Sophie

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distrib > Mandriva > 9.0 > x86_64 > media > main > by-pkgid > 995df17e982bf93f5bfdc9f898dc5547 > files > 216

libgtk+1.2-devel-1.2.10-29mdk.x86_64.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>GTK Tutorial: Iniziamo</TITLE>
 <LINK HREF="gtk_tut_it-3.html" REL=next>
 <LINK HREF="gtk_tut_it-1.html" REL=previous>
 <LINK HREF="gtk_tut_it.html#toc2" REL=contents>
</HEAD>
<BODY BGCOLOR="#FFFFFF">
<A HREF="gtk_tut_it-3.html">Avanti</A>
<A HREF="gtk_tut_it-1.html">Indietro</A>
<A HREF="gtk_tut_it.html#toc2">Indice</A>
<HR NOSHADE>
<H2><A NAME="s2">2. Iniziamo</A></H2>

<P>La prima cosa da fare &egrave; certamente quella di scaricare il GTK e installarlo.
Potete prendere l'ultima versione dal sito ftp.gtk.org in /pub/gtk. Un'altra
possibile sorgente di informazioni &egrave; il sito
<A HREF="http://www.gtk.org/">http://www.gtk.org/</A>. 
<P>GTK usa il comando GNU autoconf per autoconfigurarsi. 
Una volta estratti i file dall'archivio tar, eseguite configure --help per
vedere una lista delle opzioni del comando configure.
<P>
<P>Per iniziare la nostra introduzione a GTK, cominceremo con il pi&ugrave; semplice
programma possibile. Questo programma crea una finestra con dimensioni (in pixel)
di 200x200 e l'unica possibilit&agrave; di uscita &egrave; di ucciderlo usando la
shell o il Window Manager.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
#include &lt;gtk/gtk.h>

int main (int argc, char *argv[])
{
    GtkWidget *window;
    
    gtk_init (&amp;argc, &amp;argv);
    
    window = gtk_window_new (GTK_WINDOW_TOPLEVEL);
    gtk_widget_show (window);
    
    gtk_main ();
    
    return 0;
}
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Tutti i programmi GTK includeranno sicuramente &lt;gtk/gtk.h&gt; in cui vengono
dichiarate le variabili, le funzioni, le strutture, etc. che saranno usate nella
tua applicazione GTK.
<P>
<P>La linea seguente: 
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
gtk_init (&amp;argc, &amp;argv);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>invoca la funzione gtk_init(gint *argc, gchar ***argv) che sar&agrave; usata in
tutte le applicazioni GTK. Questa funzione sistema alcune cose al posto nostro,
come la visuale predefinita e la mappa dei colori, e  procede poi chiamando
gdk_init(gint *argc, gchar ***argv).
Questa funzione inizializza la libreria per l'uso, setta il gestore predefinito
dei segnali e guarda negli argomenti, passati via linea di comando alla vostra
applicazione, alla ricerca di uno di questi argomenti:
<UL>
<LI> <CODE>--display</CODE></LI>
<LI> <CODE>--debug-level</CODE></LI>
<LI> <CODE>--no-xshm</CODE></LI>
<LI> <CODE>--sync</CODE></LI>
<LI> <CODE>--show-events</CODE></LI>
<LI> <CODE>--no-show-events</CODE></LI>
</UL>
<P>Rimuove poi questi argomenti dalla lista degli argomenti passati, lasciando
quelli non riconosciuti a disposizione della vostra applicazione che potr&agrave;
tenerne conto o ignorarli.
In questo modo si crea un set di argomenti standard accettato da tutte le
applicazioni GTK.
<P>
<P>Le seguenti 2 linee di codice creano e mostrano la finestra.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
  window = gtk_window_new (GTK_WINDOW_TOPLEVEL);
  gtk_widget_show (window);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>L'argomento GTK_WINDOW_TOPLEVEL specifica che noi vogliamo che la nostra finestra
si sottometta alle decorazioni del windows manager e alla posizione che quest'ultimo
indicher&agrave;. Invece di creare una finestra avente dimensioni 0x0, la dimensione
di una finestra senza figli (altri widget, come i bottoni, etc) &egrave; predefinita
a 200x200 cos&igrave; che si possa manipolarla.
La funzione gtk_widget_show()  fa s&igrave; che GTK sappia che abbiamo finito di
settare gli attributi di questo widget e che quindi quest'ultimo pu&ograve; essere
visualizzato.
<P>
<P>L'ultima linea ci fa entrare nel ciclo principale del GTK.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
gtk_main ();
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>gtk_main() &egrave; un'altra chiamata che vedrete in tutte le applicazioni GTK.
Quando il controllo raggiunge questo punto, l'applicazione si metter&agrave; a
dormire aspettando che si verifichino eventi di X (come la pressione di un bottone
o di un tasto), timeout o notifiche di Input/Output dai file
Nel nostro esempio, comunque, tutti gli eventi vengono ignorati.
<P>
<H2><A NAME="ss2.1">2.1 Hello World in GTK</A>
</H2>

<P>Ok, ora un programma con un widget (un bottone). E' il classico ``Hello World''
alla GTK. 
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/* helloworld.c */
#include &lt;gtk/gtk.h>


/* E' una funzione di ritorno (callback). Gli argomenti passati sono ignorati in questo 
* esempio.
* Piu' informazioni sulle callback in seguito. */

void hello (GtkWidget *widget, gpointer data)
{
    g_print ("Hello World\n");
}

gint delete_event(GtkWidget *widget, gpointer data)
  {
      g_print ("delete event occured\n");
      /* Se si d&agrave; FALSE al gestore del segnale ``delete_event'', GTK emettera' il segnale
       * ``destroy''. Fornire TRUE significa non volere che la finestra sia distrutta. 
      * Questo e' utile per far uscire delle finestre di dialogo del tipo:
      * 'sei sicuro di voler uscire ?'
      * Cambia TRUE in FALSE e la finestra principale sara' distrutta con un "delete_event"
      */
    return (TRUE);

}


/* Un'altra callback */
void destroy (GtkWidget *widget, gpointer data)
{
    gtk_main_quit ();
}

int main (int argc, char *argv[])
{
    /* GtkWidget e' il tipo di dato per i Widget */
    GtkWidget *window;
    GtkWidget *button;
    
    /* Questa e' una chiamata presente in tutte le applicazioni GTK. Gli argomenti della
        linea di comando vengono scorsi e restituiti alla applicazione  */
    gtk_init (&amp;argc, &amp;argv);
    
    /* Crea una nuova finestra */
    window = gtk_window_new (GTK_WINDOW_TOPLEVEL);
    
    /* Quando alla finestra viene passato il segnale ``delete_event'' (questo 
     * segnale viene passato Windows Manager di solito con l'opzione 'close' 
     * o con la barra del titolo (title bar)) noi chiediamo che la funzione 
     * delete_event() (definita sopra) venga invocata.
     * Il dato passato come argomento alla funzione di ritorno &eacute; NULL
     * ed &eacute; ignorato dalla funzione stessa. */
    gtk_signal_connect (GTK_OBJECT (window), "delete_event",
                        GTK_SIGNAL_FUNC (delete_event), NULL);
    
    /* Qui connettiamo l'evento ``destroy'' al gestore del segnale.
     * Questo evento accade quando noi chiamimo la funzione gtk_widget_destroy() 
     * sulla finestra o se ritorniamo FALSE dalla callback ``delete_event''. */
    gtk_signal_connect (GTK_OBJECT (window), "destroy",
                        GTK_SIGNAL_FUNC (destroy), NULL);

    /* Setta il bordo interno della finestra */
    gtk_container_border_width (GTK_CONTAINER (window), 10);
    
    /* Crea un nuovo bottone avente etichetta (label)  uguale a ``Hello World'' */
    button = gtk_button_new_with_label ("Hello World");
    
    /* Quando il bottone riceve il segnale ``clicked'', invochera' la funzione 
     * hello() passando NULL come argomento della funzione. La funzione
     * hello() &eacute; definita sopra. */
    gtk_signal_connect (GTK_OBJECT (button), "clicked",
                        GTK_SIGNAL_FUNC (hello), NULL);
    
    /* Questo far&agrave; s&igrave; che la finestra venga distrutta dalla chiamata
     * gtk_widget_destroy(window) quando il bottone verr&agrave; premuto. Ancora,
     * questo segnale (``destroy'') puo' arrivare da qui o dal windows 
     * manager */
    gtk_signal_connect_object (GTK_OBJECT (button), "clicked",
                               GTK_SIGNAL_FUNC (gtk_widget_destroy),
                               GTK_OBJECT (window));
    
    /* Questo inserisce il bottone nella finestra 
     * (un contenitore GTK) */
    gtk_container_add (GTK_CONTAINER (window), button);
    
    /* Il passo finale &eacute; il mostrare questo nuovo widget appena creato */
    gtk_widget_show (button);
    
    /* e la finestra */
    gtk_widget_show (window);
    
    /* Tutte le applicazioni GTK devono avere la funzione gtk_main(). 
     * Il controllo finisce qui e attende un evento (come la pressione
     * di un tasto o l'evento di un mouse). */
    gtk_main ();
    
    return 0;
}
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<H2><A NAME="ss2.2">2.2 Compilare hello World</A>
</H2>

<P>Per compilare si utilizza :
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>

gcc -Wall -g helloworld.c -o hello_world `gtk-config --cflags` \
    `gtk-config --libs`
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

(N.d.T.: se lanciato da linea di comando, il precedente comando di
compilazione va messo su di una unica linea eliminando il backslash) 
<P>In questo modo, si usa il progamma <CODE>gtk-config</CODE>, che viene
distribuito con gtk. Questo programma 'sa' che opzioni di compilatore
sono necessarie per compilare i programmi che usano gtk.
<CODE>gtk-config --cflags</CODE> d&agrave; come risultato una lista di directory
in cui i file di include devono essere cercati, e <CODE>gtk-config --libs</CODE>
fornisce invece la lista delle librerie che devono essere linkate con le
directory in cui devono essere cercate.
<P>
<P>Le librerie che normalmente vengono linkate sono:
<UL>
<LI> la libreria glib (-lglib), contiene varie funzioni, ma solo 
g_print() &eacute; usato in questo esempio. GTK si appoggia a questa
libreria, quindi essa viene sempre, comunque, linkata. Vedi comunque
la  sezione sulla 
<A HREF="gtk_tut_it-17.html#sec_glib">glib</A> per altri dettagli.</LI>
<LI>La libreria GDK (-lgdk), la copertura della X11.</LI>
<LI>La libreria GTK (-lgtk), la libreria dei widget, basata sulla GDK.</LI>
<LI>La libreria Xlib(-lX11) la quale &egrave; usata dalla GDK.</LI>
<LI>La libreria Xext(-lXext). Questa contiene il codice per le pixmap a
memoria condivisa e altre estensioni di X.</LI>
<LI>La libreria matematica (-lm). Questa &eacute; usata dalla GTK per
vari scopi.</LI>
</UL>
<P>
<H2><A NAME="ss2.3">2.3 Teoria dei segnali e delle funzioni di ritorno (callback)</A>
</H2>

<P>Prima di guardare in dettaglio ``Hello World'', parleremo un po' degli eventi
e delle funzioni di ritorno. GTK  &egrave; un toolkit guidato dagli eventi,
il che significa che se ne star&agrave; a dorimire in gtk_main finch&eacute;
non succede un evento ed il controllo viene passato alla funzione appropriata.
<P>
<P>Questo passaggio di controllo &egrave; basato sull'idea dei segnali.
Quando si ha un evento, come la pressione di un bottone del mouse, verr&agrave;
emesso il segnale appropriato, per esempio dal widget che &eacute; stato premuto.
Questo &egrave; il modo in cui GTK fa molto del suo utile lavoro. Per far
s&igrave; che un bottone esegua una azione, prepareremo un gestore del segnale
che catturi questi segnali e chiami la funzione corretta. Questo viene fatto
usando una funzione del tipo:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
gint gtk_signal_connect (GtkObject *object,
                         gchar *name,
                         GtkSignalFunc func,
                         gpointer func_data);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>in cui il primo argomento &egrave; il widget che emetter&agrave; il segnale,
il secondo &egrave; il nome del segnale che si vuole catturare, il terzo &egrave;
la funzione che verr&agrave; invocata quando il segnale sar&agrave; catturato e
il quarto &egrave; il dato che potr&agrave; essere passato a questa funzione.
<P>La funzione specificata come terzo argomento &egrave; chiamata ``funzione di
ritorno (callback)'', e dovrebbe essere della forma:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
void callback_func(GtkWidget *widget, gpointer callback_data);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Dove il primo argomento sar&agrave; un puntatore al widget che emette il segnale
e il secondo un puntatore al dato passato come ultimo argomento della funzione 
gtk_signal_connect() come descritto sopra.
<P>Un'altra chiamata usata nell'esempio Hello World &egrave;:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
gint gtk_signal_connect_object (GtkObject *object,
                                gchar  *name,
                                GtkSignalFunc func,
                                GtkObject *slot_object);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>gtk_signal_connect_object() &egrave; uguale a gtk_signal_connect() eccetto che
la funzione di callback usa solo un argomento, un puntatore ad un'oggetto GTK.
Cos&igrave; quando si usa questa funzione per connettere i segnali, la callback 
dovrebbe essere della forma :
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
void callback_func (GtkObject *object);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>dove object &egrave; normalmente un widget. Generalmente, non si assegna
una callback per gtk_signal_connect_object.  Queste sono invocate, usualmente,
per chiamare una funzione GTK che accetta un widget singolo o un oggetto come
argomento, come nel caso dell'esempio Hello World.
<P>Lo scopo di avere due funzioni per connettere i segnali &egrave; semplicemente
quello di permettere alla funzione di callback di avere un numero di argomenti
diverso. Molte funzioni della libreria GTK accettano solo un singolo puntatore
ad un widget GTK come argomento, cos&igrave; per queste si pu&ograve; usare la
funzione gtk_signal_connect_object(), mentre per le vostre funzioni potreste
aver bisogno di passare dati supplementari alle funzioni di ritorno.
<P>
<H2><A NAME="ss2.4">2.4 Attraverso Hello World passo per passo</A>
</H2>

<P>Ora che conosciamo la teoria che vi &egrave; dietro, iniziamo ad essere pi&ugrave;
chiari camminando attraverso il programma di Hello World.
<P>Questa &egrave; la funzione di callback che sar&agrave; invocata quando il bottone
viene cliccato.
Noi, in questo esempio, ignoriamo sia il widget che i dati passati, ma non &egrave; 
difficile farci invece qualcosa. Il prossimo esempio user&agrave; l'argomento passato
per dire quale bottone &egrave; stato premuto.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
void hello (GtkWidget *widget, gpointer data)
{
    g_print ("Hello World\n");
}
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<P>Questa callback &egrave; un po' speciale. L'evento ``delete'' avviene quanto
il Window Manager manda questo evento all'applicazione. Qui abbiamo una scelta
da fare: cosa fare di questo evento. Possiamo ignorarlo, creare qualche tipo di
risposta, o semplicemente terminare l'applicazione.
<P>Il valore che si restituisce in questa callback fa s&igrave; che la GTK sappia
cosa fare. Restituire TRUE significa che non vogliamo che il segnale ``destroy''
sia emesso, quindi far s&igrave; che la nostra applicazione proceda normalmente.
Ritornare FALSE vuole dire far emettere il segnale ``destroy'' il quale
chiamer&agrave; la nostra funzione di callback che gestisce il segnale ``destroy''.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
gint delete_event(GtkWidget *widget, gpointer data)
{
   g_print ("delete event occured\n");

   return (TRUE);
}
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Questa &egrave; un'altra funzione di callback la quale fa uscire dal programma
chiamando gtk_main_quit(). Questa funzione dice a GTK che deve uscire da gtk_main
quando gli viene restituito il controllo.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
void destroy (GtkWidget *widget, gpointer data)
{
    gtk_main_quit ();
}
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Ritengo che conosciate la funzione main()... si, come tutte le altre applicazioni
anche le applicazioni GTK hanno questa funzione.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
int main (int argc, char *argv[])
{
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Questa parte dichiara un puntatore ad una struttura di tipo GtkWidget. Queste sono
usate pi&ugrave; sotto per creare una finestra ed un bottone.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    GtkWidget *window;
    GtkWidget *button;
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Qui vi &egrave; ancora la nostra gtk_init. Come prima questa inizializza il toolkit
e analizza gli argomenti trovati nella linea di comando. Tutti gli argomenti
riconosciuti nella linea di comando sono rimossi dalla lista degli argomenti e
vengono cos&igrave; modificati argc e argv per far s&igrave; che sembri che questi
non siano mai esisiti e permettere alla vostra applicazione di analizzare gli
argomenti rimasti.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_init (&amp;argc, &amp;argv);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Crea una nuova finestra. Questo viene spiegato abbastanza approfonditamente
pi&ugrave; avanti. Viene allocata la memoria per la struttura GtkWidget *window
cos&igrave; che si punti ad una struttura valida. In questo modo si predispone
la nuova finestra, ma non la si visualizza fino a sotto dove, quasi alla fine
del nostro programma, invochiamo gtk_widget_show(window).
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    window = gtk_window_new (GTK_WINDOW_TOPLEVEL);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Questo &egrave; un esempio di come connettere un gestore dei segnali con un oggetto,
in questo caso la finestra. Qui viene catturato il segnale ``destroy''. Questo
viene emesso quando usiamo il Window Manager per uccidere la finestra (e noi
restituiamo TRUE dal gestore di ``delete_event'') o quando emettiamo la chiamata
gtk_widget_destroy() passando l'oggetto finestra come oggetto da distruggere.
Sistemando le cose cos&igrave;, trattiamo entrambi i casi con una singola 
chiamata. Qui &egrave; giusto invocare la funzione destroy() definita sopra con
NULL come argomento, la quale termina l'applicazione GTK per noi.
Questo ci permetter&agrave; di utilizzare il Window Manager per uccidere il programma.
<P>GTK_OBJECT e GTK_SIGNAL_FUNC sono macro che interpretano il casting e il controllo
di tipo per noi, cos&igrave; da rendere piu' leggibile il codice.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_signal_connect (GTK_OBJECT (window), "destroy",
                        GTK_SIGNAL_FUNC (destroy), NULL);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>La prossima funzione &egrave; usata per settare un attributo di un oggetto
contenitore. Questo sistema la finestra cos&igrave; da avere un'area vuota
all'interno della finestrra larga 10 pixel dove non potr&agrave; andare nessun
widget. Ci sono altre funzioni simili che vedremo nella
sezione 
<A HREF="gtk_tut_it-14.html#sec_setting_widget_attributes">Settare gli attributi del Widget.</A><P>E ancora, GTK_CONTAINER &egrave; una macro per interpretare il casting di tipo.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_container_border_width (GTK_CONTAINER (window), 10);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Questa chiamata crea un nuovo bottone. Alloca spazio in memoria per un nuovo
GtkWidget, inizializzandolo e facendo s&igrave; che il puntatore a bottone punti
ad esso.
Quando sar&agrave; visualizzato, avr&agrave; etichetta  ``Hello World''.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    button = gtk_button_new_with_label ("Hello World");
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Qui prendiamo il bottone e gli facciamo fare qualcosa di utile.
Gli colleghiamo un gestore di segnale  in modo che quando emetter&agrave; il 
segnale ``clicked'', verr&agrave; invocata la nostra funzione hello(). Il
dato passato alla funzione &egrave; ignorato, cosicch&eacute; alla funzione
di callback hello() passiamo semplicemente NULL. Evidentemente il segnale
``clicked'' viene emesso quando premiamo il bottone con il mouse.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_signal_connect (GTK_OBJECT (button), "clicked",
                        GTK_SIGNAL_FUNC (hello), NULL);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Usiamo questo bottone anche per uscire dal programma. Questo illustrer&agrave; 
come il segnale ``destroy'' pu&ograve; arrivare sia dal Window Manager che dal
nostro programma. Quando il bottone viene cliccato come descritto sopra,
chiamer&agrave; la funzione di callback hello() e poi quest'ultima nell'ordine
in cui sono definite. Si possono cio&eacute; avere tante funzioni di callback
quante sono necessarie, e saranno eseguite nell'ordine in cui sono connesse.
Visto che la funzione gtk_widget_destroy() accetta come argomento solo un GtkWidget *widget, usiamo la funzione
gtk_signal_connect_object() al posto della normale gtk_signal_connect().
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_signal_connect_object (GTK_OBJECT (button), "clicked",
                               GTK_SIGNAL_FUNC (gtk_widget_destroy),
                               GTK_OBJECT (window));
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Questa &eacute; una chiamata di ``impacchettamento'' che sar&agrave; spiegata
pi&ugrave; avanti. Ma &egrave; molto facile da capire. Semplicemente dice alla
libreria GTK che il bottone &egrave; da mettere nella finestra dove sar&agrave;
visualizzato.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_container_add (GTK_CONTAINER (window), button);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>A questo punto abbiamo predisposto tutto quello che ci eravamo prefissati.
Con tutti i gestori di segnale a posto e il bottone messo nella finestra in cui
dovrebbe essere, possiamo dire a GTK di mostrare gli oggetti sullo schermo. 
L'oggetto finestra viene mostrato per ultimo cos&igrave; che la finestra
completa di tutti i suoi oggetti verr&agrave; mostrata tutta in una volta,
invece di vedere prima la finestra spoglia e poi la comparsa del bottone
all'interno di essa. Per quanto, con questi semplici esempi, questo l'avrete
gi&agrave; notato.
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_widget_show (button);

    gtk_widget_show (window);
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>E naturalmente chiamiamo gtk_main(), la quale aspetta l'arrivo degli eventi 
dal server X e chiama l'oggetto interessato per fargli emettere il segnale
corrispondente.
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    gtk_main ();
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

E il return finale. Il controllo ritorna qui dopo che viene invocata gtk_quit().
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
    return 0;
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Ora, quando premiamo il bottone del mouse su un bottone GTK, questo oggetto
emette il segnale ``clicked''. Per poter utilizzare queste informazioni, il
nostro programma predispone un gestore di segnale per catturare quel segnale,
il quale avvia la funzione da noi scelta. Nel nostro esempio, quando il
bottone creato viene cliccato, la funzione hello() viene invocata con argomento
NULL, dopoodich&eacute; viene invocato il successivo gestore di questo segnale.
Questo chiama la funziona gtk_widget_destroy(), passandole l'oggetto-finestra
(window) come argomento, che distrugger&agrave; la finestra. Questo fa s&igrave;
che la finestra emetta il segnale ``destroy'' che viene catturato e che fa
invocare la funzione di ritorno destroy(), che semplicemente esce dal programma GTK.
<P>Un'altro modo in cui possono andare le cose &egrave; l'uso del window manager per
uccidere la finestra. Questo causera' l'emissione del segnale ``delete_event'' che
automaticamente chiamer&agrave; il gestore del segnale ``delete_event''. Se qui noi
restituiamo il valore TRUE, la finestra non verr&agrave; toccata e tutto
proceder&agrave; come se nulla fosse successo. Dare invece il valore FALSE
causer&agrave; l'emissione da parte di GTK del segnale ``destroy'' il quale, a sua
volta, invocher&agrave; la callback ``destroy'', uscendo dall'applicazione.
<P>Nota che questi segnali non sono gli stessi del sistema Unix e che non sono
implementati usando quei segnali, anche se la terminologia &egrave; praticamente
identica.
<P>
<HR NOSHADE>
<A HREF="gtk_tut_it-3.html">Avanti</A>
<A HREF="gtk_tut_it-1.html">Indietro</A>
<A HREF="gtk_tut_it.html#toc2">Indice</A>
</BODY>
</HTML>