Sophie

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distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > f1098342ec4a2b28475e34123ce17201 > files > 141

howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE> Configuration HOWTO: Setup generale del sistema</TITLE>
 <LINK HREF="Config-HOWTO-3.html" REL=next>
 <LINK HREF="Config-HOWTO-1.html" REL=previous>
 <LINK HREF="Config-HOWTO.html#toc2" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="Config-HOWTO-3.html">Avanti</A>
<A HREF="Config-HOWTO-1.html">Indietro</A>
<A HREF="Config-HOWTO.html#toc2">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="s2">2. Setup generale del sistema</A></H2>

<P>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.1">2.1 Alcune informazioni sulla sicurezza</A>
</H2>

<P>
<P>Anche prima dell'avvio del sistema, dovreste decidere il livello di sicurezza
che desiderate implementare. Innanzitutto, non connettete la macchina alla rete
se non avete ancora deciso cosa fare.
<P>La sicurezza &egrave; un argomento cos&igrave; ampio che va oltre l'abito di questo HOWTO.
Due buoni punti di partenza sono la Linux Security Administrator's Guide
all'indirizzo 
<A HREF="http://www.seifried.org/lasg">http://www.seifried.org/lasg</A> e la Linux Security Guide
all'indirizzo 
<A HREF="http://nic.com/~dave/Security">http://nic.com/~dave/Security</A>. Dovreste almeno tenere
in considerazione le seguenti fasi: l'utilizzo delle password di protezione
(Shadow Password HOWTO), che limitano l'accesso alla macchina (vedere la sezione
<A HREF="Config-HOWTO-3.html#Restricting">Limitazione dell'accesso di rete</A>), mediante la shell
di sicurezza (
<A HREF="http://www.cs.hut.fi/ssh/">http://www.cs.hut.fi/ssh/</A>) o la password di sicurezza
remota (
<A HREF="http://srp.stanford.edu/srp/">http://srp.stanford.edu/srp/</A>). Buona fortuna.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.2">2.2 Il logbook</A>
</H2>

<P>
<P>Per ottenere un'installazione corretta, &egrave; <EM>essenziale</EM> che sappiate
esattamente quello che accade alla vostra macchina, quali pacchetti sono stati installati,
quali sono stati rimossi o modificati e cos&igrave; via. Quindi, la prima cosa da fare
prima di manipolare il computer &egrave; quella di iniziare un ``logbook''. In questo file
&egrave; possibile prendere nota di <EM>tutti</EM> gli spostamenti fatti come root. Nel mio logbook
c'&egrave; una sezione in cui elenco tutti i file di sistema modificati, .rpms aggiuntivi e i
.tar.gz che ho installato. Tenendo la traccia delle varie operazioni, dovreste essere in grado di
ottenere di nuovo un'installazione originale.
<P>Fate una copia di backup dei file di sistema che modificate. Ancora meglio, utilizzate RCS.
Sarete in grado di tenere traccia di tutte le modifiche. Non lavorate mai come root senza registrare
ogni mossa.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.3">2.3 Tastiera</A>
</H2>

<P>
<P>Se vi siete persi questo passaggio durante l'installazione o avete cambiato tastiera, dovrete:
<P>
<UL>
<LI> scegliere un'adeguata mappa di tastiera da
/usr/lib/kbd/keytables/; ad esempio, <CODE>it.map</CODE> seleziona la
tastiera italiana;
</LI>
<LI> modificare il file /etc/sysconfig/keyboard in modo che
appaia: KEYTABLE="/usr/lib/kbd/keytables/it.map";
</LI>
<LI> per impostare il tasso di ripetizione e il ritardo della tastiera,
aggiungete questa linea a /etc/rc.d/rc.sysinit (Red Hat) o
/etc/rc.d/rc.boot (Caldera) o /etc/rc.d/boot
(S.u.S.E):

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/sbin/kbdrate -s -r 16 -d 500  # o come preferite
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

</LI>
</UL>
<P>Per caricare la nuova mappa di tastiera, date il comando
/etc/rc.d/init.d/keytable start.
Per quanto riguarda altre impostazioni relative ai tasti speciali, troverete
istruzioni pi&ugrave; avanti.
<P>Per abilitare NumLock per default, aggiungete queste linee a
<CODE>/etc/rc.d/rc.sysinit</CODE>:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
for tty in /dev/tty[1-9]*; do
  setleds -D +num &lt; $tty
done
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<H2><A NAME="ss2.4">2.4 Floppy di boot e di ripristino</A>
</H2>

<P>
<P>Create due floppy di boot per il sistema appena installato. La
distribuzione pu&ograve; includere un comando per la creazione di tale floppy. In caso contrario,
questi comandi fanno al vostro caso:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
#~ dd if=/boot/vmlinuz-2.0.36-0.7 of=/dev/fd0  # usa l'immagine del kernel
#~ rdev /dev/fd0 /dev/hda2                     # la partizione di Linux
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Inoltre, fate in modo di avere pronti almeno un paio di floppy di ripristino. Potete trovare un'ampia scelta di
dischi di ripristino all'indirizzo 
<A HREF="ftp://metalab.unc.edu/pub/Linux/system/recovery">ftp://metalab.unc.edu/pub/Linux/system/recovery</A>.
Se non sapete quale scegliere, vi consiglio di provare Tomsbtrt.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.5">2.5 Kernel</A>
</H2>

<P>
<P>Io credo che a questo punto la cosa pi&ugrave; sensata sia farsi un kernel su
misura. &Egrave; molto semplice, ma per ogni dubbio leggetevi il file <CODE>README</CODE>
in /usr/src/linux/ o il Kernel HOWTO. Suggerimenti:
<P>
<UL>
<LI> considerate le vostre necessit&agrave; con attenzione. &Egrave; pi&ugrave; produttivo
scegliere una configurazione per il kernel, applicare le patch e compilare
una volta per tutte, piuttosto che riconfigurare e ricompilare ogni mese;
questo vale specialmente se la vostra Linux box &egrave; un server. Non
dimenticate di aggiungere il supporto per l'hardware che potreste aggiungere
in futuro (ad es. SCSI, Zip, schede di rete, ecc.). L'uso dei moduli &egrave; sempre la
scelta migliore;
</LI>
<LI> se il vostro PC &egrave; basato su CPU Cyrix che non viene riconosciuta come
tale dal kernel, ci sono delle patch per incrementarne le prestazioni.
Informazioni su
<CODE> 
<A HREF="http://www.linuxhq.com/patch/20-p0591.html">http://www.linuxhq.com/patch/20-p0591.html</A> </CODE>;
</LI>
<LI> gli utenti di portatili possono aumentare le leggibilit&agrave; dello schermo
LCD. Una volta suggerivo di applicare una patch al kernel, ma ora credo che
<CODE>SVGATextMode</CODE> (vedere la sezione 
<A HREF="#SVGA">SVGATextMode</A>) sia
la soluzione migliore. Per chi vuole, comunque, la patch ``Big Cursor'' si
trova all'indirizzo
<CODE> 
<A HREF="http://www.linuxhq.com/patch/20-p0239.html">http://www.linuxhq.com/patch/20-p0239.html</A> </CODE>;
</LI>
<LI> ancora per gli utenti di portatili: se volete usare un modem/fax
PCMCIA, <EM>non</EM> compilate il supporto seriale come modulo, ma direttamente
nel kernel. In caso contrario, il modem PCMCIA non funzioner&agrave;;
</LI>
<LI> se usate schede PCMCIA, compilate anche i relativi moduli; inoltre,
non dimenticate di modificare /etc/pcmcia/network.opts se usate
una schedina di rete;
</LI>
<LI> se <CODE>modprobe</CODE> vi d&agrave; quei fastidiosi messaggi di errore
indicando che alcuni moduli non ci sono, dovete correggere
/etc/conf.modules. Ad esempio, se non usate i moduli
<CODE>ipx</CODE> e <CODE>appletalk</CODE>, aggiungete queste linee:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
alias net-pf-4 off
alias net-pf-5 off
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

</LI>
<LI> per risparmiare tempo la prossima volta che compilerete il kernel, &egrave;
consigliabile salvare la configurazione su file e mettere quest'ultimo al
sicuro. Attenzione per&ograve;: se fate l'upgrade del kernel, questo file sar&agrave;
quasi certamente inutile, perch&eacute; non contiene le funzionalit&agrave; del nuovo
kernel.
</LI>
</UL>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.6">2.6 Blocco di sendmail</A>
</H2>

<P>
<P>Su alcuni sistemi, <CODE>sendmail</CODE> blocca la macchina per un paio di minuti in
fase di boot. Si distinguono due casi: 1) il PC non &egrave; direttamente connesso
a Internet, 2) lo &egrave;, e ha un indirizzo IP fisso.
Correzione per il caso 1: assicuratevi che /etc/hosts contenga
una linea con scritto
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
127.0.0.1 localhost
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Nel secondo caso, il blocco avviene se /etc/hosts contiene
questa linea:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
127.0.0.1   localhost   host_name
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>che dovrete modificare cos&igrave;:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
127.0.0.1    localhost
w.x.y.z      host_name
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Vedete anche alla sezione 
<A HREF="#Hostname">Hostname</A>.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.7">2.7 Prestazioni del disco fisso</A>
</H2>

<P>
<P>Le prestazioni del vostro disco fisso possono essere notevolmente migliorate
con l'uso <EM>accorto</EM> di <CODE>hdparm</CODE>(8). Se la vostra distribuzione
di Linux non lo include, lo troverete su <CODE>
<A HREF="ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/hardware">ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/hardware</A> </CODE>; cercate un
file chiamato hdparm-X.Y.tar.gz.
<P>Non c'&egrave; una formula valida per tutti, poich&eacute; molti dettagli dipendono dal
disco fisso e dal controller. Visto che si rischia di danneggiare il
filesystem, <EM>leggete la man page con attenzione</EM> prima di usare certe
opzioni. Come minimo, potrete aggiungere a /etc/rc.d/rc.sysinit
la linea seguente:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/sbin/hdparm -c1 /dev/hda  # primo drive IDE
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>che abilita il supporto per l'I/O (E)IDE a 32-bit. Per quanto riguarda
l'opzione ``<CODE>-m</CODE>'', ecco cosa mi ha scritto l'autore di <CODE>hdparm</CODE>,
Mark Lord:
<P>
<BLOCKQUOTE>
(...) se il tuo sistema usa componenti di due anni fa [&lt; 1997],
andr&agrave; tutto bene. Se sono precedenti a questa data, *potrebbero* esserci dei problemi (poco probabilmente).
I chip che hanno dato realmente problemi sono stati il CMD0646 e il RZ1000, usati *su vasta scala*
sulle schede madre dei 486 e dei (precedenti) 586 circa 2 0 3 anni fa.
</BLOCKQUOTE>
<P>Per le macchine recenti, queste impostazioni dovrebbero funzionare bene:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/sbin/hdparm -c1 -A1 -m16 -d1 /dev/hda
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.8">2.8 Drive Zip per porta parallela</A>
</H2>

<P>
<P>Per usare il drive Zip (versione parallela), potete usare il driver standard
fornito con i kernel recenti (2.x.x). Durante la configurazione del kernel,
assicuratevi di includere il supporto per lo SCSI generico e per i dischi
SCSI. Tenete presente che ci possono essere
conflitti tra la stampante e il drive Zip se usano la stessa porta
parallela, quindi compilate il supporto per entrambi come moduli. &Egrave; disponibile
un driver <CODE>ppa</CODE> alternativo all'indirizzo 
<A HREF="http://www.torque.net/~campbell">http://www.torque.net/~campbell</A>.
<P>I dischi Zip sono venduti preformattati sulla partizione
/dev/sda4. Per
abilitare lo Zip, aggiungere queste linee a /etc/rc.d/rc.sysinit:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
# Abilita il drive Zip
/sbin/modprobe ppa
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>e lo Zip pu&ograve; essere montato tramite /etc/fstab come mostrato di seguito
o tramite Mtools aggiungendo questa linea a /etc/mtools.conf:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
drive z: file="/dev/sda4" exclusive
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>inoltre, il comando <CODE>mzip</CODE> vi consente di estrarre il disco, effettuare la query dello stato,
proteggere in scrittura e con password i dischi Zip; vedere <CODE>man mzip</CODE> per dettagli.
La home page di Mtools &egrave; all'indirizzo
<A HREF="http://linux.wauug.org/pub/knaff/mtools">http://linux.wauug.org/pub/knaff/mtools</A>.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.9">2.9 Driver di dispositivi</A>
</H2>

<P>
<P>Alcuni dispositivi in <CODE>/dev</CODE> (o meglio, collegamenti ai veri driver)
possono essere assenti. Controllate a quali dispositivi corrispondono il
mouse, il modem e il CD--ROM, poi fate:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
~# cd /dev
/dev# ln -s ttyS0 mouse; ln -s ttyS1 modem; ln -s hdb cdrom; ln -s sda4 zip
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Dritta: in molti portatili, il mouse &egrave;
/dev/psaux: tenetelo presente quando installate X11.
<P>Se volete, assegnate <CODE>chmod 666</CODE> a questi dispositivi per renderli accessibili
a tutti gli utenti.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.10">2.10 Scheda audio</A>
</H2>

<P>
<P>Tutto ci&ograve; che possiedo &egrave; una vecchia Sound Blaster 16. Anche se avete a disposizione
qualcosa di diverso, potete fare riferimento a quanto segue.
<P>Ho compilato il supporto per la scheda audio come modulo (<CODE>sb.o</CODE>).
Quindi ho messo queste linee in /etc/conf.modules:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
options sb io=0x220 irq=5 dma=1 dma16=5 mpu_io=0x330
alias sound sb
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Per attivare l'audio, accertatevi che venga richiamato <CODE>modprobe sound</CODE> in
/etc/rc.d/rc.sysinit. In alternativa, scaricate il tool
<CODE>sndconfig</CODE> dal sito Web di RedHat.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.11">2.11 Messaggi di login</A>
</H2>

<P>
<P>Se volete personalizzare i messaggi di login, controllate se il vostro
/etc/rc.d/rc.local sovrascrive /etc/issue e
/etc/motd (RedHat lo fa). Se li sovrascrive, dateci sotto con
l'editor.
<P>Se desiderate un messaggio di login colorato, potete adattare il
<CODE>rc.local</CODE> inserendo linee simili a quelle riportate:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
# immette un vero carattere di escape invece di ^[. Per fare questo:
# emacs: ^Q ESC   vi: ^V ESC   joe:  ` 0 2 7   jed: ` ESC
ESC="^["  # un vero carattere di escape
BLUE="$ESC[44;37m"
NORMAL="$ESC[40;37m"
CLEAR="$ESC[H$ESC[J"

> /etc/issue
echo "$CLEAR" >> /etc/issue
echo "$BLUE   Welcome to MyServer (192.168.1.1)   " >> /etc/issue
echo "$NORMAL " >> /etc/issue
echo "" >> /etc/issue
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<P>
<H2><A NAME="Hostname"></A> <A NAME="ss2.12">2.12 Hostname </A>
</H2>

<P>
<P>Impartire il comando <CODE>hostname nuovo_host_name</CODE> non basta. Per evitare il
problema del blocco di <CODE>sendmail</CODE>, seguite queste istruzioni
(valide solo per una macchina non collegata a Internet permanentemente):
<P>
<UL>
<LI> modificate /etc/sysconfig/network e cambiate l'hostname qui
contenuto (ad es. <CODE>nuovo_host_nome.localdomain</CODE>);
</LI>
<LI> modificate /etc/HOSTNAME in modo appropriato;
</LI>
<LI> aggiungete il nuovo hostname in questa linea in
/etc/hosts:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
127.0.0.1  nuovo_host_name.locadomain nuovo_host_name
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

</LI>
</UL>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.13">2.13 Mouse</A>
</H2>

<P>
<P>I servizi di <CODE>gpm</CODE> sono utili per il taglia e incolla in modalit&agrave; testo, e
per usare il mouse in alcune applicazioni. Per Red Hat, controllate se avete
un file chiamato /etc/sysconfig/mouse e che ci sia scritto:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
MOUSETYPE="Microsoft"
XEMU3=yes
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Inoltre, dovete avere un file /etc/rc.d/init.d/gpm, dove
aggiungerete parametri addizionali. Nel mio ho inserito:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
...
       daemon gpm -t $MOUSETYPE -d 2 -a 5 -B 132 # mouse a due bottoni
...
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Ovviamente, accertatevi che la configurazione sia quella giusta per il
vostro mouse. Dritta: in molti portatili, <CODE>MOUSETYPE</CODE> &egrave;
``<CODE>PS/2</CODE>''.
<P>Per Caldera, per abilitare il mouse basta aggiungere in fondo a
/etc/rc.d/rc.boot:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/usr/bin/gpm
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Per S.u.S.E., i parametri per <CODE>gpm</CODE> sono in
/etc/rc.config; per Debian, si modifica /etc/gpm.conf.
<P>Se volete usare i menu in console con Ctrl-tasto, configurate anche
<CODE>gpm-root</CODE>. Modificate il menu di default in
/etc/gpm-root.conf , quindi lanciate <CODE>gpm-root</CODE> da
/etc/rc.d/rc.sysinit (AQVD).
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.14">2.14 Punti di mount</A>
</H2>

<P>
<P>&Egrave; comodo avere dei punti di mount per il floppy, altri dispositivi
e directory esportate da NFS. Ad esempio, potreste fare:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
~# cd /mnt
/mnt# mkdir floppy ; mkdir cdrom ; mkdir win ; mkdir zip ; mkdir server
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>che crea i punti di mount per il floppy in formato DOS/Windows, un floppy extra, il CD--ROM,
la partizione Windows, il drive Zip per la porta parallela e una directory
NFS.
<P>Ora modifiacte il file /etc/fstab e aggiungete queste linee:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/dev/fd0        /mnt/floppy     auto            user,noauto 0 1
/dev/cdrom      /mnt/cdrom      iso9660         ro,user,noauto 0 1
/dev/zip        /mnt/zip        vfat            user,noauto,exec 0 1
/dev/hda1       /mnt/win        vfat            user,noauto 0 1
server:/export  /mnt/server     nfs             defaults
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Come &egrave; ovvio, dovete usare il dispositivo giusto nel primo campo. I kernel
recenti hanno il supporto nativo per le partizioni fat32; oppure troverete
informazioni e una patch per il kernel
all'indirizzo <CODE>
<A HREF="http://bmrc.berkeley.edu/people/chaffee/fat32.html">http://bmrc.berkeley.edu/people/chaffee/fat32.html</A> </CODE>.
<CODE>man mount</CODE> per ulteriori informazioni.
<P>Notate il tipo di filesystem ``auto'' della prima linea. Consente di montare
sia i floppy ext2 sia quelli vfat (DOS/Windows). Potreste trovare pi&ugrave; conveniente
<CODE>mtools</CODE>.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.15">2.15 Lilo(8) e LOADLIN.EXE</A>
</H2>

<P>
<P>Molti utenti vogliono poter usare sia Linux che DOS/Windows, e scegliere al
boot quale sistema operativo lanciare; questa impostazione dovrebbe avvenire in
fase di installazione, ma se nel caso fate come segue. Supponiamo che
/dev/hda1 contenga DOS/Windows e che /dev/hda2
contenga Linux.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
~# fdisk
Using /dev/hda as default device!

Command (m for help):a
Partition number (1-4): 2

Command (m for help):w
~#
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Cos&igrave; si rende attiva la partizione di Linux. Scrivetevi quindi questo
semplice /etc/lilo.conf:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
boot = /dev/hda2
compact                # pu&ograve; essere in conflitto con "linear"
delay = 100            # 10 secondi
linear                 # elimina il problema "1024 cylinder"
# message = /boot/bootmesg.txt  # scrivetene uno, se volete
root = current
image = /boot/vmlinuz  # fa partire Linux per default dato che rappresenta la prima entry
  label = linux
  read-only
#  append="mem=128M"   # per avere pi&ugrave; memoria di 64 MB
other = /dev/hda1
  table = /dev/hda
  label = dos
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Ora date il comando /sbin/lilo e siete a posto. Visto che
<CODE>LILO</CODE> &egrave; un passaggio cruciale dell'installazione, vi consiglio
caldamente di leggervi comunque la sua documentazione.
<P>Per fare partire Linux senza resettare, mettete <CODE>LOADLIN.EXE</CODE> in una
directory (nella partizione DOS!) compresa nel path del DOS; poi copiate il
kernel nella directory (ad esempio) <CODE>C:\TEMP\VMLINUZ</CODE>.
Questo semplice file <CODE>.BAT</CODE> fa partire Linux:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
rem   linux.bat
smartdrv /C
loadlin c:\temp\vmlinuz root=/dev/hda2 ro
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Se usate Windows 9x, impostate le propriet&agrave; di questo file <CODE>.BAT</CODE> in
modo che parta in modalit&agrave; MS--DOS.
<P>
<P>
<H3>Trucco per la sicurezza</H3>

<P>
<P>Un consiglio: fare una copia del MBR prima di installare Linux pu&ograve; salvarvi
dai guai. Usate <CODE>restorrb</CODE> (incluso nel pacchetto <CODE>FIPS</CODE>) prima
dell'installazione o un floppy di ripristino e date questo comando:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
rescue:~# dd if=/dev/hda of=MBR bs=512 count=1
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>e poi fate almeno due copie del file <CODE>MBR</CODE> su altrettanti floppy. Se
dovesse capitare il disastro, potrete recuperare il MBR originale con il comando:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
rescue:~# dd if=/mnt/MBR of=/dev/hda bs=446 count=1
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>presumendo che il floppy che contiene <CODE>MBR</CODE> sia montato sotto
/mnt. In alternativa, usate un floppy di ripristino DOS o Windows e
date il comando <CODE>FDISK /MBR</CODE>.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.16">2.16 Mail Capability</A>
</H2>

<P>
<P>Di sicuro vorrete leggere anche i messaggi di posta scritti in HTML o che
contengono formati di file esotici. Assicuratevi di avere due file:
/etc/mime.types e /etc/mailcap. Il primo elenca
tipi di file e l'estensione associata, come ad esempio:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
application/postscript          ps eps
image/jpeg                      jpe jpeg jpg
text/html                       html
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>mentre il secondo spiega al client mail come mostrare quel particolare
file.
<P>Vi potrebbe arrivare posta da gente che usa Microsoft Outlook, i cui
messaggi sono in formato MIME multi--part. Queste due linee, aggiunte in
/etc/mailcap, dovrebbero rendere leggibili quei messaggi:
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
text/plain; less %s; needsterminal
text/html; lynx -force_html %s; needsterminal
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss2.17">2.17 Configurazione della stampante</A>
</H2>

<P>
<P>Le distribuzioni che conosco hanno un programma di configurazione per la
stampante (<CODE>printtool</CODE>, <CODE>yast</CODE> o <CODE>magicfilter</CODE>); se non ce l'avete, ecco come
implementare una semplice configurazione manuale.
<P>Supponiamo che abbiate una stampante non-PostScript (e non ``per Windows''!)
con cui volete stampare semplice testo (ad es., sorgenti C) e file
PostScript tramite Ghostscript, che deve essere gi&agrave; installato.
<P>Configurare la stampante richiede alcuni passaggi:
<P>
<UL>
<LI> controllate qual &egrave; il dispositivo parallelo: provate

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
~# echo "hello, world" > /dev/lp0
~# echo "hello, world" > /dev/lp1
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>


e segnatevi quale funziona.
</LI>
<LI> create due directory di spool:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
~# cd /var/spool/lpd
/var/spool/lpd/# mkdir raw ; mkdir postscript
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

</LI>
<LI> se la vostra stampante, come molte inkjet, presenta l'``effetto
scalinata'', vi servir&agrave; un filtro. Provate a stampare due linee di testo
con

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
~# echo "prima linea" > /dev/lp1 ; echo "seconda linea" > /dev/lp1
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>


e se l'output &egrave; cos&igrave;:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
prima linea
           seconda linea
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>


salvate questo script col nome /var/spool/lpd/raw/filter:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
#!/bin/sh
# Questo file elimina l'"effetto scalinata"
awk '{print $0, "\r"}'
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>


e rendetelo eseguibile con chmod 755 /var/spool/lpd/raw/filter.
</LI>
<LI> fate un filtro per l'emulazione PostScript. Scrivete il filtro
seguente col nome /var/spool/lpd/postscript/filter:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
#!/bin/sh

DEVICE=djet500
RESOLUTION=300x300
PAPERSIZE=a4
SENDEOF=

nenscript -TUS -ZB -p- |
if [ "$DEVICE" = "PostScript" ]; then
        cat -
else
        gs -q -sDEVICE=$DEVICE \
                -r$RESOLUTION \
                -sPAPERSIZE=$PAPERSIZE \
                -dNOPAUSE \
                -dSAFER \
                -sOutputFile=- -
fi

if [ "$SENDEOF" != "" ]; then
        printf "\004"
fi
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>


(in questo esempio, si presume l'utilizzo di una stampante HP DeskJet. Adattate lo script
alla vostra stampante.)
</LI>
<LI> infine, aggiungete queste linee in /etc/printcap:

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
# /etc/printcap
lp|ps|PS|PostScript|djps:\
        :sd=/var/spool/lpd/postscript:\
        :mx#0:\
        :lp=/dev/lp1:\
        :if=/var/spool/lpd/postscript/filter:\
        :sh:
raw:\
        :sd=/var/spool/lpd/raw:\
        :mx#0:\
        :lp=/dev/lp1:\
        :if=/var/spool/lpd/raw/filter:\
        :sh:
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

</LI>
</UL>
<P>Per configurazioni pi&ugrave; complesse, il Printing-HOWTO vi aspetta.
<P>Se utilizzate <CODE>printtool</CODE>, il dispositivo GSDEVICE scelto da Printtool funziona, ma
non &egrave; necessariamente il migliore per la vostra stampante. Potreste dover
modificare il file <CODE>postscript.cfg</CODE>; ad esempio, ho cambiato GSDEVICE
da <CODE>cdj500</CODE> a <CODE>djet500</CODE> e ora le stampe sono molto pi&ugrave; veloci.
<P>
<P>
<H2><A NAME="SVGA"></A> <A NAME="ss2.18">2.18 SVGATextMode </A>
</H2>

<P>
<P>Questa utility, reperibile all'indirizzo <CODE>
<A HREF="ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/sources/sbin">ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/sources/sbin</A> </CODE>,
serve per cambiare il font e la risoluzione in modalit&agrave; testo, nonch&eacute; la
forma del cursore. Gli utenti che usano lettere accentate (ci siamo anche
noi italiani) le possono quindi abilitare nelle applicazioni in console,
mentre gli utenti di portatili possono ingrandire il cursore per renderlo pi&ugrave;
visibile.
<P>Modificate il file /etc/TextConfig o /etc/TextMode,
iniziando con la definizione VGA di default. Per abilitare le lettere
accentate, assicuratevi di avere queste linee nell'opzione ``LoadFont'':
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
Option "LoadFont"
FontProg "/usr/bin/setfont"
FontPath "/usr/lib/kbd/consolefonts"
FontSelect "lat1-16.psf"   8x16 9x16 8x15 9x15
FontSelect "lat1-14.psf"   8x14 9x14 8x13 9x13
FontSelect "lat1-12.psf"   8x12 9x12 8x11 9x11
FontSelect "lat1-08.psf"   8x8  9x8  8x7  9x7
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Quando avete fatto, provate la configurazione col comando
<CODE>SVGATextMode "80x34x9"</CODE> e se tutto funziona bene, togliete i warning da <CODE>/etc/TextMode</CODE> ed
aggiungete questa linea in /etc/rc.d/rc.sysinit (AQVD):
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
# SVGATextMode
/usr/sbin/SVGATextMode "80x34x9"
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>Da notare che il cursore a blocco funziona solo con alcuni modi schermo; su
una delle mie macchine, "80x32x9".
<P>
<P>
<HR>
<A HREF="Config-HOWTO-3.html">Avanti</A>
<A HREF="Config-HOWTO-1.html">Indietro</A>
<A HREF="Config-HOWTO.html#toc2">Indice</A>
</BODY>
</HTML>