<html> <head> <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8"/> <title>Importare file EPS</title> </head> <body> <h2>Importare file EPS</h2> <h3>Che cos'è il formato EPS?</h3> <p>L'EPS (Encapsulated PostScript) è un sottoinsieme del linguaggio di descrizione pagina <a href="http://www.tailrecursive.org/postscript/what-is-it.html">PostScript</a>. Mentre il PostScript è usato per descrivere gli elementi grafici di una o più pagine in modo indipendente dall'hardware, un file EPS contiene elementi PostScript per una singola immagine, e (questo è importante) deve comprendere un riquadro di delimitazione (<i>bounding box</i>), che è un rettangolo necessario per descrivere le dimensioni dell'immagine. Come il PostScript, un file EPS può contenere immagini bitmap (cioè che consistono in pixel), dati vettoriali e testo. Inoltre, la maggior parte, se non tutti, i file EPS non sono fatti per essere modificati, poiché il formato EPS, come il PDF, è progettato come formato di scambio.</p> <h3>Perché usare l'EPS?</h3> <p>Forse il motivo principale per l'uso del formato EPS è la sua ampia diffusione nella stampa professionale. In caso di dubbio, la maggior parte dei professionisti della grafica chiedono o forniscono un file EPS, che a volte è considerato il minimo comun denominatore tra i file grafici di alta qualità. Inoltre il formato EPS è ben documentato, e le specifiche tecniche sono <a href="http://www.adobe.com/content/dam/Adobe/en/devnet/postscript/pdfs/5002.EPSF_Spec.pdf">pubbliche</a>. Per la grafica vettoriale, l'EPS (o un formato da esso derivato come AI o PDF) non ha rivali in termini di qualità. Per piccole immagini inserite in un volantino è poco importante, ma per supporti di grandi dimensioni come manifesti l'EPS è probabilmente la sola scelta affidabile per la grafica vettoriale, se è importante ottenere una stampa di alta qualità. Infine, il formato EPS ha alcune caratteristiche importanti per la stampa professionale, come l'incorporazione dei caratteri e la possibilità di utilizzare colori CMYK e colori spot.</p> <h3>Importazione di file EPS</h3> <p>Esistono due modi fondamentali di importare file EPS in Scribus: l'importazione in una cornice immagine, e l'importazione come disegno vettoriale. Ciascuno di essi ha vantaggi e svantaggi. Per alcuni file potete scegliere il metodo più adatto alle vostre necessità, ma altri possono essere importati in un solo modo.</p> <h4>Anteprime EPS</h4> <p>Una delle peculiarità del formato EPS che spesso provoca confusione negli utenti inesperti è l'anteprima EPS. Il linguaggio PostScript era stato progettato per descrivere pagine destinate a macchine per la stampa, e all'epoca in cui il formato entrò in uso i computer non erano in grado di visualizzare a video il complesso contenuto di un file PS. Lo stesso, naturalmente, valeva per i file EPS, e per fornire un'indicazione visiva del contenuto, nei file veniva incorporata un'immagine di anteprima. Purtroppo non esiste uno standard uniforme per il formato dell'immagine di anteprima, che non è nemmeno obbligatoria e quindi può non essere presente. Di conseguenza, le applicazioni in ambiente Mac utilizzavano il formato PICT per l'anteprima, le applicazioni Windows utilizzavano il formato Windows Metafile, e i programmi per UNIX usavano immagini bitmap con codifica ASCII; tutto questo rendeva le anteprime inutilizzabili su piattaforme diverse da quella originale. Alcuni utenti evitavano l'uso di file EPS per la mancanza dell'anteprima e/o per la scarsa capacità di visualizzarli da parte di programmi come gli elaboratori di testo. Ma Scribus aiuta a risolvere questi problemi: infatti crea sempre un'anteprima nelle finestre di dialogo, basata su quella incorporata; se questo non riesce, usa Ghostscript per creare un'immagine PNG a bassa risoluzione che visualizza il contenuto del file EPS. Inoltre, qualunque sia il modo con cui importate un file EPS, ciò che si vede in Scribus è sempre il contenuto originale e non un'anteprima. Sappiate però che nelle finestre di dialogo di Scribus sono sempre indicati lo spazio colore e la risoluzione dell'anteprima, e non quelle dell'EPS. Inoltre, la creazione dell'anteprima di un file EPS grande e complesso e la sua visualizzazione nella finestra di dialogo può richiedere un tempo considerevole:</p><br> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/eps-imp1.png" title="EPS preview in a file dialog" alt="EPS preview in a file dialog" /></td></tr></table><br> <h4>Importazione in una cornice immagine</h4> <p>Questo è di solito il modo più sicuro di importare un file EPS. Se Ghostscript è installato e correttamente <a href="gsfont.html">configurato</a>, l'importazione funziona come per qualunque altra <a href="WwImages.html">immagine bitmap</a>. Ma, poiché Scribus usa Ghostscript per rasterizzare l'EPS, il caricamento e la visualizzazione possono richiedere un po' di tempo, a seconda della complessità del file.</p> <h5>Avvertenze</h5> <ul> <li>Photoshop può esportare nativamente file EPS, ma essi per lo più consistono di oggetti raster inseriti nell'EPS, con alcune caratteristiche tipiche di Photoshop come livelli e modi fusione. Photoshop inoltre può esportare uno speciale tipo di EPS detto DCS (Desktop Color Separations). Il modo migliore di trattare questa variante di EPS consiste nell'importarla in una cornice immagine, in cui Scribus è in grado di rilevare e attivare le capacità estese di modifica e visualizzazione dell'immagine. Per maggiori informazioni leggete la pagina sull'<a href="psd.html">importazione di file PSD</a>.</li> <li>Le maschere immagine non funzionano correttamente.</li> <li>Le maschere di ritaglio vengono ignorate.</li> </ul> <h4>Importazione come disegno vettoriale</h4> <p>Un file EPS può essere importato, come qualunque altro <a href="importhints2.html">file vettoriale</a>, per mezzo del comando <i>File > Importa > Carica file vettoriale</i>. L'importazione vettoriale, quando è possibile, ha alcuni vantaggi. Poiché si sta lavorando con dati vettoriali, le dimensioni dei file e del PDF esportato da Scribus saranno relativamente piccole. Inoltre i file esportati sono indipendenti dalla risoluzione, e quindi essi possono essere ridimensionati senza perdere nitidezza, qualunque siano le dimensioni del mezzo utilizzato per l'output.</p> <p>Uno dei maggiori vantaggi che si ottiene con l'importazione vettoriale di EPS è che certe caratteristiche importanti per la stampa sono conservate; tra esse vi sono i colori CMYK e i colori spot. Scribus li aggiunge ai colori del documento:</p><br> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/eps-imp5.png" title="Colori importati da un file EPS" alt="Colori importati da un file EPS" /></td></tr></table><br> <p>Allo stesso modo, se il file EPS contiene dei caratteri incorporati, Scribus li usa, se installati sul sistema. In tal caso sarà possibile modificare il testo contenuto nel disegno importato. Se un carattere incorporato non è presente nel sistema, vi sarà chiesto di indicare una sostituzione:</p><br> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/eps-imp4.png" title="EPS font substitution" alt="EPS font substitution" /></td></tr></table><br> <h5>Avvertenze</h5> <ul> <li>L'importazione di un file EPS come disegno vettoriale può richiedere <b>molto</b> tempo, a seconda della complessità del file sorgente. Se scegliete questo metodo di importazione, Scribus visualizza una finestra con lo stato di avanzamento, che può darvi un'idea di come procede l'elaborazione, ad esempio con l'analisi dell'EPS e la generazione degli oggetti nativi di Scribus:<br> <table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/eps-imp2.png" title="EPS import progress" alt="EPS import progress" /></td></tr></table><br> </li> <li>Molti file EPS che contengono stupende illustrazioni sembrano consistere esclusivamente di dati vettoriali. Ma esaminandoli più attentamente, spesso si scopre che un'immagine “vettoriale” contiene anche dei file bitmap. Possono esserci molti motivi per l'inclusione di file bitmap in “disegni” EPS. Ad esempio, un artista che usa Illustrator potrebbe aver lavorato con elementi bitmap per “pesare” meno sulle risorse del sistema (l'utilizzo di centinaia di elementi vettoriali richiede una potenza di calcolo molto maggiore). Un altro motivo può essere che il programma che ha creato l'EPS ha certe caratteristiche artistiche che non possono essere “tradotte” in linguaggio PostScript, e quindi determinati elementi vettoriali devono essere convertiti in immagini bitmap. Inoltre molti modelli per volantini o cartoline combinano dati vettoriali, immagini bitmap e caratteri in un unico file, semplicemente perché i file EPS possono essere letti da un gran numero di programmi di grafica e impaginazione.<br> Se dovete lavorare con questo tipo di EPS “misti” dovreste fare molta attenzione! In primo luogo, quando un file di questo tipo viene importato in Scribus, Ghostscript converte ciascuna immagine bitmap presente nel file sorgente in un formato leggibile da Scribus. Questo può richiedere molto tempo, ma l'aspetto più problematico è che Ghostscript salva ciascuna bitmap in un file a sé nella vostra home directory, e a seconda del contenuto del file sorgente EPS, questo può esaurire lo spazio su disco più velocemente di quanto immaginiate! Inoltre i file di Scribus sono di semplice testo e non includono al loro interno dati bitmap, e quindi, se volete spostare il file SLA su un altro computer, dovrete spostare con esso anche tutte le bitmap convertite. Per individuare i file che è necessario spostare, cercate quelli che hanno il nome dell'EPS originale ed estensioni PNG, TIF(F), PSD e DAT (i file DAT sono le cosiddette bitmap “grezze”). Questo può essere piuttosto scomodo, e potete rendere l'operazione più facile usando la funzione <i>File > Raggruppa per l'output</i>.<br><br> <table border="1" align="center"> <tbody> <tr> <td><span style="color: red;">Nota per gli utenti di LaTeX: se avete un file LaTeX che utilizza caratteri bitmap e create un file EPS o PostScript dal vostro sorgente LaTeX, durante l'importazione in Scribus Ghostscript crea una bitmap per ciascun glifo, generando così centinaia o anche migliata di minuscole bitmap. Se avete veramente bisogno di usare un carattere bitmap, dovreste considerare la possibilità di usare una <a href="renderframes.html">cornice rendering</a> oppure caricare il file EPS/PS in una cornice immagine.</span></td> </tr> </tbody> </table> <br> </li> <li>Un secondo potenziale problema è l'incompatibilità dei file bitmap, e può verificarsi soprattutto con versioni recenti di Illustrator. Illustrator è spesso usato insieme a Photoshop, e le modifiche apportate al formato PSD di Photoshop a partire dalla versione 6 non sono state rese pubbliche. Di conseguenza, Ghostscript potrebbe non riuscire a leggere o convertire i file PSD incorporati, e questo fa sì che Scribus visualizzi il seguente avviso: <br><table width="100%"><tr><td align="center"><img src="images/eps-imp3.png" title="Errore di conversione bitmap" alt="Errore di conversione bitmap" /></td></tr></table><br></li> <li>La qualità dell'esportazione in EPS da altre applicazioni può essere molto variabile. Purtroppo alcune applicazioni “cucinano il piatto a modo loro”. Il primo passo per indagare le cause di un'importazione non riuscita consiste nell'aprire il file in <a href="toolbox6.html">GSview</a>, premere <b>M</b> e osservare i messaggi emessi da Ghostscript mentre tenta di aprire il file. Quando il file non può essere aperto in GSview, i messaggi a volte possono essere enigmatici, ma possono anche aiutare a individuare il problema. I messaggi potrebbero essere incomprensibili per coloro che non sono sviluppatori, ma cercarli in un motore di ricerca come Google può essere utile per trovare una soluzione.</li> <li>Agli utenti che salvano file creati con Adobe Illustrator 9.0 o successivo consigliamo di esportare in versioni di EPS compatibili con Illustrator versione 7 o precedente, <b>oppure</b> di utilizzare il formato AI, nativo di Illustrator, per l'importazione in Scribus. Perché? Illustrator, dalla versione 9 in poi, usa effettivamente il PDF come formato nativo, e in un file EPS inserisce una notevole quantità di dati caratteristici dei prodotti Adobe: questo può causare errori durante l'importazione. Scribus non è la sola applicazione ad avere questi problemi.</li> </ul> <h3>File EPS speciali</h3> <p>Esistono file EPS che è impossibile aprire in Scribus, nonostante rispettino le specifiche tecniche al 100%. Questi file hanno scopi speciali e potrebbero anche non contenere alcuna immagine. Ad esempio, i file di raccolte di colori provenienti da fornitori commerciali sono spesso in formato EPS, in modo che possano essere letti dalla maggior parte dei programmi di grafica, tra cui Scribus. Il loro solo contenuto è un elenco di colori. Altri esempi sono le librerie di simboli o di motivi per Adobe Illustrator: il loro contenuto viene letto e caricato nelle rispettive finestre di dialogo in Illustrator, ma non è direttamente accessibile dalla maggior parte degli altri programmi, compreso Scribus.</p> </body> </html>