Sophie

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distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > f1098342ec4a2b28475e34123ce17201 > files > 648

howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>The Linux Modem-HOWTO: Modem per un PC con Linux</TITLE>
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 <LINK HREF="Modem-HOWTO.html#toc2" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="Modem-HOWTO-3.html">Avanti</A>
<A HREF="Modem-HOWTO-1.html">Indietro</A>
<A HREF="Modem-HOWTO.html#toc2">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="s2">2. Modem per un PC con Linux</A></H2>

<H2><A NAME="int_vs_ext"></A> <A NAME="ss2.1">2.1 Esterni contro Interni </A>
</H2>

<P>Un modem per un PC pu&ograve; essere sia interno che esterno. Quello interno &egrave; installato all'interno del
vostro PC (dovete rimuovere viti etc, per installarlo) e quello esterno si collega semplicemente ad 
un connettore di porta seriale sul PC. I modem interni sono meno costosi, &egrave; meno probabile che subiscano
perdite di dati a causa del sovraccarico del buffer, in genere consumano meno elettricit&agrave;, e non occupano
spazio sulla vostra scrivania.
<P>I modem esterni sono molto pi&ugrave; semplici da installare e richiedono minore configurazione. Hanno delle luci
che possono fornire un indizio circa quello che sta accadendo, ed aiutare a risolvere i problemi. Anche il 
fatto che la porta seriale ed il modem possano essere fisicamente separati aiuta nella risoluzione di 
problemi. I modem esterni sono facilmente spostabili su un altro computer.
<P>Sfortunatamente la maggior parte dei modem esterni non hanno degli interruttori per spegnere l'alimentazione
di corrente e probabilmente consumano un poco di corrente anche quando sono spenti (a meno di staccare
la spina dal muro). Ogni watt che usano vi costa circa $1 per anno. Un altro possibile svantaggio di un 
modem esterno &egrave; che sarete forzati ad usare una porta seriale esistente che potrebbe anche non 
supportare una velocit&agrave; di oltre 115.200k (sebbene fino al tardo 1998 anche la maggior parte dei modem
interni non la supportavano -ma alcuni s&igrave;). Se un nuovo modem interno avesse una UART 16550 potrebbe mettere
meno carico sulla CPU (ma quasi nessuno lo fa al tardo 1998).
<P>I modem interni presentano un particolare problema per Linux, ma funzioneranno bene come i modem esterni
a patto che voi evitiate quell'alta percentuale di essi che funzionano solo sotto MS Windows, ed anche
a patto che spendiate un poco di tempo (a volte molto tempo) per configurarli correttamente.
Alcuni dei modem che funzionano solo sotto MS Windows sono, sfortunatamente, non espressamente descritti
come tali. Se ne comprate uno nuovo, assicuratevi di poterlo rendere e che possiate essere rimborsati se
non funzioner&agrave; sotto Linux.
<P>Visto che la maggior parte dei nuovi modem sono plug-and-play avete diversi modi per gestirli:
<UL>
<LI> Usare il programma "isapnp"</LI>
<LI> Lasciare che la configurazione venga fatta dal BIOS PnP</LI>
<LI> Modificare il kernel per creare un Linux PnP (attualmente non disponibile)</LI>
</UL>

Ciascuno dei metodi sopracitati ha degli svantaggi. La documentazione di isapnp &egrave; difficile da comprendere
sebbene leggere il Plug-and-Play HOWTO (allo stato attuale incompleto) aiuti a comprendere. Se volete 
che sia il BIOS PnP ad eseguire la configurazione, tutto quello che dovete fare &egrave; assicurarvi che esso
sappia che non avete un sistema operativo PnP. Ma potrebbe non eseguirla correttamente. Per scoprire quello
che &egrave; stato fatto vedere 
<A HREF="Modem-HOWTO-6.html#io-irq_in_hdw">Cos'&egrave; impostato nell'hardware della mia porta  seriale?</A>. Modificare il kernel ha funzionato in passato, ma nessuna modifica sembra attualmente 
disponibile. Controllate il sito web per questo.
<P>Ci sono molti utenti di Linux che dicono che &egrave; molto pi&ugrave; semplice prendere un modem esterno e collegarlo.
Ma visto che le nuove periferiche oggi sono per la maggior parte PnP, potreste aver bisogno di gestirle, 
cos&igrave; perch&eacute; rimandare l'inevitabile? Comunque la soluzione pi&ugrave; vantaggiosa (e pi&ugrave; costosa) &egrave; quella di
un modem esterno (se avete una porta seriale libera).
<P>
<H2><A NAME="ss2.2">2.2 Modem esterni</A>
</H2>

<H3>Modem esterni PnP</H3>

<P> Molti modem esterni sono etichettati "Plug and Play" (PnP), ma dovrebbero funzionare bene anche 
come modem non PnP. Visto che in genere si collega il modem ad una porta seriale che ha i suoi propri
numeri di IRQ ed indirizzi di IO, il modem non necessita di capacit&agrave; PnP per impostarli. Comunque, la
porta seriale stessa potrebbe necessitare di una configurazione (numero IRQ e indirizzo IO) a meno
che la configurazione di default vada bene.
<P>Come pu&ograve; un modem esterno essere chiamato PnP visto che non pu&ograve; essere configurato tramite PnP? B&egrave;,
esso ha una speciale identificazione PnP costruita al suo interno che pu&ograve; essere letta (attraverso la
porta seriale) da un sistema operativo PnP. Sistemi operativi di questo tipo dovrebbero quindi sapere
che voi avete un modem in una certa porta e dovrebbero anche conoscerne il numero di modello. Quindi
potreste non avere bisogno di configurare i programmi applicativi dicendogli su quale porta sia il modem
(tipo /dev/ttyS2 o COM3). Ma visto che non avete un sistema operativo PnP dovrete configurare il vostro
programma applicativo manualmente fornendogli l'identificativo del /dev (tipo /dev/ttyS2).
<P>
<H3>Connessione ed installazione</H3>

<P> Connettere un modem esterno &egrave; facile, confrontato con la connessione della maggior parte degli altri
disposivi ad una porta seriale che richiedono diversi tipi di cavi "null modem". I modem usano cavi
diretti, senza pin incrociati. La maggior parte dei negozi di computer dovrebbero averne. Assicuratevi
di avere il corretto genere. Se state il vostro computer usa una porta seriale B09 o B25, sar&agrave; sempre
maschio, ovvero il connettore sul cavo dovr&agrave; essere femmina. Attaccate il vostro modem ad una delle
vostre porte seriali. Se vi va bene accettare l'IRQ e l'indirizzo IO di default della porta alla quale
lo state connettendo, dovreste essere pronti per lanciare il vostro programma di configurazione e 
configurare il modem stesso.
<P>
<H3>Cosa significano le luci (LED)</H3>

<P>
<UL>
<LI> TM Test del Modem</LI>
<LI> AA (Auto Answer) Autorisposta (se attivata, il vostro modem risponder&agrave; ad una chiamata in arrivo)</LI>
<LI> RD  (Receive Data) linea di Ricezione Dati = RxD</LI>
<LI> SD  (Send Data) linea di invio dati = TxB</LI>
<LI> TR  (Terminal Ready) terminale pronto = DTR (impostato dal vostro PC)</LI>
<LI> RI  (Ring indicator) indicatore di squillo (se attivo, qualcuno sta chiamando il vostro modem)</LI>
<LI> OH (Off Hook) (se disattivo, il vostro modem ha appeso la comunicazione)</LI>
<LI> MR (Modem Ready) modem pronto = DSR ??</LI>
<LI> EC  (Error Correction) correzione di errore</LI>
<LI> DC  (Data Compression) compressione dati</LI>
<LI> HS  (High Speed) alta velocit&agrave; (per questo modem)</LI>
</UL>
<P>
<H2><A NAME="ss2.3">2.3 Modem interni</A>
</H2>

<P> Un modem interno &egrave; installato in un PC rimuovendo il coperchio ed inserendo la scheda modem in un
alloggiamento libero della scheda madre. Ci sono modem per alloggiamenti ISA ed altri per quelli PCI.
Mentre i modem esterni si connettono alla porta seriale (tramite un corto cavo), i modem interni hanno 
la porta seriale costruita all'interno del modem. In altre parole, la scheda modem &egrave; sia una porta 
seriale che un modem.
<P>L'impostazione degli indirizzi IO ed IRQ per una porta seriale era un tempo effettuata dai "jumper" 
sulla scheda. Questi piccoli "cubetti" neri rettangolari di circa 5x4x2 mm si spingevano sopra i
pin della scheda. I modem Plug-and-Play (in realt&agrave; la parte porta seriale del modem) non usano i 
"jumper" per impostare gli indirizzi, ma invece sono configurati inviando comandi di configurazione 
ad essi (tramite lo spazio di indirizzo IO sul bus ISA all'interno del computer). Detti comandi di
configurazione possono essere inviati da un BIOS PnP, dal programma isapnp (solo per il bus ISA) o da
un sistema operativo PnP. La loro configurazione &egrave; parte del sistema operativo Window 95/98. Sotto 
Linux si ha una scelta di modi (nessuno dei quali &egrave; sempre facile) per configurare gli io-irq.
<P>
<OL>
<LI> Usare "isapnp" che potrebbe essere lanciato automaticamente ad ogni avvio</LI>
<LI> Usare un BIOS PnP a s&egrave; stante (che viene eseguito ad ogni avvio)</LI>
<LI> Modificare Linux per renderlo un sistema operativo PnP</LI>
</OL>
<P>
<H2><A NAME="soft_modem"></A> <A NAME="ss2.4">2.4 Software Modem (interni - la maggior parte winmodem) </A>
</H2>

<P> I software modem demandano la maggior parte (o quasi tutto) il lavoro del modem al chip del processore
principale (CPU) del vostro computer (tipo un chip Pentium). Complessi programmi software proprietari
(driver) svolgono questo compito sulla CPU. Vasta parte dei modem interni costruiti dopo la seconda
met&agrave; del 1998 <EM>non</EM> funzionano con Linux visto che sono software modem che funzionano solo sotto
Windows e sono spesso chiamati "winmodem". Sebbene alcuni volontari fossero disponibili per cercare di 
scrivere driver Linux per questi modem, le specifiche non sono ancora state rese disponibili quindi
questo non pu&ograve; essere fatto. Prima del 2000 circa, nessun software modem poteva essere usato con
Linux a causa della mancanza di driver per essi sotto Linux.
<P>Poi, finalmente, verso la fine del 1999, sembrava che due software modem  potessero funzionare sotto
Linux, la Lucent Technologies forniva in via non ufficiale un codice binario Linux per supportare 
i suoi software modem PCI, ma  sono stati riportati dei bug nelle prime versioni. 
PC-TEL introduceva un nuovo 
software modem per Linux. Ci saranno altre ditte che seguiranno questa strada per andare a creare dei
"linmodem"? Per un elenco di modem che funzionano/non funzionano sotto Linux vedere 
<A HREF="http://www.o2.net/~gromitkc/winmodem.html">elenco modem</A>. Un progetto per far
funzionare i winmodem sotto Linux si trova in 
<A HREF="http://linmodems.org">http://linmodems.org</A>
C'&egrave; anche a disposizione una mailing list.
Ci sono altri tentativi in corso di reverse-engineering con almeno un'evidenza di un winmodem
che sia stato fatto funzionare sotto Linux (ma non a piena funzionalit&agrave;). Cos&igrave; mentre state
leggendo questo documento potrebbero esserci ulteriori linmodem.
<P>Se viene reso disponibile del codice per far lavorare un "winmodem" sotto Linux, allora si potrebbe
chiamare "linumodem". &Egrave; ancora un "winmodem"?. Forse s&igrave; visto che funziona anche sotto MS Windows.
Il termine "Winmodem" &egrave; il marchio di fabbrica di un certo tipo di "winmodem".
<P>Ecco un'ulteriore pi&ugrave; precisa terminologia riguardante i software modem. HSP (Host Signal Processor) significa
che il processore ospitante (il vostro chip CPU) crea il codice necessario per produrre il segnale 
elettrico sulla linea telefonica. Il modem in s&egrave; crea semplicemente una qualsivoglia onda elettrica che
la CPU gli dice di creare. Di contro, un modem "controllerless" pu&ograve; creare le onde di sua iniziativa (ma
non pu&ograve; controllare il modem). Non contiene l'attrezzatura per gestire i byte che sono inviati o ricevuti
Non pu&ograve; comprimere stringhe di byte; non pu&ograve; verificare errori; non pu&ograve; comporre i pacchetti. In altre
parole non pu&ograve; controllare il modem ma invece deve essere la CPU a svolgere tutto questo lavoro usando
il software. I Rockwell HCF (Host Controlled Family) fanno questo. Se il software che fa tutto questo
potesse essere portato sotto Linux, dopo non ci sarebbe questo problema. A parte quanto sopra, un
modem che non simula una porta seriale non funzioner&agrave; sotto Linux.
<P>Come determinare se un modem interno funzioner&agrave; sotto Linux?
Per prima cosa vedete se il nome o la descrizione di esso indica che trattasi di software modem: HSP,
HCF, HSF, controllerless, host-controlled, host-based, e soft-... modem. Se &egrave; un software modem funzioner&agrave;
solo nei rari (fino ad ora) casi in cui sia disponibile un driver Linux. Se non conoscete il modello 
del modem ad avete anche Windows sul vostro Linux PC, cliccate sull'icona "Modem" del "Pannello di 
Controllo". Poi controllate l'elenco dei modem all'indirizzo web citato 4 paragrafi sopra. Se anche
questo non funziona (o non &egrave; possibile fare), potete controllare la confezione (o il manuale) e cercare
la sezione che dice qualcosa tipo "Minimum System Requirements" (Sistema minimo richiesto) o 
semplicemente "System Requirements" (Requisiti di sistema). Potrebbe essere stampato molto in piccolo.
Leggete attentamente. Se viene elencato Windows oppure una CPU Pentium come uno dei requisiti, 
allora probabilmente non funzioner&agrave; sotto Linux.
<P>Altrimenti potrebbe funzionare sotto Linux se non viene esplicitamente indicato che dovete avere
Windows. La scritta "designed for Windows" (progettato per Windows) potrebbe semplicemente voler dire
che supporta interamente il plug-and-play Microsoft, il che va bene visto che Linux usa le stesse
specifiche plug-and-play (ma &egrave; pi&ugrave; difficile configurarlo sotto Linux). L'essere "progettato per Windows"
quindi non d&agrave; indizi sul fatto che funzioni o meno sotto Linux. Potreste verificare il sito Web del 
produttore oppure chiedere informazioni tramite posta elettronica. Una volta ho visto una pagina web 
che dichiarava specificamente che un modello funzionava sotto Linux implicitamente dicendo che un
altro modello non funzionava.
<P>A parte il problema di ottenere un driver, quali sono i pro e i contro di un software modem? Visto che
il software modem usa la CPU per svolgere la maggior parte del suo lavoro, esso
richiede meno parti elettroniche sulla scheda e quindi costa meno. Allo stesso tempo, la CPU
&egrave; pesantemente impegnata dal modem, quindi il funzionamento generale potrebbe rallentare. Questo &egrave; 
particolamente vero se altri processi che impegnano la CPU intensamente sono in esecuzione allo stesso tempo.
Naturalmente se non state usando il software modem non c'&egrave; alcun degrado di prestazioni. Vale la pena
risparmiare sul prezzo per questo inconveniente? In alcuni casi s&igrave;, specialmente se il modem viene
usato raramente o non si hanno in esecuzione altri processi impegnativi per la CPU mentre si usa il 
modem. Questi sono quindi i casi in cui l'uso del software modem &egrave; economicamente giustificato. Quanto
risparmiato sul costo del modem potrebbere essere usato per una migliore CPU che sar&agrave; in grado di
velocizzare un poco tutto l'insieme. Per&ograve; i circuiti elettronici sulla scheda del modem possono svolgere
il lavoro con pi&ugrave; efficacia rispetto ad una CPU. Cos&igrave; se usate molto il modem &egrave; probabilmente meglio
evitare i software modem (e quindi potreste usare una CPU meno potente :-).
<P>
<H2><A NAME="pci_m"></A> <A NAME="ss2.5">2.5 Modem PCI </A>
</H2>

<P> Una scheda modem PCI &egrave; una di quelle che si inseriscono in un alloggiamento del bus PCI sulla scheda
madre di un PC. Sfortunatamente, sembra che la maggior parte dei modem PCI non funzioni sotto Linux ma
sono in atto dei tentativi di supportare alcuni di essi. Vedere 
<A HREF="Modem-HOWTO-6.html#PCI_">Supporto del bus PCI in fase di completamento</A><P>
<H2><A NAME="m_to_avoid"></A> <A NAME="ss2.6">2.6 Quali modem interni potrebbero non funzionare sotto Linux </A>
</H2>

<P>
<UL>
<LI> 
<A HREF="#soft_modem">Software Modem (interni)</A>
funzionano solo nei rari casi dove sia disponibile un driver Linux.</LI>
<LI> 
<A HREF="#pci_m">Modem PCI</A> la maggior parte non funziona sotto Linux</LI>
<LI> 
<A HREF="#dsp">Modem MWave e DSP</A> potrebbero funzionare, ma solo se prima fate partire 
Windows/Dos ogniqualvolta accendete il PC.</LI>
<LI> I modem con driver 
<A HREF="#rpi_">RPI (Rockwell)</A> funzionano ma con prestazioni ridotte.</LI>
</UL>
<P>
<H3><A NAME="dsp"></A> Modem MWave e DSP </H3>

<P> Questi modem usano i DSP (Digital Signal Processors) che sono programmati tramite algoritmi che 
devono essere scaricati dall'hard disk verso la memoria DSP appena prima di usare il modem. 
Sfortunatamente lo scaricamento viene spesso fatto da programmi Dos/Windows cos&igrave; la cosa non si pu&ograve; fare da 
Linux. I modem comuni che funzionano sotto Linux hanno spesso anche un DSP (e la cosa potrebbe essere
menzionata nella confezione), ma il programma che lo lancia &egrave; situato all'interno del modem. Questo
non &egrave; un modem DSP nel senso inteso da questa sezione e dovrebbe funzionare bene sotto Linux. Un esempio di
modem DSP &egrave; l'Aptiva MWave dell'IBM.
<P>Se un modem DSP simula una porta seriale, allora &egrave; usabile da Linux che comunica con i modem attraverso
la porta seriale. Se avete anche Dos/Windows sullo stesso PC potreste essere in grado di usare il modem:
prima installate i driver sotto DOS (usando i driver DOS e non quelli Windows). Poi lanciate  Dos/Windows
e caricate il driver per il modem in modo da programmare il DSP. Poi senza spegnere il computer, 
passate a Linux. 
<P>Potreste scrivere un file "batch" (a dire il vero uno script) per fare questo. Ecco un esempio, ma
dovete modificarlo per adattarlo alla vostra situazione.
<P>
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
 
rem mwave &egrave; un file batch fornito dal costruttore del modem
call c:\mww\dll\mwave start
rem loadlin.exe &egrave; un programma DOS che carica Linux da DOS (Vedere Config-HOWTO).  
c:\linux\loadlin f:\vmlinuz root=/dev/hda3 ro
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
 
<P>Si potrebbe creare un icona sul desktop di Windows che punti a questo file batch, quindi impostare
la propriet&agrave; dell'icona su "Esegui in modalit&agrave; MSDOS". Poi cliccando su questa icona si imposta
il modem, quindi si passa a Linux.
Un altro modo possibile per caricare Linux dal DOS &egrave; premere CTL-ALT-CANC dicendo al sistema
operativo di fare un reboot (a patto che abbiate impostato le cose in modo che possiate caricare
direttamente Linux alla ripartenza del PC). Il modem rimane
sulla stessa porta com (stesso indirizzo IO) che &egrave; stato usato sotto DOS.
<P>Il modem Newcom ifx necessita di una piccola modifica al kernel per farlo funzionare correttamente
visto che la sua simulazione della porta seriale non &egrave; standard. La modifica ed altre informazioni
per usare questo modem con Linux si trova in 
<A HREF="http://maalox.pharmacy.ohio-state.edu/~ejolson/linux/newcom.html">http://maalox.pharmacy.ohio-state.edu/~ejolson/linux/newcom.html</A>.
<P>
<H3><A NAME="rpi_"></A> Driver Rockwell (RPI) </H3>

<P> I modem che richiedono i driver Rockwell RPI (Protocollo di Interfaccia Rockwell) possono essere
usati con linux anche il software driver funziona solo sotto Windows. Questo accade perch&eacute; il software
Windows di cui non si dispone, esegue solo compressione e correzione di errori. Se vi va bene usare un modem
senza compressione dati e correzione errori, allora lo potete usare con Linux. Per fare questo dovete
disabilitare il RPI inviando al modem (tramite stringa di inizializzazione) un comando "disabilita RPI"
ogni volta che accendete il modem. Sul mio modem il comando &egrave; +HO. Non avere a disposizione la compressione
dati potrebbe non essere poi quel gran svantaggio visto che la maggior parte dei grossi file che
scaricate da Internet sono gi&agrave; compressi ed ulteriori tentativi di compressione potrebbero tramutarsi in
un piccolo rallentamento.
<P>
<HR>
<A HREF="Modem-HOWTO-3.html">Avanti</A>
<A HREF="Modem-HOWTO-1.html">Indietro</A>
<A HREF="Modem-HOWTO.html#toc2">Indice</A>
</BODY>
</HTML>