Sophie

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distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > f1098342ec4a2b28475e34123ce17201 > files > 1199

howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>Il teTeX HOWTO: La guida locale a Linux-teTeX: Usare font PostScript. </TITLE>
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 <LINK HREF="TeTeX-HOWTO.html#toc6" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-7.html">Avanti</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-5.html">Indietro</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO.html#toc6">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="postscript-fonts"></A> <A NAME="s6">6. Usare font PostScript. </A></H2>

<P>Di solito i font Type 1 di pubblico dominio erano di qualit&agrave; molto 
minore dei font bit mapped Computer Modern. Questa situazione &egrave; 
migliorata negli ultimi anni, ma trovare i font che corrispondono resta 
compito tuo. Avere molti tipi di font su una macchina pu&ograve; sembrare 
ridondante e uno spreco di spazio su disco. Inoltre i font Computer 
Modern possono sembrare, beh, un po' troppo <EM>formali</EM> per uso 
quotidiano. A volte li paragono a dar da mangiare al cane in una ciotola 
di porcellana. Almeno non dovrai pi&ugrave; spendere un patrimonio per avere dei 
font di qualit&agrave; professionale.
<P>Uno dei miglioramenti principali di LaTeX2e rispetto ai suoi predecessori 
&egrave; rappresentato dall'introduzione del New Font Selection Scheme (adesso 
si chiama PSNFSS). In passato gli utilizzatori di TeX dovevano 
specificare i font con comandi come
<PRE>
\font=bodyroman = cmr10 scaled \magstep 1
</PRE>
<P>che d&agrave; risultati molto precisi ma richiede l'abilit&agrave; di un disegnatore di 
caratteri e di un matematico per essere usato a dovere. Inoltre non &egrave; 
molto portabile. Se un altro sistema non ha il font <CODE>cmr10</CODE> 
(questo &egrave; il nome che in TeX viene dato al carattere Computer Modern 
Roman, corpo 10, con spessore del tratto medio, predefinito) qualcuno 
deve ricodificare le specifiche dei font per l'intero documento. PSNFSS, 
invece, ti permette di specificare i font per famiglia (Computer Modern, 
URW Nimbus, Helvetica, Utopia e cos&igrave; via), tratto (leggero, medio, 
grassetto), orientamento (dritto o obliquo), tipo (tondo o corsivo) e 
misura (vedi la sezione 
<A HREF="TeTeX-HOWTO-4.html#characters">Caratteri e stili</A> 
per una descrizione dei comandi che consentono di specificare lo stile). 
Alcuni font sono archiviati in famiglie. Per esempio, un font Roman pu&ograve; 
essere archiviato con un font senza grazie, come Helvetica, e un font a 
spaziatura fissa, come Courier. Tu, come autore di un documento LaTeX, 
puoi specificare un'intera famiglia di font con un comando.
<P>Ci sono, come ho gi&agrave; detto, molti font di alta qualit&agrave; di pubblico 
domino disponibili. Uno di essi &egrave; Adobe Utopia, un altro &egrave; Bitstream 
Charter. Tutti e due sono font di qualit&agrave; commerciale che sono stati 
donati al pubblico dominio.
<P>Sono anche due dei miei preferiti. Se cerchi su uno dei siti CTAN 
vi troverai questi ed altri font. I font in giro sono abbastanza da 
permetterti di produrre documenti il cui aspetto &egrave; proprio quello che 
vuoi, e non solo testi in inglese. TeX &egrave; stato concepito in origine per 
la composizione di testi matematici, quindi ci sono molti font 
disponibili per questo scopo, oltre a font per l'alfabeto cirillico, 
greco, kana ed altri troppo numerosi da ricordare.
<P>La cosa importante da cercare sono i file con estensione <CODE>.pfa</CODE> 
o <CODE>.pfb</CODE>. Queste indicano che si tratta proprio dei font scalabili, 
non solo di file di metrica. I file di metrica dei font Type 1 hanno 
estensione <CODE>.pfm</CODE>, in contrapposizione ai file <CODE>.tfm</CODE> 
usati dai font bit mapped. I due font di cui ho parlato in precedenza 
sono inclusi nella distribuzione teTeX, oltre che separatamente.
<P>Ci&ograve; che ho detto a proposito della facilit&agrave; di selezione dei font con 
PSNFSS &egrave; vero in questo senso. Se vogliamo usare nel nostro documento il 
font Charter invece del Computer Modern, tutto ci&ograve; che bisogna fare &egrave; 
mettere
<PRE>
\renewcommand{\familydefault}{bch}
</PRE>

nel preambolo, dove ``bch'' &egrave; la sigla con cui si designa comunemente il 
Bitstream Charter. I font Charter si trovano nella directory
<PRE>
/usr/lib/teTeX/texmf/fonts/type1/bitstrea/charter
</PRE>
<P>Qui ci sono i file <CODE>.pfb</CODE> dei font Charter:
<CODE>bchb8a.pfb</CODE> per il Charter grassetto, <CODE>bchr8a.pfb</CODE> per il 
Charter tondo, <CODE>bchbi8a.pfb</CODE> per il Charter grassetto corsivo. 
L'``8a'' nel nome del font indica la codifica dei caratteri. A questo 
punto non te ne devi preoccupare, perch&eacute; la differenza si ha per i 
caratteri codificati con 8 bit che hanno valore maggiore di 128 decimale. 
Definiscono principalmente gli accenti e caratteri non inglesi. Le 
codifiche dei font Type 1 funzionano generalmente bene per gli alfabeti 
occidentali perch&eacute; sono conformi allo standard ISO 8859 per gli insiemi 
di caratteri internazionali, quindi questo rende ulteriormente 
vantaggioso il loro uso.
<P>Per comporre un documento in cui sono stati selezionati i font Charter 
occorre dare il comando
<PRE>
pslatex document.tex
</PRE>

<CODE>pslatex</CODE> &egrave; una variante del <CODE>latex</CODE> standard di teTeX 
che definisce le directory in cui si trovano i font Type 1 e un po' di 
codice LaTeX da caricare. Sullo schermo vedrai un avviso di 
<CODE>pslatex</CODE> seguito dalle informazioni di TeX. In breve tempo avrai 
un file <CODE>.dvi</CODE> che contiene le richieste per il font Charter. 
Adesso puoi stampare il file con <CODE>dvips</CODE> e <CODE>gs</CODE>, se 
necessario.
<P>Installare un insieme di font Type 1 non &egrave; difficile se segui alcuni 
passi fondamentali. Devi decomprimere i font in una sottodirectory di 
<CODE>/usr/lib/teTeX/texmf/fonts/type1</CODE>, in cui si trovano anche gli 
altri font Type 1, e poi eseguire <CODE>texhash</CODE> in modo che le 
routine di ricerca sappiano che i font sono stati aggiunti. Poi devi 
aggiungere la descrizione dei font al file <CODE>psfonts.map</CODE> in modo 
che anche <CODE>dvips</CODE> sappia che si trovano nel sistema. Il formato 
del file <CODE>psfonts.map</CODE> &egrave; descritto in un paio dei testi di cui 
abbiamo parlato. Ancora, ricorda di eseguire il programma 
<CODE>texhash</CODE> per aggiornare il database delle directory di teTeX.
<P>&Egrave; senz'altro un vantaggio usare il sistema X Windows (XFree86 sotto 
Linux) con teTeX, perch&eacute; permette di avere anteprime dei documenti di 
migliore qualit&agrave;. Non &egrave; necessario averlo, ma in generale tutto quello 
che permette di avere anteprime migliori render&agrave; migliore il tuo lavoro 
in termini di qualit&agrave; dei risultati. Comunque bisogna scendere a 
compromessi con la velocit&agrave; di editing, che &egrave; molto maggiore sul display 
a carattere. 
<P>
<HR>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-7.html">Avanti</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO-5.html">Indietro</A>
<A HREF="TeTeX-HOWTO.html#toc6">Indice</A>
</BODY>
</HTML>