Sophie

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howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>HOWTO: Multi Disk System Tuning: Struttura del File System</TITLE>
 <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO-5.html" REL=next>
 <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO-3.html" REL=previous>
 <LINK HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc4" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-5.html">Avanti</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-3.html">Indietro</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc4">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="s4">4. Struttura del File System</A></H2>

<P>
<!--
disco!struttura del file system
-->

Linux &egrave; stato multi tasking dall'inizio, da quando un bel numero di
programmi interagivano e giravano ininterrottamente. In ogni caso &egrave;
importante mantenere una struttura dei file su cui tutti potrebbero
essere d'accordo, in modo che il sistema trovi i dati dove ci si aspetta
di trovarli. Storicamente ci sono stati cos&igrave; tanti standard differenti
che si &egrave; creata confusione e la compatibilit&agrave; &egrave; stata mantenuta usando
collegamenti simbolici, il che ha fatto ancora pi&ugrave; confusione e la
struttura &egrave; finita col sembrare un labirinto.
<P>
<!--
disco!FSSTND
-->

Nel caso di Linux, uno standard chiamato il <EM>File Systems Standard</EM>
(FSSTND) fu fortunatamente accettato all'inizio e oggi &egrave; utilizzato
dalle maggiori distribuzioni Linux.
<P>
<!--
disco!FHS
-->
<P>Pi&ugrave; tardi, venne deciso di creare un successore che supportasse anche
altri sistemi operativi oltre al solo Linux e venne chiamato
<EM>Filesystem Hierarchy Standard</EM> (FHS) attualmente alla versione 2.1.
Questo standard &egrave; in continua evoluzione e sar&agrave; quanto prima adottato
dalle distribuzioni Linux.
<P>Vi consiglio di non sviluppare una vostra struttura personale visto
che una marea di pensieri &egrave; servita per avere gli standard e molti
pacchetti si conformano a questi standard. Invece, potete leggere
di pi&ugrave; su questo presso l'home page del
<A HREF="http://www.pathname.com/fhs">FHS</A>.
<P>Questo HOWTO si sforza di conformarsi al FSSTND
e perseguir&agrave; il FHS quando le distribuzioni saranno disponibili.
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss4.1">4.1 Caratteristiche del File System</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!caratteristiche del file system
-->

Le varie parti di FSSTND hanno diverse necessit&agrave; riguardo la
velocit&agrave;, l'affidabilit&agrave; e la dimensione, ad esempio perdere
root &egrave; un dolore ma pu&ograve; essere facilmente recuperabile.
Perdere <CODE>/var/spool/mail</CODE> &egrave; una cosa abbastanza differente.
Ecco un veloce sommario di alcune parti essenziali e delle loro
propriet&agrave; e necessit&agrave;. Badate che questa &egrave; solamente una guida
e ci potrebbero essere file binari nelle directory <CODE>etc</CODE> e
<CODE>lib</CODE>, librerie nelle directory <CODE>bin</CODE> e cos&igrave; via.
<P>
<P>
<H3>Swap</H3>

<P>
<!--
disco!swap
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Il massimo! Sebbene facciate troppo affidamento sullo
swap, dovreste considerare di comprare pi&ugrave; RAM. Notate comunque,
che su molte schede madri, la cache non funzioner&agrave; se la RAM &egrave;
superiore a 128 MB.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Stesso discorso della RAM. Un algoritmo veloce e sporco:
un po' come per il t&egrave;: 16 MB per la macchina e 2 MB per ogni utente. 
Il kernel pi&ugrave; piccolo gira in un mega ma sta stretto. Usate 4 MB
per il lavoro in generale e applicazioni leggere, 8 MB per X11 o GCC
o 16 MB per stare pi&ugrave; comodi.
<P>(Si sa che l'autore prende tazze di t&egrave; abbastanza potenti...)
<P>Alcuni suggeriscono che lo spazio di swap debba essere 1-2 volte
la dimensione della RAM, evidenziando che la localizzazione
dei programmi determina quanto sia efficace lo spazio swap
aggiunto. Notate che usare lo stesso algoritmo come per 4BSD
&egrave; abbastanza scorretto dal momento che Linux non riserva spazio
per pagine in core.
<P>Un approccio pi&ugrave; preciso &egrave; considerare lo spazio di swap pi&ugrave;
la RAM come il vostro insieme lavorativo totale, cos&igrave; se sapete quanto
spazio, al massimo, vi serve, sottraete la RAM fisica che avete e 
che &egrave; lo spazio di swap di cui avrete bisogno.
<P>C'&egrave; inoltre un'altra ragione per essere generosi quando dimensionate
il vostro spazio di swap: i furti di memoria. Programmi che funzionano
male, che non liberano la memoria che riservano per loro stessi si
dice che provocano un furto di memoria. Questa allocazione rimane anche
dopo che il programma incriminato &egrave; terminato e quindi questo &egrave;
fonte di consumo di memoria. Una volta che tutta la RAM fisica e
lo spazio di swap sono esaurite, l'unica soluzione &egrave; fare un reboot
e cominciare da capo. Per fortuna questi programmi non sono cos&igrave;
comuni ma se voi ne doveste incontrare qualcuno, troverete che
uno spazio swap extra, vi prender&agrave; pi&ugrave; tempo tra i riavvii.
<P>Ricordate inoltre di prendere in considerazione il tipo di programma
che usate. Alcuni programmi che hanno grandi ambienti di lavoro,
come quelli di modellazione agli elementi finiti (FEM), hanno raffinatissime strutture
di dati caricate nella RAM piuttosto che lavorare esplicitamente
sui file. Programmi per i dati e per il calcolo complessi come
questi, causeranno swapping eccessivo se avete meno RAM del necessario.
<P>Altri tipi di programmi possono bloccare le loro pagine nella RAM.
Questo pu&ograve; accadere per motivi di sicurezza, prevenendo copie dei
dati che raggiungono un dispositivo di swap o per motivi di prestazioni
come nel modulo in tempo reale. In ogni caso, bloccare queste pagine,
riduce il quantitativo di memoria swappabile rimanente e pu&ograve; fare
in modo che il sistema swappi prima di quanto ci si possa aspettare.
<P>Nel <CODE>man 8 mkswap</CODE> c'&egrave; spiegato che ogni partizione di swap pu&ograve;
essere massimo 128 MB in dimensione per macchine a 32-bit e
256 MB per macchine a 64-bit.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Media. Quando fallisce sapete lo fa rapidamente e
il fallimento vi coster&agrave; qualche perdita di lavoro. Salvate spesso, no?
<P>
<DT><B>Nota 1</B><DD><P>Linux offre la possibilit&agrave; di distribuire lo swapping
su pi&ugrave; dispositivi, una caratteristica che vi pu&ograve; far guadagnare
parecchio. Controllate "<CODE>man 8 swapon</CODE>" per maggiori dettagli.
Tuttavia, il guadagno di utilizzare un disco RAID per lo <CODE>swap</CODE> potrebbe
essere vanificato dalla maggiore pesantezza del codice di RAID.
<P>Perci&ograve; il file <CODE>/etc/fstab</CODE> potrebbe somigliare a questo:
<BLOCKQUOTE><CODE>
<PRE>
/dev/sda1       swap            swap    pri=1           0       0
/dev/sdc1       swap            swap    pri=1           0       0
</PRE>
</CODE></BLOCKQUOTE>

Ricordate che il file <CODE>fstab</CODE> &egrave; <EM>molto</EM> sensibile alla 
formattazione utilizzata, leggete le pagine man attentamente e <EM>non</EM>
fate un semplice taglia e incolla delle righe qui sopra.
<P>
<DT><B>Nota 2</B><DD><P>Qualcuno per swappare utilizza un RAM disk o qualche altro
file system. In ogni caso, se non avete impostazioni o necessit&agrave; inusuali,
difficilmente trarrete vantaggio da questo e questo porta ad usare
la memoria a disposizione per le operazioni di cache e buffer.
<P>
<DT><B>Nota 2b</B><DD><P>C'&egrave; un'eccezione: su un numero di schede madri mal
disegnate, la memoria cache integrata su piastra madre non &egrave; in grado
di porre in cache tutta la RAM che pu&ograve; essere indirizzata. Molte schede madri 
vecchie, erano in grado di accettare 128 MB di RAM ma potevano porre in cache
solo le prime 64. In questi casi, aumenterebbe la prestazione se voi
utilizzaste gli ultimi 64 MB di RAM come swap basato su RAMdisk o come
altro supporto di memorizzazione temporaneo.
<P>
</DL>
<P>
<P>
<H3>Archiviazione Temporanea (<CODE>/tmp</CODE> e <CODE>/var/tmp</CODE>)</H3>

<P>
<!--
disco!archiviazione temporanea
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Molto alta. Su un disco/partizione separati questo generalmente
ridurr&agrave; la frammentazione, sebbene <CODE>ext2fs</CODE> gestisca la 
frammentazione abbastanza bene.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Difficile a dirsi, piccoli sistemi girano facilmente
con appena pochi MB ma questi sono noti posti di nascondiglio per 
tenere lontano dalla vista di occhi curiosi e dal rinforzo della quota
e possono crescere senza controllo su macchine pi&ugrave; grandi.
Suggerito: piccole macchine casalinghe: 32 MB, piccoli server: 128 MB
e grosse macchine fino a 500 MB (la macchina che l'autore usa al lavoro
ha 1100 utenti e una <CODE>/tmp</CODE> di 300 MB). Controllate queste directory,
non solo per file nascosti ma anche per vecchi file. Preparatevi anche
al fatto che queste partizioni potrebbero essere la prima ragione che 
potreste avere per ridimensionare le vostre partizioni.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Bassa. Quando queste aree falliscono o si riempiono,
spesso i programmi emetteranno un avvertimento, oppure falliranno splendidamente.
Errori di file casuali saranno ovviamente pi&ugrave; seri, non importa quale
area file sia.
<P>
<DT><B>File</B><DD><P>Generalmente piccoli file ma potrebbe esservene un gran numero.
Normalmente i programmi cancellano i loro file <CODE>tmp</CODE> ma se
casualmente interviene un'interruzione, possono sopravvivere. Molte
distribuzioni hanno una linea di condotta riguardo la pulizia dei file
<CODE>tmp</CODE> all'avvio, quindi potreste voler controllare quale sia
la vostra configurazione.
<P>
<DT><B>Nota1</B><DD><P>In FSSTND c'&egrave; una nota riguardo al mettere <CODE>/tmp</CODE> su
RAM disk. Questo comunque non &egrave; consigliato per le stesse ragioni espresse
al riguardo dello swap. Inoltre, come segnalato prima, non utilizzate
dispositivi flash RAM per queste directory. Ci si dovrebbe ricordare 
inoltre che qualche sistema &egrave; organizzato in modo da pulire
automaticamente le aree <CODE>tmp</CODE> al riavvio.
<P>
<DT><B>Nota2</B><DD><P>I sistemi pi&ugrave; vecchi avevano un <CODE>/usr/tmp</CODE> ma questo
non &egrave; consigliato e, per motivi storici, un link simbolico lo fa puntare
ad una delle altre aree <CODE>tmp</CODE>.
<P>
</DL>
<P>
<P>(* That was 50 lines, I am home and dry! *)
<P>
<H3>Aree di Coda (<CODE>/var/spool/news</CODE> e <CODE>/var/spool/mail</CODE>)</H3>

<P>
<!--
disco!aree di coda
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Alta, specialmente su grossi server di news. Il trasferimento
e la scadenza delle news usano molto il disco e beneficieranno di dischi
veloci.
Code di stampa: bassa. Considerate RAID0 per le news.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Per i server di news/posta: quanta ve ne potete permettere. 
Per sistemi ad utente singolo pochi MB saranno sufficienti se leggete
in continuazione. Iscriversi ad un list server e prendersi una vacanza,
non &egrave; proprio una buona idea (ancora, la macchina che uso al lavoro
ha 100 MB riservati per l'intera <CODE>/var/spool</CODE>).
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Posta: molto alta, news: media, coda di stampa: 
bassa. Se la vostra posta &egrave; molto importante (non lo &egrave; forse sempre?)
considerate RAID per l'affidabilit&agrave;.
<P>
<DT><B>File</B><DD><P>Generalmente una grande quantit&agrave; di file che in dimensione
sono intorno a pochi KB. I file nella coda di stampa, possono
d'altra parte essere pochi ma abbastanza grandi.
<P>
<DT><B>Nota</B><DD><P>Qualche documentazione sulle news, suggerisce di mettere
tutti i file <CODE>.overview</CODE> su un disco separato dai file delle news,
controllate tutte le FAQ sulle news per pi&ugrave; informazioni.
La dimensione tipica &egrave; di circa il 3-10 per cento di tutto lo spazio
di coda.
<P>
</DL>
<P>
<H3><A NAME="home-dirs"></A> Directory Home (<CODE>/home</CODE>) </H3>

<P>
<!--
disco!directory home
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Media. Sebbene molti programmi utilizzino <CODE>/tmp</CODE> 
per archiviare temporaneamente, altri come alcuni lettori di news, aggiornano
frequentemente i file nella directory home, il che pu&ograve; essere notato
su ampi sistemi multitenti. Per piccoli sistemi, questo non &egrave; un problema.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Difficile! Su qualche sistema, la gente paga per
archiviare, perci&ograve; questo generalmente &egrave; una questione di soldi.
Grossi sistemi come 
<A HREF="http://www.nyx.net/">nyx.net</A>
(che &egrave; un servizio di Internet gratuito con posta, news e servizi
WWW) girano con successo con un limite suggerito di 100 KB per utente
e 300 KB come massimo applicato. Gli ISP commerciali offrono tipicamente
circa 5 MB nei loro pacchetti standard di abbonamento.
<P>Se comunque scrivete libri o fate del lavoro grafico, le necessit&agrave;
si gonfiano velocemente.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Variabile. Perdere <CODE>/home</CODE> su una macchina con
un singolo utente &egrave; fastidioso ma quando 20000 utenti ti chiamano per 
dirti che le proprie directory home sono andate &egrave; pi&ugrave; che fastidioso.
Per alcuni, la propria fonte di sostentamento risiede qui. Fate
backup regolari ovviamente, no?
<P>
<DT><B>File</B><DD><P>Ugualmente difficile. Il setup minimo per un singolo utente
&egrave; di circa una dozzina di file, di dimensione di 0.5 - 5 KB. I file
relativi al progetto, possono essere sufficientemente numerosi.
<P>
<DT><B>Nota1</B><DD><P>Potreste considerare RAID sia per la velocit&agrave; che per
l'affidabilit&agrave;. Se volete velocit&agrave; estremamente alta ed affidabilit&agrave;,
dovreste vedere altri sistemi operativi e piattaforme hardware
(tolleranza ai guasti ecc.).
<P>
<DT><B>Nota2</B><DD><P>I navigatori spesso utilizzano una cache locale per
aumentare la velocit&agrave; di navigazione e questa cache pu&ograve; occupare
una quantit&agrave; di spazio sostanziale e causare parecchia attivit&agrave;
del disco. Ci sono molti metodi per evitare questi colpi alle
prestazioni, per maggiori informazioni guardate le sezioni sulle 
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-10.html#server-home-dirs">Directory Home</A> e
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-10.html#www">WWW</A>.
<P>
<DT><B>Nota3</B><DD><P>Gli utenti spesso tendono ad utilizzare tutto lo spazio
disponibile sulla partizione <CODE>/home</CODE>. Il sottosistema Quota di
Linux &egrave; in grado di limitare il numero di blocchi e il numero di
inode che l'ID di un singolo utente pu&ograve; allocare su una base di un
filesystem. Guardate il 
<A HREF="http://metalab.unc.edu/LDP/mini">Linux Quota mini-HOWTO</A> di
Albert M.C. Tam <CODE>bertie (at) scn.org</CODE>
per i dettagli sull'impostazione.
<P>
</DL>
<P>
<P>
<H3><A NAME="main-binaries"></A> File binari principali ( <CODE>/usr/bin</CODE> e <CODE>/usr/local/bin</CODE>)</H3>

<P>
<!--
disco!binari principali
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Bassa. Spesso i dati sono pi&ugrave; grandi dei programmi
che sono comunque richiesti su domanda, quindi questo non &egrave; rischioso
per la velocit&agrave;. Testimoni i live file system su CD ROM.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Il limite &egrave; il cielo ma 200 MB dovrebbero darvi
molto di quello di cui avete bisogno per un sistema completo. Un grande
sistema, per sviluppo software o un server dai molti fini dovrebbe
forse riservare 500MB sia per l'installazione che per la crescita.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Bassa. &egrave; generalmente montato sotto root
dove tutti gli essenziali sono raccolti. Tuttavia perdere tutti
i file binari fa male...
<P>
<DT><B>File</B><DD><P>Variabile ma generalmente dell'ordine di 10 - 100 KB.
</DL>
<P>
<P>
<H3>Librerie ( <CODE>/usr/lib</CODE> e <CODE>/usr/local/lib</CODE>)</H3>

<P>
<!--
disco!librerie
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Media. Questi sono grosse trance di dati caricati 
spesso, spaziano dai file oggetto ai font, tutti suscettibili di
rigonfiamento. Spesso questi sono anche caricati nella loro interezza
e la velocit&agrave; &egrave; abbastanza utilizzata qui.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Variabile. Qui, ad esempio, $egrave; dove gli elaboratori
di testo archiviano i loro immensi file di font. I pochi da cui
ho avuto un feedback su questo, riportano circa 70 MB nelle loro
varie directory <CODE>lib</CODE>. Un'installazione abbastanza completa
della Debian 1.2, pu&ograve; arrivare a circa 250 MB, che pu&ograve; essere preso 
come un limite superiore realistico.
I seguenti sono alcuni dei pi&ugrave; grossi consumatori di spazio su
disco:
GCC, Emacs, TeX/LaTeX, X11 e perl.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Bassa. Controllate il punto 
<A HREF="#main-binaries">File binari principali</A>.
<P>
<DT><B>File</B><DD><P>Generalmente grossi, di cui molti di dimensioni dell'ordine di 1 MB.
<P>
<DT><B>Nota</B><DD><P>Per motivi storici, qualche programma tiene gli eseguibili
nelle aree lib. Un esempio &egrave; GCC che ha grossi file binari nella gerarchia
<CODE>/usr/lib/gcc/lib</CODE>.
</DL>
<P>
<H3>Boot</H3>

<P>
<!--
disco!boot
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Abbastanza bassa: dopo tutto il boot non avviene
cos&igrave; di frequente e caricare il kernel &egrave; solo una minima frazione
del tempo che si impiega per rendere operativo il sistema.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Abbastanza piccola, un'immagine completa con qualche 
extra entra in un singolo floppy, cos&igrave; 5 MB dovrebbero essere sufficienti.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Alta. Guardate la sezione sotto su Root.
<P>
<DT><B>Nota 1</B><DD><P>La parte pi&ugrave; importante riguardo la partizione di boot 
&egrave; che su molti sistemi, <EM>deve</EM> risiedere al di sotto del cilindro 
1023. Questa &egrave; una limitazione BIOS che Linux non riesce a gestire.
</DL>
<P>
<P>
<H3>Root</H3>

<P>
<!--
disco!root
-->

<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Abbastanza bassa: qui c'&egrave; solo il minimo indispensabile,
la maggior parte del quale gira solo all'inizio.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>Relativamente piccola. In ogni caso &egrave; una buona idea
mantenere qualche file di recupero e utilit&agrave; sulla partizione di root
e qualcuno ci tiene diverse versioni del kernel.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Alta. Un fallimento qui causer&agrave; probabilmente
un gran dolore e potresti finire col perdere del tempo a recuperare
la tua partizione di boot. Con un po' di pratica potete naturalmente
farlo in un'ora o gi&ugrave; di l&igrave;, ma penso che anche se avete un po' di pratica
nel farlo, state anche facendo qualcosa di sbagliato.
<P>Naturalmente avete un disco di recupero no? Ovviamente questo &egrave;
stato aggiornato da quando avete fatto l'installazione iniziale?
Ci sono molti dischi di recupero gi&agrave; fatti come anche strumenti
per la creazione di dischi di recupero che potreste trovare
validi. Presumibilmente investire del tempo in questi vi salva dal
diventare un esperto nel recupero di root.
<P>
<DT><B>Nota 1</B><DD><P>Se avete molti dischi, potreste considerare di mettere
una partizione boot di emergenza di ricambio su un disco fisico 
separato. Vi coster&agrave; un po' di spazio ma se il vostro setup &egrave;
molto vasto il tempo risparmiato, nel caso qualcosa fallisse, varrebbe
molto lo spazio extra.
<P>
<DT><B>Nota 2</B><DD><P>Per semplicit&agrave; e anche nel caso di emergenza non &egrave;
consigliabile di mettere la partizione root su un sistema RAID a
livello 0. Inoltre se utilizzate il RAID per la vostra partizione di boot,
dovete ricordare che sia abilitata l'opzione <CODE>md</CODE> per il vostro 
kernel di emergenza.
<P>
<DT><B>Nota 3</B><DD><P>Per semplicit&agrave; &egrave; abbastanza comune mantenere Boot e Root
sulla stessa partizione. Se fate ci&ograve;, allora al fine di fare il boot
da LILO, &egrave; importante che i file di boot essenziali risiedano tutti
entro il cilindro 1023. Questo include il kernel come anche i file
che si trovano in <CODE>/boot</CODE>.
</DL>
<P>
<P>
<H3>DOS ecc.</H3>

<P>
<!--
disco!questioni relative al DOS
-->

A rischio di apparire eretico ho incluso questa piccola sezione riguardo
un qualcosa contro cui molti di quelli che leggono questo documento
hanno forti sensazioni. Sfortunatamente  molti componenti hardware li
troviamo con setup e mezzi di mantenimento basati su questi sistemi, quindi
ecco qui.
<P>
<DL>
<DT><B>Velocit&agrave;</B><DD><P>Molto bassa. I sistemi in questione non sono famosi per
la velocit&agrave;, quindi c'&egrave; un piccolo appunto sull'utilizzo di dischi
di prima qualit&agrave;. Il multitasking o il multi-threading non sono 
disponibili, quindi il comando di agevolazione di accodaggio nei dischi
SCSI non &egrave; una cosa di cui potrete trarre vantaggio. Se avete un vecchio
disco IDE sar&agrave; sufficientemente buono. L'eccezione &egrave; in qualche modo
Win95 e ancor di pi&ugrave; NT che hanno supporto multi-threading che
teoricamente dovrebbe essere in grado di trarre vantaggio delle pi&ugrave;
avanzate caratteristiche offerte dai dispositivi SCSI.
<P>
<DT><B>Dimensione</B><DD><P>La compagnia che sta dietro questi sistemi operativi
non &egrave; famosa per scrivere codice stringato, cos&igrave; dovete essere preparati
a spendere poche decine di MB a seconda di quale versione installate
del DOS o di Windows. Con una vecchia versione di DOS o Windows potreste
fare entrare tutto in 50 MB.
<P>
<DT><B>Affidabilit&agrave;</B><DD><P>Ha-ha. Visto che la catena non &egrave; pi&ugrave; forte
dell'anello pi&ugrave; debole, potete usare qualsiasi vecchio disco. Dal momento
che &egrave; pi&ugrave; facile che il SO si scombini da solo, piuttosto che il drive
si autodistrugga, imparerete presto l'importanza di backup qui.
<P>Mettetela in un altro modo: "<I>La vostra missione, se doveste accettarla,
&egrave; di fare funzionare questa partizione. La garanzia si autodistrugger&agrave;
tra 10 secondi...</I>"
<P>Recentemente mi &egrave; stato chiesto di giustificare le mie lamentele in
questa sede.
Prima di tutto non sto cercando misere scuse per il Dos e Windows 
come sistemi operativi. Secondariamente ci sono vari articoli 
legali che devono essere presi in considerazione. Dire che c'&egrave; 
una relazione tra le due ultime frasi &egrave; solamente un vaneggiamento 
paranoide. Di sicuro. Invece offrir&ograve; allo stimato lettore un po' di
parole chiavi: DOS 4.0, DOS 6.x e vari mezzi di compressione del disco
che rimarranno senza nome.
<P>
</DL>
<P>
<P>
<H2><A NAME="ss4.2">4.2 Spiegazione dei termini</A>
</H2>

<P>
<!--
disco!spiegazione dei termini
-->

Ovviamente pi&ugrave; veloce &egrave; meglio &egrave;, ma spesso il felice installatore
di Linux ha svariati dischi di varia velocit&agrave; e affidabilit&agrave;, cos&igrave;
anche se questo documento descrive la prestazione come 'veloce' o 'lenta' &egrave; 
solamente una rozza guida dal momento che non &egrave; determinabile 
alcun tipo di precisione pi&ugrave; fine. Anche se ci sono dei dettagli 
che si dovrebbero ricordare:
<P>
<P>
<H3><A NAME="speed"></A> Velocit&agrave; </H3>

<P>
<!--
disco!spiegazione dei termini!velocit&agrave;
-->

Questa &egrave; realmente una confusa commistione di svariati termini: 
carico della CPU, impostazioni generali del trasferimento, tempo di accesso
al disco e velocit&agrave; di trasferimento. &Egrave; nella reale natura della 
regolazione che non c'&egrave; un optimum fisso e in molti casi il prezzo
&egrave; il fattore che fa la differenza. Il carico della CPU &egrave; rilevante
solo per i sistemi IDE dove &egrave; la CPU che esegue da sola il
trasferimento, 
ma &egrave; generalmente bassa per lo SCSI, controllate la documentazione
SCSI per i valori reali. Anche il tempo di accesso al disco &egrave; 
piccolo, generalmente dell'ordine del millisecondo. Questo comunque
non &egrave; un problema se usate comandi di accodamento su SCSI, dove
sovrapponete comandi mantenendo il bus occupato per tutto il tempo. 
Gli spool delle news sono un caso speciale consistente in un grande
numero di file normalmente piccoli, cos&igrave; in questo caso il tempo 
di accesso pu&ograve; divenire molto significativo.
<P>Ci sono due parametri principali che sono di interesse qui:
<P>
<DL>
<DT><B>L'accesso</B><DD><P>&egrave; generalmente definito come il tempo che occorre
alla testina di lettura/scrittura per saltare da una traccia ad un'altra.
Questo parametro &egrave; importante quando si ha a che fare con un grande
numero di piccoli file come visto nei file di spool. C'&egrave; inoltre
l'ulteriore ritardo di accesso prima che il settore desiderato ruoti
in posizione sotto la testina. Questo ritardo dipende dalla velocit&agrave;
angolare del disco ed ecco perch&eacute; a volte questo parametro &egrave; riportato
per i dischi. I valori comuni sono 4500, 5400 e 7200 RPM (rotazioni
al minuto). RPM pi&ugrave; alti riducono il tempo di accesso ma ad un costo
sostanziale. Inoltre dischi che lavorano a 7200 RPM si sa che sono
rumorosi e che generano un grande calore, fattore che dovrebbe essere
tenuto in considerazione se state costruendo un grande insieme o
una "batteria di dischi". Molto di recente sono entrati nel mercato
dischi che lavorano a 10000 RPM e qui le richieste di raffreddamento sono
ancora pi&ugrave; strette e vengono date pochissime indicazioni per il 
flusso d'aria.
<P>
<DT><B>Il trasferimento</B><DD><P>&egrave; generalmente espresso in megabyte al secondo.
Questo parametro &egrave; importante quando si utilizzano grandi file
che devono essere trasferiti. I file di libreria, i dizionari e
i file di immagine sono un esempio di questo. I dischi che posseggono
alta velocit&agrave; rotazionale, normalmente hanno anche trasferimenti veloci
visto che la velocit&agrave; di trasferimento &egrave; proporzionale alla 
velocit&agrave; angolare per la stessa densit&agrave; di settore.
</DL>
<P>&Egrave; inoltre importante leggere le specifiche per i dischi molto 
attentamente e noterete che la massima velocit&agrave; di trasferimento
&egrave; spesso riportata intendendo i trasferimenti dalla cache integrata
(burst speed) e <EM>non</EM>
direttamente dalla superficie del disco (sustained speed).
Guardate anche la sezione sull'
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-19.html#power-heating">Alimentazione e riscaldamento</A>.
<P>
<P>
<H3>Affidabilit&agrave;</H3>

<P>
<!--
disco!spiegazione dei termini!affidabilit&agrave;
-->

Naturalmente nessuno vorrebbe dischi con bassa affidabilit&agrave; ma uno
farebbe bene a giudicare vecchi dischi come inaffidabili. Inoltre
per scopi RAID (controllate le informazioni pertinenti) &egrave;
consigliato utilizzare un insieme misto di dischi cos&igrave; che crash simultanei
di pi&ugrave; dischi possano diventare meno probabili.
<P>Fino ad oggi ho avuto notizia di un solo rapporto di fallimento
totale del file system, ma qui l'hardware instabile &egrave; sembrato
essere la causa dei problemi.
<P>Anche se i dischi sono economici al giorno d'oggi, la gente ancora
sottostima il valore dei contenuti dei dischi. Se avete bisogno di
affidabilit&agrave; pi&ugrave; alta, assicuratevi di rimpiazzare i vecchi dischi
e mantenete i ricambi. Non &egrave; inusuale che i dischi possano lavorare
pi&ugrave; o meno continuamente per anni ed anni ma ci&ograve; che spesso uccide
i dischi alla fine sono i cicli di alimentazione.
<P>
<H3>File</H3>

<P>
<!--
isco!spiegazione dei termini!file
-->

La dimensione media dei file &egrave; importante al fine di decidere
i paramentri del disco pi&ugrave; appropriati. Un grande numero di piccoli
file fa s&igrave; che il tempo di accesso divenga importante, invece per
grossi file diventa importante la velocit&agrave; di trasferimento.
Il comando di accodamento nei dispositivi SCSI &egrave; molto comodo per
maneggiare un grosso numero di piccoli file, ma per il trasferimento
l'EIDE non &egrave; cos&igrave; lontano dallo SCSI e normalmente molto pi&ugrave; 
economico dello SCSI.
<P>
<P>
<P>
<HR>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-5.html">Avanti</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO-3.html">Indietro</A>
<A HREF="Multi-Disk-HOWTO.html#toc4">Indice</A>
</BODY>
</HTML>