Sophie

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distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > f1098342ec4a2b28475e34123ce17201 > files > 1195

howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>Il teTeX HOWTO: La guida locale a Linux-teTeX: Usare teTeX.</TITLE>
 <LINK HREF="TeTeX-HOWTO-3.html" REL=next>
 <LINK HREF="TeTeX-HOWTO-1.html" REL=previous>
 <LINK HREF="TeTeX-HOWTO.html#toc2" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-3.html">Avanti</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-1.html">Indietro</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO.html#toc2">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="sec-using"></A> <A NAME="s2">2. Usare teTeX.</A></H2>

<P>Almeno teoricamente tutto &egrave; installato correttamente ed &egrave; pronto a 
funzionare. teTeX &egrave; un pacchetto molto grosso. Vorrai quindi imparare 
teTeX, come forse hai gi&agrave; fatto con altri programmi complessi, 
lentamente, invece di essere sommerso dalla sua complessit&agrave;.
<P>Allo stesso tempo, per&ograve;, vogliamo fargli fare qualcosa di utile. Quindi 
invece di stare a guardare TeX mentre compone
<PRE>
``Hello, World!''
</PRE>

come il Professor Knuth suggerisce nel <EM>The TeXBook</EM>, eseguiremo 
TeX su un paio di documenti di teTeX per provare l'installazione.
<P>
<H2><A NAME="print-documentation"></A> <A NAME="ss2.1">2.1 Stampiamo la documentazione. </A>
</H2>

<P>Le prime volte che usi teTeX sarebbe meglio che tu ti collegassi come 
<CODE>root</CODE>. Se non lo fai, metafont pu&ograve; non essere capace di creare 
le directory necessarie per i suoi font. Un'opzione del programma 
<CODE>texconfig</CODE> consente di dare il permesso di scrittura a 
tutti sulle directory dei font, ma se stai lavorando su un sistema 
multiutente questo, per motivi di sicurezza, non &egrave; desiderabile.
<P>Comunque, se non hai i privilegi per scrivere sulle directory in cui 
vengono immagazzinati i font, Metafont si lamenter&agrave; di non 
poter creare le directory. Non verr&agrave; prodotto nulla perch&eacute; non ci sono 
i caratteri necessari. Questo non &egrave; un grosso problema. Scollegati e 
ricollegati come <CODE>root</CODE>, poi ripeti l'operazione che ha causato 
problemi.
<P>Il bello di teTeX &egrave; che se fai qualche errore che lo fa ``saltare'', non 
vengono mai fatti danni. Non &egrave; come un compilatore con il quale puoi ad 
esempio danneggiare tutta la partizione di root se un puntatore punta da 
qualche parte non prevista. Cosa? Non hai ancora letto il manuale di 
teTeX? Beh, &egrave; ovvio. Si trova ancora nella distribuzione, in forma di 
codice sorgente, ed aspetta di essere elaborato.
<P>Quindi non aspettiamo oltre, sarai senz'altro ansioso di leggerlo. Si 
trova nella directory
<PRE>
/usr/lib/teTeX/texmf/doc/tetex.
</PRE>
<P>Il file che contiene il manuale in formato LaTeX si chiama 
<CODE>TETEXDOC.tex</CODE> (l'estensione <CODE>.tex</CODE> viene usata sia per i 
file di TeX che per quelli di LaTeX. Alcuni editor, come 
<CODE>emacs</CODE>, sono in grado di riconoscere la differenza). C'&egrave; anche 
un file <CODE>TETEXDOC.dvi</CODE> che &egrave; bene tenere in un posto sicuro (ad 
esempio un'altra directory) nel caso pi&ugrave; tardi tu voglia provare i 
tuoi driver <CODE>.dvi</CODE>. Dopo averlo messo via, digita
<PRE>
latex TETEXDOC.tex
</PRE>

LaTeX scriver&agrave; alcuni messaggi di avvertimento. Il primo,
<PRE>
LaTeX Warning: Label(s) may have changed. Rerun to get the
cross-references right.
</PRE>

(le etichette potrebbero essere cambiate. Riesegui per avere i giusti 
riferimenti incrociati)
&egrave; standard. &Egrave; normale costruire l'indice di un documento eseguendo due 
volte LaTeX sul documento stesso. Quindi, ripeti il comando. Gli altri 
avvertimenti possono essere tranquillamente ignorati. Ti informano del 
fatto che alcuni dei percorsi FTP di cui si parla nel documento sono 
troppo lunghi per lo spazio loro assegnato. Le  Sezioni 
<A HREF="TeTeX-HOWTO-3.html#para-dimen">Stile e dimensioni dei paragrafi</A> e 
<A HREF="TeTeX-HOWTO-3.html#tolerances">Tolleranze</A> descrivono pi&ugrave; in dettaglio la spaziatura orizzontale.
<P>Noterai che teTeX ha prodotto numerosi file da <CODE>TETEXDOC.tex</CODE>. 
Quello che ci interessa &egrave; <CODE>TETEXDOC.dvi</CODE>: &egrave; il file indipendente 
dal dispositivo che puoi mandare indifferentemente allo schermo o alla 
stampante. Se esegui teTeX sotto X Windows, puoi avere un'anteprima del 
documento con <CODE>xdvi</CODE>.
<P>Per i nostri scopi supporremo che tu abbia una HP LaserJet II. A questo 
punto dovresti dare il comando
<PRE>
dvilj2 TETEXDOC.dvi 
</PRE>

che produce, a partire da file <CODE>TETEXDOC.dvi</CODE>, un file in formato 
PCL che contiene anche i ``soft font'', cio&egrave; informazioni sui font che 
verranno trasmesse alla stampante. Questa possibilit&agrave; <EM>non &egrave;</EM> 
offerta da TeX o da LaTeX, ma da <CODE>dvilj2</CODE>. Gli altri 
driver <CODE>.dvi</CODE> offrono la possibilit&agrave; di sfruttare le capacit&agrave; del 
particolare dispositivo che supportano. <CODE>dvilj2</CODE> risponder&agrave; 
alle richieste di font fatte nel documento LaTeX fornendo il font pi&ugrave; 
simile disponibile nel sistema; nel caso di un documento contenente solo 
testo, come <CODE>TETEXDOC.tex</CODE>, non ci sono molti problemi. Tutti i 
font richiesti vengono infatti generati da metafont, che viene chiamato 
automaticamente da <CODE>dvilj2</CODE> e provvede a creare i font che non 
sono gi&agrave; sul sistema (la prima volta che esegui <CODE>dvilj2</CODE> il 
programma pu&ograve; aver bisogno di generare tutti i font). Ci sono 
alcune opzioni di <CODE>dvilj2</CODE> che controllano la generazione dei 
font, e ne puoi trovare una descrizione nella relativa pagina di 
manuale. In effetti non ci dovrebbe essere bisogno di eseguire 
direttamente metafont; se questo bisogno invece si presenta c'&egrave; qualcosa 
che &egrave; andato storto nell'installazione. Tutti i driver <CODE>.dvi</CODE> 
chiamano direttamente metafont attraverso la libreria di ricerca dei 
percorsi kpathsea (la descrizione di questa va oltre gli scopi 
di questo documento) e non dovrai lavorare pi&ugrave; con <CODE>metafont</CODE> per ora 
(sono forniti tutti i sorgenti <CODE>metafont</CODE> della libreria di
font Computer Modern).
<P>Puoi stampare <CODE>TETEXDOC.lj</CODE> con il comando
<PRE>
lpr TETEXDOC.lj
</PRE>

Ci pu&ograve; essere bisogno di installare un filtro di stampa in grado di 
capire il PCL. 
<P>La <EM>teTeX Guide</EM>, un documento di nove pagine, d&agrave; alcune 
informazioni utili per affinare ulteriormente la configurazione del 
sistema: di qualcosa abbiamo gi&agrave; parlato, di molto altro non parler&ograve; nel 
teTeX HOWTO.
<P>Non ho potuto sperimentare di persona alcune delle informazioni contenute 
nella prossima sezione poich&eacute; ho una stampante non PostScript HP Deskjet 
400, a getto d'inchiostro a colori, collegata alla porta parallela del 
computer. Comunque il fatto di non possedere una stampante PostScript non 
rappresenta un ostacolo alla capacit&agrave; di stampare testi e grafica nei 
tuoi documenti. Ghostscript si trova nella maggior parte delle distribuzioni
Linux e potrebbe essere gi&agrave; installato nel tuo sistema. 
<P>
<HR>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-3.html">Avanti</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-1.html">Indietro</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO.html#toc2">Indice</A>
</BODY>
</HTML>