Sophie

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howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
<TITLE>Sendmail address rewriting mini-HOWTO</TITLE>


</HEAD>
<BODY>
<H1>Sendmail address rewriting mini-HOWTO</H1>

<H2>Thomas Roessler, roessler@guug.de</H2>v0.0, 6 maggio 1998
<P><HR>
<EM> Questo documento &egrave; una breve descrizione di come impostare il file di configurazione di sendmail per un uso casalingo con una connessione dial-up.
Traduzione a cura di Lorenzo Pulici, <CODE>lorenzo.pulici@usa.net</CODE></EM>
<HR>
<H2><A NAME="s1">1. Introduzione</A></H2>

<P>Si assume che abbiate il tipo di accesso ad Internet che sembra 
attualmente essere il pi&ugrave; comune alle universit&agrave; e 
per i servizi online: utilizzate PPP con una connessione seriale per accedere 
alla rete del vostro provider. La vostra posta in arrivo viene presa dal
server POP o IMAP del provider, mentre i messaggi in uscita verranno inviati
tramite SMTP. Non disponete di un nome di dominio di vostra
propriet&agrave;, per cui tutto utilizza 
<EM>un</EM> indirizzo unico.
<P>
<P>Si assume che sia installata sul vostro sistema una versione
sufficientemente aggiornata di sendmail di Eric Allman (la versione 8.8.8
&egrave; l'ultima al momento della stesura di questo documento e funziona
correttamente). 
<P>
<P>Questo documento si riferisce in parte a propriet&agrave; specifiche
dei sistemi Debian/GNU Linux; gli utenti di altre distribuzioni
dovranno averne particolare cura.
<P>
<P>Accertatevi di avere a portata di mano le seguenti informazioni:
<P>
<UL>
<LI>il server di posta del vostro ISP</LI>
<LI>il vostro indirizzo di posta Internet</LI>
</UL>
<P>
<P>
<P>La configurazione che si sta progettando ha due obiettivi principali:
<P>
<OL>
<LI>Possibilit&agrave; di inviare posta tra i vari utenti locali</LI>
<LI>Il mondo esterno deve vedere gli indirizzi di posta dell'ISP e non
quelli locali.</LI>
</OL>
<P>
<P>Per raggiungerli, si usufruir&agrave; della feature
<CODE>genericstable</CODE> di sendmail.
<P>
<H2><A NAME="s2">2. Mappa dei file</A></H2>

<P>Tutti i file di configurazione di sendmail verranno messi in una
directory separata, <CODE>/etc</CODE>:
<CODE>/etc/mail</CODE>. Normalmente, sendmail si aspetta di trovare questi
file direttamente in <CODE>/etc</CODE>.  Per evitare problemi 
<CODE>/etc/sendmail.cf</CODE> dovr&agrave; essere un link simbolico a
<CODE>/etc/mail/sendmail.cf</CODE>.
<P>
<P>Questi sono i file che affollano <CODE>/etc/mail</CODE>:
<UL>
<LI><CODE>aliases</CODE> -contiene ulteriori indirizzi locali</LI>
<LI><CODE>genericsdomain</CODE> - contiene alcune informazioni sulla
configurazione del vostro host locale </LI>
<LI><CODE>genericstable</CODE> - contiene le attuali regole di riscrittura </LI>
<LI><CODE>sendmail.cf</CODE> - file di configurazione di sendmail</LI>
<LI><CODE>sendmail.mc</CODE> - il sorgente di <CODE>sendmail.cf</CODE>.</LI>
</UL>
<P>Alcuni di questi file saranno accompagnati da file <CODE>.db</CODE>.
Questi file contengono database hash per l'uso diretto da parte di
sendmail.
<P>
<P>Si assume che la parte <CODE>cf</CODE> del tree dei sorgenti di sendmail
risieda in una directory denominata <CODE>/usr/lib/sendmail.cf</CODE>.  
Questo &egrave; il caso dei sistemi Debian GNU/Linux.
Altre distribuzioni potrebbero porre questi file in altre posizioni.
Consultate la documentazione della vostra distribuzione per maggiori
informazioni.
<P>
<H2><A NAME="s3">3. Configurare sendmail</A></H2>

<H2>3.1 Il file principale di configurazione</H2>

<P>Sendmail usa un sistema di regole dall'elevata complessit&agrave; per la
sua configurazione. Anche se &egrave; possibile eseguire una gran
quantit&agrave; di trucchetti in questo modo, scrivere da zero un file
<CODE>sendmail.cf</CODE> &egrave; piuttosto insolito e porta via molto tempo.
Se siete tuttavia interessati, allora smettete di leggere questo documento
adesso per iniziare invece il "Bat Book" della O'Reilly.
<P>
<P>Invece di mettere a punto manualmente queste regole, ci si
affider&agrave; al processore di macro <CODE>m4</CODE> per costruire la
configurazione, partendo dalle parti gi&agrave; pronte distribuite con
sendmail.
<P>
<P>
<P>Si dia un'occhiata alle prime righe del file <CODE>sendmail.mc</CODE>:
<P>
<HR>
<PRE>
include(/usr/lib/sendmail.cf/m4/cf.m4)
VERSIONID(`sendmail.mc - roessler@guug.de')
OSTYPE(debian)
define(`ALIAS_FILE',`/etc/mail/aliases')
</PRE>
<HR>
<P>All'inizio viene incluso <CODE>cf.m4</CODE>. 
Questo file macro di m4 contiene numerose definizioni macro per il resto del
file. Ci si assicuri di inserire il percorso corretto - quello qui presente
&egrave; tipico per una distribuzione Debian GNU/Linux.
La macro <CODE>OSTYPE</CODE> viene utilizzata per dare alcune opzioni di default
utili per determinati valori di configurazione. Se non si utilizza un
sistema Debian, sostituire la parola "debian" con "linux".
<CODE>ALIAS_FILE</CODE> dice a sendmail dove trovare la lista degli alias.
<P>
<P>Le righe seguenti indicano a sendmail di utilizzare la feature
<CODE>genericstable</CODE>, e dove trovare i file di configurazione necessari per
usufruirne:
<HR>
<PRE>
FEATURE(masquerade_envelope) 
FEATURE(genericstable, `hash -o /etc/mail/genericstable')
GENERICS_DOMAIN_FILE(`/etc/mail/genericsdomain') 
</PRE>
<HR>

La feature <CODE>masquerade_envelope</CODE> indica a sendmail di applicare la
riscrittura degli header al mittente dell'<EM>envelope</EM> 
di un messaggio.
Questo &egrave; l'indirizzo di posta al quale i sottosistemi di consegna
della posta indirizzeranno i loro rapporti di mancata consegna e i messaggi
di avvertimento.
I file <CODE>generics*</CODE> verranno illustrati pi&ugrave; sotto.
<P>
<P>&Egrave; ora necessario definire un cosiddetto "smart host", vale a dire,
una macchina che gestir&agrave; la posta in uscita dal vostro sistema.
Questa macchina pu&ograve; non essere lo stesso server POP o IMAP del vostro
ISP. Se avete dubbi contattate l'assistenza.
Il codice del file principale di configurazione:
<HR>
<PRE>
define(`SMART_HOST',`postainuscita.mio.provider')
</PRE>
<HR>

Sostituire <EM>postainuscita.mio.provider</EM> 
con il nome qualificato (FQDN) del server del vostro ISP.
<P>
<P>Le due ultime righe includono la definizione "mailer", necessaria a
sendmail per sapere in che modo gestire i diversi tipi di posta:
<HR>
<PRE>
MAILER(local)
MAILER(smtp)
</PRE>
<HR>
<P>
<P>Per generare il file <CODE>sendmail.cf</CODE> partendo da questo
<CODE>sendmail.mc</CODE>, digitare da root i seguenti comandi:
<HR>
<PRE>
# m4 sendmail.mc > _sendmail.cf
# mv -f _sendmail.cf sendmail.cf
</PRE>
<HR>
<P>Si noti la tecnica di scrivere l'output di <CODE>m4</CODE>
su di un file temporaneo che verr&agrave; successivamente spostato nella
giusta locazione. Ci&ograve; impedisce a sendmail di leggere file di
configurazione scritti solo parzialmente.
<P>
<H2>3.2 Riscrittura degli indirizzi.</H2>

<P>Prima di tutto, &egrave; necessario far conoscere a sendmail quali sono
da considerarsi locali (e perci&ograve; soggetti a riscrittura). Operazione
molto semplice: &egrave; sufficiente inserire il nome qualificato (FQDN)
della vostra macchina nel file
<CODE>/etc/mail/genericsdomain</CODE>.  
Per conoscere il nome qualificato del vostro host, digitare il seguente
comando:
<HR>
<PRE>
 $ hostname -f 
</PRE>
<HR>
<P>
<P>Si arriva finalmente alla tabella di riscrittura:
<CODE>/etc/mail/genericstable</CODE>.  
Questo file consiste di due colonne, separate da spazi vuoti. La prima
colonna contiene l'indirizzo locale, la seconda l'indirizzo e-mail che
dovr&agrave; sostituirlo.
Il file potrebbe assomigliare a questo:
<P>
<HR>
<PRE>
harry   harryx@your.isp
maude   maudey@her.isp
root    fredx@your.isp
news    fredx@your.isp
</PRE>
<HR>
<P>
<P>Deve esserci una riga per <EM>ogni</EM> account presente sulla macchina
locale, cosicch&egrave; la posta generata automaticamente diretta
esternamente alla macchina riporter&agrave; negli headers
le informazioni corrette.
<P>
<P>Per motivi di prestazioni, sendmail non utilizza direttamente questo file
di testo, ma si affida ad una versione "hashed". per generarla, digitare il
seguente comando.
<P>
<P>
<HR>
<PRE>
# makemap -r hash genericstable.db &lt; genericstable
</PRE>
<HR>
<P>
<P>Si noti che le regole di riscrittura della
<CODE>genericstable</CODE> <EM>non</EM> saranno applicate alla posta locale o a
quella in arrivo dall'esterno - la mappatura viene usata unicamente se un
messaggio lascia il vostro sistema verso lo smart host del vostro ISP.
<P>
<H2>3.3 Aliases</H2>

<P>Il file degli aliases contiene nomi locali addizionali validi unicamente
per messaggi locali. &Egrave; utile per account amministrativi quali
<CODE>root</CODE> che ricevono posta generata  automaticamente dal vostro sistema.
<P>
<P>Un punto di partenza per il vostro
<CODE>/etc/mail/aliases</CODE> potrebbe assomigliare a questo file:
<P>
<HR>
<PRE>
root: fred
news: root
postmaster: root
mail: root
www: root

nobody: /dev/null
MAILER-DAEMON: nobody
</PRE>
<HR>
<P>In questo esempio, la posta locale per gli utenti <CODE>root</CODE>,
<CODE>news</CODE>, <CODE>postmaster</CODE>, <CODE>mail</CODE>, e <CODE>www</CODE> 
verr&agrave; inoltrata a  <CODE>fred</CODE>, mentre quella per <CODE>nobody</CODE> e
<CODE>MAILER-DAEMON</CODE> verr&agrave; rediretta a
<CODE>/dev/null</CODE>.
<P>
<P>Come per <CODE>genericstable</CODE>, <CODE>aliases</CODE> potrebbe avere 
<EM>parecchie</EM> righe.  
Per questo motivo, sarebbe ancora una volta inefficiente un uso del file di
testo cos&igrave; descritto da parte di sendmail. Viene allora 
applicato il medesimo meccanismo per <CODE>genericstable</CODE>
anche con <CODE>aliases</CODE>: si genera un hashed database.
Invece di invocare direttamente <CODE>makemap</CODE>, 
&egrave; possibile digitare stavolta il comando
<CODE>newaliases</CODE>, che si preoccuper&agrave; da solo di fare il lavoro
necessario.
<P>
<H2><A NAME="s4">4. Letture consigliate</A></H2>

<P>La distribuzione dei sorgenti di sendmail include una certa
documentazione. Leggere soprattutto il file
<CODE>cf/README</CODE>.
<P>
<P>Se il vostro interesse &egrave; di approfondire ancora di pi&ugrave; le
opzioni di configurazione di sendmail, procuratevi il "Bat Book" della
O'Reilly: 
Bryan Costales, Eric Allman, e Neil Rickert:
"sendmail".  O'Reilly, 1993.
<P>
</BODY>
</HTML>