Sophie

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distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > f1098342ec4a2b28475e34123ce17201 > files > 964

howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

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<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>Quick&amp;Easy Configuration HOWTO: Internet</TITLE>
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<BODY>
<A HREF="Quick-Easy-Configuration-HOWTO-6.html">Avanti</A>
<A HREF="Quick-Easy-Configuration-HOWTO-4.html">Indietro</A>
<A HREF="Quick-Easy-Configuration-HOWTO.html#toc5">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="s5">5. Internet</A></H2>

<P>In questa sezione viene spiegato come connettersi a Internet da shell,
senza l'uso di tool grafici, usando l'autenticazione PAP, ormai fornita da
tutti i provider. Con i computer moderni, veloci e stabili anche sotto X-window,
pu&ograve; sembrare un controsenso, ma se vi abituerete a fare alcune cose da shell
vedrete che sarete molto pi&ugrave; produttivi e veloci che sotto X. E poi, per leggere
e inviare mail e news, che sono puro testo, &egrave; inutile caricare pesanti tool
grafici, che spesso crashano sul pi&ugrave; bello. Oppure potreste avere problemi
col server X, rimanendo tagliati fuori (se postate un messaggio sul perch&eacute;
X non parte, e lo fate da shell, avrete la risposta e potrete configurarvelo
a puntino!). Insomma, le ragioni per avere internet ANCHE da shell sono molteplici,
quindi procediamo nella configurazione. (NdA: io sono un'anomalia: Linux &egrave;
bello perch&eacute; si possono fare le stesse cose in svariati modi. Parto sempre
da shell, ma uno dei primi comandi che do &egrave; startx, perch&eacute; il mio Celeron 450
con 128Mb regge bene e mi piace il desktop di KDE. Per avviare la connessione
uso kppp perch&eacute; mi ci trovo bene, ma ero partito da Kmail e Knode per approdare
spero DEFINITIVAMENTE a Mutt ed Slrn, veloci ed efficienti come nessun altro
programma, e di cui trovate le configurazioni nelle ultime pagine di questo
howto). Naturalmente dovete avere il supporto per il protocollo PPP nel kernel
(scrivete pppd e se vi escono caratteri strani siete a posto). Vi servono anche
i programmi pppd e chat. I parametri per la connessione dovete chiederli al
vostro provider, e protestate se vi dicono che Linux non &egrave; supportato, con
i parametri si pu&ograve; configurare anche una caffettiera! In particolare dovete
chiedere gli indirizzi IP dei DNS, che in Windows vengono settati in automatico.
Per prima cosa configurate il modem, crendo se non gi&agrave; presente un link tra
il dispositivo seriale e il modem. Ricordate che in Linux le seriali corrispondono
a /dev/ttySX, dove X vale 0 per com1, 1 per com2 e cos&igrave; via (NON usate pi&ugrave;
le vecchie /dev/cuaX, ormai cadute in disuso e deprecate). Nel mio sistema
il modem &egrave; connesso a com2, quindi il collegamento sar&agrave;:
<P>
<HR>
<PRE>
ln -sf /dev/ttyS1 /dev/modem
</PRE>
<HR>
<P>Prima di continuare una nota: esistono in giro dei FALSI modem, non perch&eacute;
contengano mattoni, alla napoletana, ma perch&eacute; hanno una parte della logica
di controllo implementata via software. E qual &egrave; il software pi&ugrave; diffuso, purtroppo?
Quello di zio Bill! Per questo sono anche chiamati softmodem o winmodem. La
quasi totalit&agrave; di quelli interni PCI sono winmodem (scrivo quasi perch&eacute; non
sono a conoscenza di modem interni PCI non soft, quindi non posso escluderlo
a priori). Anche alcuni esterni sono winmodem. Se il vostro modem &egrave; un Cosexant,
o un Motorola SM56, o un Soft56k e compagnia, solo per citare quelli che pi&ugrave;
si trovano in giro, mettetevi l'anima in pace e non cominciate nemmeno a configurare
internet con Linux. Qualche speranza la potreste avere con i Lucent, integrati
anche in vari PC portatili, in quanto esiste un driver binario sperimentale
che sembra funzionare. Niente da fare invece per gli USB: per ora non c'&egrave; alcun
supporto, speriamo che qualcosa si muova dopo l'uscita dei kernel 2.4.x, che
incominceranno a supportare anche l'USB. Continuiamo. Lanciate minicom da root,
se tutto procede bene dovreste ottenere un output come il seguente:
<P>
<HR>
<PRE>
AT S7=45 S0=0 L1 V1 X4 &amp;C1 E1 Q0
OK
</PRE>
<HR>
<P>Uscite da minicom con CTRL-A X Invio. Create o modificate tutti i file
seguenti, cambiando i parametri di DNS, dominio, numero di telefono, nome utente
e password.
<P>=== file: /etc/resolv.conf ===
<P>
<HR>
<PRE>
# cambiate dominio e DNS (se avete impostato un DNS locale, sostituite
# a libero.it il vostro dominio, e a nameserver il valore 127.0.0.1)
domain libero.it
nameserver 195.210.91.1
nameserver 195.210.91.2
 
</PRE>
<HR>
<P>=== file: /etc/ppp/pon ===
<P>
<HR>
<PRE>
#!/bin/sh
# NON lasciate spazi dopo la \ alla fine delle righe seguenti
# e sostituite il vostro nome utente alla fine dell'ultima riga
/usr/sbin/pppd connect "/usr/sbin/chat -v -f /etc/ppp/ppp-chat" noauth \
/dev/modem 57600 deflate 12,12 crtscts debug lock modem nodetach \
defaultroute noipdefault login noproxyarp asyncmap 0  hide-password \
ipcp-accept-remote lcp-echo-interval 30 lcp-echo-failure 8 user mionomeutente &amp;
# aggiungete le 2 opzioni seguenti alla riga precedente per avviare in automatico
# la connessione non appena pppd riscontra traffico sulla seriale
# demand idle 30
# i messaggi d'errore sono inviati dal pppd verso il syslog, da dove potrete
# leggerli da root con il comando: tail -n 25 -f /var/log/messages
 
</PRE>
<HR>
<P>=== file: /etc/ppp/poff ===
<P>
<HR>
<PRE>
#!/bin/sh
kill -INT `cat /var/run/ppp0.pid`
 
</PRE>
<HR>
<P>=== file: /etc/ppp/pap-secrets ===
<P>
<HR>
<PRE>
#inserite qui il vostro nome utente e la vostra password 
mionomeutente   *       miapassword
 
</PRE>
<HR>
<P>=== file: /etc/ppp/ppp-chat ===
<P>
<HR>
<PRE>
# Cambiate la stringa di init e il numero del vostro ISP alla fine
TIMEOUT 30
ABORT BUSY
ABORT ERROR
ABORT 'NO CARRIER'
ABORT 'NO DIALTONE'
ABORT 'Invalid Login'
ABORT 'Login incorrect'
'' '+++AT&amp;FB40&amp;K44X3S2=128'
OK 'ATDT096851010'
CONNECT ''
</PRE>
<HR>
<P>Ora date tutti i seguenti comandi, per consentire anche ad un utente comune
di avviare e chiudere la connessione.
<P>
<HR>
<PRE>
chmod 750 /etc/ppp/pon
chmod 750 /etc/ppp/poff
chmod 600 /etc/ppp/pap-secrets
ln -sf /etc/ppp/pon /usr/bin
ln -sf /etc/ppp/poff /usr/bin
</PRE>
<HR>
<P>Ora verificate che esista un gruppo degli utenti che possono usare il ppp.
Controllate che in /etc/group ci sia una riga come la seguente, altrimenti
inseritela, magari usando il comando addgroup:
<P>
<HR>
<PRE>
pppusers:x:230:
</PRE>
<HR>
<P>e modificatela come la seguente, inserendo alla fine separati da virgole
i nome degli utenti che possono collegarsi:
<P>
<HR>
<PRE>
pppusers:x:230:VostroNomeDiLogin,AltroUtentePpp
</PRE>
<HR>
<P>Continuate a dare i comandi seguenti:
<P>
<HR>
<PRE>
chown root.pppusers /dev/ttyS1
chmod 664 /dev/ttyS1
chown root.pppusers /etc/ppp/pon
chown root.pppusers /etc/ppp/poff
chown root.pppusers /usr/bin/pon
chown root.pppusers /usr/bin/poff
chmod a+s /usr/sbin/pppd
chmod a+s /usr/sbin/chat
ln -sf /usr/sbin/pppd /usr/bin
ln -sf /usr/sbin/chat /usr/bin
</PRE>
<HR>
<P>Per un minimo di sicurezza, modificate i file /etc/hosts.allow e /etc/hosts.deny
come segue (ed eliminate da /etc/inetd.conf i servizi che non vi servono, cio&egrave;
tutti tranne auth, commentandoli con #; se avete configurato un news server
locale lasciate attivo anche nntp):
<P>=== file: /etc/hosts.allow ===
<P>
<HR>
<PRE>
ALL:127.0.0.1
</PRE>
<HR>
<P>=== file: /etc/hosts.deny ===
<P>
<HR>
<PRE>
ALL:ALL
</PRE>
<HR>
<P>Potete avviare ed arrestare automaticamente dei programmi insieme alla
connessione, tramite i file script /etc/ppp/ip-up e /etc/ppp/ip-down, che vengono
richiamati dal pppd in automatico appena la connessione &egrave; attiva e quando non
&egrave; pi&ugrave; presente. ecco alcuni esempi:
<P>=== file: /etc/ppp/ip-up ===
<P>
<HR>
<PRE>
#!/bin/sh
# inserite le righe alla fine di quanto eventualmente
# gi&agrave; presente e prima di un eventuale exit 0
# avvia il proxy server in modalit&agrave; online
wwwoffle -online
# attiva il firewall
/usr/sbin/firewall start
# invia la posta in giacenza
sendmail -q
# scarica le news usenet
fetchnews
# scarica la posta dell'utente mrshark ricontrollando ogni 300 secondi
su mrshark -c "fetchmail -d 300"
</PRE>
<HR>
<P>=== file: /etc/ppp/ip-down ===
<P>
<HR>
<PRE>
#!/bin/sh
#interrompe lo scaricamento della posta
su mrshark -c "fetchmail -q"
# abbatte il firewall
/usr/sbin/firewall stop
# pone il proxy server in modalit&agrave; offline
wwwoffle -offline
</PRE>
<HR>
<P>Dovreste essere a posto, ora potrete avviare la connessione con pon e abbatterla
con poff. E invece NO! Il pon funziona anche da utente, mentre il poff no,
perch&eacute; non &egrave; permesso ad un utente che non sia root di abbattere la connessione
ppp. Il PPP-Howto suggerisce, se non volete loggarvi come root, di spegnere
il modem o staccare il cavo della linea telefonica, oppure usare il programma
sudo per concedere questo diritto anche agli utenti.
<HR>
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<A HREF="Quick-Easy-Configuration-HOWTO-4.html">Indietro</A>
<A HREF="Quick-Easy-Configuration-HOWTO.html#toc5">Indice</A>
</BODY>
</HTML>