<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN"> <HTML> <HEAD> <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9"> <TITLE> Configuration HOWTO: Setup generale del sistema</TITLE> <LINK HREF="Config-HOWTO-3.html" REL=next> <LINK HREF="Config-HOWTO-1.html" REL=previous> <LINK HREF="Config-HOWTO.html#toc2" REL=contents> </HEAD> <BODY> <A HREF="Config-HOWTO-3.html">Avanti</A> <A HREF="Config-HOWTO-1.html">Indietro</A> <A HREF="Config-HOWTO.html#toc2">Indice</A> <HR> <H2><A NAME="s2">2. Setup generale del sistema</A></H2> <P> <P> <P> <H2><A NAME="ss2.1">2.1 Alcune informazioni sulla sicurezza</A> </H2> <P> <P>Anche prima dell'avvio del sistema, dovreste decidere il livello di sicurezza che desiderate implementare. Innanzitutto, non connettete la macchina alla rete se non avete ancora deciso cosa fare. <P>La sicurezza è un argomento così ampio che va oltre l'abito di questo HOWTO. Due buoni punti di partenza sono la Linux Security Administrator's Guide all'indirizzo <A HREF="http://www.seifried.org/lasg">http://www.seifried.org/lasg</A> e la Linux Security Guide all'indirizzo <A HREF="http://nic.com/~dave/Security">http://nic.com/~dave/Security</A>. Dovreste almeno tenere in considerazione le seguenti fasi: l'utilizzo delle password di protezione (Shadow Password HOWTO), che limitano l'accesso alla macchina (vedere la sezione <A HREF="Config-HOWTO-3.html#Restricting">Limitazione dell'accesso di rete</A>), mediante la shell di sicurezza ( <A HREF="http://www.cs.hut.fi/ssh/">http://www.cs.hut.fi/ssh/</A>) o la password di sicurezza remota ( <A HREF="http://srp.stanford.edu/srp/">http://srp.stanford.edu/srp/</A>). Buona fortuna. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.2">2.2 Il logbook</A> </H2> <P> <P>Per ottenere un'installazione corretta, è <EM>essenziale</EM> che sappiate esattamente quello che accade alla vostra macchina, quali pacchetti sono stati installati, quali sono stati rimossi o modificati e così via. Quindi, la prima cosa da fare prima di manipolare il computer è quella di iniziare un ``logbook''. In questo file è possibile prendere nota di <EM>tutti</EM> gli spostamenti fatti come root. Nel mio logbook c'è una sezione in cui elenco tutti i file di sistema modificati, .rpms aggiuntivi e i .tar.gz che ho installato. Tenendo la traccia delle varie operazioni, dovreste essere in grado di ottenere di nuovo un'installazione originale. <P>Fate una copia di backup dei file di sistema che modificate. Ancora meglio, utilizzate RCS. Sarete in grado di tenere traccia di tutte le modifiche. Non lavorate mai come root senza registrare ogni mossa. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.3">2.3 Tastiera</A> </H2> <P> <P>Se vi siete persi questo passaggio durante l'installazione o avete cambiato tastiera, dovrete: <P> <UL> <LI> scegliere un'adeguata mappa di tastiera da /usr/lib/kbd/keytables/; ad esempio, <CODE>it.map</CODE> seleziona la tastiera italiana; </LI> <LI> modificare il file /etc/sysconfig/keyboard in modo che appaia: KEYTABLE="/usr/lib/kbd/keytables/it.map"; </LI> <LI> per impostare il tasso di ripetizione e il ritardo della tastiera, aggiungete questa linea a /etc/rc.d/rc.sysinit (Red Hat) o /etc/rc.d/rc.boot (Caldera) o /etc/rc.d/boot (S.u.S.E): <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> /sbin/kbdrate -s -r 16 -d 500 # o come preferite </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> </LI> </UL> <P>Per caricare la nuova mappa di tastiera, date il comando /etc/rc.d/init.d/keytable start. Per quanto riguarda altre impostazioni relative ai tasti speciali, troverete istruzioni più avanti. <P>Per abilitare NumLock per default, aggiungete queste linee a <CODE>/etc/rc.d/rc.sysinit</CODE>: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> for tty in /dev/tty[1-9]*; do setleds -D +num < $tty done </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <H2><A NAME="ss2.4">2.4 Floppy di boot e di ripristino</A> </H2> <P> <P>Create due floppy di boot per il sistema appena installato. La distribuzione può includere un comando per la creazione di tale floppy. In caso contrario, questi comandi fanno al vostro caso: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> #~ dd if=/boot/vmlinuz-2.0.36-0.7 of=/dev/fd0 # usa l'immagine del kernel #~ rdev /dev/fd0 /dev/hda2 # la partizione di Linux </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Inoltre, fate in modo di avere pronti almeno un paio di floppy di ripristino. Potete trovare un'ampia scelta di dischi di ripristino all'indirizzo <A HREF="ftp://metalab.unc.edu/pub/Linux/system/recovery">ftp://metalab.unc.edu/pub/Linux/system/recovery</A>. Se non sapete quale scegliere, vi consiglio di provare Tomsbtrt. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.5">2.5 Kernel</A> </H2> <P> <P>Io credo che a questo punto la cosa più sensata sia farsi un kernel su misura. È molto semplice, ma per ogni dubbio leggetevi il file <CODE>README</CODE> in /usr/src/linux/ o il Kernel HOWTO. Suggerimenti: <P> <UL> <LI> considerate le vostre necessità con attenzione. È più produttivo scegliere una configurazione per il kernel, applicare le patch e compilare una volta per tutte, piuttosto che riconfigurare e ricompilare ogni mese; questo vale specialmente se la vostra Linux box è un server. Non dimenticate di aggiungere il supporto per l'hardware che potreste aggiungere in futuro (ad es. SCSI, Zip, schede di rete, ecc.). L'uso dei moduli è sempre la scelta migliore; </LI> <LI> se il vostro PC è basato su CPU Cyrix che non viene riconosciuta come tale dal kernel, ci sono delle patch per incrementarne le prestazioni. Informazioni su <CODE> <A HREF="http://www.linuxhq.com/patch/20-p0591.html">http://www.linuxhq.com/patch/20-p0591.html</A> </CODE>; </LI> <LI> gli utenti di portatili possono aumentare le leggibilità dello schermo LCD. Una volta suggerivo di applicare una patch al kernel, ma ora credo che <CODE>SVGATextMode</CODE> (vedere la sezione <A HREF="#SVGA">SVGATextMode</A>) sia la soluzione migliore. Per chi vuole, comunque, la patch ``Big Cursor'' si trova all'indirizzo <CODE> <A HREF="http://www.linuxhq.com/patch/20-p0239.html">http://www.linuxhq.com/patch/20-p0239.html</A> </CODE>; </LI> <LI> ancora per gli utenti di portatili: se volete usare un modem/fax PCMCIA, <EM>non</EM> compilate il supporto seriale come modulo, ma direttamente nel kernel. In caso contrario, il modem PCMCIA non funzionerà; </LI> <LI> se usate schede PCMCIA, compilate anche i relativi moduli; inoltre, non dimenticate di modificare /etc/pcmcia/network.opts se usate una schedina di rete; </LI> <LI> se <CODE>modprobe</CODE> vi dà quei fastidiosi messaggi di errore indicando che alcuni moduli non ci sono, dovete correggere /etc/conf.modules. Ad esempio, se non usate i moduli <CODE>ipx</CODE> e <CODE>appletalk</CODE>, aggiungete queste linee: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> alias net-pf-4 off alias net-pf-5 off </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> </LI> <LI> per risparmiare tempo la prossima volta che compilerete il kernel, è consigliabile salvare la configurazione su file e mettere quest'ultimo al sicuro. Attenzione però: se fate l'upgrade del kernel, questo file sarà quasi certamente inutile, perché non contiene le funzionalità del nuovo kernel. </LI> </UL> <P> <P> <H2><A NAME="ss2.6">2.6 Blocco di sendmail</A> </H2> <P> <P>Su alcuni sistemi, <CODE>sendmail</CODE> blocca la macchina per un paio di minuti in fase di boot. Si distinguono due casi: 1) il PC non è direttamente connesso a Internet, 2) lo è, e ha un indirizzo IP fisso. Correzione per il caso 1: assicuratevi che /etc/hosts contenga una linea con scritto <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> 127.0.0.1 localhost </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Nel secondo caso, il blocco avviene se /etc/hosts contiene questa linea: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> 127.0.0.1 localhost host_name </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>che dovrete modificare così: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> 127.0.0.1 localhost w.x.y.z host_name </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Vedete anche alla sezione <A HREF="#Hostname">Hostname</A>. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.7">2.7 Prestazioni del disco fisso</A> </H2> <P> <P>Le prestazioni del vostro disco fisso possono essere notevolmente migliorate con l'uso <EM>accorto</EM> di <CODE>hdparm</CODE>(8). Se la vostra distribuzione di Linux non lo include, lo troverete su <CODE> <A HREF="ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/hardware">ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/hardware</A> </CODE>; cercate un file chiamato hdparm-X.Y.tar.gz. <P>Non c'è una formula valida per tutti, poiché molti dettagli dipendono dal disco fisso e dal controller. Visto che si rischia di danneggiare il filesystem, <EM>leggete la man page con attenzione</EM> prima di usare certe opzioni. Come minimo, potrete aggiungere a /etc/rc.d/rc.sysinit la linea seguente: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> /sbin/hdparm -c1 /dev/hda # primo drive IDE </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>che abilita il supporto per l'I/O (E)IDE a 32-bit. Per quanto riguarda l'opzione ``<CODE>-m</CODE>'', ecco cosa mi ha scritto l'autore di <CODE>hdparm</CODE>, Mark Lord: <P> <BLOCKQUOTE> (...) se il tuo sistema usa componenti di due anni fa [< 1997], andrà tutto bene. Se sono precedenti a questa data, *potrebbero* esserci dei problemi (poco probabilmente). I chip che hanno dato realmente problemi sono stati il CMD0646 e il RZ1000, usati *su vasta scala* sulle schede madre dei 486 e dei (precedenti) 586 circa 2 0 3 anni fa. </BLOCKQUOTE> <P>Per le macchine recenti, queste impostazioni dovrebbero funzionare bene: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> /sbin/hdparm -c1 -A1 -m16 -d1 /dev/hda </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P> <P> <H2><A NAME="ss2.8">2.8 Drive Zip per porta parallela</A> </H2> <P> <P>Per usare il drive Zip (versione parallela), potete usare il driver standard fornito con i kernel recenti (2.x.x). Durante la configurazione del kernel, assicuratevi di includere il supporto per lo SCSI generico e per i dischi SCSI. Tenete presente che ci possono essere conflitti tra la stampante e il drive Zip se usano la stessa porta parallela, quindi compilate il supporto per entrambi come moduli. È disponibile un driver <CODE>ppa</CODE> alternativo all'indirizzo <A HREF="http://www.torque.net/~campbell">http://www.torque.net/~campbell</A>. <P>I dischi Zip sono venduti preformattati sulla partizione /dev/sda4. Per abilitare lo Zip, aggiungere queste linee a /etc/rc.d/rc.sysinit: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> # Abilita il drive Zip /sbin/modprobe ppa </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>e lo Zip può essere montato tramite /etc/fstab come mostrato di seguito o tramite Mtools aggiungendo questa linea a /etc/mtools.conf: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> drive z: file="/dev/sda4" exclusive </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>inoltre, il comando <CODE>mzip</CODE> vi consente di estrarre il disco, effettuare la query dello stato, proteggere in scrittura e con password i dischi Zip; vedere <CODE>man mzip</CODE> per dettagli. La home page di Mtools è all'indirizzo <A HREF="http://linux.wauug.org/pub/knaff/mtools">http://linux.wauug.org/pub/knaff/mtools</A>. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.9">2.9 Driver di dispositivi</A> </H2> <P> <P>Alcuni dispositivi in <CODE>/dev</CODE> (o meglio, collegamenti ai veri driver) possono essere assenti. Controllate a quali dispositivi corrispondono il mouse, il modem e il CD--ROM, poi fate: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ~# cd /dev /dev# ln -s ttyS0 mouse; ln -s ttyS1 modem; ln -s hdb cdrom; ln -s sda4 zip </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Dritta: in molti portatili, il mouse è /dev/psaux: tenetelo presente quando installate X11. <P>Se volete, assegnate <CODE>chmod 666</CODE> a questi dispositivi per renderli accessibili a tutti gli utenti. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.10">2.10 Scheda audio</A> </H2> <P> <P>Tutto ciò che possiedo è una vecchia Sound Blaster 16. Anche se avete a disposizione qualcosa di diverso, potete fare riferimento a quanto segue. <P>Ho compilato il supporto per la scheda audio come modulo (<CODE>sb.o</CODE>). Quindi ho messo queste linee in /etc/conf.modules: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> options sb io=0x220 irq=5 dma=1 dma16=5 mpu_io=0x330 alias sound sb </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Per attivare l'audio, accertatevi che venga richiamato <CODE>modprobe sound</CODE> in /etc/rc.d/rc.sysinit. In alternativa, scaricate il tool <CODE>sndconfig</CODE> dal sito Web di RedHat. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.11">2.11 Messaggi di login</A> </H2> <P> <P>Se volete personalizzare i messaggi di login, controllate se il vostro /etc/rc.d/rc.local sovrascrive /etc/issue e /etc/motd (RedHat lo fa). Se li sovrascrive, dateci sotto con l'editor. <P>Se desiderate un messaggio di login colorato, potete adattare il <CODE>rc.local</CODE> inserendo linee simili a quelle riportate: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> # immette un vero carattere di escape invece di ^[. Per fare questo: # emacs: ^Q ESC vi: ^V ESC joe: ` 0 2 7 jed: ` ESC ESC="^[" # un vero carattere di escape BLUE="$ESC[44;37m" NORMAL="$ESC[40;37m" CLEAR="$ESC[H$ESC[J" > /etc/issue echo "$CLEAR" >> /etc/issue echo "$BLUE Welcome to MyServer (192.168.1.1) " >> /etc/issue echo "$NORMAL " >> /etc/issue echo "" >> /etc/issue </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P> <P> <H2><A NAME="Hostname"></A> <A NAME="ss2.12">2.12 Hostname </A> </H2> <P> <P>Impartire il comando <CODE>hostname nuovo_host_name</CODE> non basta. Per evitare il problema del blocco di <CODE>sendmail</CODE>, seguite queste istruzioni (valide solo per una macchina non collegata a Internet permanentemente): <P> <UL> <LI> modificate /etc/sysconfig/network e cambiate l'hostname qui contenuto (ad es. <CODE>nuovo_host_nome.localdomain</CODE>); </LI> <LI> modificate /etc/HOSTNAME in modo appropriato; </LI> <LI> aggiungete il nuovo hostname in questa linea in /etc/hosts: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> 127.0.0.1 nuovo_host_name.locadomain nuovo_host_name </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> </LI> </UL> <P> <P> <H2><A NAME="ss2.13">2.13 Mouse</A> </H2> <P> <P>I servizi di <CODE>gpm</CODE> sono utili per il taglia e incolla in modalità testo, e per usare il mouse in alcune applicazioni. Per Red Hat, controllate se avete un file chiamato /etc/sysconfig/mouse e che ci sia scritto: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> MOUSETYPE="Microsoft" XEMU3=yes </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Inoltre, dovete avere un file /etc/rc.d/init.d/gpm, dove aggiungerete parametri addizionali. Nel mio ho inserito: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ... daemon gpm -t $MOUSETYPE -d 2 -a 5 -B 132 # mouse a due bottoni ... </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Ovviamente, accertatevi che la configurazione sia quella giusta per il vostro mouse. Dritta: in molti portatili, <CODE>MOUSETYPE</CODE> è ``<CODE>PS/2</CODE>''. <P>Per Caldera, per abilitare il mouse basta aggiungere in fondo a /etc/rc.d/rc.boot: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> /usr/bin/gpm </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Per S.u.S.E., i parametri per <CODE>gpm</CODE> sono in /etc/rc.config; per Debian, si modifica /etc/gpm.conf. <P>Se volete usare i menu in console con Ctrl-tasto, configurate anche <CODE>gpm-root</CODE>. Modificate il menu di default in /etc/gpm-root.conf , quindi lanciate <CODE>gpm-root</CODE> da /etc/rc.d/rc.sysinit (AQVD). <P> <P> <H2><A NAME="ss2.14">2.14 Punti di mount</A> </H2> <P> <P>È comodo avere dei punti di mount per il floppy, altri dispositivi e directory esportate da NFS. Ad esempio, potreste fare: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ~# cd /mnt /mnt# mkdir floppy ; mkdir cdrom ; mkdir win ; mkdir zip ; mkdir server </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>che crea i punti di mount per il floppy in formato DOS/Windows, un floppy extra, il CD--ROM, la partizione Windows, il drive Zip per la porta parallela e una directory NFS. <P>Ora modifiacte il file /etc/fstab e aggiungete queste linee: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> /dev/fd0 /mnt/floppy auto user,noauto 0 1 /dev/cdrom /mnt/cdrom iso9660 ro,user,noauto 0 1 /dev/zip /mnt/zip vfat user,noauto,exec 0 1 /dev/hda1 /mnt/win vfat user,noauto 0 1 server:/export /mnt/server nfs defaults </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Come è ovvio, dovete usare il dispositivo giusto nel primo campo. I kernel recenti hanno il supporto nativo per le partizioni fat32; oppure troverete informazioni e una patch per il kernel all'indirizzo <CODE> <A HREF="http://bmrc.berkeley.edu/people/chaffee/fat32.html">http://bmrc.berkeley.edu/people/chaffee/fat32.html</A> </CODE>. <CODE>man mount</CODE> per ulteriori informazioni. <P>Notate il tipo di filesystem ``auto'' della prima linea. Consente di montare sia i floppy ext2 sia quelli vfat (DOS/Windows). Potreste trovare più conveniente <CODE>mtools</CODE>. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.15">2.15 Lilo(8) e LOADLIN.EXE</A> </H2> <P> <P>Molti utenti vogliono poter usare sia Linux che DOS/Windows, e scegliere al boot quale sistema operativo lanciare; questa impostazione dovrebbe avvenire in fase di installazione, ma se nel caso fate come segue. Supponiamo che /dev/hda1 contenga DOS/Windows e che /dev/hda2 contenga Linux. <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ~# fdisk Using /dev/hda as default device! Command (m for help):a Partition number (1-4): 2 Command (m for help):w ~# </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Così si rende attiva la partizione di Linux. Scrivetevi quindi questo semplice /etc/lilo.conf: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> boot = /dev/hda2 compact # può essere in conflitto con "linear" delay = 100 # 10 secondi linear # elimina il problema "1024 cylinder" # message = /boot/bootmesg.txt # scrivetene uno, se volete root = current image = /boot/vmlinuz # fa partire Linux per default dato che rappresenta la prima entry label = linux read-only # append="mem=128M" # per avere più memoria di 64 MB other = /dev/hda1 table = /dev/hda label = dos </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Ora date il comando /sbin/lilo e siete a posto. Visto che <CODE>LILO</CODE> è un passaggio cruciale dell'installazione, vi consiglio caldamente di leggervi comunque la sua documentazione. <P>Per fare partire Linux senza resettare, mettete <CODE>LOADLIN.EXE</CODE> in una directory (nella partizione DOS!) compresa nel path del DOS; poi copiate il kernel nella directory (ad esempio) <CODE>C:\TEMP\VMLINUZ</CODE>. Questo semplice file <CODE>.BAT</CODE> fa partire Linux: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> rem linux.bat smartdrv /C loadlin c:\temp\vmlinuz root=/dev/hda2 ro </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Se usate Windows 9x, impostate le proprietà di questo file <CODE>.BAT</CODE> in modo che parta in modalità MS--DOS. <P> <P> <H3>Trucco per la sicurezza</H3> <P> <P>Un consiglio: fare una copia del MBR prima di installare Linux può salvarvi dai guai. Usate <CODE>restorrb</CODE> (incluso nel pacchetto <CODE>FIPS</CODE>) prima dell'installazione o un floppy di ripristino e date questo comando: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> rescue:~# dd if=/dev/hda of=MBR bs=512 count=1 </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>e poi fate almeno due copie del file <CODE>MBR</CODE> su altrettanti floppy. Se dovesse capitare il disastro, potrete recuperare il MBR originale con il comando: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> rescue:~# dd if=/mnt/MBR of=/dev/hda bs=446 count=1 </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>presumendo che il floppy che contiene <CODE>MBR</CODE> sia montato sotto /mnt. In alternativa, usate un floppy di ripristino DOS o Windows e date il comando <CODE>FDISK /MBR</CODE>. <P> <P> <H2><A NAME="ss2.16">2.16 Mail Capability</A> </H2> <P> <P>Di sicuro vorrete leggere anche i messaggi di posta scritti in HTML o che contengono formati di file esotici. Assicuratevi di avere due file: /etc/mime.types e /etc/mailcap. Il primo elenca tipi di file e l'estensione associata, come ad esempio: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> application/postscript ps eps image/jpeg jpe jpeg jpg text/html html </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>mentre il secondo spiega al client mail come mostrare quel particolare file. <P>Vi potrebbe arrivare posta da gente che usa Microsoft Outlook, i cui messaggi sono in formato MIME multi--part. Queste due linee, aggiunte in /etc/mailcap, dovrebbero rendere leggibili quei messaggi: <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> text/plain; less %s; needsterminal text/html; lynx -force_html %s; needsterminal </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P> <P> <H2><A NAME="ss2.17">2.17 Configurazione della stampante</A> </H2> <P> <P>Le distribuzioni che conosco hanno un programma di configurazione per la stampante (<CODE>printtool</CODE>, <CODE>yast</CODE> o <CODE>magicfilter</CODE>); se non ce l'avete, ecco come implementare una semplice configurazione manuale. <P>Supponiamo che abbiate una stampante non-PostScript (e non ``per Windows''!) con cui volete stampare semplice testo (ad es., sorgenti C) e file PostScript tramite Ghostscript, che deve essere già installato. <P>Configurare la stampante richiede alcuni passaggi: <P> <UL> <LI> controllate qual è il dispositivo parallelo: provate <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ~# echo "hello, world" > /dev/lp0 ~# echo "hello, world" > /dev/lp1 </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> e segnatevi quale funziona. </LI> <LI> create due directory di spool: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ~# cd /var/spool/lpd /var/spool/lpd/# mkdir raw ; mkdir postscript </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> </LI> <LI> se la vostra stampante, come molte inkjet, presenta l'``effetto scalinata'', vi servirà un filtro. Provate a stampare due linee di testo con <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> ~# echo "prima linea" > /dev/lp1 ; echo "seconda linea" > /dev/lp1 </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> e se l'output è così: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> prima linea seconda linea </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> salvate questo script col nome /var/spool/lpd/raw/filter: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> #!/bin/sh # Questo file elimina l'"effetto scalinata" awk '{print $0, "\r"}' </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> e rendetelo eseguibile con chmod 755 /var/spool/lpd/raw/filter. </LI> <LI> fate un filtro per l'emulazione PostScript. Scrivete il filtro seguente col nome /var/spool/lpd/postscript/filter: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> #!/bin/sh DEVICE=djet500 RESOLUTION=300x300 PAPERSIZE=a4 SENDEOF= nenscript -TUS -ZB -p- | if [ "$DEVICE" = "PostScript" ]; then cat - else gs -q -sDEVICE=$DEVICE \ -r$RESOLUTION \ -sPAPERSIZE=$PAPERSIZE \ -dNOPAUSE \ -dSAFER \ -sOutputFile=- - fi if [ "$SENDEOF" != "" ]; then printf "\004" fi </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> (in questo esempio, si presume l'utilizzo di una stampante HP DeskJet. Adattate lo script alla vostra stampante.) </LI> <LI> infine, aggiungete queste linee in /etc/printcap: <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> # /etc/printcap lp|ps|PS|PostScript|djps:\ :sd=/var/spool/lpd/postscript:\ :mx#0:\ :lp=/dev/lp1:\ :if=/var/spool/lpd/postscript/filter:\ :sh: raw:\ :sd=/var/spool/lpd/raw:\ :mx#0:\ :lp=/dev/lp1:\ :if=/var/spool/lpd/raw/filter:\ :sh: </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> </LI> </UL> <P>Per configurazioni più complesse, il Printing-HOWTO vi aspetta. <P>Se utilizzate <CODE>printtool</CODE>, il dispositivo GSDEVICE scelto da Printtool funziona, ma non è necessariamente il migliore per la vostra stampante. Potreste dover modificare il file <CODE>postscript.cfg</CODE>; ad esempio, ho cambiato GSDEVICE da <CODE>cdj500</CODE> a <CODE>djet500</CODE> e ora le stampe sono molto più veloci. <P> <P> <H2><A NAME="SVGA"></A> <A NAME="ss2.18">2.18 SVGATextMode </A> </H2> <P> <P>Questa utility, reperibile all'indirizzo <CODE> <A HREF="ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/sources/sbin">ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/sources/sbin</A> </CODE>, serve per cambiare il font e la risoluzione in modalità testo, nonché la forma del cursore. Gli utenti che usano lettere accentate (ci siamo anche noi italiani) le possono quindi abilitare nelle applicazioni in console, mentre gli utenti di portatili possono ingrandire il cursore per renderlo più visibile. <P>Modificate il file /etc/TextConfig o /etc/TextMode, iniziando con la definizione VGA di default. Per abilitare le lettere accentate, assicuratevi di avere queste linee nell'opzione ``LoadFont'': <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> Option "LoadFont" FontProg "/usr/bin/setfont" FontPath "/usr/lib/kbd/consolefonts" FontSelect "lat1-16.psf" 8x16 9x16 8x15 9x15 FontSelect "lat1-14.psf" 8x14 9x14 8x13 9x13 FontSelect "lat1-12.psf" 8x12 9x12 8x11 9x11 FontSelect "lat1-08.psf" 8x8 9x8 8x7 9x7 </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Quando avete fatto, provate la configurazione col comando <CODE>SVGATextMode "80x34x9"</CODE> e se tutto funziona bene, togliete i warning da <CODE>/etc/TextMode</CODE> ed aggiungete questa linea in /etc/rc.d/rc.sysinit (AQVD): <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> # SVGATextMode /usr/sbin/SVGATextMode "80x34x9" </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Da notare che il cursore a blocco funziona solo con alcuni modi schermo; su una delle mie macchine, "80x32x9". <P> <P> <HR> <A HREF="Config-HOWTO-3.html">Avanti</A> <A HREF="Config-HOWTO-1.html">Indietro</A> <A HREF="Config-HOWTO.html#toc2">Indice</A> </BODY> </HTML>