Sophie

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<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>HOWTO: Multi Disk System Tuning: Tecnologie dei dischi</TITLE>
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 <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO-2.html" REL=previous>
 <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc3" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-4.html">Avanti</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-2.html">Indietro</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc3">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="s3">3. Tecnologie dei dischi</A></H2>

<P>
<!--
disco!tecnologie
-->

Una discussione ben pi&ugrave; completa sulle tecnologie dei dischi per PC IBM
pu&ograve; essere trovata presso l'home page delle
<A HREF="http://thef-nym.sci.kun.nl/~pieterh/storage.html">The Enhanced IDE/Fast-ATA FAQ</A>
che &egrave; anche periodicamente postata sulle News di Usenet.
Qui io presenter&ograve; cosa &egrave; necessario per farsi un'idea della
tecnologia e per prepararsi per il setup.
<P>
<H2><A NAME="ss3.1">3.1 Dischi</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!unit&agrave;
-->

Questo &egrave; il dispositivo fisico dove i vostri dati vivono e sebbene
il sistema operativo rende abbastanza somiglianti tipi differenti,
essi possono in fondo essere molto differenti. Conoscere il funzionamento
pu&ograve; essere molto utile nella vostra fase di progettazione. I floppy
non fanno parte di questo documento, sebbene nel caso ci fosse una
grande richiesta, potrei essere convinto ad aggiungere una piccola
parte qui.
<P>
<H2><A NAME="ss3.2">3.2 Geometria</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!geometria
-->

Fisicamente, i dischi consistono in uno o pi&ugrave; piatti contenenti
dati che sono letti all'interno e all'esterno, mediante
l'utilizzo di sensori montati su testine mobili fissate tra di loro.
I trasferimenti di dati dunque, avvengono attraverso tutte le superfici
simultaneamente, il che definisce un cilindro di tracce. Il disco &egrave;
inoltre suddiviso in settori contenenti un determinato numero di campi
per i dati.
<P>I dischi sono quindi spesso classificati in relazione alla geometria:
il numero di Cilindri, Testine e Settori (CHS).
<P>Per varie ragioni c'&egrave; un bel numero di differenze tra
<UL>
<LI>la CHS fisica del disco stesso</LI>
<LI>la CHS logica che il disco riporta al BIOS o al S.O.</LI>
<LI>la CHS logica usata dal S.O.</LI>
</UL>
<P>Praticamente &egrave; un gran disordine ed &egrave; causa di molta confusione. Per
maggiori informazioni siete caldamente invitati a leggere il
<EM>Large Disk mini-HOWTO</EM>
<P>
<H2><A NAME="ss3.3">3.3 Supporti</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!supporti
-->

La tecnologia dei supporti determina importanti parametri come
le velocit&agrave; di lettura/scrittura, tempo di accesso, capacit&agrave;
di memorizzazione come anche se permette la lettura/scrittura
o solamente la lettura.
<P>
<H3><A NAME="magnetic-drives"></A> Dischi Magnetici </H3>

<P>
<!--
disco!supporti!magnetici
-->

Questo &egrave; il tipico mezzo di memorizzazione di lettura e
scrittura e come qualsiasi altra cosa nel mondo dei computer
&egrave; disponibile in molti 'gusti' e con propriet&agrave; differenti.
Generalmente questa &egrave; la tecnologia pi&ugrave; veloce e offre
capacit&agrave; di lettura/scrittura. Il disco gira con una velocit&agrave;
angolare costante (CAV) con una densit&agrave; del settore fisico
variabile per un utilizzo pi&ugrave; efficiente dell'area magnetica
del supporto. In altre parole, il numero di bit per unit&agrave;
di lunghezza &egrave; mantenuto costante aumentando il numero di
settori logici per le tracce esterne.
<P>I valori tipici delle velocit&agrave; di rotazione sono 4500 e 5400 RPM,
sebbene sia usata anche la velocit&agrave; a 7200. Molto 
recentemente &egrave; entrata nel mercato anche la velocit&agrave; a 10000 RPM.
I tempi di accesso sono intorno a 10 ms, le velocit&agrave;
di trasferimento sono abbastanza variabili da un tipo ad un altro
ma generalmente sono nell'ordine di 4-40 MB/s.
Con dischi ad alte prestazioni dovreste ricordare che le prestazioni
stesse necessitano di pi&ugrave; potenza elettrica che &egrave; poi dissipata sotto
forma di calore, controllate
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-19.html#power-heating">Alimentazione e Riscaldamento</A>.
<P>
<P>Notate che esistono diversi tipi di trasferimento e che questi
sono riportati con unit&agrave; differenti. Prima di tutto c'&egrave; il
trasferimento dal 'piatto' alla cache dell'unit&agrave; disco che
&egrave; generalmente riportato in Mbit/s. Un valore tipico &egrave; circa
50-250 Mbit/s. Il secondo passaggio &egrave; dalla cache del drive
all'adattatore ed &egrave; generalmente indicato in MB/s, i valori
riportati sono intorno ai 3-40 MB/s. Notate comunque che si assume
che i dati siano gi&agrave; contenuti nella cache e da qui l'effettiva
percentuale di trasferimento diminuir&agrave; drammaticamente a causa
della massima velocit&agrave; di lettura dal drive.
<P>
<P>
<H3>Dischi Ottici</H3>

<P>
<!--
disco!supporti!ottici
-->

I dischi ottici in lettura/scrittura esistono ma sono lenti e non cos&igrave;
diffusi. Furono usati nella macchina NeXT ma la bassa velocit&agrave; &egrave; stata
l'origine di molte lamentele. La bassa velocit&agrave; &egrave; dovuta principalmente
alla natura termica del cambio di fase che rappresenta l'archiviazione
dei dati. Anche quando si sono usati laser potenti per indurre cambiamenti di
fase, gli effetti sono stati ancora pi&ugrave; lenti dell'effetto magnetico usato
nei dischi magnetici.
<P>Oggi molte persone usano i dischi CD-ROM che, come il nome fa capire,
sono di sola lettura. L'archiviazione &egrave; di circa 650 MB, le velocit&agrave;
di trasferimento sono variabili e dipendono dal disco ma possono
superare 1.5 MB/s. I dati sono archiviati in una singola traccia a spirale
quindi non &egrave; utile parlare di geometria per essi.  La densit&agrave; dei
dati &egrave; costante, quindi il lettore usa una velocit&agrave; lineare costante
(CLV). Anche l'accesso &egrave; pi&ugrave; lento, circa 100 ms, parzialmente dovuto
alla traccia a spirale. Recentemente dischi ad alta velocit&agrave;, usano
un misto tra CLV e CAV al fine di aumentare le prestazioni. Questo riduce
inoltre il tempo di accesso causato dalla necessit&agrave; di raggiungere la
corretta velocit&agrave; di rotazione per la lettura.
<P>Un nuovo tipo (DVD) &egrave; all'orizzonte, in grado di offrire fino a circa
18 GB su un disco singolo.
<P>
<H3>Dischi a Stato Solido</H3>

<P>
<!--
disco!supporti!stato solido
-->

Questa &egrave; un'aggiunta relativamente recente alla tecnologia disponibile
ed &egrave; stata resa popolare specialmente in computer portatili come anche
in sistemi fissi. Non contenendo parti rimovibili, sono molto veloci sia
in termini di velocit&agrave; di accesso che di velocit&agrave; di trasferimento.
Il tipo pi&ugrave; popolare &egrave; la flash RAM, ma sono usati anche altri 
tipi di RAM. Alcuni anni fa molti riponevano molte speranze per le memorie
a bolla magnetica ma si sono dimostrate essere relativamente costose e
non sono cos&igrave; comuni.
<P>Generalmente l'uso di dischi RAM non &egrave; considerato una buona idea
dal momento che &egrave; pi&ugrave; efficace aggiungere pi&ugrave; RAM alla scheda
madre e permettere al sistema operativo di dividere il quantitativo
di memoria in memorie tampone, cache, aree di programmi e di dati.
Solo in casi molto speciali, come in sistemi in tempo reale con
piccoli margini di tempo, i dischi RAM possono essere una soluzione
ragionevole.
<P>La Flash RAM &egrave; disponibile in molte decine di megabyte di capacit&agrave;
e si potrebbe essere tentati di usarla per un'archiviazione veloce e
temporanea in un computer. C'&egrave; comunque un enorme ostacolo con questo
metodo: la flash RAM ha un tempo di vita limitato in termini del numero
di volte in cui potete riscrivere i dati, quindi mettere <CODE>swap</CODE>, <CODE>/tmp</CODE>
o <CODE>/var/tmp</CODE> su questi dispositivi accorcer&agrave; sicuramente e
drammaticamente la loro vita. Invece, usare le flash RAM per directory che
vengono lette spesso ma raramente scritte, porterebbe ad un grosso guadagno
in termini di prestazioni.
<P>Per ottenere l'optimum della vita media dalle flash RAM, dovrete
usare driver speciali che usano la RAM ugualmente e minimizzano
il numero di blocchi cancellati.
<P>Questo esempio illustra i vantaggi di dividere la vostra struttura
delle directory su pi&ugrave; dispositivi.
<P>I dischi a Stato Solido non hanno un reale indirizzamento 
cilindri/testine/settori ma per ragioni di compatibilit&agrave; questi
sono simulati dal driver per avere un'interfaccia uniforme al
sistema operativo.
<P>
<H2><A NAME="ss3.4">3.4 Interfacce</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!interfacce
-->

C'&egrave; una pletora di interfacce da cui scegliere con diverse caratteristiche
di prezzo e prestazioni. Parecchie schede madri oggi includono interfaccia
IDE o interfacce migliori, che sono parte integrante dei chipset.
Molte altre schede includono anche un chip per l'interfaccia SCSI fatto da
NCR e connesso direttamente al bus PCI.
Controllate che cosa avete e quale supporto del BIOS avete per quello.
<P>
<H3>MFM e RLL</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!MFM
-->

<!--
disco!interfacce!RLL
-->

Un tempo questa era la tecnologia consolidata, il tempo in cui 20 MB
erano solenni, che comparati con le dimensioni di oggi ti fanno pensare
che i dinosauri si aggiravano per la Terra con questi dischi. Come i
dinosauri questi sono datati e sono lenti e non affidabili se confrontati
a quello che abbiamo oggi. Linux li gestisce ma siete stati bene avvisati
di pensare due volte riguardo cosa volete metterci. Si potrebbe discutere
che una partizione di emergenza potrebbe essere adattata con un'opportuna
versione datata del DOS.
<P>
<H3>ESDI</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!ESDI
-->
<P>Effettivamente, ESDI era un adattamento dell'interfaccia SMD, largamente
diffusa ed utilizzata su computer "grandi", ai cavi usati con l'interfaccia
ST506, cosa molto pi&ugrave; conveniente da confezionare rispetto alla
copia di connettori a 60-pin e 26-pin usati con SMD.
L'ST506 era un'interfaccia silenziosa che faceva completo affidamento
sul fatto che il controller e l'host facessero tutto: dal valutare la
disposizione di testine/cilindri/settori al tenere traccia della disposizione delle
testine, ecc. ST506 necessitava che il controller estraesse il clock dai
dati recuperati e che controllasse la disposizione delle caratteristiche
dettagliate sulle tracce del supporto, bit per bit.
Ebbe una vita di circa 10 anni, se includete l'uso degli schemi di modulazione
di MFM, RLL, e ERLL/ARLL. ESDI, d'altra parte, ebbe l'intelligenza, spesso
utilizzando tre o quattro microprocessori separati su un singolo drive e
comandi di alto livello per formattare una traccia, trasferire dati,
effettuare ricerche e cos&igrave; via. Il recupero del clock dal flusso dei dati
era affidato al drive, che pilotava la linea di clock e presentava i suoi dati
in NRZ, sebbene la correzione dell'errore era ancora compito del controller.
ESDI permetteva l'uso della densit&agrave; di registrazione a bit variabile, oppure,
per quella ragione, di qualsiasi altra tecnica di modulazione, dal momento che 
era localmente generata e risolta presso il disco. Sebbene molte delle tecniche
usate in ESDI, furono in seguito incorporate nell'IDE, fu la crescente popolarit&agrave;
dello SCSI che port&ograve; alla fine dell'ESDI nei computer. ESDI ebbe una vita di 
circa 10 anni, sebbene principalmente nei server o in "grossi" sistemi piuttosto
che nei PC.
<P>
<H3>IDE e ATA</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!IDE
-->

<!--
disco!interfacce!ATA
-->

Il progresso fece s&igrave; che l'elettronica dei dischi migrasse dallo
slot ISA al drive stesso e nacque l'Integrated Drive Electronics.
Era semplice, economica e ragionevolmente veloce cos&igrave; coloro
che progettavano il BIOS crearono quel tipo di ostacolo di cui
l'industria di computer &egrave; cos&igrave; piena. Una combinazione tra una
limitazione IDE di 16 testine insieme alla limitazione del BIOS a
1024 cilindri ci don&ograve; l'infame limite di 504 MB. Seguendo le
tradizioni dell'industria del computer, l'ostacolo fu rattoppato
con un programma inaffidabile ed ottenemmo ogni tipo di schema di 
traduzione e instabili rattoppi del BIOS. Questo vuol dire che
dovete leggere la documentazione relativa all'installazione molto
attentamente e controllare che BIOS avete e che data ha, dal momento
che il BIOS deve dire a Linux che dimensioni di dischi avete.
Fortunatamente con Linux potete dire direttamente al kernel le 
dimensioni del vostro disco con i suoi parametri, controllate
la documentazione su LILO e Loadlin, esaurientemente. Notate anche
che IDE &egrave; equivalente ad ATA, AT Attachment. IDE usa un Input/Output
Programmato (PIO) CPU-intensivo per trasferire i dati verso e dai 
dischi e non &egrave; in grado di gestire la tecnologia di Accesso Diretto
alla Memoria (DMA) che &egrave; pi&ugrave; efficiente. La velocit&agrave; 
di trasferimento pi&ugrave; elevata &egrave; di 8.3 MB/s.
<P>
<H3>EIDE, Fast-ATA e ATA-2</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!EIDE
-->

<!--
disco!interfacce!Fast-ATA
-->

<!--
disco!interfacce!ATA-2
-->

Questi 3 termini sono abbastanza equivalenti, fast-ATA &egrave; ATA-2 ma
EIDE include come aggiunta ATAPI. ATA-2 &egrave; quello che si usa di pi&ugrave;
in questi giorni dato che &egrave; pi&ugrave; veloce e con DMA. La 
velocit&agrave; trasferimento &egrave; aumentata a 16.6 MB/s.
<P>
<P>
<H3>Ultra-ATA</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!Ultra-ATA
-->

Una nuova e pi&ugrave; veloce modalit&agrave; DMA che &egrave; circa il doppio del PIO-Mode 4
dell'EIDE (33 MB/s). I dischi con o senza Ultra-ATA possono essere messi
sullo stesso cavo senza degrado della velocit&agrave; per gli adattatori pi&ugrave;
veloci. L'interfaccia Ultra-ATA &egrave; elettricamente identica alla normale
interfaccia Fast-ATA, inclusa la massima lunghezza del cavo.
<P>
<H3>ATAPI</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!ATAPI
-->

L'ATA Packet Interface venne progettata per gestire i CD-ROM utilizzando
la porta IDE e come l'IDE &egrave; economica e semplice.
<P>
<H3>SCSI</H3>

<P>
<!--
disco!interfacce!SCSI
-->

Lo Small Computer System Interface &egrave; un'interfaccia dai molti scopi
che pu&ograve; essere utilizzata per collegare di tutto, dai dischi, a schiere
di dischi, stampanti, scanner e molto altro ancora. Il nome ha una
designazione erronea dal momento che &egrave; stato usato tradizionalmente
nelle fasce alte del mercato come anche nelle workstation dal
momento che &egrave; adatto a sistemi multi tasking.
<P>L'interfaccia standard &egrave; larga 8 bit e pu&ograve; indirizzare 8 dispositivi.
C'&egrave; una versione larga 16 bit che &egrave; veloce il doppio con lo stesso
clock e pu&ograve; indirizzare 16 dispositivi. L'adattatore conta sempre
come dispositivo ed &egrave; generalmente il numero 7.
&Egrave; anche possibile avere bus con un'ampiezza di 32 bit ma questo
generalmente necessita di doppi cavi per gestire tutte le linee.
<P>Il vecchio standard era di 5 MB/s e il recente fast-SCSI l'ha aumentato
a 10 MB/s. Recentemente ultra-SCSI, noto anche come Fast-20,
&egrave; arrivato a velocit&agrave; di trasferimento di 20MB/s per un bus ampio
8 bit.
Il nuovo sistema di segnalazione a basso voltaggio differenziale (LVD)
permette queste velocit&agrave; elevate ed anche cablaggi molto pi&ugrave;
lunghi di prima.
<P>Pi&ugrave; recentemente &egrave; stato anche proposto uno standard ancora
pi&ugrave; veloce: SCSI 160/m che &egrave; capace di un mostruoso 160 MB/s
su un bus ampio 16 bit. Il supporto &egrave; ancora scarso ma 
&egrave; sostenuto per un po' di dischi a 10000 RPM che possono trasferire
40 MB/s.
Mettere 6 di questi dischi su un RAID manterrebbe questo bus saturo
ed inoltre saturerebbe la maggior parte dei bus PCI. Ovviamente questo
vale solo per i server di altissimo livello di oggi.
<P>Le prestazioni pi&ugrave; elevate si traducono in un costo generalmente pi&ugrave; alto dell'(E)IDE.
L'importanza di terminazioni corrette e di una buona qualit&agrave; dei cavi
non pu&ograve; essere sovraenfatizzata. I dischi SCSI inoltre spesso tendono
ad essere di qualit&agrave; pi&ugrave; elevata rispetto ai dischi IDE: spesso &egrave; solo una
questione di attaccare e staccare il dispositivo; molte persone fanno
questo senza spegnere il sistema. Questa caratteristica &egrave; molto utile
quando avete sistemi multipli e potete solamente spostare i dispositivi
da un sistema all'altro qualora uno di questi fallisse per un qualsiasi
motivo.
<P>C'&egrave; un gran numero di documenti che dovreste leggere se utilizzate
lo SCSI, lo SCSI HOWTO come del resto le SCSI FAQ postate sulle News
di Usenet.
<P>Lo SCSI ha inoltre il vantaggio che vi potete connettere facilmente a
lettori di nastri per fare il backup dei vostri dati, come anche ad alcune
stampanti e scanner. &Egrave; anche possibile usarlo come una rete molto veloce
tra computer dal momento che si possono condividere dispositivi SCSI sullo
stesso bus. I lavori continuano ma a causa di problemi nell'assicurare
la condivisione della cache tra i diversi computer connessi, non sar&agrave; un 
lavoro da nulla.
<P>I numeri SCSI sono anche usati per gestire le priorit&agrave;. Se diversi dischi
richiedono il servizio, viene data priorit&agrave; al drive con il numero pi&ugrave;
basso.
<P>
<H2><A NAME="ss3.5">3.5 Cablaggio</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!cablaggio
-->
<P>La mia intenzione &egrave; quella di non fare troppi commenti sull'hardware
ma sento che dovrei fare una piccola nota sul cablaggio. Questo
sembrerebbe essere una componente dell'insieme marcatamente di bassa
rilevanza tecnologica, ma purtroppo &egrave; la causa di molti problemi
di frustrazione. Viste le alte velocit&agrave; di oggi, si dovrebbe pensare
piuttosto ad un dispositivo RF con le sue intrinseche necessit&agrave; di
correttezza dell'impedenza. Se non prendete le vostre precauzioni,
otterrete affidabilit&agrave; altamente ridotta o un fallimento totale. Qualche
adattatore SCSI &egrave; molto pi&ugrave; sensibile a ci&ograve; rispetto ad altri.
<P>Cavi schermati sono ovviamente migliori di quelli non schermati ma il
prezzo &egrave; molto pi&ugrave; alto. Con un po' di attenzione potrete ottenere
buone prestazioni da un economico cavo non schermato.
<P>
<UL>
<LI>Per Fast-ATA e Ultra-ATA, la massima lunghezza del cavo &egrave;
specificata come 45cm (18"). Le linee di dati di tutti e due i canali IDE
sono connessi su molte schede, sebbene, in questo modo possono rivelarsi
come <B>un unico</B> cavo. In ogni caso i cavi EIDE dovrebbero essere
pi&ugrave; corti possibile. Se ci sono crash misteriosi o cambiamenti
improvvisi dei dati, &egrave; opportuno verificare i vostri cavi. Provate una
modalit&agrave; PIO pi&ugrave; bassa oppure disconnettete il secondo canale e controllate
se il problema persiste.

</LI>
<LI> Usate cavi pi&ugrave; corti possibile, ma non dimenticate la minima separazione
di 30 cm per ultra SCSI e di 60 cm per SCSI differenziale.
</LI>
<LI> Evitate lunghi spezzoni tra il cavo ed il drive, collegate
il connettore del cavo direttamente al disco senza una prolunga.
</LI>
<LI> Limiti nel cablaggio SCSI:
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>

Velocit&agrave; Bus (MHz)      |    Massima Lunghezza (m)
--------------------------------------------------
 5                      |        6
10  (fast)              |        3
20  (fast-20 / ultra)   |        3 (massimo 4 dispositivi),
                        |      1,5 (massimo 8 dispositivi)
xx  (differenziale)     |       25 (massimo 16 dispositivi)
--------------------------------------------------
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

</LI>
<LI> Usate una corretta terminazione per i dispositivi SCSI e le posizioni
corrette ad entrambe le estremit&agrave; della catena SCSI. Ricordate che lo
stesso adattatore pu&ograve; avere il terminatore sulla scheda stessa.
</LI>
<LI> Non mischiate cavi schermati e cavi non schermati, non avvolgete
i cavi attorno al metallo, provate ad evitare vicinanza a parti metalliche
lungo il decorso del cablaggio. Qualsiasi discontinuit&agrave; pu&ograve; causare
imprecisioni nell'impedenza che generano riflessione dei segnali che va ad
aumentare il rumore nel cavo.

Questo problema diventa ancor pi&ugrave; grave nel caso dei controller
multi-canale.
Recentemente qualcuno ha suggerito di usare la plastica con le bolle
attorno ai cavi per evitare lo stretto contatto con il metallo, un 
problema serio nei cabinet affollati.</LI>
</UL>
<P>Pi&ugrave; informazioni sul cablaggio SCSI e sui terminatori possono essere
trovate presso 
<A HREF="http://resource.simplenet.com/files/68_50_n.htm">altre</A>
pagine sparse per il web.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss3.6">3.6 Adattatori</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!adattatori
-->

<!--
disco!adattatori
-->
<P>Questo &egrave; l'altro capo dell'interfaccia dal drive, la parte che &egrave;
connessa ad un bus del computer. La velocit&agrave; del bus del computer
e quella dei dischi dovrebbe essere vagamente similare, altrimenti
avrete un collo di bottiglia nel vostro sistema. Connettere un insieme
di dischi RAID 0 ad una scheda ISA &egrave; inutile. In questo periodo
la maggior parte dei computer &egrave; dotata di bus PCI a 32 bit capaci
di trasferimenti a 132 MB/s che non dovrebbe rappresentare un collo
di bottiglia per la maggior parte della gente per il prossimo
futuro.
<P>Con il migrare dell'elettronica del disco ai dischi stessi, la parte
rimanente che divenne l'interfaccia (E)IDE &egrave; cos&igrave; piccola che pu&ograve;
essere facilmente inserita nel chipset PCI. L'adattatore SCSI &egrave; pi&ugrave;
complesso e spesso include una propria piccola CPU ed &egrave; quindi pi&ugrave;
costoso e non integrato nei chipset PCI a disposizione in questo
periodo. L'evoluzione tecnologica potrebbe cambiare questa situazione.
<P>Alcuni adattatori vengono con gestione della cache separata ed intelligenza ma dal                   
momento che ci&ograve; dipende principalmente dal sistema operativo, i vantaggi
sono in stretta dipendenza con il sistema operativo stesso utilizzato. Alcuni
dei pi&ugrave; primitivi, che rimarranno senza nome, ne traggono grande vantaggio.
Linux, invece, ha cos&igrave; tanti vantaggi di per s&egrave; stesso
che i guadagni sono molto pi&ugrave; scarsi.
<P>Mike Neuffer, che fece i driver per i controller DTP, afferma che
gli stessi sono abbastanza intelligenti che avendo sufficiente memoria
cache, vi porter&agrave; una grossa spinta in prestazione e ritiene che
la gente che aveva ottenuto piccoli guadagni con controller efficienti
non aveva usato un controller di cache intelligente.
<P>
<H2><A NAME="ss3.7">3.7 Sistemi Multi Canali</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!multi-canali
-->

Al fine di aumentare il flusso, &egrave; necessario identificare i colli di
bottiglia pi&ugrave; significativi e poi eliminarli. In qualche sistema, in
particolare dove c'&egrave; un grande numero di dischi connessi, &egrave; vantaggioso
utilizzare diversi controller che lavorano in parallelo, sia per gli
adattatori SCSI che per i controller IDE che normalmente hanno 2
canali incorporati. Linux gestisce questo.
<P>Qualche controller RAID dispone di 2 o 3 canali ed &egrave; arduo suddividere il
caricamento da disco attraverso tutti i canali. In altre parole, se
avete due dischi SCSI che volete porre in RAID ed un controller a due
canali, dovreste mettere ogni drive su canali separati.
<P>
<H2><A NAME="ss3.8">3.8 Sistemi Multi Scheda</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!multi-scheda
-->

Oltre ad avere sia SCSI che IDE sulla stessa macchina,
&egrave; anche possibile avere pi&ugrave; di un controller SCSI. Controllate
lo SCSI-HOWTO per quali controller potete combinare. Inoltre
&egrave; molto probabile che dobbiate dire al kernel di verificare
l'esistenza di pi&ugrave; di un singolo controller SCSI o IDE. Questo
si pu&ograve; fare utilizzando i parametri del kernel quando si fa il boot, ad
esempio usando LILO.
Controllate gli HOWTO per lo SCSI e per il LILO per capire come
farlo.
<P>I sistemi multi scheda possono offrire significanti guadagni di
velocit&agrave; se configurate il vostro disco in maniera corretta,
specialmente per il RAID0. Assicuratevi di segnalare i controller
come anche i dischi, in modo da aggiungere i dischi al dispositivo
md RAID nell'ordine corretto.
Se il controller 1 &egrave; connesso ai dischi <CODE>sda</CODE> e <CODE>sdc</CODE>
mentre il controller 2 ai dischi <CODE>sdb</CODE> e <CODE>sdd</CODE> otterrete
pi&ugrave; parallelismo aggiungendo in ordine <CODE>sda - sdc - sdb - sdd</CODE>
piuttosto che <CODE>sda - sdb - sdc - sdd</CODE> perch&eacute; la lettura o
la scrittura su pi&ugrave; di un cluster abbraccerebbe verosimilmente
due controller.
<P>Gli stessi metodi possono essere applicati anche all'IDE. La maggior
parte delle schede madri si presenta con 4 porte IDE:
<UL>
<LI> <CODE>hda</CODE> controller primario</LI>
<LI> <CODE>hdb</CODE> slave primario</LI>
<LI> <CODE>hdc</CODE> controller secondario</LI>
<LI> <CODE>hdd</CODE> slave secondario</LI>
</UL>

in cui i due primari condividono un cavo piatto ed i secondari ne
condividono un altro. I chipset moderni li mantengono indipendenti.
D'altronde &egrave; meglio fare un RAID con ordine <CODE>hda - hdc - hdb - hdd</CODE>
perch&eacute; ci&ograve; potrebbe presumibilmente parallelizzare ambedue i canali.
<P>
<H2><A NAME="ss3.9">3.9 Confronti di Velocit&agrave;</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!paragone di velocit&agrave;
-->

Le tavole seguenti sono state messe solo per indicare quali
velocit&agrave; sono possibili. Tutte le velocit&agrave; di trasferimento
sono in MB al secondo e le ampiezze di bus sono misurate in bit.
<P>
<P>
<H3>Controller</H3>

<P>
<!--
disco!paragone di velocit&agrave;!controller
-->

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
IDE             :    8.3 - 16.7
Ultra-ATA       :       33

SCSI            :
                        Ampiezza Bus (bit)

Velocit&agrave; Bus (MHz)      |        8      16      32
--------------------------------------------------
 5                      |        5      10      20
10  (fast)              |       10      20      40
20  (fast-20 / ultra)   |       20      40      80
40  (fast-40 / ultra-2) |       40      80      --
--------------------------------------------------
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<P>
<H3>Tipi di Bus</H3>

<P>
<!--
disco!paragone di velocit&agrave;!tipi di bus
-->

<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>

ISA             :      8-12
EISA            :       33
VESA            :       40    (A volte regolato a 50)

PCI
                        Ampiezza Bus (bits)

Velocit&agrave; Bus (MHz)      |       32      64
--------------------------------------------------
33                      |       132     264
66                      |       264     528
--------------------------------------------------
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>
<P>
<H2><A NAME="ss3.10">3.10 Benchmarking</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!benchmarking
-->

Questo &egrave; un argomento molto difficile e far&ograve; solamente pochi
commenti cauti su questo campo minato. Prima di tutto, &egrave; pi&ugrave;
difficile fare benchmark paragonabili che abbiano un qualsiasi
significato attuale. Questo comunque non trattiene la gente dal
provare.
<P>Invece si potrebbe usare il benchmarking per diagnosticare il vostro
sistema, per verificare se sta andando tanto veloce quanto dovrebbe,
cio&egrave; se non sta andando pi&ugrave; lento. Inoltre vi aspettereste un
aumento significante nel cambiare da un semplice file system ad un
RAID, cos&igrave; un mancato guadagno di prestazioni vi dir&agrave; che
qualcosa non va.
<P>Quando provate a fare un benchmark non dovreste avventurarvi da soli,
ma controllare <CODE>iozone</CODE> e <CODE>bonnie</CODE> e leggere la documentazione
molto bene. In particolare assicuratevi che la dimensione del vostro
buffer sia pi&ugrave; grande della dimensione della vostra RAM, altrimenti
testerete la vostra RAM piuttosto che i vostri dischi, il che vi
riporter&agrave; alte prestazioni non realistiche.
<P>Un benchmark molto semplice pu&ograve; essere ottenuto utilizzando <CODE>hdparm -tT</CODE>
il che pu&ograve; essere utilizzato sia sui dischi IDE che sugli SCSI.
<P>
<P>Per maggiori informazioni riguardo il benchmarking ed il software
per una serie di piattaforme, controllate la pagine dei benchmark
l'
<A HREF="http://www.acnc.com/benchmarks.html">ACNC</A>.
<P>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss3.11">3.11 Confronti</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!confronti
-->

SCSI offre pi&ugrave; prestazione di un EIDE ma ad un costo elevato.
La terminazione &egrave; pi&ugrave; complessa ma l'espansione non &egrave; molto
difficile. Avere pi&ugrave; di 4 dischi IDE (in alcuni casi 2) pu&ograve; essere
complicato, mentre con il wide SCSI potete averne fino a 15 per adattatore.
Qualche adattatore SCSI ha diversi canali, il che rende ulteriormente 
moltiplicabile il numero di dischi possibile.
<P>Per lo SCSI dovrete dedicare un IRQ per adattatore, il quale
pu&ograve; controllare fino a 15 dischi. Con l'EIDE avete bisogno di un IRQ
per ogni disco e ci&ograve; pu&ograve; causare conflitto.
<P>RLL e MFM sono in generale troppo vecchi, lenti ed inaffidabili per
essere di qualche utilit&agrave;.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss3.12">3.12 Sviluppo Futuro</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!sviluppo futuro
-->
<P>Lo SCSI-3 &egrave; in lavorazione e speriamo venga rilasciato presto. Dispositivi
pi&ugrave; veloci sono gi&agrave; stati annunciati, recentemente sono state
proposte le mostruose specifiche da 80 MB/s e 160 MB/s.
Queste sono basate sullo standard Ultra-2 (che utilizzava un clock
a 40 MHz) combinato con un cavo a 16 bit.
<P>Alcuni produttori annunciano gi&agrave; dispositivi SCSI-3 ma ci&ograve; &egrave;
in realt&agrave; abbastanza prematuro visto che lo standard &egrave; ancora
da consolidare. Con l'aumentare delle velocit&agrave; di trasferimento,
il punto di saturazione del bus PCI si sta avvicinando. Attualmente
la versione a 64 bit ha un limite di 264 MB/s. La velocit&agrave; di
trasferimento in futuro sar&agrave; aumentata dall'attuale 33MHz a 66MHz,
aumentando quindi il limite a 528 MB/s.
<P>Un altro orientamento &egrave; per dischi sempre pi&ugrave; grandi. Ho sentito
che &egrave; possibile ottenere 55 GB su un singolo disco sebbene questo
sia molto costoso. Attualmente il dispositivo di memorizzazione 
migliore per le vostre tasche &egrave; di circa 6.4 GB ma anche questo &egrave; in
continuo aumento. L'introduzione del DVD avr&agrave; nel prossimo futuro
un grande impatto, con circa 20 GB su un singolo disco potete avere
una copia completa anche dei maggiori siti FTP intorno al mondo.
L'unica cosa di cui siamo sicuramente certi riguardo al futuro &egrave; che
se non sar&agrave; migliore, sar&agrave; sicuramente pi&ugrave; grande.
<P>Addendum: poco dopo avere iniziato a scrivere questo documento, ho letto
che la massima velocit&agrave; utile per un CD-ROM era 20x dal momento che
la stabilit&agrave; meccanica sarebbe stata un problema molto grande a queste
velocit&agrave;. Dopo circa un mese furono disponibili CD-ROM a 24x... Ora potete
ottenere un 40x e non c'&egrave; dubbio che velocit&agrave; pi&ugrave; alte siano 
in produzione.
<P>
<H2><A NAME="recommendations"></A> <A NAME="ss3.13">3.13 Raccomandazioni </A>
</H2>

<P>
<!--
disco!raccomandazioni
-->

La mia opinione personale &egrave; che EIDE o Ultra ATA &egrave; il modo migliore
per cominciare un vostro sistema, specialmente se intendete usare anche il
DOS sulla vostra macchina. Se intendete espandere il vostro sistema nel
corso degli anni o intendete utilizzarlo come server, vi suggererei
caldamente di prendere dischi SCSI. Attualmente wide SCSI &egrave; un po' pi&ugrave;
costoso. Otterrete di pi&ugrave; col vostro denaro mettendo uno SCSI di
ampiezza standard. Ci sono inoltre versioni differenziali del bus SCSI
il che aumenta la lunghezza massima del cavo. L'aumento di prezzo &egrave; ancor
pi&ugrave; sostanziale e non pu&ograve; essere consigliato ad utenti normali.
<P>Oltre ai dischi, potete anche connettere qualche tipo di scanner e
stampante ed anche le reti ad un bus SCSI.
<P>Inoltre ricordatevi che espandere il vostro sistema necessiter&agrave; anche
di pi&ugrave; potenza, cos&igrave; assicuratevi che l'alimentazione sia adatta al
lavoro e che voi abbiate raffreddamento sufficiente. Molti dischi SCSI
offrono l'opzione di avviamento sequenziale, il che &egrave; una buona idea per 
grandi sistemi.
Controllate anche
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-19.html#power-heating">Alimentazione e Riscaldamento</A>.
<P>
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<P>
<HR>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-4.html">Avanti</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-2.html">Indietro</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc3">Indice</A>
</BODY>
</HTML>