<html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8"/> <title>Importare disegni vettoriali</title> </head> <body> <h2>Importare disegni vettoriali</h2> <h3>Formati importabili</h3> <p>Diamo una breve descrizione dei formati vettoriali che Scribus è attualmente in grado di importare:</p> <ul> <li><b>AI (Adobe Illustrator)</b>: il formato (o, più precisamente, i formati) nativi di Illustrator. Le versioni meno recenti di AI sono sostanzialmente file EPS con alcune caratteristiche aggiuntive specifiche di Illustrator. A partire da Illustrator 9, AI è basato sul PDF, e come il suo predecessore vi aggiunge alcune informazioni specifiche del programma. L'importazione di file AI è ancora sperimentale, ma nella maggior parte dei casi funziona molto bene. Uno dei vantaggi principali del filtro di importazione AI (e anche di quello EPS) è che Scribus carica correttamente i colori spot definiti nei file AI ed EPS. Se un file AI basato sul formato PDF viene aperto direttamente (cioè con <i>File > Apri</i>), Scribus importa anche i <a href="layers.html">livelli AI/PDF</a>.</li> <li><b>EPS (Encapsulated PostScript)</b>: probabilmente il formato grafico più diffuso nella prestampa, è un sottoinsieme dello standard PostScript. Vedi la pagina sull'<a href="importhints1.html">importazione EPS</a> per maggiori informazioni.</li> <li><b>PS (PostScript)</b>: un linguaggio di descrizione pagina sviluppato dalla Adobe Systems, che è alla base di quasi tutte le moderne attività di stampa. Anche il formato PDF è derivato dal PostScript. Poiché i file PostScript possono contenere più di una pagina, l'importazione in Scribus può non dare il risultato atteso.</li> <li><b>FIG (Xfig)</b>: è il formato nativo del programma di disegno Xfig per sistemi UNIX. Xfig ha una lunga vita; è poco diffuso tra i grafici, ma è ampiamente usato per disegni tecnici o diagrammi in ambienti scientifici, come le università. Il formato è ben documentato, e l'importazione in Scribus funziona perfettamente.</li> <li><b>Scalable Vector Graphics (SVG)</b>: uno standard aperto molto diffuso per la grafica vettoriale a due dimensioni. Vedi la pagina sull'<a href="scribus-svg.html">importazione SVG</a> per maggiori informazioni.</li> <li><b>SXD (OpenOffice.org Draw 1) e ODG (OpenDocument Graphics)</b>: questi sono i formati vettoriali utilizzati da OpenOffice.org e da altri programmi di produttività open source. Il disegno in Open Office funziona in modo abbastanza diverso rispetto al tipico programma di grafica vettoriale, e i formati contengono molte caratteristiche (come i connettori automatici) poco adatte per l'uso nella stampa. Di conseguenza l'importazione in Scribus funziona solo parzialmente. Vedi <a href="importhints3.html">Scribus e OpenOffice.org/OpenDocument</a> per possibili soluzioni alternative.</li> <li><b>WMF (Windows Metafile)</b>: un formato vettoriale usato da molti pacchetti di applicazioni per l'ufficio e anche dal visualizzatore appunti di Windows. Di solito i professionisti della creatività rifiutano di servirsi del formato WMF, che però è usato dalla maggior parte delle raccolte di clip art“ da ufficio”. Il filtro WMF è presente in Scribus in modo da permettere l'importazione di questi disegni vettoriali semplici.</li> <li><b>PICT (Macintosh Picture)</b>: il formato per file grafici utilizzato da Mac OS, simile al WMF di Windows. Può contenere dati sia bitmap sia vettoriali.</li> <li><b>CVG (Calamus Vector Graphic)</b>: un formato vettoriale semplice usato dal vecchio programma di desktop publishing Calamus. Le immagini in questo formato sono solo in toni di grigio.</li> <li><b>SHAPE (Dia Shapes) e SML (Kivio Shape)</b>: forme vettoriali di base utilizzate dalle applicazioni per diagrammi Dia e Kivio. Sono solo in toni di grigio o RGB.</li> </ul> <h3>Come funziona</h3> <p>L'importazione di disegni vettoriali in Scribus è piuttosto diversa rispetto alla maggior parte degli altri programmi di desktop publishing, ed è anche un'eccezione al “modello a cornici” usato per quasi ogni altra cosa in Scribus.</p> <p>Quando importate un disegno vettoriale con il comando <i>File > Importa > Carica file vettoriale</i>, i dati vettoriali del file originale vengono convertiti in oggetti vettoriali nativi di Scribus. Il vantaggio principale di quest'approccio è che le immagini vettoriali importate restano pienamente modificabili in Scribus, e ciò è utile anche se non intendete usare Scribus come editor vettoriale. Ad esempio, il rispetto di specifiche tecniche pubbliche, come quelle per EPS o SVG, è molto variabile a seconda dei diversi programmi, o anche di diverse versioni dello stesso programma. L'importazione di file come oggetti vettoriali nativi permette di apportare correzioni (come chiudere curve, ecc.) in modo facile e veloce. Inoltre rende possibile modificare facilmente i colori delle immagini importate (vedi sotto).</p> <p>L'approccio di Scribus per l'importazione vettoriale tuttavia ha un costo, e dovreste valutare attentamente se siete disposti a pagarlo, o se è meglio per voi esportare un'immagine dal programma originario come bitmap e importarla in Scribus in una <a href="WwImages.html">cornice immagine</a>. Per cominciare, come noterete quando tentate di caricare un file vettoriale complesso, l'importazione può richiedere molto tempo, poiché Scribus potrebbe dover creare centinaia o perfino migliaia di oggetti vettoriali nativi. Inoltre, la creazione di tutti questi oggetti genera un evento Annulla/Ripristina per ciascun oggetto; potete rendere l'importazione un po' più veloce disabilitando la funzione Annulla/Ripristina prima di importare un disegno vettoriale complesso. Analogamente, il ridimensionamento o lo spostamento di un disegno complesso implica la modifica delle proprietà di tutti gli oggetti che compongono il disegno, e se il vostro computer non ha abbastanza memoria per completare l'operazione, Scribus potrebbe anche andare in errore e chiudersi.</p> <p>Un problema simile si può incontrare quando i <a href="color1.html">colori</a> utilizzati in un disegno sono numerosi. Scribus importa i colori di tutti gli oggetti che compongono il disegno (vedi sotto), e questo può risultare in un elenco di colori interminabile. Come prima, dovreste valutare se vi conviene usare quest'approccio.</p> <p>Infine, ogni disegno che consiste di più di un oggetto vettoriale (cioè, quasi ogni disegno) viene importato come <i>gruppo</i> di oggetti, e il flusso di testo intorno ai gruppi non funziona. Questo significa che dovete disegnare un'apposita <a href="WwShapes.html">forma</a> intorno al disegno e far scorrere il testo intorno ad essa.</p> <h3>Modificare i disegni vettoriali importati</h3> <p>L'uso degli strumenti vettoriali di Scribus è spiegato in <a href="EditingShapes.html">Modificare forme</a>. Ma, come noterete dopo l'importazione di un disegno vettoriale, questi strumenti inizialmente non sono attivi: il motivo è che il disegno è stato importato come <i>gruppo</i> di oggetti vettoriali. Quindi dovete prima <i>separarli</i>. Questo si può fare con il comando “Separa” nel menù “Elemento”, nel menù contestuale del disegno oppure con i tasti di scelta rapida Ctrl+Maiusc+G:</p><br> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/vectimp1.png" title="Il comando “Separa”" alt="Il comando “Separa”" /></td></tr></table><br> <p>Più un disegno importato è complesso, più è probabile che sia necessario applicare l'operazione di separazione parecchie volte, poiché il disegno probabilmente comprenderà diversi sottogruppi.</p> <p>Lo svantaggio di quest'approccio è che scompone l'intero disegno, anche se volete modificarne soltanto una piccola parte; se in seguito volete spostare o ridimensionare l'intero disegno, dovete raggruppare di nuovo tutte le sue parti. Fortunatamente in Scribus vi è un potente strumento che può soccorrervi in questa situazione, e cioè lo “schema documento” (lo trovate nel menù <i>Finestre</i>). La sua finestra elenca tutti gli elementi che fanno parte del documento, ordinati per pagina. Qui potete selezionare singole parti del gruppo importato, e se siete fortunati, l'autore del disegno ha assegnato nomi significativi ai rispettivi elementi, anche se non tutti i programmi e formati di file permettono di farlo. Scribus passa a ciascun elemento selezionato, e indica la selezione colorando in rosso il bordo della cornice dell'elemento:</p> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/vectimp2.png" title="Uso dello schema documento per selezionare elementi in oggetti raggruppati" alt="Uso dello schema documento per selezionare elementi in oggetti raggruppati" /></td></tr></table><br> <p>Potete usare il menù contestuale nello schema documento per separare dal resto del gruppo l'elemento selezionato, con il comando “Separa”. Come spiegato prima, potrebbe essere necessario usare questo comando più di una volta, se il disegno contiene gruppi distribuiti su più livelli. Alla fine vedrete l'elemento come voce distinta nello schema documento:</p><br> <table width="100%"> <tbody> <tr> <td align="center"><img src="images/vectimp4.png" title="L'elemento “path13122” è stato separato dal gruppo “svg1061”, un file SVG importato." alt="L'elemento “path13122” è stato separato dal gruppo “svg1061”, un file SVG importato." /></td> </tr> <tr> <td><div align="center"><i>L'elemento “path13122” è stato separato dal gruppo “svg1061”, che è un file SVG importato.</i></div></td> </tr> </tbody> </table> <h3>Colori a tinta unita nei disegni vettoriali importati</h3> <p>Una conseguenza del modo con cui Scribus importa i file vettoriali è che tutti colori contenuti nel disegno vengono aggiunti all'elenco dei colori del documento. A seconda della complessità del disegno e del numero di file importati, l'elenco può diventare piuttosto lungo, e a seconda del formato del file sorgente e dagli spazi di colore utilizzati, i nomi dei colori potrebbero essere poco significativi:</p> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/vectimp3.png" title="Colori importati da un disegno vettoriale (SVG)" alt="Colori importati da un disegno vettoriale (SVG)" /></td></tr></table><br> <p>Tutto questo può suscitare un po' di confusione in alcuni utenti, ma vi sono alcuni accorgimenti che rendono le cose un po' più facili. In primo luogo, Scribus non duplica i colori, cioè se in un disegno importato è presente un colore i cui valori numerici corrispondono a quelli di un colore esistente, il colore importato sarà “abbinato” a esso. Questo avviene anche per i colori spot. In secondo luogo, Scribus è in grado di gestire i <a href="color1.html">colori denominati</a>, quindi se un programma vettoriale e il formato del file possono salvare i nomi dei colori, essi saranno importati:</p><br> <table width="100%"> <tbody> <tr> <td align="center"><img src="images/vectimp5.png" title="Xfig utilizza un nome per identificare ciascun colore, e Scribus importa i colori denominati." alt="Xfig utilizza un nome per identificare ciascun colore, e Scribus importa i colori denominati." /></td> </tr> <tr> <td><div align="center"><i>Xfig utilizza un nome per identificare ciascun colore, e Scribus importa i colori denominati.</i></div></td> </tr> </tbody> </table> <br> <p>Se cancellate un disegno importato, i suoi colori non vengono eliminati automaticamente dall'elenco dei colori, poiché è difficile stabilire se sono stati “abbinati” o se sono in uso da parte di altri oggetti. Ma questo non è un problema, perché dopo aver cancellato il disegno, potete aprire il pannello di gestione dei colori (<i>Modifica >Colori</i>) e fare clic su “Elimina inutilizzati”: questo comando eliminerà dall'elenco tutti i colori non utilizzati da alcun elemento del documento.</p> <p>Un esempio che mostra l'utilità dell'importazione dei colori è la funzione “Sostituisci colori”. Supponiamo che stiate lavorando con un logo che dovrà avere diversi colori in diversi documenti. Con la funzione “Sostituisci colori”, potete lavorare con un singolo file sorgente: importate il logo nel documento, e sostituite uno o più dei colori del logo in base a quanto necessario per ciascun documento. E a proposito di loghi: spesso richiedono di usare un colore spot. Se avete creato o modificato il logo in un programma che non gestisce i colori spot, potete caricare il disegno in Scribus e usare il comando “Sostituisci colori” per sostituire un colore CMYK o RGB con un colore spot:</p><br> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/new5.png" title="Sostituzione colori" alt="Sostituzione colori"/></td></tr></table><br> <hr> <p>Vedi anche:</p> <ul> <li><a href="WwShapes.html">Lavorare con le forme</a></li> <li><a href="EditingShapes.html">Modificare le forme</a></li> <li><a href="WwLines.html">Lavorare con le linee e gli stili di linea</a></li> <li><a href="color1.html">Modificare i colori</a></li> <li><a href="importhints1.html">Importare file EPS</a></li> <li><a href="scribus-svg.html">Importare file SVG</a></li> <li><a href="importhints3.html">Importare file OpenOffice.org e ODF</a></li> </ul> </p> </body> </html>