diritti riservati</quote
>. In Giappone, per la massima protezione, dovrebbero comparire i seguenti tre elementi nel campo del diritto d'autore IPTC: (a) la parola <quote
>copyright</quote
>; (b) l'anno di prima pubblicazione; e (c) il nome dell'autore. Potresti anche includere la frase <quote
>tutti i diritti riservati</quote
>. </para
></listitem>
   </itemizedlist>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-embeddedinfo"
>           <title
>Dati aggiuntivi (impostazioni delle informazioni incorporate)</title>

                <para
>I file delle immagini possono avere dati aggiuntivi incorporati nel formato del file. Questi dati possono essere salvati in una serie di formati standard. &digikam; può leggere i dati aggiuntivi nel formato EXIF se sono presenti nel file. &digikam; può anche scrivere didascalie nelle <ulink url="http://www.exif.org"
>informazioni EXIF</ulink
>. La scrittura delle didascalie nella sezione EXIF è per ora limitata alle immagini JPEG (la libreria exiv2 è in fase di sviluppo e sarà prossimamente estesa ai dati aggiuntivi per PNG e TIFF). </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupembeddedinfo.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>Queste impostazioni ti permettono di controllare come &digikam; tratterà queste informazioni incorporate. </para>

                <para
><guilabel
>Mostra immagini e miniature ruotate a seconda del tag di orientamento</guilabel
>: questo userà qualsiasi informazione sulla rotazione che la macchina fotografica avrà incluso nelle informazioni EXIF per ruotare automaticamente le fotografie, in modo che siano orientate correttamente quando sono visualizzate. Non ruoterà l'immagine nel file, ma solo la sua visualizzazione. Se vuoi ruotare permanentemente l'immagine nel file, puoi fare clic destro sulla miniatura e selezionare <guilabel
>Rotazione/ribaltamento automatici usando informazioni EXIF</guilabel
>. L'immagine sarà allora ruotata sul disco, e il tag sarà reimpostato a "normale". Se la tua macchina fotografica sbaglia regolarmente questa informazione di orientazione, potresti preferire disattivare questa funzionalità. </para>

                <para
><guilabel
>Imposta l'orientazione EXIF come normale dopo una rotazione o un ribaltamento</guilabel
>: l'opzione di rotazione automatica corregge l'orientazione delle immagini scattate con macchine digitali che hanno un sensore di orientazione. La macchina aggiunge un tag di orientazione ai dati aggiuntivi EXIF dell'immagine. &digikam; può leggere questo tag e regolare di conseguenza l'immagine. Se ruoti manualmente l'immagine, questi dati saranno sbagliati. Questa opzione imposterà il tag dell'orientazione a <quote
>normale</quote
> dopo una regolazione, assumendo che tu abbia ruotato l'immagine nell'orientazione giusta. Disattivala se non vuoi che &digikam; apporti cambiamenti al tag dell'orientazione quando ruoti o ribalti l'immagine. </para>

                <para
>Le <guilabel
>Azioni IPTC</guilabel
> salveranno i dati nei campi IPTC corrispondenti, il che assicura una memorizzazione permanente dei dati aggiuntivi nell'immagine e non solo nella banca dati di &digikam;. Perciò, i dati aggiuntivi sono consistenti nelle varie applicazioni, e possono essere esportati o importati in &digikam; senza perdite. </para>

                <para
><guilabel
>Salva le didascalie delle immagini come testo incorporato </guilabel
>: questo sincronizzerà le didascalie che aggiungi alle tue foto con quelle incorporati nell'immagine. Ciò è utile perché le didascalie incorporate nell'immagine possono essere lette da altri lettori di immagini. Si dovrebbe fare attenzione se hai delle immagini che hanno già delle didascalie incorporate, perché queste saranno sovrascritte da quelle fatte in &digikam;. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-tooltip"
>                <title
>Impostazioni dei suggerimenti</title>

                <para
>Questa pagina di configurazione comprende tutte le opzioni sulle informazioni che appaiono quando il mouse passa sopra un file nella vista principale. A seconda delle opzioni selezionate, esse saranno visualizzate o meno. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setuptooltip.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-mimetype"
>               <title
>Le impostazioni dei tipi MIME</title>

                <para
>&digikam; può capire molti tipi diversi di file di immagini, oltre alcuni formati video e audio. Per controllare quali tipi di file &digikam; cercherà di visualizzare, puoi aggiungere o rimuovere delle estensioni di file da questi elenchi. Tutti i file nelle cartelle degli album che non corrispondono a queste estensioni saranno ignorati. </para>
                <note
><para
>Le impostazioni predefinite possono essere facilmente ripristinate facendo clic sui pulsanti di aggiornamento a destra di ogni categoria.</para
></note>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupmimetypes.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-lighttable"
>               <title
>Le impostazioni del tavolo luminoso</title>

                <para
>Le impostazione del Tavolo luminoso di &digikam; possono essere messe ai valori base in questa pagina così che ogni volta che apri il Tavolo Luminoso, queste impostazioni sono attivate (se possibile, poiché il modo sincrono non funziona per le immagini che possiedono dimensioni differenti). La funzione &quot;Carica tutta la dimensione dell'immagine &quot; è raccomandata solo per computer veloci, se ne hai uno abilita questa opzione per migliori risultati visivi. </para>
                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setuplighttable.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-editor"
>                 <title
>Impostazioni dell'editor di immagini</title>
                <para
>Come impostazione predefinita l'editor di immagini userà uno sfondo nero dietro le foto quando queste sono visualizzate. Se preferisci un diverso colore di sfondo, puoi sceglierne uno qui. Puoi anche disattivare la barra degli strumenti quando l'editor di immagini è in modalità a schermo intero. </para>
                <para
>Le aree sovraesposte e sottoesposte di un'immagine possono essere indicate con dei colori di segnalazione chiaro e scuro che possono essere definiti qui. Nell'editor si può attivare o disattivare questa modalità di visualizzazione rispettivamente con <keycombo action="press"
><keycap
>F10</keycap
></keycombo
> e <keycombo action="press"
><keycap
>F11</keycap
></keycombo
>.</para>
                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupimageeditor.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-saveimages"
>             <title
>Opzioni di salvataggio delle immagini</title>

                <para
>Quando si fanno modifiche a dei file JPEG, ed essi sono salvati sul disco fisso, il file JPEG deve essere codificato di nuovo. Ogni volta che un file JPEG viene codificato, deve essere presa una decisione sul livello di qualità da applicare. Sfortunatamente il livello di qualità applicata non viene registrato nel file dell'immagine. Ciò vuol dire che l'editor di immagini, quando salva un'immagine modificata, non può usare lo stesso rapporto di qualità dell'immagine originale. Puoi cambiare il livello predefinito della qualità che sarà applicata dall'editor di immagini quando salva le immagini modificate spostando il cursore <guilabel
>Qualità JPEG</guilabel
> (1: bassa qualità, 100: alta qualità e senza compressione). </para>
                <para
>Il sotto-campionamento del colore è la pratica di codificare le immagini implementando più risoluzione per l'informazione di luminanza che per l'informazione del colore. Per piacere leggi <ulink url="http://it.wikipedia.org/wiki/Sotto-campionamento_della_crominanza"
> questo </ulink
> articolo di wikipedia per una spiegazione completa. </para>
                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupsaveimages.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>Con l'opzione <guilabel
>Compressione PNG</guilabel
>, puoi ridurre le dimensioni dei file PNG. Questa operazione non riduce la qualità dell'immagine perché PNG una un algoritmo senza perdita. L'unico effetto è che i dati dell'immagine richiedono più tempo per la compressione e la decompressione. Se hai un computer veloce puoi cambiare questo valore per usare un alto fattore di compressione (1: bassa compressione, 9: alta compressione). </para>

                <para
>Con l'opzione <guilabel
>Comprimi file TIFF</guilabel
>, puoi attivare l'uso dell'algoritmo di compressione <emphasis
>Deflate</emphasis
> per i file delle immagini TIFF. Ciò ridurrà le dimensioni dei file delle immagini TIFF. Non ha nessun effetto sulla qualità delle immagini perché <emphasis
>Deflate</emphasis
> è un algoritmo senza perdita. </para>

                <para
>Con l'opzione <guilabel
>File JPEG 2000 senza perdita</guilabel
> è possibile avere un salvataggio senza perdita o, se è selezionata l'opzione con perdita, la qualità a pari dimensioni del file è molto migliore del formato JPEG normale. Al momento della scrittura, i dati aggiuntivi non sono ancora supportati, ma sono previsti. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-raw-decoder"
>            <title
>Impostazioni della decodifica dei file RAW</title>

                <para
>Nelle prime versioni di &digikam;, l'editor di immagini era solo un visore di fotografie, ma si sta sviluppando rapidamente in uno strumento di manipolazione fotografica molto utile. Questa finestra ti permette di controllare come si comporterà l'editor di immagini. </para>

                <para
><guilabel
>Profondità di colore a 16 bit</guilabel
></para>
                <para
>Se attivato, tutti i file RAW saranno decodificati con una profondità di colore a 16 bit usando una curva gamma lineare. Per evitare la resa di immagini scure nell'editor, si raccomanda di usare la gestione dei colori con questa modalità. Se disattivato, tutti i file RAW saranno decodificati con una profondità di colore a 8 bit con una curva gamma BT.709 e un punto bianco al 99º percentile. Questa modalità è più veloce della decodifica a 16 bit. Nella modalità a 8 bit verrà considerata solo l'impostazione della <guilabel
>Luminosità</guilabel
> (è un limite di dcraw). </para>

                <para
><guilabel
>Interpola RGB come quattro colori</guilabel
></para>
                <para
>L'impostazione predefinita è assumere che tutti i pixel verdi siano uguali. Se i pixel verdi delle righe pari del sensore CCD sono più sensibili alla luce ultravioletta di quelli delle righe dispari, questa differenza causa uno schema a retino nel risultato; usare questa opzione risolve il problema con una perdita di dettaglio minima. In breve, questa opzione sfoca un po' l'immagine, ma elimina i retini 2×2 con il metodo a qualità VNG o i labirinti con il metodo a qualità AHD.</para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setuprawfiledecoding.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
><guilabel
>Usa il bilanciamento del bianco della macchina fotografica</guilabel
></para>
                <para
>Usa le impostazioni di bilanciamento del bianco della macchina fotografica se sono impostate. Altrimenti, applica <guilabel
>Bilanciamento del colore automatico</guilabel
> se questa opzione è impostata.</para>

                <para
><guilabel
>Bilanciamento del colore automatico</guilabel
></para>
                <para
>Usato solo se il bilanciamento del bianco della macchina fotografica non è impostato. L'impostazione predefinita è usare un bilanciamento del colore fisso basato su una scheda bianca fotografata alla luce del sole.</para>

                <para
><guilabel
>Usa i sensori secondari super CCD</guilabel
></para>
                <para
>Solo per le macchine fotografiche Fuji Super CCD SLR. Usa i sensori secondari, in pratica sottoesponendo l'immagine di quattro passi per evidenziare i dettagli delle zone luminose. Per tutti gli altri tipi di macchine fotografiche questa opzione viene ignorata.</para>

                <para
><guilabel
>Zone luminose</guilabel
></para>
                <para
>Questa è la storia delle tre opzioni delle zone luminose, grazie a <ulink url="http://linux.vilars.com/"
>Nicolas Vilars</ulink
>:</para>
                <para
>L'impostazione predefinita è considerare le zone luminose (cioè quelle parti dell'immagine che sono <quote
>bruciate</quote
> a causa dell'incapacità della macchina di catturare le zone luminose) come un semplice e solido bianco (l'opzione <guilabel
>Bianco solido</guilabel
>). Puoi ottenere dei bei risultati con l'opzione <guilabel
>Non trasformare</guilabel
> che dipingerà le zone luminose in diverse tonalità di rosa. Infine, puoi considerare la possibilità di recuperare parti delle informazioni mancanti dalle zone luminose (l'opzione <guilabel
>Ricostruisci</guilabel
>).</para>
                <para
>Ciò è possibile perché i pixel blu tendono a saturare meno velocemente dei verdi e dei rossi. &digikam; e dcraw cercheranno di ricostruire i colori verdi e rossi mancanti dagli altri pixel blu non saturi. Ovviamente è tutta una questione di compromessi tra quanto colore e quanto bianco vuoi.</para>
                <para
>Se selezioni l'opzione <guilabel
>Ricostruisci</guilabel
>, ti sarà data la possibilità di scegliere un livello. Un valore di 3 è un compromesso e può (dovrebbe) essere modificato a seconda dei casi.</para>
                <note
><para
>Un piccolo avvertimento per i pochi curiosi che abbiano letto le pagine del manuale di dcraw: l'autore dice che 5 è il compromesso, 0 il bianco solido e 1 la non trasformazione. Questo avviene perché in &digikam; 0 e 1 sono le opzioni <guilabel
>Bianco solido</guilabel
> e <guilabel
>Non trasformare</guilabel
> nel menu a cascata (se selezioni queste, il cursore dei livelli sarà disattivato). Perciò, il cursore di &digikam; associato all'opzione <guilabel
>Ricostruisci</guilabel
> ti permette di scegliere tra 0 e 7 (invece che tra 0 e 9) dove 3 è il compromesso al posto che 5 nella riga di comando di dcraw.</para
></note>

                <para
><guilabel
>Luminosità</guilabel
> (funziona solo in modalità a 8 bit)</para>
                <para
>Imposta la luminosità secondo i tuoi gusti, ma probabilmente devi aumentarla oltre il valore predefinito di 1. Questo però può essere fatto anche più avanti nelle opzioni dell'immagine nell'editor delle immagini di &digikam;. Dato quanto tempo ci vuole per la demosaicizzazione, non esagerare. </para>

                <para
><guilabel
>Qualità</guilabel
></para>
                <para
>Un algoritmo di <ulink url="http://en.wikipedia.org/wiki/Demosaicing"
>demosaicizzazione</ulink
> è un'elaborazione digitale di un'immagine usata per interpolare un'immagine completa da dei dati grezzi parziali ricevuti dal sensore delle immagini filtrato a colori, presente in molte macchine fotografiche digitali sotto forma di una matrice di pixel colorati. Nota anche come interpolazione CFA o ricostruzione dei colori.</para>
                <para
>&digikam; Dcraw offrono tre alternative: interpolazione bilineare, VNG e AHD. Sembra che la <emphasis
>interpolazione AHD</emphasis
> (sta per <quote
>adattativa orientata all'omogeneità</quote
>) sia la scelta migliore per la qualità secondo alcuni test che ho fatto e l'articolo di chi l'ha implementata. L'<emphasis
>interpolazione VNG</emphasis
> (<quote
>numero variabile di gradienti</quote
>) è stato il primo algoritmo usato da Dcraw, ma ha il difetto di causare artefatti di colore sui bordi. L'interpolazione <emphasis
>bilineare</emphasis
> è interessante se ti serve velocità con un risultato accettabile.</para>

                 <para
><guilabel
>Abilita riduzione dei disturbi</guilabel
></para>
                 <para
>Quando effettui una demosaicizzazione di un'immagine, puoi anche richiedere la riduzione dei disturbi (pagando in velocità). Questa opzione applica un algoritmo di riduzione dei disturbi quando l'immagine è ancora nello spazio dei colori CIE Lab. Siccome il disturbo viene applicato solo al livello di luminosità (la <quote
>L</quote
> di Lab), non dovrebbe sfocare l'immagine come i metodi di riduzione dei disturbi tradizionali in modalità RGB. Quindi, se hai convertito un'immagine RAW sembra disturbata, invece di applicare una riduzione, torna indietro e riconvertila con questa opzione abilitata. I valori predefiniti sono <guilabel
>Soglia</guilabel
>=100. Valori più alti incrementeranno la morbidezza dell'immagine, mentre valori più bassi la diminuiranno. </para>

                <anchor id="CA.anchor"/>
                <para
><guilabel
>Abilitare la correzione della Aberrazione Cromatica (AC)</guilabel
></para>
                <para
>Se conosci la CA delle tue lenti, puoi impostare qui i valori della correzione del blu e del rosso . Questo è certamente il metodo ottimale per la correzione CA perché è fatta durante la conversione dal formato RAW. </para>

           </sect3>

           <sect3 id="setup-iccprofiles"
>            <title
>Configurazione dei profili ICC</title>

              <para
>&digikam; ha la capacità di gestire i colori delle tue immagini. I colori dei file RAW, così come sono, non vengono gestiti dalla fotocamera. La tua macchina fotografica scrive i dati registrati in un formato RAW e lascia a te tutta l'elaborazione. Ogni macchina fotografica ha le sue specifiche per quanto riguarda come registra le informazioni sui colori, quindi dovrai applicare un profilo specifico alle immagini che vuoi elaborare. Riferisciti alla sezione sulla <link linkend="using-iccprofile"
>gestione dei profili di colori ICC</link
> per maggiori dettagli e spiegazioni. </para>
              <para
>Fondamentalmente, un profilo <quote
>mappa</quote
> le informazioni sui colori e spiega come dovrebbero essere resi. Spiega anche a LCMS e &digikam; come tradurre le informazioni dei colori da uno spazio di colori a un altro per mantenere i colori più accurati possibile passando ad ogni possibile mezzo di visualizzazione (stampa, schermo). </para>
                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupiccprofiles.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

              <para
><guilabel
>Comportamento</guilabel
>: chiedi quando si apre un'immagine nell'editor di immagini se avviare lo strumento di gestione dei colori con i file RAW. </para>
              <para
><guilabel
>Cartella dei profili dei colori</guilabel
>: impostalo alla cartella dove salvi tutti i tuoi profili, per esempio <filename
>/usr/share/color/icc</filename
> o <filename
>/home/utente/.color/icc</filename
>. &digikam; scansionerà la cartella all'avvio.</para>
              <para
><guilabel
>Impostazioni dei profili ICC</guilabel
>: qui hai la possibilità di dare delle scelte <quote
>predefinite</quote
> per i tuoi profili. Tutto potrà essere riadattato più avanti, all'apertura di un file RAW.</para>
              <itemizedlist>

                <listitem
><para
>La vista di gestione dei colori è un'alternativa all'uso di <application
>Xcalib</application
> o <application
>Argyll</application
>. Sarà gestito solo il colore dell'immagine, non di tutto lo schermo! </para
></listitem>

                <listitem
><para
>Devi fornire un profilo di spazio di lavoro (profili lineari come sRGB, ECI-RGB, LStar-RGB, Adobe-RGB o CIE-RGB). Se vuoi stampare le immagini, potresti preferire Adobe-RGB; se è solo per la pubblicazione sul Web, è meglio sRGB (Adobe-RGB verrà visualizzato con colori non netti in programmi non abilitati alla gestione dei colori come i browser Web). Però puoi sempre cambiarlo in seguito (attribuendo un altro profilo), quindi Adobe-RGB è una buona scelta per salvare e gestire le immagini perché lo puoi sempre convertire a sRGB prima di produrre una foto per il tuo blog.</para
><para
>Non usare profili non lineari perché cambieranno il bilanciamento dei colori.</para>
                </listitem>

                <listitem
><para
>Il profilo di input dovrebbe corrispondere al modello e al produttore della fotocamera che usi. 'Non tutti i profili sono creati uguale', ce ne sono alcuni che non hanno incluso la correzione per la gamma/mappatura delle tonalità (Canon). Per ora, dcraw non corregge la gamma per la conversione a 16 bit di profondità, che significa che tu devi mappare i toni da te. </para
></listitem>

                <listitem
><para
>Ci sono altre opzioni come il profilo di prova software, che ti permette di emulare come l'immagine risulterà su un dispositivo particolare (posto che tu ne abbia il profilo). È utile prima di stampare nel caso che la stampante abbia un gamut più ristretto della macchina fotografica e alcuni colori potrebbero essere saturi. Potresti correggere questo problema manualmente invece di affidarti all'algoritmo <quote
>cieco</quote
> della stampante.</para
></listitem>

              </itemizedlist>

              <para
>Per la maggior parte delle fotocamere è abbastanza ovvio che profilo di colore propongono per il modello che hai in mano, non così per le Canon. Qui c'è una tabella degli abbinamenti fotocamera/profili, ovviamente non è perentorio: </para>
              <informaltable
><tgroup cols="2">
                <thead
><row>
                    <entry
>Digitale</entry>
                    <entry
>Serie di profilo</entry>
                    </row
></thead>
                    <tbody>
                        <row
>   <entry
>Canon 1D mark II</entry
>     <entry
>6051</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 1D mark II</entry
>     <entry
>6111</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 1Ds</entry
>            <entry
>6021</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 1Ds mark II</entry
>    <entry
>6081</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 5D</entry
>      <entry
>6091</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 10D</entry
>     <entry
>6031</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 20D</entry
>     <entry
>6061</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 30D</entry
>     <entry
>6112</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 40D</entry
>     <entry
>6101</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 300D</entry
>    <entry
>6031</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 350D</entry
>    <entry
>6111 o 6071</entry
>      </row>
                        <row
>   <entry
>Canon 400D</entry
>    <entry
>6131</entry
>      </row>
                     </tbody>
                  </tgroup>
              </informaltable>
              <para
>L'estensione per il profilo Canon tradisce lo stile dell'obiettivo: F sta per Faithful Style (fedele), L sta per Landscape (panorama), N per Neutral (neutrale). P per Portrait (ritratto), S per Standard. </para>

              <para
>Qui tu trovi un tipico scenario di  <link linkend="raw-workflow"
>procedura RAW</link
> </para>
            </sect3>

            <sect3 id="setup-kipiplugins"
>            <title
>Impostazioni dei plugin di Kipi</title>

                <para
>Kipi è l'interfaccia dei plugin per le immagini di &kde;. È un'interfaccia supportata da un certo numero di applicazioni di visualizzazione e modifica delle immagini di &kde;. Con questa interfaccia, &digikam; può sfruttare molti plugin scritti per funzionare con qualsiasi applicazione che implementi l'interfaccia Kipi. </para>

               <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupkipiplugins.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>Se il tuo sistema operativo ha installato i plugin di Kipi, vedrai un elenco di plugin disponibili. Seleziona quelli che vuoi usare, ed essi saranno caricati in &digikam;. I plugin appariranno come nuove voci dei menu nella barra dei menu principale e nel menu contestuale delle miniature. </para>

                <para
>Le scorciatoie da tastiera per le azioni effettuate dai plugin possono essere impostate dal menu <menuchoice
><guimenu
>Impostazioni</guimenu
> <guimenuitem
>Configura le scorciatoie...</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>

                <para
>Per maggiori informazioni sui plugin di Kipi, puoi consultare il progetto Kipi a <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>http://www.kipi-plugins.org</ulink
> o <ulink url="help:/kipi-plugins/index.html"
>il manuale dei plugin di Kipi</ulink
>. </para>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-slideshow"
>              <title
>Configurazione delle presentazioni</title>
                <para
>La configurazione delle presentazioni dovrebbe essere semplice da capire. Il cursore superiore regola il tempo tra le transizioni tra immagini; di solito 4-5 secondi vanno bene. Le altre caselle abilitano o disabilitano la visualizzazione dei dati aggiuntivi in fondo alle immagini della presentazione.</para>
                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupslideshow.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>
            </sect3>

            <sect3 id="setup-camera"
>                 <title
>Impostazioni dell'interfaccia della macchina fotografica</title>

                <para
>Le impostazioni delle macchine fotografiche mostrano, a sinistra, l'elenco delle macchine fotografiche attualmente supportate. A destra in alto c'è un pulsante di riconoscimento automatico, per cercare di identificare la macchina fotografica digitale collegata al computer (prima assicurati che la macchina fotografica sia accesa, collegata al computer e in modalità di visualizzazione immagini). Sotto ci sono le impostazioni sulle porte: quelle attualmente supportate sono seriale, USB, e il supporto di massa su USB e FireWire. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupcamera.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <anchor id="cameraselection.anchor"/>

                <para
>Facendo clic su una macchina fotografica nell'elenco a sinistra, verranno visualizzate le porte supportate che si possono selezionare. Se c'è solo una porta supportata, verrà selezionata automaticamente. In fondo a destra c'è una casella per indicare il percorso esatto nel caso di una porta seriale. Nota che l'interfaccia USB non richiede di specificare nessun percorso. Se non trovi la tua macchina fotografica nell'elenco, puoi provare a usare un dispositivo generico di memoria di massa selezionando l'elemento <guilabel
>Macchina fotografica montata</guilabel
> nell'elenco. </para>

                <para
>In fondo è dove imposti il percorso per una macchina fotografica con supporto di massa USB o FireWire (IEEE-1394 o i-link). Questo riquadro si attiva quando selezioni una macchina fotografica USB o FireWire nell'elenco delle macchine. Devi inserire qui il percorso dove monterai la macchina, normalmente <filename
>/mnt/camera</filename
> o <filename
>/mnt/removable</filename
>. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupaddcamera.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

                <para
>Per poter usare la tua macchina fotografica digitale con &digikam;, connetti la macchina al computer, mettila in modalità di visualizzazione e accendila. </para>

                <para
>Prova a vedere se &digikam; può rilevare automaticamente la macchina fotografica; se no, puoi impostare il modello e la porta della macchina fotografica manualmente. Una volta che hai configurato la macchina fotografica, vai al menu <guimenu
>Macchina fotografica</guimenu
> nell'interfaccia principale, e vedrai la macchina fotografica elencata nel menu. </para>

                <note
><para
>Puoi scegliere qualsiasi titolo che vuoi per la macchina fotografica nella configurazione, e questo titolo sarà usato nel menu <guimenu
>Macchina fotografica</guimenu
> nella finestra principale. Se hai più di una macchina fotografica, puoi aggiungerle attraverso questa interfaccia di configurazione. </para
></note>

            </sect3>

            <sect3 id="setup-miscellaneous"
>          <title
>Impostazioni varie</title>

                <para
>Con l'impostazione <guilabel
>Conferma quando cestini gli elementi</guilabel
> puoi impostare la verbosità di &digikam; quando elimini una fotografia o un album. Vedi le sezioni <link linkend="using-deleteimage"
>Eliminare una fotografia</link
> e <link linkend="using-deletealbum"
>Eliminare un album</link
> per maggiori dettagli. </para>

                <para
>Le modifiche fatte con la barra laterale destra possono essere applicate silenziosamente da &digikam; quando si imposta l'opzione <guilabel
>Applica le modifiche nella barra laterale destra senza chiedere conferma</guilabel
>. Altrimenti, le modifiche devono essere applicate premendo il pulsante <guilabel
>Applica le modifiche</guilabel
>. </para>

                <para
>Puoi anche disattivare la visualizzazione della schermata di avvio di &digikam;. Ciò potrebbe leggermente accelerare il caricamento di &digikam;. </para>

                <anchor id="rescan-items"/>
                <para
>L'opzione <guilabel
>Cerca nuovi elementi all'avvio</guilabel
> costringerà &digikam; a cercare gli elementi aggiunti o rimossi nell'albero della libreria degli album tra le sessioni di &digikam;. Ciò potrebbe rallentare l'avvio di &digikam;. Se sono stati rimossi degli elementi dalla libreria degli album, &digikam; ti chiederà conferma prima di rimuovere definitivamente i riferimenti agli elementi dalla banca dati. </para>

                <para>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupmisc.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                </para>

            </sect3>

        </sect2>

        <sect2 id="setuptheme"
>        <title
>La configurazione dei temi</title>

            <para
>Gli schemi dei colori sono dati come temi per personalizzare l'interfaccia principale di &digikam; per adattarsi ai tuoi gusti. Per accedere a queste impostazioni seleziona <menuchoice
><guimenu
>Impostazioni</guimenu
><guimenuitem
>Temi</guimenuitem
></menuchoice
> dalla barra dei menu, e seleziona il tema da usare. Sotto è mostrata un'anteprima dei temi disponibili: </para>

            <informaltable
><tgroup cols="2">

            <thead
><row>
                <entry
>Anteprima</entry>
                <entry
>Nome del tema</entry>
            </row
></thead>

            <tbody>
                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemeclean.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Pulito </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemedark.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Scuro </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemedefault.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Predefinito </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemedessert.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Dessert </entry>
                </row>


                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemedigicasa.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Digicasa </entry>
                </row>


                <row>
                    <entry>
                     <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemedreary.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Tetro </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthememarine.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Marino </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemeorangecrush.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Arancia spremuta </entry>
                </row>

                <row>
                    <entry>
                    <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;setupthemesandy.png" format="PNG"/> </imageobject
></inlinemediaobject>
                    </entry>

                    <entry
>Sabbioso </entry>
                </row>

            </tbody>

            </tgroup
></informaltable>

            <note
><para
>Le impostazioni dei temi sono implementate con un semplice file di testo. Se sei interessato a creare un nuovo tema per &digikam;, puoi trovare maggiori informazioni in questa <ulink url="http://www.digikam.org/themeguide.html"
>esercitazione</ulink
>. </para
></note>

        </sect2>

    </sect1>

</chapter>

<!-- ****************************************************************************************** -->

<chapter id="image-editor"
>     <title
>L'editor di immagini</title>

 <sect1 id="using-imageeditor"
>        <title
>Introduzione all'editor di immagini</title>
      <anchor id="imageeditor.anchor"/>

        <sect2 id="imageeditor-window"
> <title
>La finestra dell'editor di immagini</title>
            <para
>&digikam; incorpora un editor di immagini veloce con alcuni strumenti di modifica semplici ma potenti. Puoi usare l'editor di immagini per vedere le tue foto e fare correzioni o modifiche. L'editor di immagini può essere raggiunto facendo clic su una miniatura nella finestra delle immagini, o facendo clic destro su una miniatura e selezionando <guilabel
>Modifica</guilabel
> dal menu contestuale. </para>

            <para
>L'editor di immagini ti dà una serie di strumenti che ti permettono di correggere una foto. Alcuni di questi strumenti sono forniti come plugin di &digikam;, quindi potrebbero non essere già disponibili nella tua distribuzione. Vedi la <link linkend="setup-kipiplugins"
>sezione sulla configurazione dell'editor di immagini</link
> per maggiori dettagli sui plugin di Kipi. </para>

            <example
>  <title
>La finestra dell'editor di immagini</title>
                <screenshot
><screeninfo
>La finestra dell'editor di immagini</screeninfo
><mediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;editorpreview.png" format="PNG"/> </imageobject
></mediaobject
></screenshot>
            </example>

            <para
>L'editor di immagini ha solo una finestra principale con: <itemizedlist>

                <listitem
><para
>Una barra di stato, in basso, che mostra il nome del file, il numero del file attuale, il livello di ingrandimento attuale, e le dimensioni dell'immagine attuale. </para
></listitem>

                <listitem
><para
>Una barra dei menu in cima, e sotto di essa una barra degli strumenti che dà accesso rapido ad alcune funzioni di uso comune. </para
></listitem>

            </itemizedlist>
            </para>

            <para>
                <inlinemediaobject>
                    <imageobject
><imagedata fileref="&path;editortoolbar.png" format="PNG"/></imageobject>
                    <textobject
> <phrase
>La barra degli strumenti dell'editor di immagini</phrase
> </textobject>
                </inlinemediaobject>
            </para>

            <para>

            <orderedlist>

                <listitem
><para
>Prima immagine dell'album attuale.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Immagine precedente.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Immagine successiva.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Ultima immagine dell'album attuale.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Salva l'immagine modificata.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Annulla l'ultima azione.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Rifai l'ultima azione.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Ripristina l'immagine attuale dal disco.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Ingrandisci l'immagine.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Rimpicciolisci l'immagine.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Commuta l'ingrandimento automatico (se attivato, l'immagine riempirà la finestra).</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Ruota l'immagine attuale.</para
></listitem>

                <listitem
><para
>Taglia l'immagine nell'area selezionata.</para
></listitem>

            </orderedlist>

            </para>
          </sect2>

        <sect2
>       <title
>Ripristinare l'immagine originale</title>

            <para
>Le funzioni di modifica dell'editor di immagini effettueranno modifiche sulla fotografia. Nessuna delle funzioni cambierà la fotografia originale a meno che tu selezioni <menuchoice
><guimenu
>File</guimenu
><guimenuitem
>Salva</guimenuitem
></menuchoice
> o faccia clic sul pulsante <guilabel
>Salva</guilabel
> nella barra degli strumenti. Nota che, una volta che hai salvato la versione modificata, non puoi recuperare la fotografia originale. </para>

            <para
>Potresti preferire fare una copia della tua foto prima di farci modifiche. Puoi usare <menuchoice
><guimenu
>File</guimenu
><guimenuitem
>Salva con nome...</guimenuitem
></menuchoice
> per salvare una copia di lavoro. </para>

            <para
>In qualsiasi momento <emphasis
>prima</emphasis
> di salvare la fotografia, puoi ripristinare l'immagine originale selezionando <menuchoice
><guimenu
>File</guimenu
><guimenuitem
>Annulla</guimenuitem
></menuchoice
> o facendo clic sul pulsante <inlinemediaobject
><imageobject
><imagedata fileref="&path;editrevertbutton.png" format="PNG"/></imageobject
><textobject
><phrase
>Il pulsante di annullamento dell'editor di immagini</phrase
></textobject
></inlinemediaobject
> <guilabel
>Annulla</guilabel
> dell'editor di immagini. Perderai ogni modifica effettuata sulla fotografia dal suo salvataggio. </para>

        </sect2>

        <sect2
>       <title
>Annullare o rifare le azioni</title>

            <para
>Praticamente tutto quello che puoi fare nell'editor di immagini può essere annullato o rifatto. Puoi annullare l'azione più recente scegliendo <menuchoice
><guimenu
>Modifica</guimenu
><guimenuitem
>Annulla</guimenuitem
></menuchoice
>, e rifarla con <menuchoice
><guimenu
>Modifica</guimenu
><guimenuitem
>Rifai</guimenuitem
></menuchoice
>. </para>

            <para
>Se ciò viene fatto spesso, dovresti memorizzare le scorciatoie da tastiera: <keycombo
>&Ctrl;<keycap
>Z</keycap
></keycombo
> per annullare e <keycombo
>&Ctrl;&Shift;<keycap
>Z</keycap
></keycombo
> per rifare un'azione. </para>

            <para
>Devi premere il &LMB; sull'icona di <guilabel
>Annulla</guilabel
> o <guilabel
>Rifai</guilabel
> nella barra degli strumenti e tenerlo premuto per un po' per far apparire un menu contestuale. Se scegli uno degli elementi del menu, tutte le azioni di <guilabel
>Annulla</guilabel
> o <guilabel
>Rifai</guilabel
> fino a quella scelta saranno annullate o rifatte. </para>

        </sect2>

        <sect2
>       <title
>Spostarsi tra le foto</title>

            <para
>Una volta che hai avviato l'editor di immagini puoi spostarti tra le foto nella stessa vista da cui sei partito usando i pulsanti di navigazione sulla barra degli strumenti, <keycap
>PgSu</keycap
>, <keycap
>PgGiù</keycap
> o le voci nel menu <guilabel
>File</guilabel
>. Se hai fatto dei cambiamenti alla fotografia attuale, ti sarà chiesto se la vuoi salvare. </para>

        </sect2>

        <sect2
>       <title
>Cambiare la vista</title>

            <para
>Puoi ingrandire  e rimpicciolire una fotografia usando la combinazione <keycombo action="press"
>&Ctrl;<keycap
>rotellina del mouse</keycap
></keycombo
>, le icone del menu strumenti o le voci del menu Vista. </para>
            <para
>Per adattare una foto alle dimensioni della finestra usa il pulsante <guilabel
>Ingrandimento auto adattativo</guilabel
> sulla barra degli strumenti. <inlinemediaobject>
                <imageobject
><imagedata fileref="&path;editorautosizebutton.png" format="PNG"/></imageobject>
                <textobject
> <phrase
>Il pulsante di ingrandimento adattativo dell'editor di immagini</phrase
> </textobject>
            </inlinemediaobject>
            </para>

            <para
><menuchoice
><guimenu
>Visualizza</guimenu
><guimenuitem
>Modalità schermo intero</guimenuitem
></menuchoice
> visualizzerà la foto usando la modalità a schermo intero. Puoi tornare alla vista normale premendo il tasto <keycombo
>&Esc;</keycombo
>. Come impostazione predefinita, la barra degli strumenti viene ancora visualizzata, anche in modalità a schermo intero. Se preferisci che non venga visualizzata, puoi disattivarla nella finestra di configurazione di &digikam;, accessibile dalla finestra principale, vedi <link linkend="setup-editor"
>la sezione sulla configurazione dell'editor di immagini</link
>. </para>

         </sect2>

        <sect2
>       <title
>Stampare le immagini</title>

            <para
>Quando vuoi stampare l'immagine attuale dall'editor di immagini, seleziona <menuchoice
><guimenu
>File</guimenu
><guimenuitem
>Stampa immagine</guimenuitem
></menuchoice
> (&Ctrl;+P) e otterrai la finestra di stampa comune di &kde;, dove puoi regolare le impostazioni prima di stampare la fotografia. </para>

            <para
>Per maggiori informazioni sulle impostazioni di stampa avanzate, consulta il <ulink url="help:/kdeprint/index.html"
>manuale di stampa di &kde;</ulink
>. </para>

           <para
>Dalla vista della finestra principale puoi stampare singole immagini o intere serie. Si possono stampare intere pagine di miniature che selezioni. Tutto quello che devi fare è selezionare le immagini nel modo normale e richiamare <menuchoice
><guimenu
>Immagine</guimenu
><guimenuitem
>Assistente di stampa</guimenuitem
></menuchoice
>. Poi segui le istruzioni e le scelte da fare. </para>
         </sect2>

    </sect1>
&doc-photo-editing; &doc-color-management; </chapter>

<!-- *********************************************************************** -->
&doc-menu-descriptions;

<!-- *********************************************************************** -->

&doc-credits-annexes;

<appendix id="installation"
>        <title
>Installazione</title>

<sect1 id="getting-kapp"
>                <title
>Come ottenere &digikam;</title>

<para
>Il sito web per &digikam; si trova su <ulink url="http://www.digikam.org"
>http://www.digikam.org</ulink
>. Per favore controllalo regolarmente per avere le ultime notizie su  &digikam;. Si può ottenere &digikam; in formato compilato e sorgente da <ulink url="http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=42641"
>http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=42641</ulink
>. </para>

<para
>Puoi pure ottenere il codice sorgente dei moduli <emphasis
>digikam</emphasis
> e  <emphasis
>kipi</emphasis
> dal deposito SVN di &kde; Extragear così: <screen width="40"
><prompt
>%</prompt
> <userinput
>svn co -N svn://anonsvn.kde.org/home/kde/trunk/extragear/graphics</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>cd graphics</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>svn up digikam</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>svn co svn://anonsvn.kde.org/home/kde/branches/KDE/3.5/kde-common/admin</userinput
>
</screen>

</para>

<para
>Le ultime "istantanee" del SVN possono essere scaricate da questo &URL; <ulink url="ftp://ftp.kde.org/pub/kde/unstable/snapshots/"
> ftp://ftp.kde.org/pub/kde/unstable/snapshots/</ulink
>. </para>

</sect1>

<sect1 id="requirements"
>                <title
>Requisiti</title>

<para
>Per usare con successo &digikam; hai bisogno degli elementi seguenti: <itemizedlist
> <listitem
><para
>AutoConf 
>= 2.5 <ulink url="http://www.gnu.org/software/autoconf"
>GNU autoconf</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>AutoMake 
>= 1.7.0 <ulink url="http://www.gnu.org/software/automake"
>GNU automake</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>&kde; 3.x <ulink url="http://www.kde.org"
>&kde; Home Page</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libqt 
>= 3.3.x <ulink url="http://www.trolltech.com"
>Trolltech</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libsqlite 
>= 3.x <ulink url="http://www.sqlite.org"
>SQlite3</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>gphoto2 
>= 2.x <ulink url="http://www.gphoto.org"
>Gphoto Home Page</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libgdbm 
>= 1.8.0</para
></listitem
> <listitem
><para
>libkipi 
>= 0.1 <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>www.kipi-plugins.org</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libkexiv2 
>= 0.1 <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>www.kipi-plugins.org</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libdcraw 
>= 0.1.5 <ulink url="http://www.kipi-plugins.org"
>www.kipi-plugins.org</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libtiff 
>= 3.6.x (
>=3.8.2 raccomandato) <ulink url="http://www.remotesensing.org/libtiff"
>www.remotesensing.org</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libpng 
>= 1.2.0 <ulink url="http://www.libpng.org/pub/png/libpng.html"
>www.libpng.org</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>liblcms 
>= 1.14.x <ulink url="http://www.littlecms.com"
>Little CMS Home Page</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>libjasper 
>= 1.7 <ulink url="http://www.ece.uvic.ca/~mdadams/jasper"
>sito di Jasper</ulink
></para
></listitem
> <listitem
><para
>exiv2 
>= 0.12 (
>=0.14 raccomandato) <ulink url="http://www.exiv2.org"
>Exiv2.org</ulink
></para
></listitem
> </itemizedlist
> Tutte le dipendenze di librerie richiedono che i pacchetti di sviluppo e binari siano installati nel tuo computer per compilare &digikam;. </para>

<para
>Molto probabilmente il fornitore della tua distribuzione potrebbe avere già i pacchetti e fornito questi pacchetti. </para>

</sect1>

<sect1 id="compilation"
>                 <title
>Compilazione e installazione</title>

<para
>Per compilare e installare &digikam; sul tuo sistema, scrivi i seguenti comandi nella cartella base dei moduli di <emphasis
>libkipi</emphasis
> e<emphasis
>digikam</emphasis
>: <screen width="40"
><prompt
>%</prompt
> <userinput
>export WANT_AUTOCONF_2_5=1</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>export KDEDIR=KDE_installation_dir_on_your_system</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>export 
    PKG_CONFIG_PATH=$PKG_CONFIG_PATH:/path/to/installation/lib/pkgconfig</userinput
>    
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>make -f Makefile.cvs</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>./configure</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>make</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>su</userinput>
    <prompt
>%</prompt
> <userinput
>make install</userinput
>
</screen>
</para>

<note>
<title
>Note importanti</title>

<para
>Lo stadio 3 è richiesto se stai installando libkipi/libkexiv2 in una locazione non standard e devi lasciare pkg-config sapere dei loro percorsi. </para>

<para
>Opzioni più specifiche di compilazione e d'installazione possono essere passate allo script <emphasis
>configure</emphasis
>. Digita <userinput
>./configure --help</userinput
> alla linea di comando per vedere queste opzioni. </para>

<para
>Abilita l'opzione <emphasis
>--enable-debug=full</emphasis
> con lo script <emphasis
>configure</emphasis
> per fornire un rapporto di bug pieno di informazione. </para>

<para
>Poiché &digikam; dipende da <emphasis
>libkipi</emphasis
> e <emphasis
>libkexif</emphasis
>, devi compilare queste librerie prima di &digikam;. </para>

</note>

<para
>Dato che &digikam; utilizza autoconf e automake, non dovresti avere problemi nel compilarlo. Se finisci in difficoltà, per favore riporta la tua esperienza a <email
>digikam-users@kde.org</email
>. </para>

</sect1>

</appendix>

&documentation.index;

</book>