Sophie

Sophie

distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > e2d3dd3c463f735b46be4cfaa0072fbc > files > 151

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<!DOCTYPE book PUBLIC "-//KDE//DTD DocBook XML V4.1.2-Based Variant V1.1//EN"
 "dtd/kdex.dtd" [
  <!ENTITY kappname "&kdvi;">
  <!ENTITY package "kdegraphics">
  <!ENTITY % addindex "IGNORE">
  <!ENTITY % Italian "INCLUDE"
><!-- change language only here -->
]>

<book lang="&language;">
  <bookinfo>
    <title
>Il manuale di &kdvi;</title>
    <authorgroup>
      <author
> <firstname
>Stefan</firstname
> <surname
>Kebekus</surname
> <affiliation
> <address
> <email
>kebekus@kde.org</email
> </address
> </affiliation
> </author>
      <othercredit role="translator"
> <firstname
>Matteo</firstname
><surname
>Merli</surname
><affiliation
><address
><email
>merlim@libero.it</email
></address
></affiliation
><contrib
>Traduzione</contrib
></othercredit
> <othercredit role="translator"
> <firstname
>Federico</firstname
><surname
>Cozzi</surname
><affiliation
><address
><email
>federico.cozzi@sns.it</email
></address
></affiliation
><contrib
>Revisione e aggiornamento della traduzione</contrib
></othercredit>
    </authorgroup>
    
    <copyright>
      <year
>2001</year>
      <holder
>Stefan Kebekus</holder>
    </copyright>
    
    <legalnotice
>&FDLNotice;</legalnotice>
    
    <date
>2002-04-27</date>
    <releaseinfo
>1.00.00</releaseinfo>
    
    <abstract>
      <para
>Questo documento descrive &kdvi; versione 1.0</para>
    </abstract>
    
    <keywordset>
      <keyword
>KDE</keyword>
      <keyword
>linux</keyword>
      <keyword
>TeX</keyword>
      <keyword
>DVI</keyword>
    </keywordset>
    
  </bookinfo>
  
  <chapter id="introduction">
    <title
>Introduzione</title>
    
    <para
>&kdvi; è un plugin per il programma &kviewshell; che permette a &kviewshell; di visualizzare i file &DVI; (<literal role="extension"
>.dvi</literal
>) prodotti dal sistema di impaginazione TeX. &kdvi; supporta molte estensioni dello standard DVI, per esempio l'inclusione di immagini &PostScript; o i collegamenti ipertestuali nel documento. È possibile trovare maggiori informazioni, esempi e le specifiche tecniche nel file <filename
>KDVI-features.dvi</filename
> (oppure <filename
>KDVI-features.tex</filename
> per il sorgente TeX).</para>
    
    <para
>Per informazioni aggiornate, consulta la <ulink url="http://devel-home.kde.org/~kdvi"
>pagina Web di &kdvi;</ulink
>. </para>
    
    <para
>TeX è un sistema di impaginazione professionale utilizzato in ambiti scientifici, in particolare per testi matematici. È possibile trovare ulteriori informazioni riguardo a TeX e al formato &DVI; nella <ulink url="http://www.tug.org"
>pagina Web del gruppo utenti di TeX</ulink
> oppure nella pagina tedesca di <ulink url="http://www.dante.de"
>German DANTE e.V.</ulink
>. </para>
  </chapter>
  
  
  <chapter id="starting">
    <title
>Avvio di &kdvi;</title>
    
    <para
>La maggior parte delle volte, &kdvi; verrà avviato facendo clic sopra ad un file <literal role="extension"
>.dvi</literal
> nel file manager. Per comodità, esiste comunque il comando <command
>kdvi</command
> che invoca &kviewshell; con il plugin &kdvi; precaricato. Il visualizzatore può essere avviato utilizzando il comando <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>percorso/documento.dvi</parameter
></userinput
>. Sono validi anche i comandi <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>percorso/documento</parameter
></userinput
> oppure <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>percorso/documento.</parameter
></userinput
>. Se sei connesso ad Internet, puoi accedere a file che si trovano in rete fornendo un &URL; come parametro, ad esempio: <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>http://indirizzo/documento.dvi</parameter
></userinput
> </para>

    <para
>Se fornisci un &URL; come parametro, puoi dire a &kdvi; di saltare direttamente in un certo punto del file &DVI;. Per esempio, <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>file:documento.dvi#43</parameter
></userinput
> farà in modo che &kdvi; si posizioni a pagina 43. Se hai incluso le informazioni sul file sorgente, un comando come <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>file:documento.dvi#src:43sorgente.tex</parameter
></userinput
> dirà a &kdvi; di cercare il punto nel file &DVI; che corrisponde alla riga 43 nel file TeX <parameter
>sorgente.tex</parameter
>. Difficilmente utilizzerai questa opzione direttamente &mdash; leggi la sezione <ulink url="forward-search.html"
>ricerca in avanti</ulink
> per scoprire come impostare il tuo editor per avviare automaticamente &kdvi;. </para>

    <warning
><para
>Non dimenticarti il prefisso <userinput
>file:</userinput
>, altrimenti otterrai risultati inaspettati. Per esempio, il comando <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>file:documento.dvi#43</parameter
></userinput
> apre il file <parameter
>documento.tex</parameter
> alla pagina 43. Il comando <userinput
><command
>kdvi</command
><parameter
> </parameter
>documento.dvi#43</userinput
> tenta invece di aprire il file <parameter
>documento.dvi#43</parameter
>.</para>
    </warning>

    <para
>Esiste un'altra opzione, della quale probabilmente non avrai bisogno. Se avvii <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>--unique</parameter
> <parameter
>percorso/documento.dvi</parameter
></userinput
>, &kdvi; caricherà il file solo se non ci sono altre sessioni di &kdvi; attive che hanno già caricato quel file. Se esiste già una sessione di &kdvi; verrà portata in primo piano. Un comando come <userinput
><command
>kdvi</command
> <parameter
>--unique</parameter
> <parameter
>file:documento.dvi#43</parameter
></userinput
> può essere utilizzato negli script della shell per far sì che una finestra già aperta di &kdvi; salti alla pagina 43.</para>

    <para
>I parametri normalmente presenti nelle applicazion &Qt; e &kde; funzionano come al solito: <userinput
><command
>kdvi</command
> <option
>-style</option
> <parameter
>windows</parameter
> <option
>-display</option
> <parameter
>:0</parameter
> <option
>-geometry</option
> <parameter
>400x400+0+0</parameter
> <option
>-caption</option
> <parameter
>&quot;DVI&quot;</parameter
></userinput
> </para>
  </chapter>
  
  
  <chapter id="print">
    <title
>Stampa dei file &DVI;</title>
    
    <para
>&kdvi; può essere utilizzato per stampare i file &DVI; utilizzando l'interfaccia di stampa di &kde;. Internamente, &kdvi; utilizza il programma <command
>dvips</command
> per generare il file &PostScript; che verrà poi passato alla stampante. In particolare, <command
>dvips</command
> deve essere presente per stampare con &kdvi;. Il programma <command
>dvips</command
> utilizza un suo file di configurazione e le sue impostazioni, che sono accettabili per la maggior parte delle situazioni. Comunque, se sei interessato a risultati di stampa ottimali, dovresti configurare <command
>dvips</command
> manualmente e assicurarti di impostare la modalità Metafont che si adatta meglio alla tua stampante &mdash; in molti sistemi troverai la <ulink url="info:/dvips"
>documentazione GNU-texinfo di <command
>dvips</command
></ulink
> e potresti anche trovare un file chiamato <filename
>dvips.dvi</filename
> o simile.</para>
  </chapter>

  <chapter id="export">
    <title
>Esportare il file &DVI; in altri formati</title>

    <para
>Se vuoi salvare il tuo file nel formato &PostScript; o PDF, non è raccomandato di utilizzare la funzione di stampa e reindirizzare l'output su file. È meglio utilizzare la funzione di esportazione che produce un file di qualità migliore, che utilizza molte delle caratteristiche speciali del formato dvi e si presenta meglio nei programmi di visualizzazione, come <application
>Acrobat Reader</application
> di Adobe. Trovi le funzioni di esportazione nel menu <guimenu
>File</guimenu
>.</para>

    <section id="export-ps">
      <title
>Esportare a &PostScript;</title
> 

      <para
>Come nella stampa, per generare il file &PostScript; è utilizzato il programma esterno <command
>dvips</command
>. Se il file &DVI; contiene collegamenti ipertestuali, questi rimarranno anche nel file &PostScript;. Se sei un esperto e vuoi generare un file ottimizzato per una specifica stampante, dovresti avviare <command
>dvips</command
> manualmente dalla riga di comando e scegliere direttamente la modalità MetaFont appropriata.</para>
    </section>

    <section id="export-pdf">
      <title
>Esportare a <acronym
>PDF</acronym
></title
> 

      <para
>Per produrre file <acronym
>PDF</acronym
> di alta qualità, &kdvi; converte i file &DVI; in <acronym
>PDF</acronym
> utilizzando il programma esterno <command
>dvipdfm</command
>. Se stai utilizzando un sistema con installata una versione vecchia di TeX, il programma potrebbe non essere presente. In quel caso, devi usare la funzione di stampa per generare il file <command
>PDF</command
>.</para>

      <warning
> <para
>Se stai visualizzando il file generato con <application
>Acrobat Reader</application
> di Adobe, potresti trovare che alcuni caratteri vengono visualizzati male, anche se poi vengono comunque stampati correttamente, e vengono visualizzati bene con <application
>ghostview</application
>. Questo è un problema conosciuto di <application
>Acrobat Reader</application
> con i tipi di carattere bitmap. Al momento, l'unica soluzione praticabile è quella di evitare l'utilizzo dei tipi di carattere bitmap.</para>
      </warning>
    </section>
  </chapter>
  

  <chapter id="inverse-search">
    <title
>Utilizzo della ricerca inversa</title>
    <anchor id="inv-search"
></anchor>

    <para
>La ricerca inversa è una funzione molto utile quando stai scrivendo un documento TeX. Se hai impostato correttamente tutte le opzioni, puoi fare clic nella finestra di &kdvi; con il tasto <mousebutton
>centrale</mousebutton
> del mouse (in alcuni sistemi, quando non c'è il terzo tasto, si possono premere contemporaneamente i tasti <mousebutton
>destro</mousebutton
> e <mousebutton
>sinistro</mousebutton
>). In questo modo, viene aperto il tuo editor di testo preferito, che carica il file sorgente TeX e sposta il cursore al punto giusto. Per utilizzare la ricerca inversa:</para>


    <procedure
> <step
> <para
>Produci un file &DVI; contenente le informazioni per la ricerca inversa. È spiegato come fare nella sezione <link linkend="inverse-search-tex"
>Produrre file TeX per la ricerca inversa</link
>. Se vuoi solamente provare il funzionamento della ricerca inversa, puoi anche usare il file di esempio <filename
>KDVI-features.dvi</filename
></para
> </step
> <step
> <para
>Indica a &kdvi; quale editor di testo vuoi utilizzare. Scegli un editor nella finestra <guilabel
>Preferenze</guilabel
> (questa finestra può essere raggiunta scegliendo <guimenuitem
>Opzioni DVI</guimenuitem
> nel menu <guimenu
>Impostazioni</guimenu
>). La prossima sezione di questa guida, <link linkend="opt-rendering"
>La finestra delle impostazioni</link
>, spiega questa finestra di dialogo in maggior dettaglio.</para
> </step
> <step
> <para
>Alcuni editor necessitano di essere avviati manualmente, o di essere configurati opportunamente. Troverai una descrizione di tutti gli editor supportati nella sezione <ulink url="inverse-search-editor.html"
>Impostazione dell'editor</ulink
>.</para
> </step
> <step
> <para
>Prova la configurazione. Apri il tuo file &DVI; in &kdvi; ed utilizza il tasto <mousebutton
>centrale</mousebutton
> del mouse per fare clic in &kdvi;. L'editor dovrebbe essere avviato e mostrare il file TeX corrispondente.</para
> </step
> </procedure>


    <section id="inverse-search-tex">
      <title
>Produrre file TeX per la ricerca inversa</title>
      <para
>Ci sono essenzialmente due modi per generare file &DVI; che contengono informazioni per la ricerca inversa: puoi utilizzare un programma TeX/LaTeX che genera e include automaticamente le informazioni necessarie, oppure puoi includere un pacchetto aggiuntivo scritto in TeX/LaTeX.</para>
      <itemizedlist
> <listitem
> <para
>Un programma TeX che genera ed include automaticamente le informazioni necessarie è certamente la strada migliore per includere le informazioni di ricerca inversa. Al momento, un programma già compilato per Unix non è ancora disponibile. Comunque è stato annunciato che la prossima versione della <ulink url="http://www.tetex.org"
>distribuzione TeTeX di TeX</ulink
> supporterà la ricerca inversa in maniera nativa. </para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se non hai un programma TeX che include le informazioni di ricerca inversa in maniera nativa, copia i file <filename
>srcltx.sty</filename
> e <filename
>srctex.sty</filename
> nella directory del file TeX (puoi farlo premendo il tasto &Shift; e il &LMB; mentre il mouse si trova sopra un collegamento). Se utilizzi LaTeX, aggiungi la riga <programlisting>

     \usepackage[active]{srcltx}

</programlisting
> al preambolo del tuo file LaTeX. Se invece utilizzi Plain TeX, devi usare la riga <programlisting>

    \include{srctex}

</programlisting
></para
> </listitem
> </itemizedlist>

      <tip
> <para
>Sebbene la ricerca inversa sia molto utile quando stai scrivendo un documento, potrebbe essere una buona idea rimuovere queste informazioni prima di inviare il file &DVI; ad altri.</para
> </tip>

    </section>

    <section id="inverse-search-editor">

    <title
>Impostazione dell'editor</title>
    
    <para
>Anche se la ricerca inversa funziona generalmente bene con la maggior parte degli editor di testo, alcuni di essi richiedono un po' più di attenzione. Questa sezione illustra come impostare il tuo editor.</para>

    <section id="editor-setup-emacs">
      <title
><application
>Emacs</application
></title>

      <para
><application
>Emacs</application
> funziona correttamente con &kdvi;. Il comportamento di <application
>Emacs</application
> dipende in gran parte dalla sua configurazione. Come al solito, puoi personalizzare completamente <application
>Emacs</application
>, se non hai paura di scontrarti con il codice Lisp!</para>

      <para
>&kdvi; utilizza il programma <command
>emacsclient</command
> per controllare a distanza <application
>Emacs</application
>.</para>
      <important
> <para
>Il programma <command
>emacsclient</command
> richiede che <application
>Emacs</application
> sia in esecuzione e che il programma <application
>Emacs Server</application
> sia stato avviato all'interno di <application
>Emacs</application
>. La ricerca inversa non funzionerà in maniera ottimale se non sono in esecuzione sia <application
>Emacs</application
> che <application
>Emacs Server</application
>.</para
> </important>

      <para
>Per avviare <application
>Emacs Server</application
>, puoi fare nei seguenti modi:</para>
      <procedure
> <step
> <para
>Da <application
>Emacs</application
>, avvia <application
>Emacs Server</application
> digitando <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>server-start</command
></userinput
></para
> </step
> <step
> <para
>Aggiungi la riga <programlisting>

    (server-start)

</programlisting
> al tuo file <filename
>.emacs</filename
> e riavvia <application
>Emacs</application
></para
> </step
> </procedure>

      
      <tip
> <itemizedlist
> <listitem
> <para
>Assicurati che <application
>Emacs</application
> sia installato. Prova ad avviare <command
>emacs</command
> dalla riga di comando.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>&kdvi; utilizza il comando <command
>emacsclient</command
> per controllare a distanza <application
>Emacs</application
>. Assicurati che <command
>emacsclient</command
> sia disponibile a riga di comando provando ad eseguire <userinput
><command
>emacsclient</command
> <parameter
>nome di un file di testo</parameter
></userinput
>. Questo comando dovrebbe aprire il file all'interno di <application
>Emacs</application
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se <command
>emacsclient</command
> fallisce e restituisce un messaggio di errore come <computeroutput
>unable to connect to local</computeroutput
>, assicurati che <application
>Emacs</application
> sia in esecuzione. Inoltre, assicurati che anche <application
>Emacs Server</application
> sia in esecuzione digitando <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>server-start</command
></userinput
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se vuoi che la finestra venga portata in primo piano, aggiungi la funzione <function
>raise-frame</function
> a <quote
>server-switch-hook</quote
> (fai <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
> <keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>customize-variable</command
> <keycap
>RET</keycap
> <command
>server-switch-hook</command
></userinput
> ed inserisci il nome della funzione nel campo di testo).</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se hai modificato il buffer dall'ultimo salvataggio, <application
>Emacs</application
> ti chiederà: <computeroutput
>Revert buffer from file ...? (yes or no)</computeroutput
>. Di solito bisogna rispondere <emphasis
>no</emphasis
>, perché rispondere in caso contrario il file verrà riletto da disco, e ciò <emphasis
>comporterà la perdita di tutte le modifiche apportate!</emphasis
></para
> <para
>A mio parere, è preferibile il comportamento di <command
>gnuclient</command
>, che ricarica silenziosamente il buffer modificato &mdash; aggiungi le seguenti righe al tuo file <filename
>.emacs</filename
> per emulare il comportamento di <command
>gnuclient</command
> con <command
>emacsclient</command
>:</para
> <programlisting>

	(defadvice server-visit-files (around save-buffers last activate)
	  "Prova ad emulare il comportamento di gnuclient con emacsclient.
	Funziona solo per visitare un buffer alla volta."
	  (let* ((filen (car (car (ad-get-arg 0))))
		 (buf (get-file-buffer filen))
		 (this-buf-modified-p nil))
	    ;;; the following is copied from server-visit-files, with
	    ;;; a modification for the `verify-visited-file-modtime' test
	    (if (and buf (set-buffer buf))
		(if (file-exists-p filen)
		    ;;; if the file has changed on disk, reload it
		    ;;; using `find-file-noselect'
		    (if (not (verify-visited-file-modtime buf))
			(progn
			  (find-file-noselect filen)
			  ;;; if user answered `no', reset modtime anyway
			  ;;; so that server-visit-files doesn't realize the
			  ;;; difference:
			  (set-visited-file-modtime)))
		  ;;; if file exists no longer, we let server-visit-files
		  ;;; deal with that
		  t)
	      (setq buf (find-file-noselect filen)))
	    (setq this-buf-modified-p (buffer-modified-p buf))
	    (set-buffer buf)
	    (set-buffer-modified-p nil)
	    ad-do-it
	    (set-buffer-modified-p this-buf-modified-p)))

</programlisting
> </listitem
> </itemizedlist
> </tip>
    </section>

    <section id="editor-setup-kate">
      <title
>&kate;</title
> 

      <para
>Sfortunatamente, l'editor &kate; di &kde; non supporta molto bene la ricerca inversa. Se fai clic con il tasto <mousebutton
>centrale</mousebutton
> del mouse in un file &DVI; verrà sempre avviata una nuova sessione dell'editor &kate;, anche se &kate; è già in esecuzione ed il file TeX è già aperto. Perdipiù, &kate; non posiziona il cursore all'inizio del paragrafo.</para>
    </section>

    <section id="editor-setup-nedit">
      <title
><application
>NEdit</application
></title>

      <para
><application
>NEdit</application
> funziona generalmente molto bene. Se fai clic sul file &DVI; si dovrebbe aprire una nuova finestra. Se il file TeX è già aperto in un'altra finestra di <application
>NEdit</application
>, la nuova finestra mostrerà un'altra vista dello stesso buffer. Altrimenti, il file TeX viene caricato. Dopo l'apertura della finestra, <application
>NEdit</application
> evidenzia la prima riga del paragrafo appropriato.</para>
      <tip
> <procedure
> <step
> <para
>Assicurati che <application
>NEdit</application
> sia installato. Prova ad avviare <command
>nedit</command
> dalla riga di comando.</para
> </step
> <step
> <para
>&kdvi; utilizza il comando <command
>ncl</command
> per controllare a distanza <application
>NEdit</application
>. Assicurati che <command
>ncl</command
> sia disponibile a riga di comando, provando a avviare <userinput
><command
>ncl</command
> <parameter
>-noask</parameter
></userinput
>. Questo comando dovrebbe aprire una finestra di <application
>NEdit</application
>. Se <command
>ncl</command
> non è presente, potrebbe darsi che tu stia usando una versione vecchia di <application
>NEdit</application
>. In questo caso, puoi passare ad una versione più recente, oppure utlizzare l'opzione <guilabel
>Editor definito dall'utente</guilabel
> nella finestra <guilabel
>Opzioni</guilabel
>.</para
> </step
> </procedure
> </tip>
    </section>

    <section id="editor-setup-xemacs">
      <title
><application
>XEmacs</application
></title>

      <para
><application
>XEmacs</application
> funziona correttamente con &kdvi;. Il comportamento di <application
>XEmacs</application
> dipende in gran parte dalla sua configurazione. Come al solito, puoi personalizzare completamente <application
>XEmacs</application
>, se non hai paura di scontrarti con il codice Lisp!</para>

      <para
>&kdvi; utilizza il programma <application
>gnuclient</application
> per controllare a distanza <application
>XEmacs</application
>.</para>
      <important
> <para
>Il programma <command
>gnuclient</command
> richiede che <application
>XEmacs</application
> sia in esecuzione e che il programma <application
>gnuserv</application
> sia avviato all'interno di <application
>XEmacs</application
>. La ricerca inversa non funzionerà se non sono in esecuzione sia <application
>XEmacs</application
> che <application
>gnuserv</application
>.</para
> </important>

      <para
>Per avviare il programma <application
>gnuserv</application
>, puoi fare nei seguenti modi:</para>
      <itemizedlist
> <listitem
> <para
>In <application
>XEmacs</application
>, avvia <application
>gnuserv</application
> immettendo <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>gnuserv-start</command
></userinput
></para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Aggiungi la riga <programlisting>

    (gnuserv-start)

</programlisting
> al tuo file <filename
>.xemacs</filename
>.Se usi una versione più recente di <application
>XEmacs</application
>, <filename class="directory"
>.xemacs</filename
> sarà una directory. In questo caso, dovresti aggiungere tale riga in fondo al file <filename
>.xemacs/init.el</filename
>. Riavvia <application
>XEmacs</application
></para
> </listitem
> </itemizedlist>

      <para
>Se non vuoi aprire una nuova finestra per ciascuna chiamata dell'editor e vuoi che la finestra venga portata in primo piano automaticamente, imposta <quote
>Gnuserv Frame</quote
> a <quote
>Use selected frame</quote
> e aggiungi la funzione <function
>raise-frame</function
> a <quote
>Visit Hook</quote
>. Digita <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>customize-group</command
> <keycap
>RET</keycap
> <command
>gnuserv</command
></userinput
> per rendere effettive queste impostazioni.</para>

      <tip
> <itemizedlist
> <listitem
> <para
>Assicurati che <application
>XEmacs</application
> sia installato. Prova ad avviare <command
>xemacs</command
> dalla riga di comando.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>&kdvi; utilizza il comando <application
>gnuserv</application
> per controllare a distanza <application
>XEmacs</application
>. Assicurati che <command
>gnuclient</command
> sia disponibile a riga di comando provando ad avviare <userinput
><command
>gnuclient</command
> <parameter
>nome di un file di testo</parameter
></userinput
>. Questo comando dovrebbe aprire una nuova finestra dell'editor <application
>XEmacs</application
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se <application
>gnuserv</application
> restituisce un messaggio di errore come <computeroutput
>unable to connect to local</computeroutput
>, assicurati che <application
>XEmacs</application
> sia in esecuzione. Inoltre assicurati che sia in funzione anche <application
>gnuserv</application
> digitando <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>gnuserv-start</command
></userinput
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se non vuoi aprire una nuova finestra per ogni invocazione dell'editor e vuoi che la finestra sia portata in primo piano automaticamente, imposta <quote
>Gnuserv Frame</quote
> a <quote
>Use selected frame</quote
> e aggiungi la funzione <quote
>raise-frame</quote
> a <quote
>Visit Hook</quote
>. Digita <userinput
><keycombo action="seq"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
></keycombo
> <command
>customize-group</command
> <keycap
>RET</keycap
> <command
>gnuserv</command
></userinput
> per attivare queste modifiche.</para
> </listitem
> </itemizedlist
> </tip>
    </section>

    <section id="editor-setup-gvim">
      <title
><application
>VI iMproved</application
> / &GUI;</title>

      <para
>&kdvi; supporta <command
>vim</command
>, ma il risultato non è un granché. Se fai clic con il tasto <mousebutton
>centrale</mousebutton
> del mouse nel file &DVI;, verrà aperta ogni volta una nuova istanza dell'editor <command
>vim</command
>, anche se <command
>vim</command
> è già in esecuzione e il file TeX è già caricato.</para>
      <tip
> <itemizedlist
> <listitem
> <para
>Assicurati che <application
>VIM/GUI</application
> sia installato. Prova ad avviare <command
>gvim</command
> dalla riga di comando.</para
> </listitem
> </itemizedlist
> </tip>
    </section>
    </section>

  </chapter>


  <chapter id="forward-search">
    <title
>Ricerca in avanti</title>

    <para
>La funzione di ricerca in avanti consente di saltare dal tuo editor direttamente nel corrispondente punto del file &DVI;. Visto che la ricerca avanzata deve essere supportata dal tuo editor di testo, per adesso sono supportati solamente <application
>Emacs</application
> e <application
>XEmacs</application
>. Si spera che anche altri editor di testo vengano aggiunti in futuro.</para>

    <para
>Per utilizzare la ricerca in avanti, devi compiere le seguenti operazioni:</para>
    <itemizedlist
> <listitem
> <para
>Imposta il tuo editor &mdash; come descritto sotto.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Aggiungi le informazione del file sorgente al file &DVI;, &eg; utilizzando il pacchetto <command
>srcltx</command
>. Questo è stato descritto nella sezione <link linkend="inverse-search-tex"
>Produrre file Tex per la ricerca inversa</link
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se utilizzi <application
>Emacs</application
> ed è tutto impostato correttamente, premi<userinput
><keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>X</keycap
></keycombo
> <keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>J</keycap
> </keycombo
></userinput
> e verrà portato in primo piano &kdvi; con aperto il file DVI al punto corrispondente a dove stai lavorando nel file TeX.</para
> </listitem
> </itemizedlist>

    <section id="forward-search-editor">
      <title
>Impostazione dell'editor per la ricerca in avanti</title>
      
      <section id="forw-editor-setup-emacs">
	<title
><application
>Emacs</application
></title>
	
	<para
>Per utilizzare la ricerca in avanti con <application
>Emacs</application
>, compi i seguenti passi:</para>

	<itemizedlist
> <listitem
> <para
>Scarica il seguente script per <application
>Emacs</application
>, <filename
>kdvi-searc.el</filename
> (premi &Shift; e il &LMB; sul nome del file per scaricarlo) e salvalo in un posto a cui <application
>Emacs</application
> possa accedere &mdash; si consiglia la directory <filename class="directory"
>emacs-script</filename
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Aggiungi le righe <programlisting>

(add-to-list 'load-path (expand-file-name "~/emacs-scripts/"))
(require 'kdvi-search)
(add-hook 'LaTeX-mode-hook (lambda () (local-set-key "\C-x\C-j" 'kdvi-jump-to-line)))
(add-hook 'tex-mode-hook (lambda () (local-set-key "\C-x\C-j" 'kdvi-jump-to-line)))

</programlisting
> al tuo file <filename
>.emacs</filename
>. Riavvia <application
>Emacs</application
>.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Apri <application
>Emacs</application
>, carica un file TeX, crea il file &DVI; corrispondente e digita il comando <userinput
><keycombo action="simul"
><keycap
>M</keycap
><keycap
>x</keycap
> </keycombo
><command
>kdvi-jump-to-line</command
></userinput
> oppure premi <userinput
><keycombo action="seq"
><keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>X</keycap
></keycombo
> <keycombo action="simul"
>&Ctrl;<keycap
>J</keycap
></keycombo
> </keycombo
></userinput
>. Può capitare che <application
>Emacs</application
> ti chieda il nome del <quote
>master file</quote
>. Ciò è utile se usi un file TeX che ne include altri: il master file è il file principale che include gli altri. <application
>Emacs</application
> forse ti chiederà di salvare il nome del master file come una <quote
>local variable</quote
>, &ie; come un commento alla fine del file. Rispondi <userinput
>yes</userinput
> o <userinput
>no</userinput
> per continuare.</para
> </listitem
> </itemizedlist>

	<tip
> <itemizedlist
> <listitem
> <para
>Assicurati che <application
>Emacs</application
> sia installato. Prova ad avviare <command
>emacs</command
> dalla riga di comando.</para
> </listitem
> <listitem
> <para
>Se <application
>Emacs</application
> non riesce ad avviare &kdvi;, puoi trovare i messaggi di errore nel buffer <guilabel
>kdvi-output</guilabel
>.</para
> </listitem
> </itemizedlist
> </tip>
      </section>

      <section id="forw-editor-setup-xemacs">
	<title
><application
>XEmacs</application
></title>
	
	<para
>Per impostare <application
>XEmacs</application
>, segui gli stessi passi illustrati <link linkend="forw-editor-setup-emacs"
>above</link
>sopra per <application
>Emacs</application
>, ma modifica il file <filename
>.xemacs</filename
> anziché <filename
>.emacs</filename
>. Se utilizzi una versione molto recente di <application
>XEmacs</application
>, <filename class="directory"
>.xemacs</filename
> potrebbe essere una directory. In tal caso, aggiungi le righe al file <filename
>.xemacs/init.el</filename
>. </para>
      </section>
    </section>

  </chapter>

  <chapter id="preferences">
    <title
>La finestra delle <guilabel
>Preferenze</guilabel
></title>
    <anchor id="opts"
></anchor>

    <para
>La finestra <guilabel
>Preferenze</guilabel
> può essere raggiunta scegliendo <guimenuitem
>Opzioni DVI</guimenuitem
> nel menu <guimenu
>Impostazioni</guimenu
>.</para>

    <para
>La finestra contiene due schede, <guilabel
>Tipi di carattere</guilabel
> e <guilabel
>Visualizzazione</guilabel
>.</para>

    <sect1 id="opt-fonts">
      <title
>Opzioni <guilabel
>Tipi di carattere</guilabel
></title>

      <para
>L'immagine seguente mostra la finestra delle opzioni di &kdvi;.</para>

      <screenshot
> <screeninfo
>La scheda <guilabel
>Tipi di carattere</guilabel
></screeninfo
> <mediaobject
> <imageobject
> <imagedata fileref="optionrequester1.png" format="PNG"/> </imageobject
> <textobject
> <phrase
>La scheda <guilabel
>Tipi di carattere</guilabel
></phrase
> </textobject
> </mediaobject
> </screenshot>

      <variablelist
> <varlistentry
> <term
><guilabel
>Modalità metafont</guilabel
> </term
> <listitem
> <para
>Queste opzioni specificano il carattere che &kdvi; utilizzerà per la visualizzazione del testo. Ottimizzando con attenzione le impostazioni, è possibile migliorare il risultato finale. Comunque, a meno che tu non sia un esperto di <command
>Metafont</command
> e sappia quello che stai facendo, non è una buona idea modificare queste impostazioni. Puoi in ogni caso dare un'occhiata alla sezione <link linkend="mfmodes"
>Domande frequenti (FAQ)</link
> di questo manuale.</para
> <para
>Valori normali sono <guilabel
>1200 dpi / Lexmark</guilabel
> per una buona qualità, oppure <guilabel
>600 dpi / LaserJet 4</guilabel
> per una qualità media e una visualizzazione più rapida.</para
> </listitem
> </varlistentry
> <varlistentry
> <term
><guilabel
>Genera i caratteri mancanti</guilabel
></term
> <listitem
> <para
>Seleziona quest'opzione se vuoi che &kdvi; chiami il programma <command
>MetaFont</command
> nel caso che &kdvi; debba visualizzare documenti che utilizzano caratteri non ancora generati. Dovresti abilitare questa opzione.</para
> </listitem
> </varlistentry
> </variablelist>
    </sect1>

    <sect1 id="opt-rendering">
      <title
>Opzioni <guilabel
>Visualizzazione</guilabel
></title>

      <para
>L'immagine seguente mostra la seconda scheda della finestra di configurazione di &kdvi;.</para>

      <screenshot
> <screeninfo
>La scheda <guilabel
>Visualizzazione</guilabel
></screeninfo
> <mediaobject
> <imageobject
> <imagedata fileref="optionrequester2.png" format="PNG"/></imageobject
> <textobject
> <phrase
>La scheda <guilabel
>Visualizzazione</guilabel
></phrase
> </textobject
> </mediaobject
> </screenshot>

      <variablelist
> <varlistentry
> <term
><guilabel
>Mostra immagini PostScript</guilabel
></term
> <listitem
> <para
>Se questa casella è marcata, &kdvi; mostrerà le immagini &PostScript; incorporate nel file &DVI;. Si consiglia di lasciare abilitata questa funzione.</para
> <para
>Se il file &PostScript; esterno non viene trovato, &kdvi; disegnerà un riquadro rosso di avvertimento al suo posto. Sfortunatamente, la visualizzazioni di immagini &PostScript; è molto lenta nella versione corrente di &kdvi;. Miglioreremo la velocità nelle prossime versioni. Se questa opzione è disabilitata, &kdvi; disegnerà un riquadro grigio al posto dell'immagine, o lascerà lo spazio bianco.</para
> <note
> <para
>Non c'è un modo standard di inserire immagini &PostScript; all'interno di un file &DVI;. Potrebbe accadere che &kdvi; non riesca a visualizzare correttamente un'immagine che non crea problemi con altri programmi. Versioni più vecchie di <command
>xdvi</command
> e di <command
>dvips</command
> supportano l'esecuzione di comandi esterni. Questo è un grave buco di sicurezza per il sistema e quindi non è stato implementato in &kdvi;. È possibile trovare informazioni tecniche riguardo alle modalità supportate per inserire immagini &PostScript; nel documento <filename
>KDVI-features.dvi</filename
>.</para
> </note
> </listitem
> </varlistentry
> <varlistentry
> <term
><guilabel
>Mostra i collegamenti ipertestuali</guilabel
></term
> <listitem
> <para
>Marca questa casella se vuoi che &kdvi; visualizzi i collegamenti ipertestuali. La parte di testo interessata verrà sottolineata in blu. È consigliato attivare questa opzione.</para
> </listitem
> </varlistentry
> <varlistentry
> <term
><guilabel
>Editor per la ricerca inversa</guilabel
></term
> <listitem
> <para
>Se intendi utilizzare la <ulink url="inverse-search.html"
>ricerca inversa</ulink
>, una caratteristica molto utile se scrivi tu stesso i documenti TeX, devi specificare quale editor di testo vuoi utilizzare e come questo debba essere lanciato da &kdvi;. Nell'esempio, l'utente ha optato per l'editor <application
>NEdit</application
>. Se utilizzi uno degli editor preconfigurati nella lista degli <guilabel
>Editor</guilabel
>, allora non devi fare nient'altro. Se vuoi utilizzare un altro editor di testo, scegli <guilabel
>Editor definito dall'utente</guilabel
> nella lista <guilabel
>Editor</guilabel
> e immetti la riga di comando da usare per avviare l'editor. Puoi usare le sequenze speciali <token
>%f</token
> e <token
>%l</token
> per indicare rispettivamente il nome del file TeX e la riga del file TeX.</para
> <para
>Se utilizzi un editor che non è supportato, per favore manda un messaggio di posta elettronica a <email
>kebekus@kde.org</email
> indicando che comando hai utilizzato e come hai configurato l'editor.</para
> </listitem
> </varlistentry
> </variablelist>

    </sect1>
  </chapter>

  <chapter id="faq">
    <title
>Domande frequenti (FAQ)</title>

    <qandaset>
      <qandaentry>
	<question id="fontgen">
	  <para
>Cosa succede quando &kdvi; mostra il messaggio <computeroutput
>KDVI sta generando i caratteri bitmap</computeroutput
> e perché questa procedura è così lunga?</para>
	</question>
	<answer>
	  <para
>Molti dei tipi di carattere utilizzati in un documento TeX devono essere generati dal sistema MetaFont. Questo è un linguaggio simile a TeX (incluso in molte distribuzioni di TeX) che prende una descrizione di un tipo di carattere e la converte in una versione bitmap (file <literal role="extension"
>.pk</literal
>) che può essere inviata alla stampante, oppure utilizzata in un programma di visualizzazione come &kdvi;. Metafont cerca di ottenere il miglior risultato possibile per la tua stampante. Per esempio, sa che in una stampante a getto d'inchiostro un pixel è un puntino rotondo e che quindi i pixel vicini tendono a sovrapporsi, mentre in una stampante laser i pixel sono rettangolari, ma i pixel isolati di solito non vengono disegnati.</para>

	  <para
>La generazione dei caratteri bitmap ad alta definizione di solito richiede molto tempo, anche perché i documenti TeX utilizzano un gran numero di tipi di carattere diversi. Devi avere pazienza. Per semplificare le cose, la maggior parte delle distribuzioni di TeX conservano i file <literal role="extension"
>.pk</literal
> per un periodo di tempo limitato, &eg; 100 giorni. Di conseguenza, se carichi un documento più di una volta, i file <literal role="extension"
>.pk</literal
> verranno riutilizzati.</para>
	</answer>
      </qandaentry>

      <qandaentry>
	<question id="mfmodes">
	  <para
>Cos'è la modalità MetaFont?</para>
	</question>
	<answer>
	  <para
>Per produrre caratteri bitmap ottimizzati per la tua stampante (vedi la risposta alla prima domanda), Metafont utilizza un database dei motori di stampa &mdash; cerca un file chiamato <filename
>modes.mf</filename
>. Una modalità Metafont è il nome di una voce del database. Per esempio, il nome <quote
>ljfour</quote
> si riferisce alla voce nel database che descrive una stampante &Hewlett-Packard; LaserJet 4. Una modalità Metafont è di solito seguita da un numero, la risoluzione. La Laserjet, per esempio, può stampare sia a 300 che a 600 dpi (punti per pollice). Quindi, <quote
>ljfour/600</quote
> è la descrizione completa.</para>
	</answer>
      </qandaentry>

    </qandaset>
  </chapter>


  <chapter id="credits-and-license">
    <title
>Riconoscimenti e licenze</title>

    <para
>&kdvi;</para>

    <para
>&kdvi; è basato sul programma &kdvi; 0.4.3 di Markku Hihnala. Quel programma è a sua volta basato su <application
>xdvi</application
> versione 18f creato da molti autori.</para>

    <para
>La documentazione è copyright 2001, Stefan Kebekus <email
>kebekus@kde.org</email
></para>

    <para
>Traduzione italiana Matteo Merli <email
>merlim@libero.it</email
></para
> <para
>Revisione e aggiornamento della traduzione Federico Cozzi <email
>federico.cozzi@sns.it</email
></para
> 
    
&underGPL;
&underFDL;

  </chapter>
    
&documentation.index;

</book>
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End:
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