Sophie

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distrib > Mandriva > 9.1 > i586 > by-pkgid > f1098342ec4a2b28475e34123ce17201 > files > 995

howto-html-it-9.1-0.5mdk.noarch.rpm

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2 Final//EN">
<HTML>
<HEAD>
 <META NAME="GENERATOR" CONTENT="SGML-Tools 1.0.9">
 <TITLE>Root RAID HOWTO cookbook: Introduzione</TITLE>
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 <LINK HREF="Root-RAID-HOWTO.html#toc1" REL=contents>
</HEAD>
<BODY>
<A HREF="Root-RAID-HOWTO-2.html">Avanti</A>
Indietro
<A HREF="Root-RAID-HOWTO.html#toc1">Indice</A>
<HR>
<H2><A NAME="s1">1. Introduzione</A></H2>

<P>Si assume che il lettore abbia familiarit&agrave; con i vari tipi di implementazione
raid, i loro vantaggi ed effetti collaterali. Questo non &egrave; un tutorial, solo
un insieme di istruzioni su come implementare un filesystem raid su un sistema
linux. Tutte le informazioni necessarie per familiarizzare con raid su linux
sono elencate qui direttamente o per riferimento: per favore leggetele prima
di inviare domande per e-mail.
<P>
<H2><A NAME="ss1.1">1.1 Dove ottenere copie aggiornate di questo documento.</A>
</H2>

<P>Root-RAID-HOWTO
<P>Disponibile in formato LaTeX (per DVI e PostScript), testo e HTML.
<BLOCKQUOTE>
        
<A HREF="http://sunsite.unc.edu/mdw/HOWTO/">sunsite.unc.edu/mdw/HOWTO/</A></BLOCKQUOTE>

Disponibile in formato SGML e HTML.
<BLOCKQUOTE>
        
<A HREF="ftp://ftp.bizsystems.com/pub/raid/">ftp.bizsystems.com/pub/raid/</A></BLOCKQUOTE>
<P>
<H2><A NAME="ss1.2">1.2 Bug</A>
</H2>

<P>Al momento della stesura di questo documento il problema di fermare un
dispositivo RAID montato come root non &egrave; ancora stato risolto in modo
soddisfacente. Un metodo per eliminare il bisogno di eseguire ckraid (che 
richiede un sacco di tempo) ad ogni boot, proposto da Ed Welbon e implementato 
da Bohumil Chalupa si trova in questo documento. Senza tale metodo &egrave;
necessario eseguire <B>ckraid</B> sul dispositivo <B>md</B> ogni volta che viene 
fatto un reboot del sistema. Su un array troppo grande questo pu&ograve; causare un
grande scadimento delle prestazioni. Sul mio dispositivo RAID1 da 6 giga,
installato su una macchina con processore Pentium 166 con 128 mega di ram ci
vuole ben pi&ugrave; di mezz'ora per eseguire ckraid :-( dopo ogni reboot. Sul mio
array RAID5 da 13 giga con adattatore scsi da 20mb/sec ci vuole pi&ugrave; di un'ora.
<P>
<P>Il metodo consiste nel memorizzare, ad ogni shutdown, lo stato dell'array
sul dispositivo di boot vero e proprio e confrontarlo con uno ``stato di
riferimento'' l&agrave; memorizzato quando il sistema &egrave; stato costruito la prima
volta. Se al reboot i due stati coincidono il superblock dell'array viene
ricostruito al boot successivo, altrimenti l'operatore viene avvisato
dell'errore di stato e viene lasciato in esecuzione il sistema di recupero
con tutti gli strumenti raid.
<P>
<P>La ricostruzione del superblock fa s&igrave; che il sistema ignori che l'array &egrave;
stato spento senza eseguire mdstop marcando tutti i drive come <B>OK</B>, come
se nulla fosse accaduto. Questo funziona solo se tutti i drive sono OK al
momento dello shutdown. Se uno dei drive dell'array ha dei problemi &egrave; 
necessario rimuovere tale drive prima di far ripartire il dispositivo md, o
si potrebbe avere perdita di dati.
<P>Niente di tutto questo si applica a raid0, su cui non deve essere eseguito
mdstop prima dello shutdown.
<P>Le soluzioni definitive proposte per questo problema includono l'introduzione
di un file <B>finalrd</B> simile ad <B>initrd</B>, e un comando <B>mdrootstop</B>
che, durante lo shutdown, scrive sull'array i flag <B>clean</B> quando &egrave; montato
in sola lettura. Sono sicuro che ce ne sono altre. 
<P>Nel frattempo il problema &egrave; stato solo aggirato. Per favore, fatemi sapere
quando verr&agrave; risolto in modo pi&ugrave; pulito!!!
<P>
<H2><A NAME="ss1.3">1.3 Riconoscimenti</A>
</H2>

<P>Ci&ograve; che le persone seguenti hanno scritto o hanno inviato per e-mail mi ha
aiutato a realizzare questo documento. Molte idee sono state <I>rubate</I> dal
lavoro di altri, io ho solo provato a mettere tutto insieme nella forma di un
<B>libro di ricette</B> in modo che fosse facile da usare. I miei ringraziamenti
vanno a:
<UL>
<LI>
<A HREF="mailto:linas@linas.org">Linas Vepstas</A>
<I> per il RAID howto che mi ha spiegato la maggior parte delle 
cose.</I></LI>
<LI>
<A HREF="mailto:gadio@netvision.net.il">Gadi Oxman</A>
<I> per aver risposto alle mie sciocche domande da principiante.</I></LI>
<LI>
<A HREF="mailto:welbon@bga.com">Ed Welbon</A>
<I> per l'eccellente pacchetto <B>initrd.md</B> che mi ha ispirato
a scrivere questo.</I></LI>
<LI>
<A HREF="mailto:bochal@apollo.karlov.mff.cuni.cz">Bohumil Chalupa</A> 
<I> per aver implementato il metodo di cui ho parlato e che permette ai
dispositivi raid montati come root di funzionare in modo produttivo.</I>
<P>
</LI>
<LI>e molti altri che, in un modo o nell'altro, hanno contribuito a questo 
lavoro.</LI>
</UL>
<P>
<H2><A NAME="ss1.4">1.4 Informazioni di copyright (in lingua originale)</A>
</H2>

<P>This document is GNU copyleft by Michael Robinton
<A HREF="mailto:michael@bzs.org">michael@bzs.org</A>.
<P>Permission to use, copy, distribute this document for any
purpose is hereby granted, provided that the author's / editor's
name and this notice appear in all copies and/or supporting
documents; and that an unmodified version of this document is
made freely available.  This document is distributed in the hope
that it will be useful, but WITHOUT ANY WARRANTY, either
expressed or implied.  While every effort has been taken to
ensure the accuracy of the information documented herein, the
author / editor / maintainer assumes NO RESPONSIBILITY for any
errors, or for any damages, direct or consequential, as a result
of the use of the information documented herein.
<P>
<HR>
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Indietro
<A HREF="Root-RAID-HOWTO.html#toc1">Indice</A>
</BODY>
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