<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN"> <HTML> <HEAD> <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9"> <TITLE>HOWTO: Multi Disk System Tuning: Appendice J: Esempio IV: Server con 4 Dischi</TITLE> <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO-30.html" REL=next> <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO-28.html" REL=previous> <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc29" REL=contents> </HEAD> <BODY> <A HREF="Multi-Disk-HOWTO-30.html">Avanti</A> <A HREF="Multi-Disk-HOWTO-28.html">Indietro</A> <A HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc29">Indice</A> <HR> <H2><A NAME="s29">29. Appendice J: Esempio IV: Server con 4 Dischi</A></H2> <P> <!-- disco!esempio!server, 4 dischi --> Questo fornisce un esempio di utilizzo di tutte le tecniche descritte prima, con un po' di RAID. Si deve riconoscere che è abbastanza complicato ma offre in compenso alta prestazione da un hardware modesto. Il dimensionamento è saltato ma descrizioni ragionevoli possono essere trovate in esempi precedenti. <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> Partizione sda sdb sdc sdd ---- ---- ---- ---- 1 root overview lib news 2 swap swap swap swap 3 home /usr /var/tmp /tmp 4 spare root mail /var </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>La configurazione è ottimizzata nel rispetto del posizionamento delle tracce ma anche per mancanza di accessi ai dischi. <P>Se inoltre volete DOS o Windows dovrete utilizzare <CODE>sda1</CODE> per questo e spostare durante queste sessioni le altre partizioni su <CODE>sdb2</CODE>, <CODE>sdc2</CODE> e <CODE>sdd2</CODE> per lo swap di Windows, <CODE>TEMPDIR</CODE> e la directory temporanea di Windows. Una serie di altri HOWTO descrive come potete far coesistere diversi tipi di sistemi operativi sulla vostra macchina. <P> <P>Per completezza viene fornito un esempio di 4 dischi con l'utilizzo di diversi tipi di RAID il che è anche molto più complesso dell'esempio sopra. <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> Partizione sda sdb sdc sdd ---- ---- ---- ---- 1 boot overview news news 2 overview swap swap swap 3 swap lib lib lib 4 lib overview /tmp /tmp 5 /var/tmp /var/tmp mail /usr 6 /home /usr /usr mail 7 /usr /home /var 8 / (root) spare root </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Qui tutti i duplicati sono parti di un set RAID 0 con due eccezioni, swap che è lasciato da parte e home e mail che sono implementati come RAID 1 per sicurezza. <P>Notate che boot e root sono separati: solo il file di boot con il kernel deve risiedere entro il limite del cilindro 1023. Il resto della root può essere dovunque e qui sono piazzati sulla partizione più lenta e lontana. Per semplicità e sicurezza la partizione root non è su un sistema RAID. <P>Con una complessità tale ne consegue che avremo un file <CODE>fstab</CODE> egualmente complicato. Il grande numero di partizioni rende importante fare passaggi di <CODE>fsck</CODE> nell'ordine esatto, altrimenti il processo può metterci dieci volte il tempo per concludersi come la soluzione migliore. <P> <BLOCKQUOTE><CODE> <PRE> /dev/sda8 / ? ? 1 1 (a) /dev/sdb8 / ? noauto 1 2 (b) /dev/sda1 boot ? ? 1 2 (a) /dev/sdc7 /var ? ? 1 2 (c) /dev/md1 news ? ? 1 3 (c+d) /dev/md2 /var/tmp ? ? 1 3 (a+b) /dev/md3 mail ? ? 1 4 (c+d) /dev/md4 /home ? ? 1 4 (a+b) /dev/md5 /tmp ? ? 1 5 (c+d) /dev/md6 /usr ? ? 1 6 (a+b+c+d) /dev/md7 /lib ? ? 1 7 (a+b+c+d) </PRE> </CODE></BLOCKQUOTE> <P>Le lettere tra parentesi indicano quali dischi saranno attivi per ogni voce e passaggio di <CODE>fsck</CODE>. Queste lettere <EM>non</EM> sono presenti in un vero file <CODE>fstab</CODE>. In tutto ci sono 7 passaggi. <P> <P> <HR> <A HREF="Multi-Disk-HOWTO-30.html">Avanti</A> <A HREF="Multi-Disk-HOWTO-28.html">Indietro</A> <A HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc29">Indice</A> </BODY> </HTML>